Archivio per 27 febbraio 2012

PRIMA DI PRIMAVERA – A. ACHMATOVA – BUONANOTTE IN MINIPOESIA   3 comments

 

 

 

 

 

 

PRIMA DI PRIMAVERA

Anna Achmatova

 

Prima di primavera ci sono dei giorni

che alita già sotto la neve il prato,

e sussurrano i rami disadorni

e c'è un vento tenero ed alato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DA ORSO TONY

 

 

Pubblicato 27 febbraio 2012 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

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DOVE VAI? POESIA DI TONY KOSPAN   2 comments

 
 
 
 
 
 
 
DOVE VAI?
Tony Kospan
 
 
Dove vai tu bimbo
con i tuoi pantaloncini?
– Corro verso la vita
 
Dove vai tu ragazzo
con i primi pantaloni lunghi?
– Corro verso la vita
 
Dove vai tu giovane
col tuo vestito intero?
– Vò verso la vita
 
Dove vai tu uomo maturo
col tuo vestito elegante?
– Percorro la vita
 
Dove vai tu uomo anziano
col tuo vestito antico?
– Percorro la vita
 
Cosa fai tu vecchio
sdraiato col vestito a festa
tra gente che piange?
– Saluto la vita.
 
 
 
 
 
 
 

E’ PROIBITO – BRANO D’ALTO VALORE MORALE ERRONEAMENTE ATTRIBUITO A NERUDA   3 comments


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E’ un mitico brano di prosa – poesia, bello come una poesia,

e profondo come una riflessione filosofica

benché calato nella nostra realtà di ogni giorno.


  

  


Il titolo originale è Queda Prohibido

ed il vero autore è

Alfredo Cuervo Barrero


  

  


Di questo poeta Basco (Nord della Spagna) 

si hanno proprio pochissime notizie…

salvo che dovrebbe avere ora 42 anni, 

avendo scritto nel suo blog nel 2000 di averne 22

.

Lì si divertiva per il fatto che veniva attribuita a Neruda

questa sua poesia – pensiero.


 

 

  

Viene infatti, ahimè, ancor oggi generalmente,

ma falsamente, attribuita a Neruda!


  

 

 

E' certo un passo molto noto, 

forse anche per questa falsa attribuzione,

ma…. davvero molto bello, e… leggerlo, o rileggerlo,

certo… male non ci fa… anzi!

 

 

 

 
 

 
 
 

E’ PROIBITO
Alfredo Cuervo Barrero
 
E’ proibito
piangere senza imparare,
svegliarti la mattina senza sapere che fare
avere paura dei tuoi ricordi.


E’ proibito non sorridere ai problemi,
non lottare per quello in cui credi
e desistere, per paura.
 
Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà.
 
E’ proibito non dimostrare il tuo amore,
fare pagare agli altri i tuoi malumori.
 
E’ proibito abbandonare i tuoi amici,
non cercare di comprendere coloro che ti stanno accanto
e chiamarli solo quando ne hai bisogno.
 
E’ proibito non essere te stesso davanti alla gente,
fingere davanti alle persone che non ti interessano,
essere gentile solo con chi si ricorda di te,
dimenticare tutti coloro che ti amano.
 
E’ proibito non fare le cose per te stesso,
avere paura della vita e dei suoi compromessi,
non vivere ogni giorno come se fosse il tuo ultimo respiro.
 
E’ proibito sentire la mancanza di qualcuno senza gioire,
dimenticare i suoi occhi e le sue risate
solo perche’ le vostre strade hanno smesso di abbracciarsi.
 
Dimenticare il passato e farlo scontare al presente.
 
E’ proibito non cercare di comprendere le persone,
pensare che le loro vite valgono meno della tua,
non credere che ciascuno tiene il proprio cammino
nelle proprie mani.
 
E’ proibito non creare la tua storia,
non avere neanche un momento
per la gente che ha bisogno di te,
 non comprendere che cio’ che la vita ti dona,
allo stesso modo te lo puo’ togliere.
 
E’ proibito non cercare la tua felicita’,
non vivere la tua vita pensando positivo,
non pensare che possiamo solo migliorare,
non sentire che, senza di te,
questo mondo non sarebbe lo stesso.

 
 
 
 
 
 
 

Se ci va possiamo anche ascoltarlo

in questo bel video…

 

 

 
 
 


 

 
 
Ciao da Orso Tony 

 



frebiapouce.gif

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SCOPERTO IL VERO VOLTO DI LUCREZIA BORGIA?   1 comment

 
 
 
 
 
 
“Un radioso sorriso, due trecce bionde,
un fazzoletto bordato di perle, una pozione di veleno”.
 
 
Così veniva descritta da un cronista dell’epoca Lucrezia Borgia, figura femminile tra le più discusse e controverse della storia rinascimentale.
 
 
 
 
 
 
SCOPERTO IL VERO VOLTO DI
LUCREZIA BORGIA (?)
 
 
 
BRUGIER  – MUSICA DEL ’500 
 
 
 
 
La sua intrigante figura, sulla cui condotta molto si è detto e congetturato – ma pochi fatti sono realmente documentati – ha  dato impulso alla realizzazione di tragedie, come quella liberamente ispirata di Victor Hugo, romanzi, film, destando curiosità fino ad oggi.
Ma se la vera identità dell’enigmatica nobildonna, sanguinaria e vendicativa, ha  sempre stuzzicato l’immaginario collettivo – poiché non ne esistevano ritratti certi, – ora  pare che Lucrezia abbia un volto, svelato da un dipinto conservato in Australia.
Un dipinto di proprietà della National Gallery of Victoria a Melbourne nei giorni scorsi è stato infatti identificato come un ritratto, anzi il ritratto, l’unico autentico, di Lucrezia Borgia.
L’olio su tela era stato acquistato a Londra nel 1965  per £ 8.000 ed era stato intitolato “Ritratto di giovene uomo”, opera attribuita ad un ignoto pittore operante nel nord-Italia. Il quadro esposto nella sede australiana, e non solo, per gli ultimi 43 anni, ha sempre istillato dubbi sul soggetto rappresentato in tutti gli esperti  che lo hanno analizzato, ed è stato ritenuto costantemente una raffigurazione di giovane uomo,  in parte  a causa del pugnale  in suo possesso.
Grazie ad una lunga analisi tecnica e di ricerca condotta dal restauratore di dipinti della NGV, Carl Villis, è emerso un incredibile risultato: la bellissima tela ovale sarebbe opera di Niccolò di Giovanni Luteri, più noto come Dosso Dossi (1486-1542) – un contemporaneo di Tiziano, Raffaello e Michelangelo – artista di cui si hanno poche  notizie documentate, ma che gli esperti concordano nel collocare a Venezia durante la formazione, periodo in cui avrebbe assorbito la lezione di cromatismo di Giorgione e Tiziano, e poi come pittore della vivace corte di Ferrara, dove avrebbe sviluppato il suo linguaggio pittorico.
 
 
 
 
 
 
Il dipinto è stato realizzato tra il 1515 e il 1520, proprio il periodo in cui Dossi lavorava alla corte estense, dove Lucrezia Borgia viveva.
Ciò che avvalorerebbe l’ipotesi del Dossi come autore risiede nella forma del dipinto, l’ovale, molto utilizzato dall’artista e poco diffuso a quell’epoca.
Già così la scoperta sarebbe stata rilevante, un’attribuzione artistica rimasta in sospeso per anni che ha finalmente un autore, il Dossi, ma la vera rivelazione riguarda il soggetto ritratto e il modo in cui è stato descritto.
Ci sono diversi indizi che inducono a pensare che si tratti di una figura femminile, a partire dallo sfondo decorato con mirto e fiori.
Solo pochissime donne all’epoca potevano essere così importanti da avere l’onore di essere ritratte e Lucrezia Borgia era senz’altro una di loro.
Certo quest’immagine sembra stemperare o addirittura smentire la reputazione di questa donna, tramandata nei secoli, e forse anche immeritata, demonizzata dalla discutibile condotta della sua famiglia.
Figlia di Rodrigo Borgia- il potente di Valencia che divenne Papa Alessandro VI dal 1492 al 1503- e della sua amante, Vanozza Cattanei, Lucrezia fu sposa di Giovanni Sforza, Alfonso d’Aragona, ucciso dal feroce fratello Cesare(il duca di Valentino), e Alfonso d’Este, morì a soli 39 anni etichettata come donna di facili costumi e malvagità inudita.
La nuova scoperta pittorica in effetti lascia interdetti su questa attribuzione, dato che siamo piuttosto lontani dal ritratto – seppur di fantasiosa invenzione – realizzato da Bartolomeo Veneziano, in cui Lucrezia appariva come un’astuta seduttrice.
 
 

 
 
Nell’opera del Dossi sembra essere smentita l’esistenza corrotta e intrigante della nobildonna, che qui appare composta, gentile, compassata, con i capelli ordinatamente raccolti, serrata in lineamenti fini ed aggraziati, chiusa in un serioso ed elegante abito nero. 
Il pugnale pare possa essere un rimando ad una precedente Lucrezia, che si sarebbe tolta la vita dopo aver subito una violenza.
Quando si è diffusa la notizia, curatori ed esperti da tutto il mondo si sono interessati alla scoperta di Villis ma, nonostante gli occhi puntati addosso, il museo australiano ha rifiutato di speculare sul valore del dipinto. 
Anzi Gerald Vaughan, il direttore del polo espositivo,  a malapena è riuscito a contenere il suo entusiasmo durante l’annuncio a Melbourne.
Egli ha affermato: “Quello che  è stato precedentemente considerato il ritratto di uno sconosciuto realizzato da un artista non identificato sembra ormai rischiare di essere uno dei più significativi ritratti superstiti del Rinascimento, creato per mano di uno dei più grandi pittori del nord-Italia”.
Il Signor Villis, ha dichiarato: “Se confermerà di essere ciò che crediamo sarà molto importante, perché estremamente raro.
Riteniamo che questo sia l’unico ritratto dipinto formale di Lucrezia Borgia”.
Un allarme di prudenza in ogni caso è necessario, dato un imbarazzante errore che è venuto alla luce l’anno scorso, in cui la NGV ha erroneamente attribuito un dipinto di Vincent Van Gogh.
Tuttavia Villis è apparso fiducioso e rassicurante ribadendo che il ritratto dallo stile idiosincratico e di forma ovale conferma il lavoro del Dossi, che ha lavorato per la famiglia di Ferrara quando Lucrezia Borgia era duchessa.
“E’ stato molto emozionante  svelare i segreti di questa bella ed enigmatica tela”, ha continuato Villis, “generazioni di storici dell’arte hanno cercato di identificare i ritratti di Lucrezia Borgia, ma questo sembra essere l’unico che contiene riferimenti personali diretti a questa intrigante figura storica”.
 
 
 
 
 
 
A quanto pare l’unica affidabile somiglianza della sua figura a disposizione sarebbe un ritratto in una medaglia di bronzo, eseguito nel 1502 .
A riguardo ha dichiarato il museo di Melbourne: “Il profilo del viso sulla medaglia porta una sorprendente somiglianza proprio con il nostro ritratto”.
 
 
Questa rassomiglianza con la medaglia di bronzo sarebbe dunque la prova… (N.T.K.)
 
 
 
FINE
 
 

DAL WEB – IMPAGINAZIONE TONY KOSPAN

 

IL CALENDARIO MAYA DELLE 13 LUNE (ED IL NOSTRO)   Leave a comment

 
 
 
 
 
 

Usare, come stiamo facendo, un calendario artificiale e diseguale, irregolare ed irrazionale, ha prodotto un modo di vivere altrettanto irregolare, artificiale ed irrazionale….

 

 

 

 
 
 
Il Sacro calendario Tzolkin
O
il Calendario Maya delle 13 Lune
 
 
 
 
 

Nota ( new age ) 
 
 
 
 
NEI COLORI DELLARCOBALENO

 

 

Misurare il tempo per il popolo  Maya voleva dire  alzare gli occhi al cielo per osservare le fasi  lunari, i movimenti delle stelle e dei pianeti, gli equinozi, le eclissi.  I fenomeni naturali, la loro registrazione ed elaborazione, permisero loro di mettere a punto “Tzolkin” il calendario sacro,  tutt’oggi il sistema più accurato ed omnicomprensivo mai realizzato, e che è conosciuto come “Calendario delle 13 lune”. Questo modo di misurare il tempo  integra i cicli della terra con quelli della luna e del sole, in modo armonioso.

Vi sono due diversi cicli lunari: il sinodico che intercorre tra una  luna piena e l’altra, ed il siderale che misura il tempo impiegato dalla luna a ritornare nello stesso punto nel cielo. Il numero intero medio fra questi due cicli è 28.  28 giorni è la durata media del ciclo mestruale femminile, del bioritmo fisico e delle maree. 28  ha perciò assunto un significato simbolico di numero lunare, e corrisponde all’aspetto femminile del tempo

 

 

 

 

Dividendo l’anno solare per il ciclo di 28 giorni si  ottengono  13 lune, più un  giorno “fuori dal tempo” che si celebra nell’ultimo giorno dell’anno Maya, e che corrisponde al 25 luglio del calendario Gregoriano. Questa giornata fuori dal tempo, è diventata simbolo di revisione di quanto è stato fatto, di completamento e perdono, di  celebrazione della vita e dell’esistenza ed  è divenuto festività civile in diverse nazioni  come il Brasile ed il Giappone. 

Il calendario delle 13 lune dei Maya, è un metodo semplice e naturale che sincronizza terra sole e luna, e si  distingue per la sua facilità e naturalezza da quello Gregoriano  formato da mesi irregolari e diseguali.  Usare, come stiamo facendo, un calendario artificiale e diseguale,  irregolare ed irrazionale, ha prodotto un modo di vivere  altrettanto irregolare, artificiale ed irrazionale. 

 

 

 

 

Questo si riflette nei nostri automatismi, nella mancanza di attenzione e di amore per l’ambiente, e in una cultura meccanicistica e tecnologica che sta sfociando in una crisi globale. O cambiamo il nostro comportamente a livello di specie umana, o continuamo a fare danno, e rischiamo l’estinzione. Il calendario delle13 lune corregge questa deviazione dalla natura e  e si misura in modo armonioso e regolare con i  cicli del tempo.

 

Il tempo non è denaro… il tempo è arte

 

Autore Marni – Web

 

 

 

 

 Sottolineo soprattutto come il calendario Maya
appaia più semplice e preciso del nostro…
Tony Kospan
 
 
 

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 IL SALOTTO DI SOGNO
DI FACEBOOK
 
PSICHEESOGNO1RID.gif PSICHE E SOGNO picture by orsosognante

 

T’AMO – P. ELUARD – FELICE SETTIMANA IN POESIA E NON SOLO…   7 comments

 
 
 

 

 

Goldfish Window – Childe Hassam

 

 

         
 
 
 
 
 
 

“Io non amo la gente perfetta,
quelli che non sono mai caduti,
che non hanno inciampato.
La loro è una virtù spenta, di poco valore.
A loro non si è svelata la bellezza della vita.”
Boris Pasternak
 
 
 
 
 
 
 
T'AMO
Paul Éluard
 
T'amo per tutte le donne che non ho conosciuto
t'amo per tutte le stagioni che non ho vissuto
per l'odore d'altomare e l'odore del pane fresco
per la neve che si scioglie per i primi fiori
per gli animali puri che l'uomo non spaventa
t'amo per parlare
t'amo per tutte le donne che non amo
sei tu stessa a riflettermi io mi vedo così poco
senza di te non vedo che un deserto
tra il passato e il presente
ci sono state tutte queste morti superate senza far rumore
non ho potuto rompere il muro del mio specchio
ho dovuto imparare parola per parola la vita
come si dimentica
t'amo per la tua saggezza che non è la mia
per la salute
t'amo contro tutto quello che ci illude
per questo cuore immortale che io non posseggo
tu credi di essere il dubbio e non sei che ragione
tu sei il sole forte che mi inebria
quando sono sicuro di me.
 
 
 
 
 
 
 
 
da Orso Tony…
 
 

 

 

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