8 MARZO
Luciano Somma
Tra il cielo e il mare
della mia vita
la donna è
una granata
esplosione d'amore
che mi scoppia dentro
brivido di luce
desiderio d'immenso
da Tony Kospan

8 MARZO
Luciano Somma
Tra il cielo e il mare
della mia vita
la donna è
una granata
esplosione d'amore
che mi scoppia dentro
brivido di luce
desiderio d'immenso
da Tony Kospan
![]() STORIA DI UN SIMBOLO
LA PIANTA… GENERE USI COLTIVAZIONE E CONSERVAZIONE –
INFINE UNA CANZONE…
![]() L A M I M O S A
Il simbolo della festa della donna è la mimosa… ovvero l'acacia dealbata.
Ma perché e da chi fu scelta?
![]() LA STORIA
Ci sono 2 versioni…
La prima più antica risale al 1908
Siamo in America… a Chicago… ed è l'8 marzo.
Al passaggio dei funerali delle lavoratrici morte nell'incendio della fabbrica occupata per difendere i propri diritti, la folla commossa recise dagli alberi rametti di fiori gialli lanciandoli sul corteo.
La seconda invece risale al 1946
Siamo in Italia a Roma e l'UDI (Unione Donne Italiane) doveva scegliere un simbolo floreale per festeggiare il primo 8 marzo postbellico così come il garofano rosso lo era per la festa del lavoro.
Le donne, essendo i giardini pieni di minose e dunque facilmente reperibili in marzo… oltre ad essrere durevoli e profumate… optarono per le mimose…
Ma non fu una scelta semplice bensì complessa che a raccontarla oggi appare come una leggenda.
Infatti le donne preferivano l'orchidea ma Teresa Mattei, che l'anno dopo avrebbe fatto parte dell'Assemblea Costituente, per evitar la ascelta di un fiore costoso come quello, s'inventò una leggenda cinese… raccontando che la mimosa per quel popolo rappresentava il calore della famiglia ed era il simbolo la gentilezza femminile.
In tal modo convinse le donne e la mimosa… vinse…
![]() LA PIANTA
LA MIMOSA – ACACIA DEALBATA
Pianta originaria della Tasmania, fa parte del genere Acacia e della famiglia delle Leguminose, ed in particolare alla sottosspecie delle Mimosacee.E' un albero da fiori gialli e a grappolo, con un profumo dolce e fragrante. Introdotta in Europa nel 1800.
U S I
(MEDICINALI E PROFUMI)
![]() La sua corteccia è stata adoperata, nell'uso medicinale, come astringente e antidiarroica mentre i fiori nella ccreazione di profumi. Inoltre possiede tannini ed un olio usato per l'aromaterapia e per il trattamento di alcune malattie cutanee.
COLTIVAZIONE
E' possibile acquistare un piccolo alberello di mimosa e piantarlo in giardino o in un vaso. Così ogni anno avrete la mimosa pronta per la festa della Donna.
CONSERVAZIONE
Eliminare del tutto le foglie dagli steli poi appendere il mazzolino a testa in giù in un locale asciutto, poco luminoso e con buon ricambio d' aria e tenerlo così finché non è seccato.
LA CANZONE
anche da Tony Kospan
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
Lo ha dimostrato uno studio scientifico,
che spiega i meccanismi con cui il cervello
risponde agli stimoli emotivi provocati da sorrisi e risate.
La ricerca pubblicata un pò di tempo fa, da un gruppo di scienziati della “University College e dell’Imperial College di Londra”, su “The Journal of Neuroscience” , sostiene che quando qualcuno ride o scoppia in un sussulto di gioia, nel cervello di chi ascolta si attivano le stesse aree che si “accendono” quando siamo noi stessi a ridere.
In pratica, quando vediamo qualcuno che ride il nostro cervello istintivamente lo imita, mettendo in moto i muscoli facciali che permettono il sorriso.
E’ un meccanismo di “specchio” , spiegano.
Ridere è contagioso!
Quando qualcuno inizia, non si può resistere.
Scatta un automatismo in tutti i presenti, ma nessuno era ancora riuscito a capire da che cosa era motivato.
Quelli che si attivano sono i centri neurali formati dai “neuroni specchio”, quelli che ci permettono di osservare le azioni degli altri e di imitarle, che svolgono un ruolo chiave nella socializzazione.
SOLO I SUONI “positivi” fanno scattare il meccanismo di imitazione.
E solo la risata, produce nel nostro cervello un effetto così marcato, come se in quel momento fossimo noi in prima persona a ridere.
E’ possibile che questa risposta automatica si sia creata per favorire l’interazione sociale, consentendoci così di capire ed empatizzare con la felicità altrui, quando questa si esprime con una risata.
CIAOOOOOOOO DA TONY KOSPAN
CON UN… SORRISO…
Stanchi delle solite moine e complimenti?
Buon “divertimento” se ci va…
Fateci sapere
Scappoooooooooooooo
T. K.
Signore sul balcone (1875) – Eugene de Blaas
A volte basta un attimo per scordare una vita,
ma a volte non basta una vita per scordare un attimo.
Jim Morrison