Archivio per 24 febbraio 2012

TIMELINE – LINEA DELLA VITA – ANTICA POESIA CHEROKEE (18° SEC.)   Leave a comment




La poesia indiana, nei tempi antecedenti ai contatti con i bianchi, 
non è la poesia così come l’intendiamo noi,
bensì pensieri, riflessioni, canti,preghiere
che i capi e gli anziani delle tribù proponevano al loro popolo.






Più tardi…, in epoca quindi abbastanza recente,
è divenuta anche presso di loro
un fatto letterario secondo i contorni classici della poesia
che conosciamo.

Questa in particolare è molto antica
ed è tra le prime di cui si hanno notizie.






Infatti, come vedremo,
offre notevoli difficoltà per una buona traduzione
ma ci dà una sincera immersione
nel vero mondo dei nativi americani
non ancora contaminato dalla cultura occidentale.









L’ho trovata, ahimé, solo in lingua inglese, 
ma lingua inglese antica e per di più utilizzata da un nativo,
(molte parole infatti non sono nel vocabolario)
per cui chiedo aiuto
a chiunque sia in grado di fornire una migliore traduzione.

Per questo motivo propongo anche la versione originale.








LA LINEA DELLA VITA
Cherokee anonimo – 18° secolo

Adesso, ora!
Ah, ora tu vieni ad ascoltare,
tu alla fin fine capisci d’ essere una persona umana,
tu ora te ne stai fermo, tu capo di esseri umani.
Tu non sarai l’ultimo che si lascia prendere dalla passione.
Tu non sarai, come potresti pensare,
il primo a lasciarsi prendere dalla passione.
Io colpito dalla cataratta, non sono però ancora fuori di me.
Io stenderò la mia mano lì dove tu sei.
La mia anima è venuta a bagnarsi nel tuo stesso corpo.
La schiuma bianca si aggrapperà alla mia testa man mano
che avanzo lungo il percorso della vita,
il bianco bastone entrerà nella mia mano tesa.
Il fuoco del focolare sarà lasciato acceso per me
in modo che bruci senza spegnersi.
L’anima sarà poi innalzata al settimo superiore mondo.








TIMELINE
Chinook (Anonymous) (18th Century)
Now, then!
Ha, now thou hast come to listen, thou Long Human Being,
thou art staying, thou Helper of human beings.
Thou never lettest go thy grasp from the soul.
Thou hast, as if it were, taken a firmer grasp upon the soul.
I originated at the cataract, not so far away.
I will stretch out my hand to where thou art.
My soul has come to bathe itself in thy body.
The white foam will cling to my head as I walk along the path of life,
the white staff will come into my extended hand.
The fire of the hearth will be left burning for me incessantly.
The soul has been lifted up successively to the seventh upper world.








CIAO DA TONY KOSPAN




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SANDRO PERTINI… GRANDE PRESIDENTE… UN RICORDO   Leave a comment

 
 
Nell'anniversario della morte penso sia giusto
ravvivare la memoria di questo grande Presidente
 

 
 
(San Giovanni di Stella, 25 settembre 1896 – Roma, 24 febbraio 1990) 

 
 
 
Presidente della Repubblica dal  1978 al 1985
 è stato un fustigatore di una realtà italiana che dopo
il boom economico andava degenerando
per il prevalere degli affarismi ed opportunismi
che ci hanno poi condotto al degrado attuale.
 
 
 
 
 
 
 
Egli che aveva combattuto nella I Guerra Mondiale,
che si era opposto alla dittatura subendone le conseguenze
ed aveva infine partecipato alla Resistenza
intravedeva con dolore già allora
l'avanzare di una cultura tutta diretta all'apparenza
e lontana dai veri bisogni della gente…
 
 
 
 
 
 
 
Molti lo ricordano soprattutto per la partecipazione
entusiastica ai mondiali di calcio in Spagna…
in cui manifestò alla grande la sua gioia…
 
 
 
 
 
 
Ma è stato anche un Presidente amatissimo
oltre che per i suoi grandi valori morali
per la sua spontaneità
e la sua vicinanza ai problemi del popolo.
 
 
 
 
 
 
Mi fa piacere dunque ricordarlo con questo video…
 in cui esprime dei concetti di un'attualità sconvolgente…
 
 
 
 
 
 
 
Tony Kospan
 
 
 

IN UN MOMENTO – D. CAMPANA – BUON W. E. IN POESIA… ARTE… E….   Leave a comment

 

 

Edouard Manet – Un bar alle Folies-bergère

 

 

 

 

 
 
 
 
L’unica cosa che non riceviamo mai abbastanza è l’amore;
l’unica cosa che non doniamo mai abbastanza è l’amore.
 (Henry Miller)
 
 
 
 
 
 
 
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Dans le jardin – Renoir
 
 
 
 
IN UN MOMENTO
Dino Campana
 
In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perchè io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose
E così dimenticammo le rose.
 
 
 
Claude Monet – La lettura (o Primavera)
 
 
 
 
         
 
 
 
 
 
 
 
 
da Tony Kospan 
 

 

 

 

 
 
 
 

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