Archivio per 15 marzo 2012
SILENZIO NOTTURNO – GIBRAN – BUONANOTTE IN MINIPOESIA 5 comments
ADA NEGRI – BREVE BIO… POESIE… ED UN VIDEO Leave a comment
Poetessa e scrittrice italiana molto apprezzata
nella prima metà del secolo scorso e prima donna
ammessa tra gli Accademici d'Italia.
nella prima metà del secolo scorso e prima donna
ammessa tra gli Accademici d'Italia.

Ada Negri,
(Lodi, 3 febbraio 1870 – Milano, 11 gennaio 1945)
(Lodi, 3 febbraio 1870 – Milano, 11 gennaio 1945)
BREVE BIOGRAFIA
Di umili origini e rimasta presto orfana di padre
passò l'infanzia con la nonna
che lavorava presso una famiglia nobile.
passò l'infanzia con la nonna
che lavorava presso una famiglia nobile.
Grazie ai sacrifici della madre poté frequentare
la Scuola Normale femminile di Lodi
e diventare insegnante elementare.
la Scuola Normale femminile di Lodi
e diventare insegnante elementare.

L'insegnamento e la poesia furono il leit motiv della sua vita…
con molti riconoscimenti in entrambi i campi.
con molti riconoscimenti in entrambi i campi.
Ebbe spesso periodi di grande pessimismo…
Negativa però fu la sua esperienza di moglie e di madre…
con la fine prematura del matrimonio e della seconda figlia Ada…
con la fine prematura del matrimonio e della seconda figlia Ada…

Molte le sue opere letterarie… di narrativa e di poesia…
sempre sul filo dei ricordi e dei sentimenti…
sempre sul filo dei ricordi e dei sentimenti…
Le sue opere intrise di intenti moralistici ed educativi
sono state spesso utilizzate in ambiti scolastici…
sono state spesso utilizzate in ambiti scolastici…
Tuttavia in qualche opera come “Il libro di Mara”,
scritta a seguito di una relazione amorosa
avuta dopo la fine del matrimonio…
è stata invece abbastanza trasgressiva per i canoni dell'epoca…
scritta a seguito di una relazione amorosa
avuta dopo la fine del matrimonio…
è stata invece abbastanza trasgressiva per i canoni dell'epoca…
Durante il fascismo fu un'intellettuale organica al regime
(nel 1931 ebbe il premio Mussolini per la cariera)
(nel 1931 ebbe il premio Mussolini per la cariera)

Nel 1940 l'ammissione all'Accademia d'Italia…
Trascorse gli ultimi anni nel pessimismo e nell'oblio…

ALCUNE POESIE
LA ROSA BIANCA
Ada Negri
Ada Negri
La rosa bianca, sola in una coppa
di vetro, nel silenzio si disfoglia
…e non sa di morire e ch'io la guardo
morire. Un dopo l'altro si distaccano
i petali; ma intatti, immacolati,
un presso l'altro con un tocco lieve
posano, e stanno: attenti, se un prodigio
li risollevi o li ridoni, ancora
vivi, candidi ancora, al gambo spoglio.
Tal mi sento cadere sul cuore i giorni
del mio tempo fugace: intatti, e il cuore
vorrebbe, ma non può, comporli in una
rosa novella, su più alto stelo.
di vetro, nel silenzio si disfoglia
…e non sa di morire e ch'io la guardo
morire. Un dopo l'altro si distaccano
i petali; ma intatti, immacolati,
un presso l'altro con un tocco lieve
posano, e stanno: attenti, se un prodigio
li risollevi o li ridoni, ancora
vivi, candidi ancora, al gambo spoglio.
Tal mi sento cadere sul cuore i giorni
del mio tempo fugace: intatti, e il cuore
vorrebbe, ma non può, comporli in una
rosa novella, su più alto stelo.
LA DANZA DELLA NEVE
Ada Negri
Ada Negri
Sui campi e sulle strade
silenziosa e lieva
volteggiando, la neve
cade.
Danza la falda bianca
nell'ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa
stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme.
Tutto d'intorno è pace;
chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.
silenziosa e lieva
volteggiando, la neve
cade.
Danza la falda bianca
nell'ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa
stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme.
Tutto d'intorno è pace;
chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.
FONTANA DI LUCE
Ada Negri
Ada Negri
Nel marzo ebro di sole il grande arbusto
in mezzo al prato si coprì di gialli
fioretti: le novelle accese rame
salenti e ricadenti con superba
veemenza di getto dànno raggi
e barbagli a mirarle; e tu quasi odi
scroscio di fonte uscir da loro; e tutta
la Primavera da quell'aurea polla
ti si versa cantando entro le vene.
in mezzo al prato si coprì di gialli
fioretti: le novelle accese rame
salenti e ricadenti con superba
veemenza di getto dànno raggi
e barbagli a mirarle; e tu quasi odi
scroscio di fonte uscir da loro; e tutta
la Primavera da quell'aurea polla
ti si versa cantando entro le vene.

PAOLO POLI LEGGE ALCUNE POESIE…

Ciao da Tony Kospan



LA POESIA IN TUTTE LE SUE FORME?
IN FACEBOOK
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LA LEGGENDA DEL MANDORLO IN FIORE… 1 comment
UNA LEGGENDA DAVVERO MOLTO CARINA

LA LEGGENDA DEL MANDORLO IN FIORE…
Molto, molto tempo fa, l’Algarve era abitato dagli Arabi.
C’era, a quel tempo, un giovane re arabo, con la pelle scura come la notte e coraggioso come un leone, che stava per sposare una principessa proveniente dal Nord Europa di nome Gilda.
Gilda era così bella che tutti la chiamavano “La Bella del Nord”.
Fu celebrato il matrimonio con feste che durarono settimane, il re innamorato fece meravigliosi regali alla sua bella principessa e tutto sembrava andare molto bene.
Qualche tempo dopo il re si accorse che la sua sposa era sempre triste e che ormai non sorrideva quasi più.
Cosa stava accadendo?
La principessa, abbracciando il suo sposo, gli confessò singhiozzando che ormai era inverno, ma lei non avrebbe visto la neve in un paese così caldo come l’Algarve.
Insomma, la bella Gilda aveva nostalgia del suo freddo e innevato paese!
Il re capì e subito diede l’ordine ai suoi giardinieri di piantare, sotto le mura del castello, file e file di mandorli…

Giunse il mese di gennaio ed un giorno il re chiese alla sua sposa di seguirlo nella passeggiata fuori dal castello perché doveva mostrargli una cosa. I due giovani montarono a cavallo e, passato il ponte levatoio… Sorpresa!
I mandorli erano coperti di minuscoli, meravigliosi fiori bianchi e rosa, pur non avendo alcuna foglia! – Ecco la tua neve!- disse il re alla bella Gilda.
La principessa fu felicissima ed è così che, da quel giorno, i mandorli fioriscono presto, in Algarve.

Ciao da Tony Kospan…
IL SALOTTO DI SOGNO DI FB?
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CANTO DI BELLEZZA DEI NAVAJO 2 comments
Davvero molto bello
ed anche, per certi aspetti, sorprendente…
questo canto…
che testimonia ancora una volta
la grande saggezza degli Indiani d’America











Con il cuore colmo di vita e di amore
camminerò.
Felice
seguirò la mia strada.
seguirò la mia strada.
Felice
invocherò le nuvole cariche d’acqua.
invocherò le nuvole cariche d’acqua.
Felice
invocherò la pioggia che placa la sete.
invocherò la pioggia che placa la sete.
Felice
invocherò i germogli sulle piante.
invocherò i germogli sulle piante.
Felice
invocherò polline in abbondanza.
invocherò polline in abbondanza.
Felice
invocherò una coperta di rugiada.
invocherò una coperta di rugiada.
Voglio muovermi nella bellezza e
nell’armonia.
nell’armonia.
La bellezza e l’armonia
siano davanti a me.
siano davanti a me.
La bellezza e l’armonia
siano dietro di me.
siano dietro di me.
La bellezza e l’armonia
siano sotto di me.
siano sotto di me.
La bellezza e l’armonia
siano sopra di me.
siano sopra di me.
Che la bellezza e l’armonia siano ovunque,
sul mio cammino.
Nella bellezza e
nell’armonia tutto si compie.
nell’armonia tutto si compie.