Archivio per 14 ottobre 2011

OTTOBRINE CARINE – II PARTE   2 comments

 

 

 

BARZELLETTE OTTOBRINE

 

II PARTE

 

 

 

 

 

 

Facciamo fare un pò di vacanza al cervello…

Anche lui ha diritto ad un pò di relax

 

 

 
 
 
 
In comune: due impiegati si incontrano nel corridoio:
“Beh, neanche tu riesci a dormire??”

 

 

Che cosa fa un’anziana sigaretta?
Porta a spasso la sua nicotina
 
 
 
 
Se chiamo 113 arriva la polizia,
ma se chiamo il 311 chi arriva?
Sempre la polizia, ma in retromarcia
 
 
 
 
Il maresciallo sta ispezionando la caserma.
Vede una cicca per terra e chiama il carabiniere più vicino:
“E’ tua quella cicca?”.
“No, maresciallo, l’avete vista prima voi!”.
 
 
 
 

 

 

 
A colazione non mangio perchè penso a TE!…
A pranzo non mangio perchè penso a TE!…
A cena non mangio perchè penso a TE!..
.e di notte non dormo…
PERCHE’ HO FAME!!!!
 
 
 
 
Dio creò te poi disse:”sbagliando si impara”
 
 
 
 
Siamo qui su questo scoglio…
lontani dal caos… lontani dal traffico… lontani dallo smog…
non ci resta che aspettare i soccorsi…
 
 
 
 
Un genovese porge un qualcosa al facchino
che gli ha portato le valigie
e gli dice:
“Si prenda un caffè”… e il facchino stupito:
– Ma… è una bustina di zucchero!!!…
– Ah beh… se lo preferisce amaro… me la riprendo!
 
 
 
 
 
 
 
 
Dio ti ha donato
la bellezza, la simpatia, la dolcezza, l’intelligenza…..
perchè le hai rifiutate?
 
 
 
 
Ce la faranno i nostri eroi a farla franca
o sarà Franca a farsi i nostri eroi?????
 
 
 
 
Quando la fortuna bussa alla porta….
tu sei nella vasca da bagno.
 
 
 
 
 
 
 

Mamma tra me è il mio ragazzo non c’è stato niente…
te lo giuro su mio figlio!!
 
 
 
 
Se un rospo si è trasformato in un bellissimo principe,
il brutto anatroccolo in un magnifico cigno,
il bruco in una splendida farfalla…
tu quando cavolo ti trasformi??!!
 
 
 
 

Mi sono rimaste schiacciate le dita nella porta del tuo cuore.
E APRIIIIIIIIIIIIIII!!!
 
 

 
 
 

Gióx
 

 

Dal web… impaginazione t.k.

 

Ciao da Orso Tony

 

 

 

Pubblicato 14 ottobre 2011 da tonykospan21 in BUONUMORE, Senza categoria

GLI UOMINI MIGLIORANO CON GLI ANNI – YEATS – POESIA SUBLIME   8 comments

 
 
 
 
 
 

Questa poesia, a mio parere,viaggia tra sogno e realtà…
navigando lungo il corso del fiume della nostra vita…

 
 
 
 
 
 
 
 
 

POESIE SUBLIMI E DI SOGNO
a cura di Tony Kospan
 
 
 
Essa la si può definire…
 poesia della maturità…
dello sguardo sul tempo
della sola felicità della saggezza…
della compagnia comunque dei sogni
nonostante forse anch’essi…,
come tutte le cose, invecchino…
 
 
 

Laocoonte

 

 

Questa poesia mi ha  davvero colpito

e la propongo pertanto alla vostra lettura… 
 

L’autore, grande poeta irlandese,

ricevette nel 1923 il Premio Nobel per la letteratura.

 

 

 

 

Questa è solo una delle sue molte poesie

che in modo elevato penetrano e svelano

i diversi aspetti dell’animo umano…

 
 
 
 
  Barres ...

 

 

 

 

 

GLI UOMINI MIGLIORANO CON GLI ANNI
 William Butler Yeats *
 
 Sono logoro di sogni;
Un tritone di marmo, roso dalle intemperie
Tra i flutti;
E tutto il giorno guardo
La bellezza di questa signora
Come avessi trovato in un libro
Una bellezza dipinta,
Lieto d’aver riempito gli occhi
O l’orecchio sapiente,
Felice d’essere saggio e non altro,
Perché gli uomini migliorano con gli anni;
Eppure, eppure,
E’ un mio sogno questo, o è la verità?
Oh, ci fossimo incontrati
Quando avevo la mia ardente giovinezza!
Ma io invecchio tra i sogni,
Un tritone di marmo, roso dalle intemperie
Tra i flutti
 
 
 
 
 

 

 

Come sempre

mi piacerebbe leggere il vostro pensiero…

 

 

 Barres & déco diverses 

 

 


 *William Butler Yeats (1865 – 1939) è stato un poeta,
drammaturgo, scrittore e mistico irlandese.


 

 

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CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

 

 


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ARTE MUSICA POESIA ETC…
NEL GRUPPO DI FB

 

 

Pubblicato 14 ottobre 2011 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI, Senza categoria

LA NEVICATA DEL 56 – LA STORIA LA POESIA LA CANZONE   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
LA NEVICATA DEL 56
– CANZONE-POESIA… E NON SOLO… –
a cura di Tony Kospan
 
 
 
Stavolta è il turno… tra le canzoni dal poetico testo…
di… questa
Nevicata del 56
che ebbe gran successo con Mia Martini…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ma il cui testo è invece di Franco Califano…
 
 
La canzone, per la bellezza del testo e penso
per l’aria dolce e rarefatta che ci fa respirare,
 vinse il Premio della Critica
al Festival di Sanremo del 1990.
 
 
 
 
 
 
 
 
  
Essa sembra dedicata ai dolci ricordi di momenti e di un amore…
vissuti nell’atmosfera… di un tempo
in cui la vita aveva uno svolgimento semplice… e tranquillo…
interrotto però da una… nevicata… memorabile…
per la durata e l’intensità del fenomeno metereologico
nel centro-sud dell’Italia.
 
 
 
 
 
 
 
 
LA NEVICATA DEL 56
Mia Martini
 
 
 
 
 
 
 
 
Ti ricordi una volta
Si sentiva soltanto il rumore del fiume la sera
Ti ricordi lo spazio
I chilometri interi
Automobili poche allora
Le canzoni alla radio
Le partite allo stadio
Sulle spalle di mio padre
La fontana cantava
E quell’aria era chiara
Dimmi che era così
C’era pure la giostra
Sotto casa nostra e la musica che suonava
Io bambina sognavo
Un vestito da sera con tremila sottane
Tu la donna che già lo portava
C’era sempre un gran sole
E la notte era bella com’eri tu
E c’era pure la luna molto meglio di adesso
Molto più di così
Com’è com’è com’è
Che c’era posto pure per le favole
E un vetro che riluccica
Sembrava l’America
E chi l’ha vista mai
E zitta e zitta poi
La nevicata del ’56
Roma era tutta candida
Tutta pulita e lucida
Tu mi dici di sì l’hai più vista così
Che tempi quelli
Roma era tutta candida
Tutta pulita e lucida
Tu mi dici di sì l’hai più vista così
Che tempi quelli.”
 
 
 
 
 

 

Eccola dunque in un video con immagini del 56…

 
 
 
 
 
 
 
 
ed in quest’altro invece cantata
dall’autore Franco Califano…
 
 
 

 

 

 

 

 Buon ascolto/visione… se ci va…

Ciaoooooooooooooooo

Orso Tony

 

 


PSICHE E SOGNO
 il tuo salotto culturale di fb
 
 
 

Pubblicato 14 ottobre 2011 da tonykospan21 in CANZONI POESIE, Senza categoria

STOP VIOLENZA SULLE DONNE! E BASTA CON LE SCUSE! BELL’ARTICOLO DI LELLA COSTA   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
STOP VIOLENZA SULLE DONNE!
E BASTA CON LE SCUSE!

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un bellissimo originale articolo di Lella Costa in difesa
della libertà e dignità della donna… che sfata
con splendida amara ironia… i ridicoli luoghi comuni assolutori…
 
 
 
 
 
 

Sembrano cose scontate
ma ahimé ancor oggi sotto la vernice perbenista
della nostra Società si nasconde di tutto… e di più…
perfino donne che sono contro le donne.
 
Penso proprio che sull’argomento tutti noi
potremmo e dovremmo dire la nostra…
 
 
 

 

 

 
 
 
 
SMETTETELA!  E PER SEMPRE!
 

La prima volta che per la strada, tornando da scuola, un tale ti si è avvicinato e ha cominciato a dirti cose, e tu non le capivi nemmeno, ma hai intuito lo schifo prima ancora del pericolo, e sei scappata via, e la notte non riuscivi a dormire, ma neanche a dirlo.

Come se un po’, almeno un po’, te la fossi andata a cercare.
 
 

 
 
 
La manomorta sull’autobus, e se provi a reagire intorno c’è solo scherno, e donne più grandi che stringono le labbra contrariate – da che mondo e mondo – son cose che succedono, non sei nè la prima nè l’ultima, fai finta di niente che è meglio, e poi a vestirti in quella maniera un pò, almeno un pò, te la sei andata a cercare.
 
(Quale maniera, di che cosa state parlando, avevo i jeans, faceva freddo, non si vedeva niente.)
 
 
 
 
 
 

Le facce delle madri degli imputati nei processi per stupro.

Ti aspetteresti che maledicessero i figli, che li disconoscessero, bibliche, inesorabili, che stringessero tra le braccia la vittima, e la consolassero, e le chiedessero scusa e avessero cura di lei.

E invece la guardano con odio e disprezzo lei, la rovina dei loro bravissimi ragazzi, lei che ci stava, altroché se ci stava, lei che li ha provocati, lei che se l’è andata a cercare.
 
 
 
 
 
Le donne, le bambine violentate dai padri, dai mariti, dai fratelli, dagli amici di famiglia, che preferiscono tacere, subire, sperare che la smettano da soli, perché mai, mai potrebbero sopportare che si sapesse, che se ne parlasse.

Troppa vergogna. Le vittime che si vergognano al posto dei loro carnefici. 

 

 
Niente da dire, è il crimine perfetto. Complimenti.

E poi, si fa presto a dire violenza, a dire stupro, ma insomma si sa che a volte si trascende, ma il desiderio acceca, travolge e poi che diamine, alle donne piace…
è sempre stato così.
 
Vis grata puellae, no?
 
No.
Che siate stramaledetti, no.
 
 
 
 
Non provate a spacciare per complicità il sopruso, per gioco la brutalità.


E soprattutto smettetela di tirare in ballo l’istinto, la provocazione, il desiderio irrefrenabile.
Balle. Non c’è desiderio in uno stupro, mai.

Non c’è nemmeno sguardo.
Una donna vale l’altra,
con buona pace dei moralisti e dei prefetti.
Non c’entra l’abbigliamento, l’ora, il posto,
l’incoscienza, neppure l’età – andate a chiederlo a chi lavora nei centri di soccorso – alle donne stuprate.

 
 

 
 
Andate a leggere i resoconti di donne più che adulte, più che modeste, a volte precocemente piegate da una vita di torti e miseria.
Andate a dirlo a loro, che se la sono andata a cercare.

Andate a dirlo alla ragazza omosessuale che è stata violentata perché “imparasse la lezione”, che si è trattato di attrazione fatale e incontrollabile.

Andate a dirlo alle donne vittime di quelli che chiamiamo stupri etnici, e neanche ci rendiamo conto dell’abominio, dell’orrore assoluto che evochiamo.

 

 
E poi smettetela, per sempre. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 Lella Costa
(E polis Milano)

 

 

 
Ciao da Tony Kospan
 
 

IL… TUO SALOTTO DI SOGNO…
 
 
 

Pubblicato 14 ottobre 2011 da tonykospan21 in RIFLESSIONI AFORISMI FILOSOFIE, Senza categoria

APPARIZIONE – S. MALLARME’ – FELICE WEEK END IN POESIA E…   Leave a comment

 

 

 

Cristina Trivulzio di Belgiojoso – Francesco Hayez

 

 

 

 

 

 

La farfalla non conta gli anni ma gli istanti:
per questo il suo breve tempo le basta
Tagore

 

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APPARIZIONE
Stephane Mallarmé
 
Intristiva la luna. Serafini in lacrime
sognando, l’archetto alzato nella calma
dei fiori vaporosi,
rapivano da morbide viole bianchi
singhiozzi, in un glissando sull’azzurro
delle corolle.
– Ed era quello il giorno
benedetto del tuo primo bacio.
Alla mia fantasia piacendo un martirio
s’inebriava sapiente
di quel profumo di tristezza che lascia
anche senza disagio o rimpianto
il cogliere un Sogno all’anima che l’ ha colto.
Dunque vagavo, l’occhio fitto al selciato
consunto, quando col sole dentro i capelli,
nella via, nella sera tu m’apparisti ridente
e credetti vedere la fata dal cappello di luce
che un tempo sui miei bei sonni di bimbo viziato
passava, lasciando sempre dalle sue mani dischiuse
fioccare bianchi mazzetti di stelle odorose.
 
 
 
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da Orso Tony
 

 

 

POESIE?
SU FACEBOOK…
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APPARIZIONE – S. MALLARME’ – FELICE W. E. IN POESIA E…   Leave a comment

 

Cristina Trivulzio di Belgiojoso – Francesco Hayez

 

 

 

 

 

 

La farfalla non conta gli anni ma gli istanti:
per questo il suo breve tempo le basta
Tagore

 

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APPARIZIONE
Stephane Mallarmé
 
Intristiva la luna. Serafini in lacrime
sognando, l’archetto alzato nella calma
dei fiori vaporosi,
rapivano da morbide viole bianchi
singhiozzi, in un glissando sull’azzurro
delle corolle.
– Ed era quello il giorno
benedetto del tuo primo bacio.
Alla mia fantasia piacendo un martirio
s’inebriava sapiente
di quel profumo di tristezza che lascia
anche senza disagio o rimpianto
il cogliere un Sogno all’anima che l’ ha colto.
Dunque vagavo, l’occhio fitto al selciato
consunto, quando col sole dentro i capelli,
nella via, nella sera tu m’apparisti ridente
e credetti vedere la fata dal cappello di luce
che un tempo sui miei bei sonni di bimbo viziato
passava, lasciando sempre dalle sue mani dischiuse
fioccare bianchi mazzetti di stelle odorose.
 
 
 
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da Orso Tony
 

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