Archivio per 8 novembre 2011

INCONTRIAMOCI – D. PIERINI – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   1 comment

 
 
 

 

 
 
 
INCONTRIAMOCI
David Pierini
 
 
Ma non per costruire qualcosa
per consumare l'attesa
per pattuire un'intesa.
 
Incontriamoci
solo un attimo.

Per risplendere.
 
 
 

Nota

 

 
 
BY TONY KOSPAN
 
 
 

 
 
 
 
 
 

Pubblicato 8 novembre 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

VIAGGIARE – PESSOA – POESIA SUBLIME   Leave a comment

 
 
 
 

Questa piccola ma significativa poesia
del grande poeta portoghese
ci rivela qualcosa che in fondo già sappiamo…

 
 
 
 
 
 
 
 
Il senso vero e profondo del viaggio…
 non consiste nel correre in giro per il mondo
alla ricerca affannosa di chissà che cosa…
ma nel guardarci intorno…
nello scoprire negli altri… anche in quelli accanto a noi…
dei mondi… sì dei nuovi mondi…,
eppur così simili,  per tanti versi al nostro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
VIAGGIARE
Fernando Pessoa
 
Viaggiare?
Per viaggiare basta esistere
passo di giorno in giorno
come di stazione in stazione
nel treno del mio destino
affacciato sulle finestre e sulle piazze
sui gesti e sui volti
sempre uguali e sempre diversi
come in fondo sono i paesaggi
 
 
 
 
 

 
 
 
 
Orso Tony
 
 
 
 

 
PSICHE E SOGNO
il tuo salotto culturale

 
 

Pubblicato 8 novembre 2011 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI, Senza categoria

L’ELOGIO DELLA MALINCONIA NELL’ARTE – II PARTE   1 comment

 

 

Il caso o la malinconia – Giovanni Bellini

 

 

ELOGIO DELLA MALINCONIA

E… L’ARTE… 
 
 
II PARTE

 
 
La malinconia è la felicità d’esser triste.
Victor Hugo

 
 
  Nota

Marie Constance Charpentier, La melanconia
La melanconia – Marie Constance Charpentier – 1801
 
 
 

Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti noi, la malinconia come momento psichico di introversione viene visto come pericoloso e genera non poche paure, del resto alimentate e sostenute dalla cultura del benessere che pone un’esasperata e pericolosa  attenzione verso gli aspetti esteriori della vita. Vestirsi bene, essere in forma, essere sempre sorridenti ed ottimisti, non ammalarsi, sono alcuni dei molti precetti di una nuova religione quella del benessere ad ogni costo, e solo rispettandoli siamo visti e percepiti come individui sani e “normali”.  Avete fatto caso che alla domanda del conoscente o del collega di lavoro che chiede “come stai?” affermiamo di stare bene anche quando non è vero! Ci sentiamo in obbligo di mentire perché sappiamo di essere stimati ed accettati sulla base della nostra capacità a prestare attenzione e ad adeguarci alle cose del mondo, di essere sempre sulla cresta dell’onda, a godere, a detta della pubblicità, delle infinite possibilità che la vita ci offre.

 

 
La Mélancolie – Cranach l’Ancien
 
 
 

Il malinconico ha invece la necessità di spostare la sua riflessione verso l’interno, ad ascoltare quelle sensazioni di disagio che emergono come ombre dalla nebbia, spesso sono sensazioni di una struggente nostalgia verso un luogo senza sapere dove questo si trovi oppure il mal d’amore verso una persona del passato o del futuro. Quanti poeti, quanti artisti hanno descritto in modo memorabile questo “stato d’animo”!
Già Aristotele parlava della malinconia, del suo assumere numerose forme e della sua instabile fluttuazione, ma proprio per questa mutevolezza, per questa intrinseca capacità di trasformazione egli la indica come lo stato dell’anima necessario alla creatività, una passione “costantemente incostante”. Anche Platone ne parlò diffusamente, suggerendo che la malinconia è lo stato psichico tipico di chi si occupa di metafisica perché essa induce, con i suoi vortici mutevoli, a superare le barriere della logica ed esplorare il mondo dell’immaginale, di ciò che sta oltre le apparenze.

 

 
Malinconia – Francesco Hayez
 
 
 
La storia della cultura e dell’arte è contraddistinta da questo stato d’animo: la solitudine, l’afflizione, il rifiuto di ogni contatto umano sono l’immaginario crogiolo dove l’artista e il saggio si “cuociono”, dove si impara ad uscire dal sé abituale, dove è possibile rappresentare e rappresentarsi l’altro da sé, percepire la realtà da un altro punto di vista.Che grande opportunità! Ma quanti sono disposti a coglierla, a perdere anche solo per un momento il controllo di sé? Temere lo stato malinconico, non lasciarlo fluire, volerne uscire al più presto significa rinunciare alla sua forza creatrice alla sua capacità di rivedere la nostra convinzione sull’importanza dell’Io, di ciò che Io credo di essere.
 
 
 
 
Malinconia – Edvard Munch
 
 
 

Oggi, dove esiste un rimedio per tutto c’è anche la pillola contro la malinconia. Il comandamento è essere gioiosi, bisogna perseguire il piacere ad ogni costo, ma in questa ideologia della felicità  ogni desiderio che si appaga produce una psiche sempre più angosciata, sempre più bisognosa di momenti malinconici. 

 

C O N T I N U A

 

 Testo di Elio Occhipinti – dal web – impaginazione dell’Orso

 

Per legger la prima parte

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CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

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LA TUA PAGINA DI SOGNO
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Pubblicato 8 novembre 2011 da tonykospan21 in ARTE, Senza categoria

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