Archivio per gennaio 2012
QUASI ANONIMA
Pessoa
Quasi anonima sorridi
e il sole indora i tuoi capelli.
Perché per essere felici
è necessario non saperlo?
by Tony Kospan
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L’IMPORTANZA DELL’ASCOLTO
3 MINI STORIE PER RIFLETTERE

Molti anni fa, in Cina, vivevano due amici.
Uno era molto bravo a suonare l’arpa.
L’altro era dotatissimo nella rara arte di saper ascoltare.
Quando il primo suonava o cantava di una montagna, il secondo diceva: “Vedo la montagna come se l’avessimo davanti”.
Quando il primo suonava a proposito di un ruscello, colui che ascoltava prorompeva: “Sento scorrere l’acqua fra le pietre”.
Ma un brutto giorno, quello che ascoltava si ammalò e morì. Il primo amico tagliò le corde della sua arpa e non suonò mai più.
Esistiamo veramente se qualcuno ci ascolta.
Il dono più grande che possiamo fare ad una persona é di ascoltarla “veramente”.

II
Una ragazza molto sensibile parlò con un insegnante di un suo problema molto sentito.
L’insegnante le suggerì di parlarne con i genitori.
La ragazza ci provò, ma, anche di fronte alla sua angoscia e confusione, i suoi avevano minimizzato e avevano cambiato discorso, assicurandole che “stava esagerando”, che “avrebbe superato il problema”, ecc. Rifiutarono la discussione come se, ignorandolo, il problema potesse risolversi da sé.
Quando la ragazza tentò il suicidio i genitori reagirono: “Perché non ci hai detto che avevi dei problemi?” le chiesero.
“E voi, perché non avete ascoltato quando ve lo dicevo?”.

III
Una bambina ha scritto:
“Alla sera, quando sono a letto, mi volto verso il muro e mi parlo,
perché io… mi ascolto“…
Cosa ne pensate?
Ciao da Tony Kospan
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James Wells Champney – The Coquette – 1885
         
“Vi sono più cose in cielo e in terra, Orazio,
di quante non ne sogni la tua filosofia.”
Shakespeare – Amleto

De Nittis Giuseppe – Giovane donna con cappello e veletta
AD UN'IGNOTA Guido Gozzano
Tutto ignoro di te: nome, cognome, l'occhio, il sorriso, la parola, il gesto; e sapere non voglio, e non ho chiesto il colore nemmen delle tue chiome.
…Ma so che vivi nel silenzio; come care ti sono le mie rime: questo ti fa sorella nel mio sogno mesto, o amica senza volto e senza nome.
Fuori del sogno fatto di rimpianto forse non mai, non mai c'incontreremo, forse non ti vedrò, non mi vedrai.
Ma più di quella che ci siede accanto cara è l'amica che non mai vedremo; supremo è il bene che non giunge mai!
Renoir – Giovane donna con veletta

DA ORSO TONY

POESIE?
UN MODO DIVERSO
DI VIVERLE?
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Edward Hopper
IL SIGNORE DI FRONTE
Vivian Lamarque
Era un signore seduto di fronte
a una signora seduta di fronte a lui.
Alla loro destra/sinistra c'era una finestra,
alla loro sinistra/destra c'era una porta.
Non c'erano specchi, eppure in quella stanza,
profondamente, ci si specchiava.

by Tony Kospan



POESIE?
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(Porbandar, 2 ottobre 1869 – Nuova Delhi, 30 gennaio 1948)
E' stato un grandissimo esempio per tutto il mondo
di come la non violenza,
attraverso il pensiero, le riflessioni, il buon senso etc. ,
possa battere la forza delle armi di un grande esercito.

Gandhi è stato un pensatore,
uno statista ma soprattutto,
con la sua mitica “non violenza”,
il leader nazionalista che contribuì
alla creazione di una nazione indiana
indipendente dall'impero britannico.

Ricordiamolo con 2 sue note poesie che ci mostrano
la cifra immensa della sua Saggezza e della sua Umanità…

PRENDI UN SORRISO
Mahatma Gandhi
Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore,
e fallo conoscere al mondo.

ESSERE UN FRATELLO
Mahatma Gandhi
In tutta umiltà mi sforzerò
di essere buono, amante del vero, onesto e puro;
di non tenere con me niente di cui non ho bisogno;
di meritare, con il mio lavoro, il mio salario;
di stare sempre attento a quel che bevo e mangio;
di essere sempre coraggioso;
di rispettare le altre religioni proprio come la mia,
e di cercare di veder sempre del bene nel mio prossimo,
di seguire fedelmente lo svadeshi
e di essere un fratello per tutti i miei fratelli.

Grazie… sempre… Gandhi…
Tony Kospan
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ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
a cura di Tony Kospan
Questa è una delle più famose
canzoni classiche napoletane.
Fu scritta nel 1917 dal notissimo paroliere-poeta Libero Bovio e musicata da Gaetano Lama a tempo di valzer.
Essa ci parla di una donna che ha preferito lasciare le sue semplici origini… di quando mangiava pane e ciliege…. ed anche il suo innamorato senza pretese… per divenire una raffinata sciantosa che parla in un incerto francese e che veste abiti scollati ed eleganti.
L’avvilimento di lui è tale che neanche il cardellino trova la forza di volare via e di cercarsi una nuova padrona, pur con la gabbia ormai aperta.
IL FAMOSO RITORNELLO ED IL BRANO
Il ritornello
«Perché, ora che non ci amiamo più, tu distrattamente pensi a me, distrattamente parli di me, distrattamente chiami me?» rivela che il fuoco dell’amore seppur ormai semispento sotto la cenere cova ancora in entrambi…
Quel “distrattamente” a mio parere, quasi come un lapsus freudiano, mostra proprio questo… mentre però poi i due stanno già prendendo strade ormai diverse… lontane…
E' un brano dolce e malinconico che ci parla della fine di un amore con toni così accorati che lasciano immaginare non del tutto spente nè la passione nè le emozioni che quell’amore ha destato.
La canzone ebbe un successo immediato.

ATMOSFERE DI QUELL'ANNO
Siamo nel 1917 e la 1° guerra mondiale vive ancora momenti molto critici pur se s’inizia ad intravedere la fine..
ma intanto nonostante tutto… e soprattutto nonostante i tantissimi lutti… la vita continua…
con i ritmi e le modalità d’allora
LA CANZONE
Ma ora veniamo all'ascolto con questo video in cui vi soo anche bellissime immagini… cantata da Robeto Murolo
e poi, se ci va, anche qui… leggendo anche il testo originale e la traduzione cantata da Massimo Ranieri
Ciao da Tony Kospan
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LA PIU’ BELLA POESIA MODERNA
CONTRO LA GUERRA
(A MIO PARERE)
E’
UOMO DEL MIO TEMPO
L'AUTORE E' IL POETA ITALIANO… PREMIO NOBEL
SALVATORE QUASIMODO
ECCOLA…
UOMO DEL MIO TEMPO
Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Guernica – Pablo Picasso
E QUI POSSIAMO ASCOLTARLA… CANTATA…
IN QUESTO DAVVERO INTERESSANTE VIDEO
PER LE NOVITA' DEL BLOG
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Albert Moore – Gli amori dei venti e delle stagioni

La cosa più bella con cui possiamo entrare in contatto è il
mistero.
E’ la sorgente di tutta la vera arte e di tutta la vera scienza.
– Albert Einstein –
Albert Moore – Bacche -1884
IL MIO OCCHIO S'E' FATTO PITTORE
~ William Shakespeare ~
Il mio occhio si è fatto pittore
e ha tracciato
la forma della tua bellezza sulla tavola del mio cuore.
Il mio corpo è la cornice in cui essa è tenuta,
e, fatta in prospettiva,
essa è la migliore arte del pittore:
perché attraverso il pittore devi vedere la sua maestria,
per scoprire
dove sia la tua fedele immagine dipinta,
che sempre pende nella bottega del mio petto,
nelle cui finestre
si specchia il vetro dei tuoi occhi.
Ora vedi che bei servigi
gli occhi hanno reso agli occhi:
i miei hanno ritratto la tua figura, e i tuoi per me
sono finestre sul mio petto,
attraverso cui il sole si diletta a sbirciare,
per ammirare, là dentro, te.
Ma agli occhi manca l’abilità che dia grazia alla loro arte:
ritraggono solo ciò che vedono,
non conoscono il cuore.
Albert Moore – Notte d'estate

à tout le monde
par Tony Kospan
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PER ESSER FELICE
Vivian lamarque
Per essere felice
senza disturbare
al suo numero leggermente sbagliato
devo telefonare.




by Tony Kospan
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*
NON HO VOGLIA STAMANE…
Tony Kospan
Non ho voglia stamane
di tuffarmi nel reale…
nel solito tran tran
delle trite parole…
Ho voglia di starmene a letto
occhi chiusi e sognare
ben diversa realtà…
Fermati tempo… ti prego..
in questo limbo lasciami
e consenti al mio cuore
di volare lontano…
e… non visto…
accanto a lei restare…
e come fantasma
lei abbracciare…
Urla e mi chiama…
però cattiva la realtà…
ed io triste m'alzo
rispondendo…
“eccomi qua…”

*Uomo che dorme
Pochoir su fondo di phototypie (Metodo Jacomet) secondo Picasso, non firmato, estratto del libro “La flûte double”. Pubblicato da Ed. Au Vent d'Arles, Parigi
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