Archivio per 10 novembre 2011

ED E’ SUBITO SERA – QUASIMODO – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   Leave a comment

 

 

 

 

ED E' SUBITO SERA
Salvatore Quasimodo
 
 
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
 
 
 
 
 
 
 
by Tony Kospan
 
 
 

Pubblicato 10 novembre 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

NOI E LA SOLITUDINE… PER GIBRAN   3 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questo breve e sublime passo di Gibran
è degno di grande considerazione ed interesse…
ed è per questo lo sottopongo alla vostra lettura…
 
 
Di seguito però dirò il mio pensiero…
 
 
     
 
 
 
 
 
LA VITA E' UN'ISOLA
(K. Gibran)
 
 
La vita è un’isola in un oceano di solitudine:
le sue scogliere sono le speranze,
i suoi alberi sono i sogni,
i suoi fiori sono la vita solitaria,
i suoi ruscelli sono la sete.
La vostra vita, uomini,
miei simili,
è un’isola,
distaccata da ogni altra isola e regione.
Non importa quante siano le navi
che lasciano le vostre spiagge per altri climi,
non importa quante siano le flotte
che toccano le vostre coste: rimanete isole,
ognuna per proprio conto,
a soffrire le trafitture della solitudine
e sospirare la felicità.
Siete sconosciuti agli altri uomini
e lontani dalla loro comprensione
e partecipazione.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
A mio modestissimo parere… Gibran…
di cui ammiro le tante bellissime opere poetiche
è qui davvero esageratamente pessimista
e la prima affermazione
è già una tremenda sintesi…
 
 
 
 
La vita è un’isola in un oceano di solitudine
 
 
 
 
 
 
 
Sembra dunque che non veda nessun legame
tra uomo ed uomo… se non i sogni…
 
 
In effetti se è pur vero che ciascuno di noi è un “unicum”
tuttavia non possiamo non renderci conto
che gli altri  “unicum”…  che sono i nostri simili…
hanno tanti punti in comune con noi…
dai sensi… ai sentimenti… ai pensieri…
alla fisicità… alle emozioni…  etc…
 
 
 
 
 
 
 
Inoltre benché io non abbia il mito della Società Umana…
tuttavia essa… pur barcollando spesso…
soprattutto sui principi morali…
comunque… ha consentito l’evoluzione del pensiero…
 
 
 
Questo pertanto depone, a mio parere, 
in favore della fratellanza umana…
oltre alla constatazione dell’identico destino
che accomuna tutti noi…
 
 
 
 
 
 
 
 
Mi farebbe piacere conoscere il vostro pensiero…

 
 
Ciaoooooo
 
 
Orso Tony
 
 
 
 

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Pubblicato 10 novembre 2011 da tonykospan21 in RIFLESSIONI AFORISMI FILOSOFIE, Senza categoria

LIRICHE D’AMORE DALL’ANTICO EGITTO – STANZA PRIMA   1 comment

 
 
7 Liriche  d'amore (stanze)
scritte  da una coppia innamorata
dell'antico Egitto
di una bellezza e freschezza sorprendenti…
 
 
 
 
 
 
 
 
LIRICHE D’AMORE
 DALL’ANTICO EGITTO
 
 
 
 
 
 
PAPIRO CHESTER BEATTY I
 
 
 
 

                            

 

 

 

Vai a:      Liriche d’amore  Torna a:

 

 

 new age

 

 

STANZA PRIMA (uomo)

 

 

 

 

L’unica, l’amata, la senza pari,
la più bella di tutte,
guardala,
è come la stella fulgente
all’inizio di una bella annata.
Lei, che splende di perfezione,                 
che raggia di pelle,
con gli occhi belli quando guardano,
con le labbra dolci quando parlano,
per la quale non c’è discorso superfluo;
lei, che lungo ha il collo,
il petto luminoso,
con una chioma di vero lapislazzuli,
le cui braccia superano lo splendore dell’oro,
le cui dita sono come calici di loto;
lei, che ha languide le reni,
strette le anche,
le cui gambe difendono la bellezza,
il cui passo è pieno di nobiltà
quando posa i piedi sul suolo,
con il suo abbraccio mi prende il cuore.
Essa fa che il collo di tutti gli uomini
si giri per guardarla.
Ognuno ch’essa abbraccia è felice,
si sente il primo degli uomini.
Quando esce dalla sua casa,
si pensa di vedere Colei che è unica.

 

(colei che è unica è epiteto di Hathor, ndt)

 

 

 

 

 

 

 

 

Scritti raccolti da Danny Fan – impagin. t.k.

 

 

– continua –

 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 

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SCRIVER O PARLAR..
DI POESIE…
 
 
 

Pubblicato 10 novembre 2011 da tonykospan21 in POESIE FAVOLE OPERE ANTICHE, Senza categoria

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LE QUATTRO LEGGI DELLA RELAZIONE… YIN – YANG   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
In India si dice che l’ora più bella è quella dell’alba, quando la notte aleggia ancora nell’aria e il giorno non è ancora pieno, quando la distinzione fra tenebra e luce  non è ancora netta e per qualche momento l’uomo, se vuole, se sa fare attenzione, può intuire che tutto ciò che nella vita gli appare in contrasto, il buio e la luce, il falso e il vero non sono che due aspetti della stessa cosa.
Sono diversi, ma non facilmente separabili, sono distinti, ma non sono due.
Come un uomo e una donna, che sono sì meravigliosamente differenti, ma che nell’amore diventano Uno.
 
 
 

 
 
 
LE QUATTRO LEGGI DELLA RELAZIONE YIN YANG

 

Nella medicina tradizionale Cinese le relazioni tra Yin e Yang vengono riassunte in quattro cosiddette” Leggi fondamentali” ossia:

 

Queste leggi sono simbolicamente rappresentate nel disegno del Taiji.

 

Fermiamoci a osservarlo:

 

 

 

 

 

 

Lo spazio è diviso in due colori opposti: questo è ciò che permette li definirli.

Lo Yin è nero perché lo Yang è bianco, non esistono spazi grigi all’interno del diagramma, in ogni punto l’uno o l’altro colore si manifesta solo per contrasto con il suo inverso.

Yin e Yang sono opposti e complementari, pertanto si respingono e si attraggono.

Questo è ciò che viene espresso dalla prima legge.  Osserviamo che c’è una piccola zona di bianco nel nero e viceversa: Yin e Yang si fondano a vicenda e non possono sussistere indipendentemente l’uno dall’altro, sono inscindibili e comunicanti; entrambi sono inclusi all’interno di un unico cerchio per metterne in rilievo la sostanziale unità.

Questo cerchio rappresenta il Dao, la legge universale che crea, sostanze e ritma la vita esprimendosi attraverso questi due principi polari. Questo è ciò che viene espresso dalla seconda legge.

La linea che divide il cerchio non è una linea retta perché rappresenta un rapporto dinamico; un modello di movimento perpetuo autoregolato, in cui i due elementi sono in uno stretto rapporto di relazione (inversa); più cresce lo Yin tanto diminuisce lo Yang e viceversa, da un punto di vista temporale questo avvicendarsi dà luogo a un’alternanza ma la quantità di Yin e di Yang del totale rimane invariata. Questo è ciò che viene espresso dalla terza legge.  

Infine possiamo osservare che il nero inizia dove il bianco raggiunge il suo apice e viceversa, secondo ciò che la tradizione cinese esprime nella legge fondamentale dei mutamenti: “giunto all’estremo necessariamente si inverte”: Yin e Yang si trasformano reciprocamente (nel loro inverso). Questo è ciò che viene espresso dalla quarta legge

L’estremo freddo genera il caldo, l’estremo caldo genera il freddo; il Qi freddo dà origine al denso, il Qi caldo al rarefatto

 

 

 

 

 

 

MORFOLOGIA E FISIOLOGIA

 

In molti testi di agopuntura si trovano classificazioni delle diverse zone del corpo in termini Yin Yang: la testa è Yang e il corpo Yin, l’addome è Yin e la schiena Yang, il tronco Yin gli arti Yang, l’addome Yin e il torace Yang e via dicendo. Come abbiamo accennato, le categorie di Yin e Yang si applicano per relazione e contrasto; non è possibile classificare una parte del corpo come Yin o Yang se non rispetto a qualche altra parte; il torace è Yin rispetto alla testa ma Yang rispetto all’addorne.

 

 

 

yin_yang_dragons.jpg YING YANG DRAGONS image by longhangingsnake

 

 

 

La forma

 

Nel Neijing sono fornite delle semplici coordinate che possono essere applicate a qualsiasi struttura: l’alto è Yang rispetto al basso, la sinistra è Yang rispetto alla destra, l’aspetto posteriore è Yang rispetto all’anteriore, l’estemo (e distale) è Yang rispetto all’interno (e prossimale). Se consideriamo queste indicazioni possiamo notare come  ogni parte si può ulteriormente suddividere in un aspetto Yin (-) e un aspetto Yang (+):

I cinque organi Zang (reni, cuore, fegato, Polmoni,: Milza) hanno caratteristiche prevalentemente Yin poiché rappresentano la parte più interna del corpo, trattengono l’energia senza disperderla e presentano una struttura piena e compatta. I sei organi Fu (stomaco, intestino crasso, intestino tenue, vescica, e vescica biliare) sono Yang rispetto agli Zang poiché trasformano la materia senza trattenerla, la trasportano perché sia evacuata e hanno di con- seguenza una struttura vuota ed elastica.

I cosiddetti meridiani sono orbite energetiche connesse all’attività vitale degli organi interni; sono considerati Yin se associati all’attività di uno Zang (meridiani Taìyin, Shaoyin, Jueyin), Yang se sono associati all’attività di un Fu (meridiani Taiyang, Yangming, Shaoyang). 1 meridiani straordinari (cioè non vincolati a un organo preciso) possono anch’essi essere distinti in Yin (Renmai, Yinqiao, Yinwei) o Yang (Dumai, Yangqiao, Yangwei). Si tratta comunque di divisioni di comodo all’interno di un sistema unitario:

Yin e Yang sono nomi diversi per un’unica specie [di meridiani]. Quelli che stanno in alto e quelli che stanno in basso s’incontrano reciprocamente; i meridiani e i collaterali sfociano l’uno nell’altro in una circolazione ininterrotta.

La complementarietà e la continua alternanza tra Yin e Yang fanno sì che in alcuni aspetti della realtà essi scambino i loro attributi; vediamo qualche esempio : Il fuoco è un elemento Yang e l’acqua un elemento Yin ma, nella genesi dei trigrammi del cielo posteriore,il fuoco è la figlia mediana e l’acquail figlio.All’interno del corpo,gli organi-orbite Yin sono cinque(numero dispari – Yang) gli organi orbite Yangsono sei (numero pari – Yin)

 In eziologia, i fattori patogeni celesti danneggiano prevalentemente gli organi Yin, i fattori patogeni alimentari (terrestri) danneggiano general- mente gli organi Yang.

Le sostanze dense o torbide (Zhuo) sono considerate Yin rispetto a quelle fluide e limpide (Qing); però nel cap. 40 del Lingshu si dice che tutti i meridiani Yang sono torbidi e tutti gli Yin limpidi (tranne il Taiyin del piede); questo perché le sostanze grossolane vengono gestite dagli organi- orbite Yang mentre le sostanze quintessenziali dagli organi-orbite Yin.

 

 

 

 

 
 
 
Aspetti fisiologici:
funzione, attività e substrati
 

Se dovessimo tradurre in termini moderni l’antica concezione del ruolo dello Yin Yang nel metabolismo, potremmo considerare Yang 1 atti- vità connessa alla digestione degli alimenti, Yin il loro assorbimento e integrazione (trofismo). Inoltre si potrebbe distinguere tra anabolismo, (Yin) e catabolismo (Yang); tra il trasporto e utilizzo delle sostanze nutrienti (Yang) e la loro conservazione nei tessuti (Yin).

Nella concezione generale dell’attività vitale, gli aspetti ‘visibili’ sono considerati Yin rispetto agli aspetti ‘invisibili’; in linea di massima potremmo dire che l’attività riconducibile a sostanze materiali è Yin rispetto a quella connessa a ‘funzioni’ immateriali. La ‘sostanza-funzione’ unitaria dell’organismo è il Qi, materia-energia-informazione; la materia ne rappresenta il polo Yin, l’inforrnazione  il polo Yang, l’energia configura l’aspetto dell’interazione tra i due poli. Le diverse funzioni dei Qi si differenziano tanto in base alla struttura fisica, quanto in base alla sfera percettiva che loro attiene:

Il Qi dei polmoni comunica con il naso, i polmoni in equilibrio consentono di distinguere profumi e odori; il Qi del cuore comunica con la lingua, il cuore in equilibrio consente alla lingua di distinguere i cinque sapori; il Qi del fegato penetra negli occhi; un fegato in equilibrio consente agli occhi di distinguere i cinque colori; il Qi della milza comunica con la bocca; una milza in equilibrio consente alla bocca di distinguere i cinque cereali; il Qi dei reni comunica con le orecchie, i reni in equilibrio consentono alle orecchie di distinguere i cinque toni.

In senso stretto il Qi è associato all’aspetto ‘invisibile’(Yang) dell’attività vitale: il Qi come pneuma – come forza propulsiva – è considerato Yang rispetto al Sangue, emblema dell’aspetto visibile (Yin). Allo stesso modo il Qingqi (Qi puro), l’aria che respiriamo, è Yang rispetto ai liquidi fisiologici (Jingye):

Lo Yin e lo Yang sono ciò che coniuga l’aspetto femminile e maschile di Sangue e Qi; la destra e la sinistra sono le vie dello Yin e dello Yang; l’acqua e il fuoco ne sono gli emblemi, Yin e Yang sono ciò che consente alle diecimila creature di avere inizio. Perciò si dice: lo Yin è all’interno ed è ciò che custodisce lo Yang; lo Yang è all’esterno ed è ciò che attiva lo Yin. In Occidente si tende ancora oggi a separare l’attività fisiologica da quella psicologica. in Cina, sin dai tempi più remoti, soma e psiche erano unificate in una concezione unitaria della bioenergia, la quale comprendeva tanto gli aspetti materiali del metabolismo quanto gli aspetti ‘sottili’dell’attività psichica.  

L’attività metabolica nel suo insieme è Yin rispetto all’attività psico- cognitiva in senso lato (comprendendo al suo interno anche gli scambi d’informazione a livello cellulare); di conseguenza l’attività neurofisiologica nel suo complesso è relativamente Yang. Naturalmente, secondo lo schema consueto, se ne possono distinguere aspetti Yin e Yang; ad esempio, l’attività neuromotoria è Yin rispetto all’attività neurosensoriale:

Il [Qi del] cielo è insufficiente a nord-ovest, di conseguenza il nord-ovest è un luogo Yin e la vista e l’udito a destra non sono altrettanto chiari che a sinistra. La terra è insufficiente a sud-est, di conseguenza sud-est è un luogo Yang e la mano e  piede a sinistra non hanno la stessa forza che hanno a destra.

 

 

 

 
 
 
L’Imperatore chiese:
“Da cosa dipende ciò?”
e Qi Bo rispose:
 

“L’est [sinistra] è Yang, l’Essenza dello Yangqi si accumula verso l’alto; accumulandosi verso l’alto, fa sì che l’alto sia luminoso e il basso insufficiente; di conseguenza la vista e l’udito sono brillanti però mano e piede non si utilizzano altrettanto bene.

L’ovest [destra] è yin. L’ Essenza dello Yinqi si accumula verso il basso; accumulandosi verso il basso, il basso risulta florido ma l’alto insufficiente; di conseguenza la vista e l’udito non sono brillanti mentre la mano e il piede sono facilitati.

Per quel che riguarda l’insieme delle afflizioni da patogeni(esterni), in alto sono piu’ frequenti a destra in basso a sinistra. Questo perché dove lo Yin e lo Yang di cielo e terra non sono completi, lì i patogeni si installano.

Possiamo distinguere tra un polo Yin costituito dal substrato materiale che conserva o elabora l’informazione (ad esempio i cromosomi, le sinapsi, il tessuto cerebrale ecc.) e un polo Yang costituito dalla percezione sensoriale e dall’attività psicocognitiva in senso lato. il polo Yin è riconducibile al Jing (‘Essenza’), il polo Yang allo Shen (Spirito).

Il Qi rappresenta l’aspetto di integrazione tra i due poli Jing e Shen. Nella concezione cinese, le diverse emozioni non sono altro che flussi di Qi, i quali, nel bene o nel male, incidono in maniera determinante sul funzionamento degli organi interni. Per un parallelo con la terminologia occidentale potremmo associare questo aspetto del Qi all’attivítà psico-neuro-endocrina.

E’ inoltre possibile distinguere le diverse ‘sostanze’ sulla base delle quattro immagini’ dell’Yijing. le più preziose, conservate dall’organismo, hanno sempre in sé sia una componente Yin che una componente Yang; quelle solo Yang rappresentano l’energia di scarto (ossia la dispersione in calore); quelle solo Yin la materia di scarto.

La parte Yin del nutrimento [lett. dei sapori] esce dagli orifizi inferiori, la parte Yang del Qi si manifesta negli orifizi superiori [percezione sensoriale]. La parte grezza del nutrimento è ciò che s’intende per Yin, la sua parte sottile è lo Yang nello Yin. La parte grezza del Qi è ciò che s’intende per Yang, la sua parte sottile è lo Yin nello Yang. La parte grezza dei sapori dev’essere eliminata, la parte sottile scorrere; la parte sottile del Qi si esprime all’esterno; quella più grezza produce calore.

 

 

 

 

 

 

da “Medicina Cinese”La radice e i fiori di Giulia Boschi 

IMPAGINAZIONE DELL’ORSO 

 

 

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NADIA ANJUMAN – UCCISA PERCHE’ POETESSA – UN RICORDO ED UN OMAGGIO…   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
NADIA ANJUMAN
UCCISA PERCHE’ POETESSA –
Un ricordo ed un omaggio alla sua memoria
Tony Kospan
 
 
 

(1980 circa – 4 November 2005)

 

 

Non possiamo non parlare tra noi che amiamo davvero la poesia… di un episodio raccapriccante come questo… e di cui solo qualche giorno fa è caduto l'anniversario della morte.
 
E’ strano il silenzio che dopo un primo clamore… più che giustificato… ha avvolto questa drammatica vicenda… che ha visto una giovane donna morire per amore della poesia… a parte alcuni cenni in pochissimi siti o blog…
 
Nadia Anjuman, poetessa afghana venticinquenne e madre di una bimba di pochi mesi,
viene uccisa sal marito a suon di percosse il 4 novembre 2005, in Afghanistan ad Herat
(chiamata… oh qual fatal combinazione… Città dei Poeti!!!)
per aver letto in pubblico alcune poesie dal libro “Fiore rosso scuro” da lei scritto quand’era ancora ragazza.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quando accadde ciò lei era già molto conosciuta come poetessa e la cosa più grave è che la giustizia afghana ha avuto la capacità di assolvere o giustificare il marito… che, tra l’altro, pur lavora in ambito universitario.

Era l’epoca in cui governava in quel paese il regime talebano.

Ci ha lasciato 2 libri di poesie scritte in lingua farsi… usata nella regione afghana in cui viveva.

Ma chi era poi Nadia?

Ecco come si descrive lei stessa… in questo breve brano autobiografico…

 

 

 

 
 
 
 
“Nacqui a Harat negli anni più agghiaccianti della rivoluzione; portai a termine i miei studi in anticipo, di due anni, nella scuola superiore “Mahbubeh haravi”. Attualmente frequento il secondo anno della facoltà di Letterature e Scienze Umanistiche dell’Università di Harat. Da quando ho memoria di me so di aver amato la poesia. L’amore per la poesia e le catene di sei anni di schiavitù dell’era dei Talebani, che mi avevano legato le gambe, hanno fatto sì che appoggiandomi alla penna e zoppicando, componessi passi ed entrassi nel territorio della poesia. Il sostegno dei miei amici e di coloro che condividevano i miei stessi orizzonti mi hanno permesso di continuare su questo sentiero, ma… ahimè… tuttora, ogniqualvolta che compongo un nuovo passo, sento il tremore della mia penna e con essa trema anche la mia anima. Forse perché non mi sento indenne, temo ancora di sdrucciolarmi lungo il percorso; è difficile la strada che ho davanti a me… ed i miei passi non sono ancora, abbastanza, fermi”. *
 
 
Sembra, dalle parole che leggiamo, quasi che lei presentisse il dramma… ma anche vi leggiamo la forza e la determinazione nell’andare avanti… e debbo dire che quanto accaduto… è a mio parere… la dimostrazione della forza della poesia e della paura che essa crea nelle forze oscurantiste…
 
Leggiamo ora in suo onore ed in suo ricordo 2 sue poesie…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IMPRIGIONATA IN QUESTO ANGOLO
 
Sono imprigionata in questo angolo
Piena di malinconia e di dispiacere.
Le mie ali sono chiuse e non posso volare. *
 
 
 
 
 
 
 
 
NESSUNA VOGLIA DI PARLARE
 
 

Che cosa dovrei cantare?
Io, che sono odiata dalla vita.
Non c’è nessuna differenza tra cantare e non cantare.
Perché dovrei parlare di dolcezza?
Quando sento l’amarezza.
L’oppressore si diletta.
Ha battuto la mia bocca.
Non ho un compagno nella vita.
Per chi posso essere dolce?
Non c’è nessuna differenza tra parlare, ridere,
Morire, esistere.
Soltanto io e la mia forzata solitudine
Insieme al dispiacere e alla tristezza.
Sono nata per il nulla.
La mia bocca dovrebbe essere sigillata.
Oh, il mio cuore, lo sapete, è la sorgente.
E il tempo per celebrare.
Cosa dovrei fare con un’ala bloccata?
Che non mi permette di volare.
Sono stata silenziosa troppo a lungo.
Ma non ho dimenticato la melodia,
Perché ogni istante bisbiglio le canzoni del mio cuore
Ricordando a me stessa il giorno in cui romperò la gabbia
Per volare via da questa solitudine
E cantare come una persona malinconica.
Io non sono un debole pioppo
Scosso dal vento
Io sono una donna afgana
E la (mia) sensibilità mi porta a lamentarmi.*

 
 
(Traduzione dal ‘farsi’ in inglese di Mahnaz Badihian,
traduzione dall'inglese in italiano di Cristina Contilli).
 
 
 
 
 
 
 
 
L’Umanità in questo caso non si è rivelata…
lasciando il posto alla più crudele disumanità…
 
 
Questo post l'ho scritto…
per non dimenticarti…
per dirti grazie per il tuo coraggio…
e con la speranza che alla fine
la poesia sia sempre e soltanto…
vita… e libertà…
per tutti… e dappertutto…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
* POESIE E NOTA AUTOBIOGRAFICA DA:
CONTILLI – SCARPAROLO – “ELEGIA PER NADIA ANJUMAN” – TORINO – EDIZIONI CARTA E PENNA
 
COMMENTO DI TONY KOSPAN
 
 
Tony Kospan
 
 
 
 
 
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SE AMI LEGGER  
SCRIVER O PARLAR..
DI POESIE…
 
 
 
 

Pubblicato 10 novembre 2011 da tonykospan21 in POETI E SCRITTORI GRANDI, Senza categoria

IL MIO AMICO – MORANDI – CANZONE POESIA… SUBLIME   Leave a comment

 
 

 

IL MIO AMICO – CANZONE POESIA
DEDICATA A CHI SOFFRE DI UN HANDICAP
 
 
 
Ecco una canzone poesia…che non scopro certamente io…
ma che mi ha ancora una volta colpito ascoltandola…
 
 
 
 
 
 
 
 
Poesia per la bellezza del testo…
ma anche per la serena ed affettuosa solidarietà 
verso chi non può avere le normali possibilità di muoversi…
e di vivere… normalmente a causa di un handicap…
 
 
Il testo infatti si muove in modo gioioso e davvero amichevole
verso i nostri amici/fratelli che soffrono…
e dunque lontano dai soliti cliché lamentevoli…
in materia… e questo fa… rimuovendo inveterati tabù…
 
 
 
 
 
 
 
 
Non è di un cantautore triste anzi…
è di un cantante noto per poesie allegre
(ma talvolta anche impegnate)
come Morandi… e la cosa può stupire…
chi è portato ad etichettare le persone solo dalle apparenze…
 
Quello che però non capisco, e che non depone affatto bene
per la nostra società, è come sia stato possibile
che una così bella canzone abbia avuto,
sì un buon successo, ma non quello che avrebbe meritato.
 
Certo qualcuno dirà, con il cinismo
che  contraddistingue la nostra società,
che la canzone è stato creata apposta per commuovere
ma intanto…
come mai nessuno ci aveva pensato prima (nè dopo)?
 
Ritengo pertanto doveroso riportarla in evidenza
attraverso i miei canali di comunicazione
quantunque limitati…
 
 
 
 
 
 
 
IL MIO AMICO
Morandi – Falagiani

Il mio amico cammina che sembra un pendolo
attraversa la strada e tutti lo guardano
in questo mondo veloce si muove a fatica
ma tu guarda che razza di scherzi ti fa la vita

il mio amico è sempre stato cosi’ fino da piccolo
con la faccia bambina ed impaurita che sembra un cucciolo
quando parla il mio amico farfuglia piano
e le parole nell’aria si sciolgono come venissero da lontano

ma il mio amico è il mio amico e solo io so com’è
lui ha un cuore pulito che un altro non c’è
il mio amico quando è solo ascolta canzoni
e ad ogni nota riaffiorano in lui vecchie e nuove passioni

quando tu sei arreso e non sai cosa fare
lui ti dice addormentati e prova a sognare
vorrei essere anch’io cosi’ ingenuo e felice
invece corro e da sempre non trovo mai pace

il mio amico almeno è una bella persona
uno strano violino con le corde di seta
in un mondo distratto che cinico suona
questo grande concerto che in fondo è la vita

il mio amico non parla mai di odio e sfortuna
anzi dice era peggio non essere nato
non avrei mai potuto vedere la luna
e tutte le altre bellezze che Dio ha creato

Il mio amico a volte scompare e non lo vedo piu’
anche lui soffre mesi d’amore e non li manda giù
gli succede di solito con una sconosciuta
e ogni volta ancor prima che inizia è una storia finita

ma il mio amico è il mio amico e solo io so dov’è
se vuol farsi trovare, se ha bisogno di me
o se invece vuol stare per giorni a parlare
sulla spiaggia da solo con le onde del mare

il mio amico che gioca con gli occhi a pallone
ci incoraggia e soffre anche in allenamento
lui dai bordi del campo comanda l’azione
ondeggiando leggero come grano nel vento

dal mio amico ho imparato un milione di cose
per esempio ad amare senza essere riamato
a guardare la luna e i giardini di rose
e tutte le altre bellezze che Dio ha creato

Il mio amico è il mio amico e non lo cambierei
i ricordi piu’ belli ce li ho isieme a lui
in questo mondo veloce il mio amico si muove a fatica
proprio lui che mi aiuta a capire e ad amare la vita.

 
 
 
 
 
 
 
Ecco ora il video… con la canzone…
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 

 

 
 

coração azulcoração azulcoração azul
POESIE
INSIEME ED IN AMICIZIA?
FANTMONDOPOESIA.jpg picture by orsotony21
 
 
 

Pubblicato 10 novembre 2011 da tonykospan21 in CANZONI POESIE, Senza categoria

LA GAZZELLA ED IL CESPUGLIO – RACCONTINO DI SAGGEZZA   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
RACCONTINO DI SAGGEZZA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LA GAZZELLA ED IL CESPUGLIO
P. Bargellini
 
 
 
 
 
Una gazzella era inseguita dai cacciatori.
 Passando vicino a un cespuglio verde,si raccomandò:
–  Nascondimi per carità. Vogliono  la mia morte. –
 Il cespuglio la lasciò entrare, poi si richiuse, in modo che
 la gazzella scomparve alla vista dei cacciatori.
 Passò qualche minuto.
La gazzella aveva il cuore in  tumulto.
Poi si quietò e incominciò a brucare le foglie del
 cespuglio.
– Ahi!-fece il cespuglio,-mi fai male. –
 -Ho corso tanto e mi è venuto appetito –
 rispose la gazzella ingrata.
 -Io ti ho nascosto volentieri, e tu ora mi strappi le foglie. –
 – Così è la vita- rispose la gazzella,
dando un morso  più violento al cespuglio.
 Ma fu subito punita della sua ingratitudine.
I cacciatori,
 che erano ancora nei dintorni,
vedendo il cespuglio  muoversi,
intuirono la presenza della gazzella.
 Spararono e l’uccisero.

 

 

 

 
 
 
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Morale:
L’ingratitudine prima o poi si paga.
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 

P O E S I E ?

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