Archivio per 7 ottobre 2011

L’ORIGINALITA’ IN POESIA… IN MUSICA E… NON SOLO   4 comments

 

 

 

 

L'ORIGINALITA' IN POESIA… IN MUSICA E… NON SOLO…

a cura di Tony Kospan

 

Stavolta mentre l'autunno sta tentando di affermarsi sulla nostra penisola…
dedichiamo questa domenica ad un tema che da sempre affascina e… stupisce…

L’ORIGINALITA’

 

 

 

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Nel vasto… fantastico mondo della poesia
non manca infatti un genere del tutto particolare
che anzi occupa un posto importante…
ed ha da sempre tantissimi estimatori.

Parlo delle poesie talvolta dissacranti talvolta divertenti….
ed in ogni caso inconsuete o sorprendenti
ma sempre dense di umori e sapori anticonformisti
che consentono di vedere le cose della vita
da un diverso punto di vista.

 

 

 

 

Questo genere di poesia ha sempre avuto cultori ed estimatori…
ma sfugge a qualsiasi classificazione
in quanto spazia dal comico al tragico… dal trasgressivo al volgare… etc etc…
ma sempre con un legame forte con la sorpresa per il lettore…

Certo oggi… è difficile sorprenderci…
in quanto sembra che ormai abbiamo visto e letto e tutto
ed anche il contrario di tutto…
eppure… la poesia può sorprenderci ancora…

 

 

 

 

Come sempre mi piacerebbe leggere,
qui di seguito o nell'area discussioni del
 Fantastico Mondo della Poesia,
quelle che sul tema piacciono a voi.

Le immagini sono tutte di Jim Warren.

 

 

 

 

 

 

 

 

AH SMETTI SEDIA…
Patrizia Cavalli

Ah smetti sedia di esser cosi sedia!
E voi, libri, non siate così libri!
Come le metti stanno, le giacche abbandonate.
Troppa materia, troppa identità.
Tutti padroni della propria forma.
Sono. Sono quel che sono, Solitari.
E io li vedo a uno a uno separati
e ferma anch'io faccio da piazzetta
a questi oggetti fermi, soli, raggelati.
Ci vuole molta ariosa tenerezza,
una fretta pietosa che muova e che confonda
queste forme padrone sempre uguali, perché
non è vero che si torna, non si ritorna
al ventre, si parte solamente,
si diventa singolari.

 

 

 

CHI SONO?
 Aldo Palazzeschi

Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell'anima mia:
“follia”.
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore la tavolozza dell'anima mia:
“malinconia”.
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c'è che una nota
Nella tastiera dell'anima mia:
“nostalgia”.
Son dunque…che cosa?
Io metto una lente
Davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell'anima mia.

 

 

 

IO E TE PARTIREMO
Stefano Benni

Io e te partiremo
su un aereo di carta
in tre ore per passare il mare
dove il vento ci porta

un aereo di carta di giornale
che porta la notizia che
io e te siamo partiti
e non si sa dove siamo finiti

e cadremo alla fine giù
tra gli indigeni sbigottiti
tu sarai principessa, io cuoco

con l'aereo di carta faremo
la prima notte un gran fuoco
e così ritornare
indietro non si può

ti darò le perle che trovo
nelle ostriche del brodetto
ti andrà via col sole integrale
il segno del reggipetto

e tutte le notti
con la luna che ci tiene svegli
faremo l'amore l'amore
senza tregua come conigli

e diranno basta maiali
gli indigeni scandalizzati
siamo in un posto libero
ma voi siete troppo liberati

per favore, per favore
un poco di pudore
un poco di pudore
non ve ne approfittate
anche se questa è l'isola dell'amore

 

 

 

LA MASCHERA
William Butler Yeats

“Togli quella maschera d'oro ardente
Con gli occhi di smeraldo.”
“Oh no, mio caro, tu vuoi permetterti
Di scoprire se i cuori sian selvaggi o saggi,
Benché non freddi.”
“Volevo solo scoprire quel che c'è da scoprire,
Amore o inganno.”
“Fu la maschera ad attrarre tua mente
E poi a farti battere il cuore,
Non quel che c'è dietro.”
“Ma io debbo indagare per sapere
Se tu mi sia nemica.”
“Oh no, mio caro, lascia andar tutto questo;
Che importa, purché ci sia fuoco
In te, in me?”.

 

 

 

BUKOWSKI NON SA VESTIRE
Charles Bukowski

Bukowski non sa vestire,
Bukowski non sa parlare,
Bukowski ha paura delle donne,
Bukowski ha lo stomaco in cattivo arnese,
 Bukowski é pieno di terrori,
odia i vocabolari,
le monache,
le monete,
gli autobus,
le chiese,
le panchine del parco,
i ragni,
le mosche,
le pulci,
i depravati;
Bukowski non ha fatto la guerra.
Bukowski é vecchio,
Bukowski non fa volare un aquilone da 45 anni;
se Bukowski fosse una scimmia
lo caccerebbero dalla tribù…

 

 

divisore

 

CIAO DA TONY KOSPAN CHE HA TROVATO IL TEMPO,
NON SI SA COME,
PER NON MANCARE A QUESTO APPUNTAMENTO…

 

 

 

FELICITA’? – 7 MOSSE… INFALLIBILI   Leave a comment

 

 

 

 

FELICITA’?

7 MOSSE INFALLIBILI

PER REGALARVI UNA BELLA GIORNATA…

Vittoria Inverni 

 

 

  

 

 

 

 
La regola che dovete avere ben chiara in mente
è che nessuno è felice o infelice in eterno.
 

 

 

 

L’infelice cronico ha bisogno dell’aiuto di uno psicologo, è chiaro, l’infelice temporaneo, ovvero colui che è appena incappato in una disavventura, dovrebbe rammentare che un momento di sconforto, anche un bel pianto liberatorio, sono perfettamente normali e possono essere costruttivi se durano poco e sono seguiti da nuovi progetti, da nuovi interessi.

 

 

 

Felicità o serenità non dovrebbero mai essere legati

al successo di questa o quella iniziativa,

alla conquista di quel bel tipo o di quella fascinosa figliola.

 

 

 

Felicità o serenità, dovrebbero essere uno stato d’animo personale, una costante fissa perché si sta bene con se stessi, perché ci si vuole bene, perché ci si apprezza. E rammentate che se non vi volete bene in prima persona, neppure gli altri ve ne vorranno.

 

 

 

Un buon risveglio ha inizio da un dolce addormentarsi.

 

 

 

 

La sera, prima di addormentarvi e anche se vi sembra di affogare in un mare di guai e di preoccupazioni, nel dormiveglia ripetetevi con calma, magari seguendo un ritmo musicale pacato che “ogni cosa andrà subito di bene in meglio, tutto va di bene in meglio”. Ripetetevi la frase usando le stesse parole e… lasciatevi prendere dal sonno. Al mattino, nel dormiveglia, ripetete la frase cercando di essere con­vinti di quello che dite.

 

 

 

 


Se appena svegli vi sentite afferrare dall’angoscia
pensando a tutto ciò che vi aspetta,
evitate di lasciarvi andare al panico e alla depressione
pensando che tanto tutto è inutile, che non ce la farete.

 

 

 

Cedendo a questi pensieri, vi regalerete un giorno no. Voi, per essere costruttivi, dovrete dirvi che sì, vi aspetta un giorno faticoso, ma che vi organizzerete e che farete del vostro meglio, il vostro massimo e che, dopotutto, è possibile che qualche compito possa essere rimandato, o più piacevole del previsto, o che il giorno potrebbe regalarvi un momento particolare, qualcosa di stimolante, che vi suona la carica.

 

 


Per esorcizzare i momenti no,
per farvi coraggio se dovete affrontare un momento difficile come un esame,
tenete sempre con voi un talismano personale.

 

 

 

Per carità, niente di confezionato da “esperti” a caro prezzo. Basta qualcosa che indossavate in un momento piacevole o quando avete ottenuto un grosso risultato più o meno insperato. Può essere un oggetto, un capo di abbigliamento, un colore, un sassolino, una conchiglia, un’immagine sacra se siete credenti… insomma, sceglietelo e portate con voi il “vostro” portafortuna.

 

 

 

 

Non dimenticate i benefici effetti della musica.

 

 

 

Se avete una cassetta che vi piace così com’è, portatela con voi e ascoltatela tutte le volte che ne avvertite la necessità. Se preferite, potete costruirvi su misura un nastro registrando tutte le musiche che vi rilassano e che vi rasserenano. Personalmente ho preparato più nastri, ovvero quello che mi calma, quello che mi dà la carica, quello che mi aiuta a sopportare lunghe ore di scrivania o computer, Mozart è l’ingrediente fisso di quest’ultimo.

 

 

 

 

Rammentate i benefici effetti della respirazione.

 

 

 

Durante l’inspirazione, che deve essere pacata e non troppo prolungata, pensate di immettere energia, forza, chiarezza. Durante l’espirazione, che deve essere lenta e prolungata (immaginate di spegnere lentamente una lunga serie di candele) pensate di soffiare fuori e lontano da voi l’irritazione, il malumore, l’ansia, la fatica, anche la paura.

 

 

 

 
 
 

dal web – impaginazione Orso Tony

 

 

   
IL SALOTTO DI SOGNO DI FCB?
 
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SAGGI AFORISMI DI GRANDI CAPI PELLEROSSA   5 comments

 
 
 
 
 
 
 
SAGGI AFORISMI   
   DI GRANDI CAPI INDIANI  
CHE COMBATTERONO PER DIFENDERE
LA LORO CULTURA E LE LORO TERRE

 
 
 

 
 
 
 
 
  “Non perseguitare mai un tuo simile, per la sua religione.
Rispetta invece ciò in cui egli crede se vuoi che lui, in cambio, rispetti te.
Tecumseh 
” Stella Cadente “
 
 
 
 
 

Il Grande Spirito Supremo ha creato il mondo
e ci ha fatto parte di esso affinche vivessimo in esso.
Non riesco a capire perchè Voi ci dovete dire
che non dobbiamo vivere dove ci ha messo Lui.
Capo Giuseppe  (tuono che rimbomba sui monti)
 
 
 
 

Voi ci rendete la vita difficile prendendoci la terra
e uccidendo la nostra cacciagione.
Dite che dovremmo civilizzarci,
ma noi non vogliamo la vostra civilizzazione.
Noi non interferiamo con le vostre faccende.
Vorremmo solamente vivere come i nostri padri
e come i loro padri prima di loro.
Cavallo Pazzo (Tashunka Witko)
 
 
 
 
 
Quand’ero giovane e percorrevo questo paese,
vedevo solo gli Apache e nessun’altra persona.
Molti anni dopo attraversai ancora il paese
e vidi che altri uomini erano venuti per entrarne in possesso.
Perchè ?
Cochise Apache Chiricahua
 
 
 
 
 
Non esiste clima o suolo che eguagli la terra
che Dio onnipotente creò per gli Apache.
E’ la mia terra, la terra dei miei padri,
dove ora chiedo di poter tornare.
E’ là che voglio passare i miei ultimi giorni
ed e là che voglio essere seppelito.
Se si potesse avverare tutto questo,
solo allora penso che potrei dimenticare tutti i torti ricevuti.
Geronimo
 
 

 
 
 
 Fratelli,vogliono la nostra terra, la nostra madre, per renderla irriconoscibile
con i loro recinti, le loro costruzioni e i loro rifiuti.
La loro nazione è come l’acqua che straripa
e travolge tutto quello che trova al suo passaggio.
Noi non possiamo vivere al loro fianco,
perciò,fratelli miei, o ci sottomettiamo o gli diremo:
“Prima uccideteci,poi potrete prendere possesso della nostra Madre…”.
 Toro Seduto
 
 
 
 
 
 Non ci interessa la ricchezza, essa non è utile
e non la si può portare con sè da morti.
Vogliamo allevare i nostri figli.
Della ricchezza che voi inseguite, non sappiamo che farcene;
vogliamo solamente amore e pace.  
Nuvola Rossa 
 
 

 
 
 
Non è come nasci, ma come muori, che rivela a quale popolo appartieni.
Alce Nera 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
TESTO DAL WEB – IMPAGINAZIONE A CURA T.K.
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 
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PER COLORO CHE SI AMANO – CHEDID – PICCOLA GRANDE POESIA D’AMORE   3 comments

 

 
 
 
 
PER COLORO CHE SI AMANO
UNA PICCOLA GRANDE POESIA D'AMORE
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questa, a mio parere è una fantastica poesia,
quasi una preghiera,  
che ci racconta, in pochi versi,  
come deve evolvere la storia  di un amore vero
e lo fa con immagini semplici ma incisive.
 
 
Le metafore, quasi delle pennellate,
hanno l’intento di dar a noi tutti consigli
al fine di mantener puro ed intatto,
superando le subdole trappole della vita,
un vero sentimento d’amore.
 
 
 
 
  
 
 
 
 
La poesia l’ “incontrai” tempo fa
nella trasmissione notturna di Rai2/Rai3
INCONSCIO E MAGIA – PSICHE di Gabriele La Porta…
una delle pochissime serie trasmissioni dedicate alla poesia…
ahimé ora abolita… 
 
 
 
 
 
 

 
 
 

 
 
 
 PER COLORO CHE SI AMANO
Andrèe Chedid*
 
 
Che tra le loro mani, il fiume si meravigli.
Che tra le loro labbra, i respiri siano stellati.
E prodiga la brezza al loro accordo.
Che parlino lo stesso linguaggio.
Che partano e poi si sveglino.
Che soprattutto veglino.
Le trappole son tese.
Fin dentro al loro cuore.
 
 
 
 
 
 
  
  
 
 
*Andrèe Chedid: nata al Cairo il 20 marzo 1920
poetessa egiziana naturalizzata francese. 
 
 
 

CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 
 
 POESIE?
 

 
 
 
 

Pubblicato 7 ottobre 2011 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI

BUON ONOMASTICO A TUTTE LE MARIA ROSARIA ETC…   Leave a comment




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Ma come nasce questa festa della Madonna del Rosario
che la Chiesa Cattolica celebra il 7 ottobre?


L’origine della venerazione della Madonna del Rosario
nasce nel 1208 con l’apparizione della Madonna
a San Domenico nel convento di Prouille da lui fondato.






Fu poi istituita da Papa Pio V ma con il nome di

Madonna della Vittoria
in ricordo della vittoria dei Cristiani,
attribuita alla recita del Rosario prima dello scontro,
contro gli Ottomani nella battaglia navale di Lepanto del 7.10.1571.
.

Successivamente Papa Gregorio XIII ne cambiò il nome
denominandola festa della “Madonna del Rosario“.





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Mi fa piacere ora farvi gli auguri con questo bel video.


 
 
  



Orso Tony



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Pubblicato 7 ottobre 2011 da tonykospan21 in A U G U R I, Senza categoria

STRINGO IL CIELO TRA LE DITA – BORGATELLI – FELICE W. E. IN POESIA E… DALL’ORSO SEMPRE PIU’ PRESO… MA…   Leave a comment

 

 

Colazione sull'erba – Manet

 

 

 

 

Abito sempre nel mio sogno
e di tanto in tanto faccio una visita alla realtà.
Ingmar Bergman

 

 

 
 
 

 

 

STRINGO IL CIELO TRA LE DITA

M.A.Borgatelli

 

Stringo il cielo tra le dita

mentre passeggio

per la strada dei ricordi.

Vola il pensiero

sulle fronde della spensieratezza

a scandire le ore del mio tempo

nel filo sottile della vita.

Nelle rotte celesti

della mia fantasia

intreccio ghirlande di sogni

e disegno arcobaleni di speranze.

Mentre volano i pensieri

in un cielo senza nuvole

sento palpitare

più forte il mio cuore.

E stringo sempre più forte

il cielo tra le dita

per non lasciarmi sfuggire

questa dolce illusione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

a tutti da Orso Tony alle prese

con impegni dai ritmi sempre più incalzanti…

ma ormai manca davvero poco…

 

 
 
 
 
 
 
 
 
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