Archivio per 9 marzo 2012

CANTO – HAUGE – BUONANOTTE IN MINIPOESIA   3 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
C A N T O
Olav H. Hauge
 
 
Canto
cammina adagio
sul mio cuore,
cammina adagio
come erica sull’acquitrino,
come uccello su ghiaccio vecchio d’una notte.
Se spezzi la crosta del dolore
annegherai,
canto.

 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
par Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
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Pubblicato 9 marzo 2012 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

UMBERTO SABA… UN RICORDO… UN VIDEO… QUALCHE POESIA   Leave a comment

 
 
 
Oggi è l'anniversario della nascita di uno dei più grandi poeti
italiani della prima metà del 20° secolo…
 
 
 
 
Umberto Saba (vero cognome Poli)
Trieste, 9 marzo 1883 – Gorizia, 25 agosto 1957
 
 
 
 
BREVE BIOGRAFIA
 
 
 
 
Nato a Trieste da Rachel Coen (ebrea) e Ugo Poli (cattolico) fu presto
abbandonato dal padre e la madre l'affidò ad una balia slovena
che l'allevò come un figlio…

Rientrato in famiglia dalla madre,
con cui avrà sempre un rapporto conflittuale,
interruppe il ginnasio per iniziare a lavorare…
La sua formazione culturale avvenne dunque “sterminate letture” di classici…

Trasferitosi a Firenze frequentò gli ambienti intellettuali dell'epoca.

Dopo il servizio militare svolto a Salerno (1907/1908) si sposa con
Carolina Wölfler (la Lina del Canzoniere).

 

 

La moglie e la figlia

 
 
 

Nel 1910 pubblica il suo primo libro di poesie.

Tornato a Trieste visse gestendo una vecchia Libreria e scrivendo.
Poi si trasferì a Milano e successivamente a Roma…

 

 

 
 

Ebbe molte traversie al tempo delle leggi razziali…
e durante la guerra…
quando fu aiutato da molti intellettuali antifascisti.
 
 
 

 

 

Dopo la guerra ebbe molti riconoscimenti… tra cui
il premio dell'Accademia dei Lincei nel 1951
e la laurea honoris causa dell'università di Roma nel 1953.

 

Purtroppo la sua vita
 fu connotata anche da frequenti problemi neurologici…

 

Morì a Trieste nel 1957.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ALCUNE SUE POESIE
 
 
 
Segnalo la seconda
che è considerata la sua più bella
e l'ultima
 che possiamo considerare una mini biografia della sua vita poetica…
 
 
 
 
FANCIULLE
 
Maria ti guarda con gli occhi un poco
come Venere loschi.
Cielo par che s'infoschi
quello sguardo, il suo accento è quasi roco.
Non è bella, né in donna ha quei gentili
atti, cari agli umani;
belle ha solo le mani,
mani da baci, mani signorili.
Dove veste, sue vesti son richiami
per il maschio, un'asprezza
strana di tinte. è mezza
bambina e mezza bestia. Eppure l'ami.
Sai ch'è ladra e bugiarda, una nemica
dei tuoi intimi pregi;
ma quanto più la spregi
più la vorresti alle tue voglie amica.
 
 
 
 
A MIA MOGLIE
 
Tu sei come una giovane
una bianca pollastra.
Le si arruffano al vento
le piume, il collo china
per bere, e in terra raspa;
ma, nell'andare, ha il lento
tuo passo di regina,
ed incede sull'erba
pettoruta e superba.
è migliore del maschio.
è come sono tutte
le femmine di tutti
i sereni animali
che avvicinano a Dio,
Così, se l'occhio, se il giudizio mio
non m'inganna, fra queste hai le tue uguali,
e in nessun'altra donna.
Quando la sera assonna
 le gallinelle
 mettono voci che ricordan quelle,
dolcissime, onde a volte dei tuoi mali
ti quereli, e non sai
che la tua voce ha la soave e triste
musica dei pollai.
Tu sei come una gravida giovenca;
libera ancora e senza
gravezza, anzi festosa;
che, se la lisci, il collo
volge, ove tinge un rosa
tenero la tua carne.
Se l'incontri e muggire
l'odi, tanto è quel suono
lamentoso, che l'erba
strappi, per farle un dono.
è così che il mio dono
t'offro quando sei triste.
Tu sei come una lunga
cagna, che sempre tanta
dolcezza ha negli occhi,
e ferocia nel cuore.
Ai tuoi piedi una santa
sembra, che d'un fervore
indomabile arda,
e così ti riguarda
come il suo Dio e Signore.
Quando in casa o per via
segue, a chi solo tenti
avvicinarsi, i denti
candidissimi scopre.
Ed il suo amore soffre
di gelosia.
Tu sei come la pavida
coniglia. Entro l'angusta
gabbia ritta al vederti
 s'alza
 e verso te gli orecchi
alti protende e fermi;
che la crusca e i radicchi
tu le porti, di cui priva
in sé si rannicchia,
cerca gli angoli bui.
Chi potrebbe quel cibo
ritoglierle? chi il pelo
che si strappa di dosso,
per aggiungerlo al nido
dove poi partorire?
Chi mai farti soffrire?
Tu sei come la rondine
che torna in primavera.
Ma in autunno riparte;
e tu non hai quest'arte.
Tu questo hai della rondine:
le movenze leggere:
questo che a me, che mi sentiva
  ed era vecchio, annunciavi
un'altra primavera.
Tu sei come la provvida
formica. Di lei, quando
escono alla campagna,
parla al bimbo la nonna
che l'accompagna.
E così nella pecchia
ti ritrovo, ed in tutte
le femmine di tutti
i sereni animali
che avvicinano a Dio;
e in nessun'altra donna.
 
 
 
 
RITRATTO DELLA MIA BAMBINA
 
La mia bambina con la palla in mano,
con gli occhi grandi colore del cielo
e dell'estiva vesticciola: Babbo
mi disse voglio uscire oggi con te.
Ed io pensavo: di tante parvenze
che s'ammirano al mondo, io ben so a quali
posso la mia bambina assomigliare.
Certo alla schiuma, alla marina schiuma
che sull'onde biancheggia, a quella scia
ch'esce azzurra alle nubi , insensibili nubi
che si fanno e disfanno in chiaro cielo:
e ad altre cose leggiere e vaganti.
 
 
 
 
AMAI
 
Amai trite parole che non uno
osava. M'incantò la rima fiore
amore,
la più antica, difficile del mondo.
Amai la verità che giace al fondo,
quasi un sogno obliato, che il dolore
riscopre amica. Con paura il cuore
le si accosta, che più non l'abbandona.
Amo te che mi ascolti e la mia buona 
carta lasciata al fine del mio gioco.
 
 
 
 
IL VIDEO IN CUI STREHLER LO RICORDA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
NELLA PAGINA

 
 
 
 

LA POESIA VISUALE – DEFINIZIONE STORIA E QUALCHE ESEMPIO   Leave a comment

.

.

 

 

 
 

C’è un genere di poesia del tutto particolare… e poco noto 

è…

la poesia delle (e nelle) immagini

 

 

 



Non ne parlerò per esaltarla e diffonderla
né per denigrarla o disconoscerla…
ma solo per approfondire la conoscenza
di un genere poco noto ma che ha illustri genitori
ed in Apollinaire il massimo esponente.

Essa, pur non avendo una grande diffusione,
ha però ancor oggi poeti che si esprimono in tal modo
e diversi gruppi che l'apprezzano.






 
 
 
 
 


LA POESIA VISIVA O VISUALE


– DEFINIZIONE.. STORIA E QUALCHE ESEMPIO –



 
 
 
 
 
 
 
 

DEFINIZIONE

 

 

Essa si può definire come il punto d'incontro tra l'arte figurativa (in ogni suo aspetto) e la poesia così come la conosciamo.

Spesso la poesia visiva si associa anche al sonoro.

Ne tracceremo una sua breve storia a partire dalle prime avanguardie artistiche degli inizi del 20° secolo per giungere alla sua teorizzazione nel secondo dopoguerra fino all'esplosione tecnologica degli ultimi tempi.

 

 

 





La famosa poesia “IL PLEUT” di Apollinaire…

Pioggia di parole… Parole a pioggia…

 

 

 

Poesia visiva di Apollinaire




Poesia visiva di Apollinaire e la sua… musa




Un discorso a parte merita poi il noto poeta del primo '900

Thomas Dylan

per la vastità e complessità del suo mondo poetico.











La poesia visuale o poesia visiva, rinasce da sperimentazioni artistiche e letterarie compiute dalle “neoavanguardie”, dagli anni sessanta del XX secolo insieme all'Arte Concettuale ed alla Pop Art.
 
 
 
 
 

Il famoso libro di poesie visuali di Apollinaire “Calligrammes”

 
 
 
 
L'ORIGINE CON LE AVANGUARDIE DELL'INIZIO DEL XX SEC.
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In verità la ricerca di una sintesi verbo-immagine ebbe inizio già con le avanguardie degli inizi del 20° secolo come il Dadaismo… il Futurismo ed il Surrealismo.

Tutte queste avanguardie avevano come scopo principale la ricerca di nuove forme in tutti i campi dell'arte rivoluzionando tutti i canoni che, a parer loro, avevano imprigionato la libera espressione dell'animo umano.
 
 
 
 
 
 
Poesia dadaista
 
 
 
 
 
 
Poesia futurista di Marinetti






 
Poesia futurista… Carlo Belloli – 2 poemi visuali


  
 
 
 
Il più illustre esponente di questa ricerca di sintesi tra immagine e parole fu senz'altro il grande poeta italo-francese Apollinaire che partecipò a tutte le avanguardie della sua epoca.


Ecco alcune sue opere… oltre quelle in alto.
 
  
 
 
 
 
Apollinaire





 
 
Apollinaire 
 



LA POESIA VISUALE OGGI
.
.
.
La poesia visuale attuale anche grazie ai progressi tecnologici, all'enorme diffusione dei media ed in particolare dei pc e di internet si esprime attraverso immagini… sonorità… e testi… utilizzando anche programmi di video, di grafica… etc..


Bisogna infine dire che quella della poesia visuale tuttavia è, a tutt'oggi, una corrente poco nota… alle masse.


Qui di seguito alcuni altri esempi..


 
 
 
 
Poesia di Michele Perfetti





  

A.DeL.- Ne dis rien 2011


  


Poesia di Luciano Ori



Poesia di Maria Luisa Grimani




 

Poesia di Giuliano Bartolozzi



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Diamo ora in conclusione un’occhiata a questo video che può aiutarci a comprendere ancor meglio il concetto di poesia visiva.











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Se vi fa piacere esprimete liberamente il vostro pensiero.

 



CIAO DA TONY KOSPAN




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Carmen de Visini

 


 
 

LA FELICITA’ – BELLISSIMA RIFLESSIONE DI MARTIN LUTHER KING   3 comments

 
 
 
 
Penso che questo brano possa esserci utile  
ed illuminarci…in diversi momenti
e per diversi aspetti della nostra vita…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
UNA BELLISSIMA RIFLESSIONE  DI MARTIN LUTHER KING
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
LA FELICITA’ 
Martin Luther King Jr.
 
 

Forse Dio vuole che incontriamo un pò di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontreremo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.

Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.

La miglior specie di amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.

E’ vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.

Dare a qualcuno tutto il tuo amore non è un’assicurazione che sarai amato a tua volta!
Non ti aspettare amore indietro, aspetta solo che cresca nei loro cuori, ma se non succede accontentati che cresca nel tuo.

Ci vuole un minuto per offender qualcuno, un’ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.

Non cercare le apparenze, possono ingannare.
Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.

Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va, vai dove vuoi, sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di far le cose che vuoi fare.

Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.

Le più felici delle persone non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa, soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.

La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l’importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.

Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.

Quando sei nato stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai tu sorrida.

Alla fine non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma i silenzi dei nostri amici.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 

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A JULIETTE DROUET – HUGO – FELICE W. E. IN POESIA E NON SOLO…   2 comments

 
 
Zandomeneghi – Donna che legge alla finestra
 
 
 

 
 
 

 

 

 

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Il viaggio perfetto è circolare:
la gioia della partenza, la gioia del ritorno
Dino Basili

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A JULIETTE DROUET
Victor Hugo
 
Faccio tutto ciò che posso
 perché il mio amore
 non ti disturbi,
 ti guardo di nascosto,
 ti sorrido quando non mi vedi.
 Poso il mio sguardo
 e la mia anima ovunque
 vorrei posare i miei baci
 sui tuoi capelli,
 sulla tua fronte,
 sui tuoi occhi,
 sulle tue labbra,
 ovunque le carezze
 abbiano libero accesso.
 
 
 
 

 
 

 
 
 
da Tony Kospan
 
 
 
 

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