La fine della storia… l'oblio…
la riscoperta da parte della nipote…
La Vague (L’Onda) – Claudel
RODIN E CLAUDEL
– STORIA D'ARTE AMORE E DOLORE… –
a cura di Tony Kospan
III PARTE
Camille Claudel e Auguste Rodin
Ho scelto la scultura della Vague… (l’Onda), opera di Claudel, come immagine iniziale di questa 3° ed ultima parte quale simbolo (profetico?) del travolgere degli eventi…
Dopo aver raccontato nella prima parte l'amore e la passione trionfante, e nella seconda i contrasti e le incomprensioni tra i 2 grandi artisti… sempre in un tripudio di grandi sculture… parleremo ora delle ultime vicende di Claudel e del come e perché questa storia sia tornata alla luce…
L’abbandono – Claudel
GLI ULTIMI ANNI DI CLAUDEL
In quel manicomio Claudel visse 30 anni di lucida tremenda consapevolezza della forzata prigione del suo genio creativo interrotti solo da inutili drammatici appelli per un ritorno alla libertà.
Ritorno che, benché la sua guarigione fosse certificata dai medici…, fu sempre rifiutato dall’arcigna madre… e dai fratelli.
Scriveva nel 1935 ad un amico… che la sua vita era stata
“un romanzo… un’epopea come l’Iliade e l’Odissea. Ci vorrebbe Omero per raccontarla, sono caduta dentro un baratro, vivo in uno strano mondo… dal sogno che è stata la mia vita, ora è rimasto solo l’incubo…”.
Forse l’ultima foto di Claudel
Morì nel 1943… Rodin era molto prima nel 1917…
Rodin al lavoro in tarda età…
Suo fratello Paul certo di non brillante coraggio ed umanità… nonché complice insieme agli altri della sua famiglia dell’amara fine di Claudel scrisse con una certa impudenza
“Mia sorella Camille aveva una bellezza straordinaria, ed inoltre un’energia, un’immaginazione, una volontà del tutto eccezionali. E tutti questi doni superbi non sono serviti a nulla; dopo una vita estremamente dolorosa, è pervenuta a un fallimento completo”.
Claudel al lavoro…
LA RISCOPERTA DI CLAUDEL
Ma quello che la sua famiglia le tolse… una persona della sua famiglia le ha ridato dopo la sua morte…
Negli anni 80 infatti una pronipote ventenne, Reine-Marie Paris ha scritto la sua biografa…

Così Reine-Marie racconta il modo in cui scoprì il genio della zia “cercando per la mia tesi di laurea dettagli su mia zia, si scatenò un silenzio imbarazzante…Camille mi apparve come un personaggio “maledetto” all’interno della famiglia”.
E' poi divenuta la ricercatrice e la curatrice delle sue opere… con lo scopo di creare un museo in cui possano essere conservate le opere della zia… e di riabilitare completamente la figura di Claudel.
Reine-Marie Paris
Ha poi anche creato un sito in suo onore…


Il fascino rosso di passione e nero di dolore di questa storia è stato raccontato anche in un film… con Gerard Depardieu… di cui possiamo vedere una bella scena… che testimonia anche l'enorme interesse che ha suscitato la vicenda…
IN CONCLUSIONE UN MIO PENSIERO
Sono davvero contento d’aver conosciuto ed approfondito questa incredibile storia d’amore e d’arte… ma anche un pò triste per aver con evidenza constatato quanto immenso dolore possa dare viltà e crudeltà… oltretutto nell'ambito familiare…
Tornando alla storia d’amore… debbo dire che ci troviamo dinanzi ad una coppia di artisti – Claudel/Rodin – davvero geniale… (e Rodin è riconosciuto quale uno dei massimi esponenti della scultura d'ogni tempo) uniti da una passione assoluta e travolgente ma anche da una complicatissima “convivenza”.

Fugit amor – Rodin
Amore davvero difficilissimo per le diversità caratteriali e forse per l’intrinseco conflitto tra la grande modernità… di pensiero, unita però a forte intransigenza caratteriale di Claudel…, e la ricerca delle “convenienze” del classico “quieto vivere” da parte di Rodin…, unita ad una personalità altrettanto forte…
Tony Kospan
copyright t.k.
F I N E

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