Archivio per 5 febbraio 2012
AL DI LA’ TI CERCO – SALINAS – BUONANOTTE IN MINIPOESIA 4 comments
NEVE NEVE – POESIA DI TONY KOSPAN 11 comments

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NEVE NEVE
Tony Kospan
Neve neve…
dolce, soffice e bella
tu
che di bianco dipingi
boschi e case
strade e porti
creando magici scenari
tu
che coi bimbi giochi
tra palle e pupazzi
salti e tuffi
donando allegria ed euforia
tu
perché talor nascondi
tra i leggiadri fiocchi
il duro coltello della tormenta,
delle valanghe
e dei tremendi disagi umani?
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L’amica Luna ha poi voluto dedicar
I SEGRETI PER UN LUNGO MATRIMONIO? ECCOLI… PER SORRIDERE 7 comments
VALSE DES FLEURS – TCHAIKOVSKY – QUANDO LA DANZA E’… ARTE 5 comments
QUANDO LA DANZA
RAGGIUNGE VERTICI SUBLIMI

VALSE DES FLEURS – TCHAIKOVSKY
FANTASTICO BALLETTO

Chi ama la musica classica…
la danza… ed il balletto… ad alto livello…
non può perdersi questo video…
in cui anche la scenografia…
completa uno spettacolo davvero meraviglioso.

Ciao da Tony Kospan
“LA PREGHIERA DEL BUONUMORE” – T. MORO – IL RINASCIMENTO GIA’ SAPEVA Leave a comment
Credevamo che il riconoscimento dell'importanza
del buonumore fosse una conquista moderna ma…
ecco invece…
DAL RINASCIMENTO LA…
PREGHIERA DEL “BUON UMORE”
Botticelli – Storia di Virginia Romana
L’importanza del buonumore nella nostra vita è ben nota…
e non solo per gli effetti benefici sulla salute…
ma, a mio parere…, anche per vivere al meglio i nostri giorni
pochi o molti che saranno…
Ma è sorprendente vedere come già nel ’500
il tema era sentito… e possiamo farlo
leggendo come veniva visto all'epoca…
grazie a questa
PREGHIERA DEL “BUON UMORE”
di Tommaso Moro.

Tommaso Moro
Devo dire che è anche molto simpatica…
e sempre attualissima.

Piero di Cosimo – Simonetta Vespucci
Ma eccola… dunque…
LA PREGHIERA DEL “BUON UMORE”
Dammi, o Signore, una buona digestione ed anche qualcosa da digerire.
Dammi la salute del corpo, col buon umore necessario per mantenerla.
Dammi, o Signore, un’anima santa, che faccia tesoro di quello che è buono e puro, affinché non si spaventi del peccato, ma trovi alla sua presenza la via per mettere di nuovo le cose a posto.
Dammi la salute del corpo, col buon umore necessario per mantenerla.
Dammi, o Signore, un’anima santa, che faccia tesoro di quello che è buono e puro, affinché non si spaventi del peccato, ma trovi alla sua presenza la via per mettere di nuovo le cose a posto.
Dammi un’anima che non conosca la noia, i brontolamenti, i sospiri e i lamenti, e non permettere che io mi crucci eccessivamente per quella cosa troppo invadente che si chiama: “IO”.
Dammi, o Signore, il senso del ridicolo.
Concedimi la grazia di comprendere uno scherzo, affinché conosca nella vita un po’ di gioia e possa farne parte anche ad altri.
Dammi, o Signore, il senso del ridicolo.
Concedimi la grazia di comprendere uno scherzo, affinché conosca nella vita un po’ di gioia e possa farne parte anche ad altri.
Così sia.
Tommaso Moro (da una pagina del “Libro d’Oro” – Parigi – 1549)
Ciao da Tony Kospan
LA TUA PAGINA CULTURALE DI FB?
“O SOLE MIO” E GIOVANNI CAPURRO – UNA CANZONE MITICA ED IL SUO AUTORE 3 comments

Poeta e cantautore vissuto a cavallo tra l'800 ed il 900
deve la sua notorietà soprattutto per esser l'autore
del testo (la musica è di Di Capua) di una canzone mitica
♫ O sole mio ♫

Giovanni Capurro
(Napoli, 5 febbraio 1859 – Città del Messico, 20 gennaio 1920)
Di carattere umile…visse però sempre nell'ambiente
del “Roma”, giornale napoletano…,
prima come giornalista e poi come impiegato.
Tuttavia era anche brillantissimo frequentatore di salotti
ove cantava, suonava il pianoforte e faceva divertenti imitazioni…

Ma è stato anche un poeta molto noto all'epoca
e stimato anche dal Carducci…
Tornando alla canzone che l'ha reso indimenticabile
mi fa piacere ricordo un simpatico episodio storico…

Il 14 agosto 1920 a d Anversa (Belgio) si aprivano le Olimpiadi.
Al momento della sfilata della rappresentativa degli atleti italiani
la banda che esegue gli inni ufficiali
non trova lo spartito della Marcia Reale.
Dopo un momento di smarrimento il maestro attacca 'O sole mio,
che la folla dello stadio canta a gran voce.
Questo per confermare quanto questa canzone fosse identificativa
in ogni parte del mondo non solo di Napoli ma dell'Italia tutta.
Ma ora ascoltiamola…
Ciao da Tony Kospan