Archivio per 2 novembre 2011

IL CUORE DELL’UOMO – TAGORE – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   3 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
IL CUORE DELL'UOMO
R. Tagore
 
Il pesce è muto nel mare
la bestia è turbolenta sulla terra,
l'uccello canta per l'aria.
 
Ma l'uomo ha dentro sé
e il silenzio del mare
e lo strepitio della terra
e la musica dell'aria.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
by Tony Kospan
 
 
 

Pubblicato 2 novembre 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

IL PONTE DELLA CITTA’ DEI MORTI – POESIA DI TONY KOSPAN   2 comments

 

 
 
 
 
 

 
 
IL PONTE DELLA CITTA’ DEI MORTI
Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sotto un cielo
per l’occasione di grigio vestito
tra i viali colorati…
e profumati…
dai fiori della città dei morti
s’incontrano i vivi…
 
Parlano di lor che sono…
e di lor che più non sono…
 
S’aprono nelle aiuole dei cuori..
vividi i petali dei ricordi…
che portano a tempi lontani.
 
Visi… sorrisi… sguardi… parole…
emergono dalla nebbia del tempo…
e portano a chiederci…
del nostro presente…
 
E mentre una preghiera per loro
dalle nostre labbra sale…
un’altra a loro dal cuor s’eleva
per aiutarci nei quotidiani affanni..
e perdonarci degli errori nostri…
 
Nella città dei morti…
s’incontrano i vivi…
che costruiscono un ponte di pensieri…
tra il mistero della morte
e la realtà della vita…
 

 

NOI E… L’INFINITO – IL PENSIERO DI PASCAL… E NOI?   2 comments

 
 
 
 
 
 
 
NOI E… L’INFINITO
Un pensiero di Pascal…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
“Rendiamoci dunque conto delle nostre possibilità: noi siamo qualcosa, ma non siamo tutto; quel tanto di essere che possediamo ci nasconde la vista dell’infinito. […]
Questa è la nostra vera condizione, la quale ci rende incapaci di sapere con certezza e di ignorare assolutamente.
Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti ed instabili, sballottati da un capo all’altro. Qualunque scoglio a cui pensiamo di attaccarci e restare saldi, viene meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo, sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna.
Per noi nulla si ferma.
Questa è la nostra naturale condizione, che tuttavia è la più contraria alla nostra inclinazione: desideriamo ardentemente trovare un assetto stabile e una base ultima per edificarvi una torre che si levi fino all’infinito, ma ogni nostro fondamento si squarcia e la terra s’apre in abissi”
 
(B Pascal)
 
 
 
 
 

 

 

La nostra capacità di visione e comprensione dell’infinita realtà
è di tutta evidenza assolutamente minima e parzialissima.

Nel contempo sentiamo fortissima l’esigenza di Assoluto.

Dunque condivido in pieno il pensiero di Pascal
e spesso ne ho parlato… in post e poesie…

 

l'infinito solitario – Catia Leonelli

Ma voi che ne pensate?

Sentite la nostra limitatezza…
o immaginate di poter comprendere tutto?

 

 

Ciao da Orso Tony…

 

PSICHE E SOGNO

il tuo salotto culturale di Fb

 

 

 

Pubblicato 2 novembre 2011 da tonykospan21 in RACCONTI E TESTI SUBLIMI, Senza categoria

TOTO’ LEGGE… “A LIVELLA”   Leave a comment

 

NEANCHE QUESTA POESIA OGGI PUO’ MANCARE

 

 

 

 

Pubblicato 2 novembre 2011 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI, Senza categoria

DEI SEPOLCRI – UGO FOSCOLO   Leave a comment

Pubblicato 2 novembre 2011 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI, Senza categoria

LA STORIA DEL 2 NOVEMBRE   1 comment

 

 
 
 
 
 
 
 
2 NOVEMBRE
COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
 
 
 
 
 

 

 

Oggi è d’obbligo

 rivolgere un pensiero una preghiera uno sguardo

ai nostri cari defunti…

 

 

 

 

 

 

Oggi e’ d’obbligo

fermarci un attimo in questa nostra vita affannosa…

per risvegliare in noi

ricordi… affetti, insegnamenti,  esempi…

che ci vengono da loro…

 

 

 

 

 

 

Per quanto riguarda i nostri cari avi…

in fondo noi siamo la  prosecuzione

senza soluzione di continuita’

del loro passaggio su questa terra…

ed i loro eventuali errori nulla sono in confronto

alla vita che ci hanno dato

 

 

 

Ma come'è nata la storia del 2 novembre? 

 

 

 

 

 
 

 
 
 
STORIA DELLA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
 
 
L’idea di commemorare i defunti in suffragio nasce su ispirazione di un rito bizantino, che celebrava infatti tutti i morti il sabato prima della domenica di Sessagesima ossia la domenica che attualmente nel rito romano coincide con quella delle Palme, all’incirca in un periodo compreso fra la fine di gennaio ed il mese di febbraio.
 
Nella chiesa latina il rito viene fatto risalire all’abate bedenettino sant’Odilone di Cluny nel 998: con la riforma cluniacense stabilì infatti che le campane dell’abbazia fossero fatte suonare con rintocchi funebri dopo i vespri del 1 novembre per celebrare i defunti, ed il giorno dopo l’eucaristia sarebbe stata offerta “pro requie omnium defunctorum”; successivamente il rito venne estesa a tutta la Chiesa Cattolica.
 
Ufficialmente la festività, chiamata originariamente Anniversarium Omnium Animarum, appare per la prima volta nell’Ordo Romanus del XIV secolo.
 
Nel Rituale Romano, parte III, capitolo 54, Benedizione delle Tombe nella Commemorazione dei Fedeli Defunti si legge che nel 1563  « In molti modi le comunità parrocchiali esprimono questo senso della speranza cristiana. Per la commemorazione di tutti i fedeli defunti è consuetudine andare in processione al Cimitero e in tale occasione benedire le tombe. In questa o simili circostanze è opportuno promuovere una celebrazione con un apposito rito di benedizione. »
Oggi si celebra come Commemorazione di tutti i fedeli defunti .
 
In quasi tutte le regioni possiamo trovare pratiche e abitudini legate a questa ricorrenza.
Una delle più diffuse era l’approntare un banchetto, o anche un solo un piatto con delle vivande, dedicato ai morti
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
Ciao mamma… ciao papà…
ciao nonni… zii… amici etc…
che siete nel giardino del mistero…
 
 

 

100x130

 

 

 

 

Un requiem… musicale… in memoria…

di tutti i defunti…

 

 

 

scarica il midi

 

 

 Cosa dire infine a chi ha avuto dei cari

morti molto prematuramente

se non le parole di Menandro?
 
 
 
 
MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E’ CARO
 
 
 
 
ORSO TONY
 
 
 
 
 
 

 P O E S I E ?
  
ImageChef.com
 

Pubblicato 2 novembre 2011 da tonykospan21 in Senza categoria, STORIA... IN SENSO AMPIO

NON AMARE IL FLORIDO RAMO – KRISHNAMURTI – FELICE MERCOLEDI’ IN POESIA E…   Leave a comment

 

 

L'ombrellino – Goya

 

 

 

Oggi 2 novembre rivolgiamo innnanzitutto
un affettuoso pensiero
ai nostri cari ed a tutti i defunti
perché il loro ricordo ed i loro esempi positivi
possano aiutarci ed illuminarci nel nostro cammino
in questa difficilissima epoca…

 

Noi non siamo solo quel che mangiamo e l’aria che respiriamo.
Siamo anche le storie che abbiamo sentito,
le favole con cui ci  hanno addormentati da bambini,
i libri che abbiamo letto, l
a musica che abbiamo ascoltato
e le emozioni che un quadro, una statua, una poesia ci hanno dato.”
Tiziano Terzani


 

 

     

 
 
NON AMARE IL FLORIDO RAMO
J. Krishnamurti
 
Non amare il florido ramo,
non mettere nel tuo cuore
la sua immagine sola;
essa avvizzisce.
Ama l’albero intero,
così amerai il florido ramo,
la foglia tenera e la foglia morta,
il timido bocciolo ed il fiore aperto,
il petalo caduto e la cima ondeggiante,
lo splendido riflesso dell’Amore pieno.
Ama la vita nella sua pienezza,
essa non conosce decadimento.
 

 
     
 
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