Archivio per 16 marzo 2012

IL DESERTO
A. de Saint-Exupéry
Mi è sempre piaciuto il deserto.
Ci si siede su una duna di sabbia.
Non si vede nulla.
Non si sente nulla.
E tuttavia qualche cosa risplende
nel silenzio.

by Tony Kospan
P O E S I E
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IL BALLO DI SAN VITO
COS'E'?

LA MALATTIA
Viene così chiamata la corea di Sydenham.
Si tratta di un'encefalite,
che colpisce per lo più bambini,
a seguito di febbre reumatica, angina tonsillare,
endocardite, reumatismo articolare etc,
Chi ne è affetto ha movimenti involontari, bruschi e irregolari,
delle mani, degli arti e del tronco.
Guarisce in uno o due mesi
con profilassi per lo più antireumatica
ma può avere postumi e ricadute.
(dal web)

LA CANZONE
Con questo titolo
ma con lo spirito di rappresentare un ballo popolare…
LA TARANTA
c'è una famosa canzone di Vinicio Capossela.
Possiamo ascoltarla in questo video molto originale
e pieno di effetti speciali (perfino forse eccessivi)
ma che merita d'esser visto.
CIAO DA TONY KOSPAN
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LE PIU’ BELLE FRASI D’AMORE
Dante ci dice che
“l’amor è del mondo… motor”
Ecco allora una raccolta
delle più belle frasi d’amore
pronunciate nei secoli da grandi personaggi
o da persone sconosciute.
Possiamo leggerle ascoltando questa musica…
(Enya -Only Time)
Come ti vidi mi innamorai.
E tu sorridi perché lo sai.
Arrigo Boito
Ho cercato in ogni angolo del mondo le cose più belle da offrirti, non le ho trovate e non so dove poterle trovare; ho capito che nulla vale come il tuo amore e niente darei in cambio di un tuo sorriso, di un tuo bacio, di un tuo pensiero.
Allora chiedimi quello che vuoi, ti darò tutto solo per dimostrarti che non sono alla tua altezza.
Fran Tarel
Il linguaggio dell’amore è un linguaggio segreto e la sua espressione più alta è un abbraccio silenzioso.
Roberto Musil
La distanza è il vero nemico degli innammorati, ma è anche la cosa che più delle altre, ci fa capire quanto amiamo…
Riccardo Brandtner
Nel primo bacio d’amore rivive il paradiso terrestre.
Byron
La gentilezza delle parole crea fiducia.
La gentilezza di pensieri crea profondità.
La gentilezza nel donare crea amore.
Lao-Tzu
Non c’era bisogno di sguardi, di parole, di gesti, di contatti: solamente il puro stare insieme.
J.Wolfgang Goeth
Nel vero amore è l'anima che abbraccia il corpo.
Friedrich Nietzsche
Amore guarda non con gli occhi, ma con l'anima…
William Shakespeare

Alma Tadema – Non mi chiedere altro (1906)
Una coppia non è un uomo più una donna:
è una terza persona che formano insieme.
Francoise Giroud
Sono nato non per partecipare all’odio ma per partecipare all’amore
Sofocle
Ti indicherò un filtro amoroso senza veleni, senza erbe, senza formule magiche:
se vuoi essere amato, ama!
Seneca
L’amore è poesia dei sensi. Non esiste se non è sublime.
Quando c’è, esiste per sempre e va aumentando di giorno in giorno.
Honoré de Balzac
Nessun travestimento può nascondere l'amore dove esiste,
nè fingerlo a lungo dove manca.
Francois de La Rochefoucauld
C'è tutta una vita in un'ora d'amore.
Balzac
L'amore non ha sesso, né età, né religione, né paese, né distanza, né tantomeno razza o colore… è universale e poliglotta, si trova ovunque e parla la lingua del cuore.
Jean-Paul Malfatti
L'amore, sia quando nasce, sia quando si desta da un letargo che è sembrato mortale,
riempie il cuore di una luce che si riflette sul mondo circostante.
Nathaniel Hawthorne
L'amore non è soltanto un'esperienza di vita, è anche un'esperienza mistica.
Nell'amore cortese, la pena d'amore, l'impossibilità dell'appagamento,
era considerata l'essenza della vita.
Joseph Campbell
L'amore è la più saggia delle follie, un'amarezza capace di soffocare,
una dolcezza capace di guarire.
William Shakespeare

François Gerard – Amore e Psiche
E’ quel che è.
E’ assurdo dice la ragione E’ quel che è dice l’amore
E’ infelicità dice il calcolo Non è altro che dolore dice la paura
E’ vano dice il giudizio E’ quel che è dice l’amore
E’ ridicolo dice l’orgoglio E’ avventato dice la prudenza
E’ impossibile dice l’esperienza
E’ quel che è dice l’amore.
Erich Fried
Con un filo d’oro la vorrei legare a me.
Poi, come prova d’amore, la vorrei per sempre liberare.
V. Lamarque
Niente di me è irrinunciabile, tranne te.
Tutto si può cambiare per amore, a cominciare dai difetti.
Paul Elli
Mi coricai tra le nuvole, mi appoggiai alle stelle, abbracciai una di esse, credendola il tuo viso.
Francesco Giordano
Chi vive spensierato, sappia di questo avviso:
amor, che nella mente nasce, fa poi uscir di senno.
Francisco Rodriguez Lobo
Nessuno scacci l’amore dal suo cuore!
Se vuoi ingannarlo e ostacolarlo, cresce.
Bukhart von Hoenhfels
I momenti migliori dell’amore sono quelli di una quieta e dolce malinconia,
dove tu piangi e non sai di che…
Giacomo Leopardi
E' dolce quello che tu mi dici ma più dolce è il bacio che ho rubato alla tua bocca
Christian Johann Heinrich Heine
Camminavamo senza cercarci pur sapendo che camminavamo per incontraci.
Julio Cortázar

Ciao da Orso Tony
PSICHE E SOGNO
LA TUA PAGINA DI FACEBOOK
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Chi ha qualche anno in più ricorderà certamente questo ragazzo
che interpretava un film che fece epoca…
MARCELLINO PANE E VINO
Oggi è l'anniversario della nascita di Pablito
quel ragazzo… d'allora… scomparso nel 2000.
IL FILM
Liberamente tratto dall'omonimo romanzo
di Sanchez J.M.Silva, il film, del 1955,
commosse tutta l'italia, e tutto il mondo.
Sia il film che il ragazzo divennero dei miti d'allora
LA TRAMA
I frati di un convento spagnolo trovano e salvano
un neonato abbandonato.
Lo allevano nel convento:
Marcellino cresce, buono e timorato di Dio.
Nei momenti di solitudine avverte
una grande nostalgia della mamma mai conosciuta
e perciò arriva a parlare con un grande crocefisso di legno
e gli offre pane e vino.
Il Signore gli risponde e si anima per lui…
Pablo “Pablito” Calvo Hidalgo
(Madrid 16 marzo 1948 – Alicante 1 febbraio 2000)
IL RICORDO
Come ricordarlo meglio se non con alcune
tra le scene più significative del mitico film?
Ciao da Tony Kospan

IL NUOVO GRUPPO DI FB
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QUALE LUCE?
Tony Kospan
Navigavamo su barche lontane
di mare e di lago
mirando però un unico astro.
I marosi del tempo e del fato
dolci e salati, poi
piegaron le barche in tempesta.
Una voce lontana ora ci dice
che ci salverà la luce d'un faro
o insieme ci perderemo
nel tenue bagliore delle stelle.
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Pittore, architetto, scrittore, ma anche anche scenografo, decoratore, costruttore di apparati effimeri per i carnevali… matrimoni… etc…il versatile aretino però è stato e resta soprattutto una miniera di informazioni storiche… tecniche ed artistiche sul mondo dell'arte rinascimentale oltre che l'inventore del linguaggio dell'arte.
Possiamo dire in poche parole che dopo di lui l'Arte, soprattutto come conoscenza analisi e storia…, non fu più la stessa…
Cercheremo di analizzare, in breve come sempre, la sua figura e le sue opere…

(Arezzo, 30 luglio 1511 – Firenze, 27 giugno 1574)
GIORGIO VASARI
ARTE… PENNELLO E… PENNA…
Tony Kospan
BIOGRAFIA DEL VASARI
PITTORE E ARCHITETTO
Vasari dipinge – Casa di Arezzo
Iniziò giovanissimo a frequentare la bottega d'arte di Guglielmo di Marcillat dove incontrò Rosso Fiorentino che ebbe poi grande influenza nelle sue opere. A soli 13 anni si trasferisce a Firenze massimo centro culturale ed artistico dell'epoca e dove conobbe diversi grandi artisti tra cui Michelangelo e Andrea del Sarto che completarono la sua formazione artistica…

San Giorgio e il Drago
Qui strinse un sodalizio artistico con il quasi coetaneo Del Salviati Cecchino insieme al quale affrescò per il cardinale Salviati a Palazzo Salviati, “La vita di Giovanni il Battista” che portò fama soprattutto al Cecchino e col quale fece un viaggio per ammirare opere d'arte in varie città d'Italia tra cui Roma, Napoli e Bologna… ma nelle quali operò anche…

Tentazioni di San Girolamo
Il centro principale della sua attività però resta Firenze… dove fondò l'Accademia delle arti e del disegno insieme ad altri artisti e dove conosce Cosimo I dei Medici che gli commissiona delle opere architettoniche… e dal 1560 in poi è incaricato della Costruzione del Palazzo degli Uffizi… della ristrutturazione di Palazzo Vecchio e del Palazzo degli Anziani di Pisa.

Sue caratteristiche sono il piacere di lavorare in compagnia… di altri artisti… al punto che da alcuni è anche stato definito una specie di talent scout… ed un'altra, come dirà egli stesso, è la sua grande celerità nel dipingere.
In tutto il corso della sua vita alternò la creazione di opere d'arte con quella di opere effimere curando l'organizzazione e le scenografie per matrimoni nobiliari… per manifestazioni teatrali… e carnevalesche… etc..
Morì nel 1574 a Firenze.





LO STILE DEL PITTORE

Caino e Abele – Dipinto a Napoli
Può essere considerato fra i maggiori manieristi tosco-romani ma possiamo forse meglio definire il suo stile come una combinazione tra manierismo, visioni michelangiolesche ed i colori di Rosso Fiorentino.
Il Manierismo è la corrente artistica che si distinse per la ricerca di uno stile fatto di eleganza, armonia e sicurezza che ebbe vita dal 1525 fino al 1563 anche se il termine fu usato dal Vasari principalmente per descrivere il virtuosismo del pittore.

La fucina di Vulcano
In effetti la pittura vasariana è incredibilmente precisa e ricchissima di particolari, anche minimi come capelli, mani, occhi, vesti, oggetti etc…, ed i colori sono sempre vivaci… vari e stupendamente applicati.
Tuttavia la sua pittura pur elegantissima appare non manifestare quel pathos… che caratterizzò i grandissimi del Rinascimento.
“LE VITE ”
E LA NASCITA DELLA STORIA DELL'ARTE
Come si diceva all'inizio pur essendo stato un valente pittore… architetto… e non solo… tuttavia la sua fama principale oggi gli viene dall'Opera che scrisse e che rappresenta una vera e propria pietra miliare nel campo della storiografia e del linguaggio nel campo dell'Arte.
Eppure il Vasari in una lettera ad un amico si lamentava di non esser così bravo con la penna come col pennello…

Allegoria
Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, da Cimabue insino a’ tempi nostri è il titolo originale dell'opera che ebbe 2 edizioni, la prima nel 1550 e la seconda nel 1568, ma che per brevità ormai è da tutti chiamata “Le vite“.
L'opera contiene oltre 160 biografie di artisti ed è quindi un'opera che possiamo definire “monumentale” e la sua importanza è immensa… al di là della condivisione o meno dei suoi giudizi sugli artisti di cui scrive…
Inizia grazie a “Le vite” l'interesse per le biografie degli artisti… per la critica e l'analisi delle opere… per le conoscenze delle tecniche pittoriche… e per la storia delle “scuole” dal duecento in poi ed infine per la consapevolezza di tutto quello che il suo secolo rappresentava per l'evoluzione dell'Arte mondiale coniando il termine “Rinascita“.

Deposizione di Cristo nel Sepolcro
Ne “Le vite” il Vasari parla anche di se stesso come “Novello Giotto“… e racconta, in alcuni casi con dovizia di particolari (come per il periodo napoletano), ed in altri con strategici silenzi o strategiche amplificazioni la sua vita e le sue opere…
Il testo, a dire il vero, contiene anche diversi e marchiani errori in quanto il Vasari prendeva per buone le dicerie e le leggende createsi intorno alle vite degli artisti vissuti nei secoli precedenti… ma tuttavia questi errori, che per lungo tempo hanno inficiato l'attendibilità dell'opera…, non possono danneggiarne nè l'impianto complessivo nè la precisione e la cura dei suoi giudizi estetici e critici… come concordemente oggi la critica ha finalmente riconosciuto.

In ogni caso non possiamo sottacere 2 importanti aspetti:
1 – che le vite degli artisti temporalmente a lui più vicini appaiono abbastanza corrette e precise…
2 – che alla sua epoca non c'erano i moderni strumenti tecnologici che avrebbero potuto consentirgli più precise ricerche ed analisi scientifiche.
Pertanto, in considerazione dell'assoluta innovazione rispetto al preesistente “vuoto” (o quanto meno “grande dispersione“) di conoscenze nell'ambito dell'arte, al Vasari ed alla sua opera letteraria va riconosciuto un merito davvero incommensurabile…
Tony Kospan
Copyright Tony Kospan – Tutti i diritti riservati

NEL GRUPPO DI FB
ARTE POESIA MUSICA ETC…
I N S I E M E
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L'anno scorso festeggiavamo
in questi giorni il 150° anniversario
dell'Unità d'Italia
ma il brano che segue,
di un padre della patria,
merita sempre e comunque d'esser letto o riletto…
per il suo alto valore morale ed universale…
valido, con le ovvie diversità, per tutte le patrie…
ed anche se risente del clima risorgimentale…
AMATE LA PATRIA
Giuseppe Mazzini

Amate la Patria!
Senza Patria non avete nome né diritti.
La Patria è la nostra casa; la casa che Dio ci ha dato, ponendovi dentro una numerosa famiglia, che ci ama e che noi amiamo.
Lavorando per la Patria, noi lavoriamo per l'umanità. La Patria è una cosa indivisibile.
Come i membri di una famiglia non hanno gioia dalla mensa comune se uno di essi è lontano, cosl voi non abbiate gioia e riposo finché vi sia una frazione del territorio, sul quale si parla la vostra lingua, che non faccia parte dello Stato italiano.
CIAO DA TONY KOSPAN….
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