Archivio per 26 ottobre 2011

LA LEGGENDA DELLA FARFALLA BIANCA   2 comments

 
 
 
 
 
LA LEGGENDA DELLA FARFALLA BIANCA 
 
 
 
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In una casetta vicino un cimitero dietro ad un tempio viveva un vecchio di nome Takahama.
Era molto gentile e piaceva a tutti i suoi vicini, anche se molti di essi lo consideravano un pò pazzo.
A quanto sembra la sua pazzia consisteva semplicemente nel fatto che non si era mai sposato e non aveva mai mostrato desiderio di trovare una donna.
Un giorno di estate si ammalò gravemente, vennero chiamati ad assisterlo due nipoti. I due arrivarono e fecero tutto ciò che potevano per dargli sollievo nelle sue ultime ore. Mentre lo vegliavano, Takahama si addormentò.
Poco dopo una grande farfalla bianca volò dentro la stanza e si posò sul cuscino del vecchio.
 
Il ragazzo cercò di cacciarla via, ma quella tornò tre volte, come se fosse riluttante ad abbandonare il malato.
 
 
 

 

 

Alla fine il nipote di Takahama riuscì a farla uscire in giardino la vide attraversare il cancello ed entrare nel cimitero, dove si posò sulla tomba di una donna e quindi misteriosamente scomparve.
Sulla tomba c'era scritto il nome “Akiko” insieme a un epitaffio che raccontava come Akiko era morta all’età di diciotto anni. Benché la tomba fosse ricoperta di muschio e sembrasse costruita decenni prima, il ragazzo notò che era molto ben curata e circondata di fiori.
Quando il giovane tornò alla casa, Takahama era ormai spirato. Si rivolse al fratello e raccontò quello che aveva visto nel cimitero.
– Akiko? – 
– Quando  Takahama  era giovane, fu fidanzato con Akiko.-
La ragazza morì di tubercolosi proprio il giorno prima delle nozze.
Quando lasciò questo mondo, Takahama decise che non si sarebbe mai sposato e che avrebbe vissuto per sempre vicino alla sua tomba”.
Per tutti quegli anni Takahama aveva mantenuto la sua promessa e aveva conservato nel cuore tutti i dolci ricordi del suo unico amore.
Tutti i giorni si era recato nel cimitero, sia che l’aria fosse profumata dalla brezza dell’estate, sia che fosse appesantita dalla neve che cadeva d’inverno.
Quando Takahama stava morendo e non poteva più svolgere il suo compito amoroso, Akiko era venuta per lui.
Quella farfalla bianca era la sua anima.
 
 
 

 
 
 
 
 

Dal Web – Impaginaz. T.K.
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 

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LA VITA E’ UNA RUOTA… – PER SORRIDERE…   2 comments

 

 

 

La vita è una ruota

 
Una storiella… per sorridere…
 
 

 
Una storia della genesi… umoristica…
 
 
 

Il Primo giorno, Dio creò la Mucca e disse:

– Dovrai andare nei campi con il contadino, soffrire tutto il giorno sotto il sole, figliare in continuazione e farti spremere tutto il latte possibile. Ti concedo un’aspettativa di vita di 60 anni.

La Mucca rispose:

– Una vita così disgraziata me la vuoi far vivere per 60 anni? Guarda, 20 vanno benissimo, tieniti pure gli altri 40! – E così fu.

Il secondo giorno, Dio creò il Cane e disse:

– Dovrai sedere tutto il giorno dietro l’ingresso della casa dell’uomo, abbaiando a chiunque si avvicini. Ti assegno un’aspettativa di vita di 20 anni.

Il Cane replicò:

– 20 anni a rompermi le palle e a romperle agli altri? Guarda, 10 sono più che sufficienti, tieniti pure gli altri! – E così fu.

Il terzo giorno, Dio creò la Scimmia e disse:

– Dovrai divertire la gente, fare il pagliaccio ed assumere le espressioni più idiote per farla ridere. Vivrai 20 anni.

La scimmia obiettò:

– 20 anni a fare il cretino? Mi associo al cane e te ne restituisco 10! – E così fu

Infine, Dio creò l’Uomo e disse:

– Tu non lavorerai, non farai altro che mangiare, dormire, scopare e divertirti come un matto. Ti assegno 20 anni di vita!

E l’Uomo, implorante:

– Come, 20 anni?!? solo 20 anni di questo Bengodi?
Senti, ho saputo che la Mucca ti ha restituito 40 anni, il Cane 10 e la Scimmia altri 10, sommati ai miei 20 farebbero 80, dalli tutti a me!!! – E così fu.

Ecco perché per i primi 20 anni della nostra vita non facciamo altro che mangiare, dormire, giocare, scopare, godercela e non fare un cazzo, per i successivi 40 lavoriamo come bestie per mantenere la famiglia, per gli ulteriori 10 facciamo i cretini per far divertire i nipotini, e gli ultimi 10 li passiamo rompendo le palle a tutti….

 

 

 

 

 

 

Pubblicato 26 ottobre 2011 da tonykospan21 in BUONUMORE, Senza categoria

AMARE… IN SENSO LATO… ALLUNGA LA VITA!   3 comments

 
AMARE… IN SENSO LATO…
ALLUNGA LA VITA!
  
 
 
La conclusione dopo una serie di ricerche
di scienziati australiani
«Chi ama vive di più. Sospende il tempo»
 
 
Non solo «amore romantico e carnale»
ma ogni attività in cui si è «totalmente concentrati».
E chi non ama nessuno?
Meditazione.
 
 
 
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Chi ama, vive di più e meglio. Non è un proverbio ma il risultato di una serie di ricerche passate al vaglio da scienziati australiani. L’amore non sarà tutto nella vita, ma di certo aiuta anche a vivere più a lungo, perché rallenta l’orologio biologico. E questo spiega in parte perché le donne sono più longeve, aggiungono i ricercatori australiani. Il professore di medicina complementare Marc Cohen, dell’università di tecnologia di Melbourne, ha spiegato giovedì a una conferenza su salute e longevità a Brisbane, che vi sono evidenze multiple per affermare che l’amore, specie se abbondante, è un fattore primario di lunga vita e di alta qualità. Ha sottolineato però che non si riferisce solo all’amore romantico e carnale, ma lo definisce come «ogni attività che ci fa sentire come se il tempo si sia fermato». Quindi chi ama il giardinaggio, o la pittura, o i videogiochi, e vi si immerge al punto di dimenticarsi di mangiare, si apre la strada verso la longevità.
 
 
 
 
 
 
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Avrà invece dei problemi chi odia il proprio lavoro e passa la giornata a guardare l’orologio, che si avvicina lentamente all’ora di staccare. «Tutte le attività in cui si è totalmente concentrati e si perde la nozione del tempo sono attività di amore», ha spiegato Cohen. «Vi sono crescenti prove cliniche che queste attività aiutino ad allungare la vita».
Questo spiega anche perché le donne generalmente vivono più a lungo degli uomini. «Le donne operano con i bambini che hanno bisogno d’amore, la loro occupazione principale è l’amore. è logico che vivano di più, perché nella loro vita c’è più amore». Lo studioso ha citato una ricerca negli Stati Uniti in cui i conigli accarezzati e coccolati dagli assistenti di laboratorio vivono il 60% più a lungo degli altri, alimentati con la stessa dieta ad alto contenuto di grassi. Un altro studio su 1.000 uomini israeliani che soffrivano di cuore ha concluso che quelli che si sentivano amati dalla moglie o compagna accusavano il 50% di meno di angina e di attacchi cardiaci rispetto ai pazienti con problemi nella relazione.
 
 
 
 
 
 
 
 
Un terzo studio della Fondazione australiana per il cuore indica che l’isolamento sociale e la mancanza di un gruppo di supporto sono fattori significativi nelle malattie cardiache quanto il colesterolo alto, la pressione alta e il fumo. «Le connessioni sociali positive sono di per sè una potente terapia», ha dichiarato.
E per gli sfortunati che al momento non hanno nessuno da amare e sono soli, il consiglio dello studioso è di praticare la meditazione, come maniera efficace per stimolare quella magica sensazione che il tempo si sia fermato.
 
 
 
 

 

 

Fonte: Corriere della Sera – Impaginaz. T.K.
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 

 
 
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T.K.

 

Pubblicato 26 ottobre 2011 da tonykospan21 in AMORE AMICIZIA, Senza categoria

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