Archivio per 4 ottobre 2011

LA MUSICA DELLA VITA – H. HESSE – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   Leave a comment

 
 
 
 

 
 
 
 
LA MUSICA DELLA VITA
~ Hermann Hesse ~

 

 
Tutto insieme, tutte le voci,
tutte le mete, tutti i desideri,
tutti i dolori, tutta la gioia,
tutto il bene e il male,
tutto insieme era il mondo.
Tutto insieme era il fiume del divenire,
era la musica della vita.
 
 
 



 

 

da Orso Tony
 
 
 
 
 
 
 

Pubblicato 4 ottobre 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

CHIEDO SILENZIO – NERUDA – SUBLIME POESIA MORALE   4 comments

 
 
 
  
 
 
 
CHIEDO SILENZIO
–  NERUDA –
–  SUBLIME POESIA MORALE  – 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tra le poesie che definisco ”sublimi”,  
intendendo con questo termine riferirmi a poesie
che uniscono alla bellezza dei versi ed alle emozioni
  anche profondità di pensiero… riflessioni sulla vita… etc…, 
a mio parere non può mancare questa del mio mito Neruda…
 
In molti pensano che Neruda abbia scritto solo
poesie bellissime d'amore… mentre ha invece scritto
anche opere morali e sociali…
di cui tra l'altro andava più fiero che delle prime.
 
Questa che è dunque di genere morale ed introspettivo,
e ci sorprende molto favorevolmente
così come ci coinvolge nella poesia d’amore. 
 
 
 

 

 
 
 
Può sembrare all’inizio una poesia triste…
di una persona che dà l'addio al mondo…
ma poi si apre in un affresco in cui pennella
in modo chiaro e lucido
la sua idea delle stagioni della vita… e dell’amore…
 
Inoltre, a parer mio, ci svela anche la sua visione
del senso del nostro vivere.…
 
Visione che appare quasi  flosofica o religiosa…
con la suggestiva affermazione
della nascita che porta la morte
e della morte che porta la nascita… 
  
 
 
 
  
 
 
 
Il Poeta dunque pur facendo un resoconto della sua vita
non si lascia trascinare nella malinconia dei ricordi
nè dal pessimismo del pensiero sul destino dell’uomo…
ma anzi, insieme all’amore per Matilde…,
che considera la donna del suo destino,
la poesia trae grande vigore lirico. 
  
 
In ultima analisi a me sembra
che la poesia contenga insieme al commiato
 un sereno ed innamorato abbraccio alla vita…
in ogni suo aspetto.  
 
 
 
Come sempre mi piacerebbe leggere anche il vostro parere…
 
 
 
 
 
  
   
 
 
 
 
CHIEDO SILENZIO
Pablo Neruda
 
Ora, lasciatemi tranquillo.
Ora, abituatevi senza di me. 
Io chiuderò gli occhi
E voglio solo cinque cose,
cinque radici preferite.
Una è l’amore senza fine.
La seconda è vedere l’autunno.
Non posso vivere senza che le foglie
volino e tornino alla terra.
La terza è il grave inverno,
la pioggia che ho amato, la carezza
del fuoco nel freddo silvestre.
La quarta cosa è l’estate
rotonda come un’anguria.
La quinta cosa sono i tuoi occhi.
Matilde mia, beneamata,
non voglio dormire senza i tuoi occhi,
non voglio esistere senza che tu mi guardi:
io muto la primavera
perché tu continui a guardarmi.
Amici, questo è ciò che voglio.
E’ quasi nulla e quasi tutto.
Ora se volete andatevene.
Ho vissuto tanto che un giorno
dovrete per forza dimenticarmi,
cancellandomi dalla lavagna:
il mio cuore è stato interminabile.
Ma perché chiedo silenzio
non crediate che io muoia:
mi accade tutto il contrario:
accade che sto per vivere.
Accade che sono e che continuo.
Non sarà dunque che dentro
di me cresceran cereali,
prima i garni che rompono
la terra per vedere la luce,
ma la madre terra è oscura:
e dentro di me sono oscuro:
sono come un pozzo nelle cui acque
la notte lascia le sue stelle
e sola prosegue per i campi.
E’ che son vissuto tanto
e che altrettanto voglio vivere.
Mai mi son sentito sé sonoro,
mai ho avuto tanti baci.
Ora, come sempre, è presto.
La luce vola con le sue api.
Lasciatemi solo con il giorno.
Chiedo il permesso di nascere.
 
 
 
 
  
  
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 

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Pubblicato 4 ottobre 2011 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI, Senza categoria

LA STORIA DELLA CRAVATTA   Leave a comment

 


Non solo le nazioni…  le persone…
hanno una loro storia…
bensì anche gli oggetti (anche i più umili)
che… vivono con noi…

Ed anch'essi subiscono diverse vicissitudini
potendosi evolversi col tempo
o… anche scomparire…



 
 
 
 
 
Ed allora stavolta parliamo di una cosa da… uomini…A bocca aperta
la cravatta…
 
 
 
 
 
 
Essa è stata mia… compagna fedele per 40 anni…
 
 
Devo però dire che era… ed è ancora…
per me naturalissimo indossarla…
 
 
 
 
 
 
Non mi ha mai dato alcun fastidio…
però oggi… che sono in… ferie permanenti… A bocca aperta
cerco di vestire molto più casual…
 
 
Dunque ecco una breve storia dell'amica cravatta…
 
 
 
 
 
 
LA STORIA DELLA CRAVATTA
 
 



 
 
 
Così come la camicia, che da semplice indumento ” intimo”, come veniva considerato nei tempi antichi, ha assunto con il passare dei secoli, sempre maggiore importanza fino a diventare vero e proprio segno distintivo di eleganza e rafinatezza, anche la cravatta, nata inizialmente come semplice fazzoletto, ha conquistato ben presto un posto di rilievo nella vita dell'uomo. Ornamento indispensabile all'eleganza maschile, spesso portata anche dalle donne, esprime la personalità di chi l'indossa e diviene strumento di grande importanza nelle relazioni sociali.
 
 
 

 
 
 
La cravatta nasce inizialmente come pezzo di stoffa che i legionari romani portavano, per motivi igienici o climatici, legato intorno al collo, con il nome di ” focale”. Secoli dpo i francesi adottarono questo ” fazzoletto”, mutuando a loro volta l'idea, da quello indossato dai mercenari croati durante la guerra dei Trent'anni. Nel1661 Luigi XIV istituisce la carica di “cravattaio” del re, gentiluomo cui era assegnato il compito i aiutare il sovrano ad abbellire ed annodare la cravatta. Nove anni dopo nel '61 la duchessa di Lavallière, favorita del re, è la prima donna ad indossare una cravatta. Nel XIX secolo sarà dato il suo nome alla più aggraziata delle cravatte maschili. Nel1925, il cravattaio americano Jesse Langdorsf brevettò una cravatta lunga, meno sgualcita e più stabile: era nata la cravatta attuale, confezionata con tre segmenti di tessuto e tagliata di sbieco.
 
 
 


 

Oscar Wilde

 .

Parlando di cravatte non si può non menzionare il nodo.Oscar Wilde nel suo “L'Importanza di Chiamarsi Ernesto” diceva: “Una cravatta bene annodata è il primo passo serio nella vita.” Il gesto quotidiano dell'annodarsi la cravatta assume un significato simbolico e quasi magico che si perde nella notte dei temp. Nell'iconografia simbolica maschile il nodo rappresenta l'unione, il matrimonio, la fertilità e quindi la vita. Come Léonor dice ad Ariste ne ” La scuola delle mogli ” di Molière, “Un sacro nodo da domani ci unirà”.

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Ma come si annoda una cravatta? Un emplice gesto che con poche regole base, diventa facile come allacciarsi le scarpe. Non sempre si sa che per fare il “nodo semplice”, il più diffuso, occorre posizionare l'estremità più larga, 30 cm. più in basso, e se si è destri posizionarla sulla destr o sulla sinistra per i mancini.
Concludendo possiamo riassumere l'essenza della cravatta con questo aforisma di un anonimo francese del 1820. “Della cravatta ho una cura perfetta: è il vero canone dell'eleganza. Mi adopero per ore con costanza perché appaia annodata in tutta fretta.”

 

 

 

Come fare il nodo Windsor


 

 


Testo dal web…impaginazione t.k.


 
 
 
 
 

 


Ciao da Orso Tony




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Pubblicato 4 ottobre 2011 da tonykospan21 in Senza categoria, STORIA... IN SENSO AMPIO

ARTE – JANE BURDEN – LA MUSA DI ROSSETTI E DEI PRERAFFAELLITI   Leave a comment

 

 
 
Proserpina – Rossetti – Jane Burden
 
 
 
JANE BURDEN
 LA MUSA DI ROSSETTI E DEI PRERAFFAELITI
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
JANE BURDEN
BREVE BIOGRAFIA
 
 
Jane nacque ad Oxford il  19 ottobre 1839. Il padre era uno stalliere
e dei suoi primi anni si sa solo che visse in una famiglia povera.
 
 
 
Monna Rosa – Rossetti – Jane Burden
 
 
Nell'ottobre del 1857 l'incontro fatale con Dante Gabriel Rossetti
ad una rappresentazione teatrale
 
Dante rimase rapito dalla sua particolare bellezza.
 
 
 
Dante Gabriel Rossetti
 
 
Rossetti sposato (e non solo) la convinse a posare per lui
 e la dipinse nel ritratto di Ginevra…
 
Fu così che conobbe William Morris amico di Rossetti e cofondatore,
 insieme ad altri, della corrente artistica dei Preraffaelliti.
 
 
 
William Morris
 
 
 
L'artista e scrittore Morris la dipinse anch'egli
ma in breve si fidanzarono
ed egli provvide alla sua educazione culturale.
 
 
Lei ne fu così entusiasta che divenne capace di leggere
anche testi in francese ed in italiano
oltre a diventare una pianista di buon livello.
 
 
 
The day dream – Rossetti – Jane Burden
 
 
 
Dal loro matrimonio avvenuto nel 1859 nacquero 2 figlie
di cui la seconda, May, fu poi anche l'editrice di libri del padre.
 
Mentre il marito, Morris, si dedicava soprattutto
alle sue attività artistiche (decorative) 
e di promozione sociale e politica 
che ebbero grande influenza sulla cultura inglese dell'epoca
 Jane nel 1884 iniziava una relazione amorosa
con il poeta Wilfrid Scawen Blunt
che terminò qualche anno dopo
pur rimanendo sempre l'amicizia tra loro.
 
 
 
 
 
 
Oltre che da Rossetti che la ritrasse numerosissime volte
ed a cui fu sempre legata, e dal marito,
Jane Burden fu la modella anche di
Edward Burne-Jones e Evelyn De Morgan.
 
 
 
La tentazione di Mago Merlino – Edward Burne-Jones
 
 
 
I PRERAFFAELLITI
 
La Confraternita dei Preraffaelliti è stata una corrente artistica inglese
nata nel settembre del 1848.
 
Suoi esponenti principali furono
Dante Gabriel Rossetti, William Hunt, Ford Madox Brown,
John Everett Millais, William Morris, Edward Burne-Jones 
ed in seguito John William Waterhouse.
 
Questa corrente nacque
in opposizione al dominante accademismo dell'epoca
e contro le rigidità del Vittorianesimo. 
 
Il loro obiettivo era il ritorno alla natura ed alla spontaneità
che individuavano nell'arte italiana del '400
e cioè prima di Raffaello.
 
Da ciò il nome.
 
 
 
Waterhouse – Eco e Narciso
 
 
 
Erano artisti che amavano innanzitutto la bellezza,
l'armonia ed il sogno
ed avversavano l'avanzante industrializzazione capitalistica.
 
I loro temi erano soprattutto biblici,
shakespeariani e medievali.
 
Chi più di Dante Gabriel Rossetti
il cui nome già evidenzia l'origine italiana della famiglia,
 (il padre era uno studioso emigrato in Inghilterra),
poteva sentire la vicinanza e l'importanza di queste tematiche?
 
 
 
Dante e Beatrice – Rossetti
 
 
 
Infatti fin da piccolo aveva mostrato grande interesse ed amore
per la poesia e l'arte del Medioevo Italiano
ed i suoi primi dipinti ritraevano soprattutto
personaggi e storie dantesche.
 
Dante è considerato uno dei massimi esponenti della corrente
ed ha ancor oggi nutritissime schiere di ammiratori
entusiasti delle sue opere.
 
 
 
The Blue Silk Dress – Rossetti – Jane Burden  
 
 
 
JANE BURDEN
LA MUSA DEI PRERAFFAELLITI
 
 
 
Scrive Antonella Barina :
“ Era di una bellezza inconsueta Jane Burden, figura languida e malinconica – occhi immensi , labbra carnose , nuvola di capelli scuri – che nell’universo prerafaellita dell’Inghilterra della seconda metà dell’Ottocento divenne l’ideale della femminilità”.
 
 
 
 
 
 
 
Così la descrisse lo scrittore Henry James dopo averla vista:
“Un'apparizione d'incredibile e meravigliosa intensità. Alta e sottile in lungo abito color porpora, con il volto emaciato e pallido, gli occhi tristi, profondi, scuri, il lungo collo avvolto in fili di perle esotiche”.
 
 
 
 
Elena di Troia – Rossetti – Jane Burden
 
 
 
Questo suo sottile fascino fu esaltato soprattutto da Rossetti
che la dipinse numerosissime volte
(e con la quale ebbe un intenso scambio epistolare
da cui non traspare se ci fosse qualcosa di più di un'amicizia).
 
 
La sua figura è divenuto il simbolo estetico dominante di questa corrente…
cosa che non era mai accaduta prima nè accadrà poi mai più nella storia dell'arte.
 
 
 

Ancella – Rossetti – Jane Burden
 
 
Tony Kospan
 
F I N E
 
 
 

– Fonti: vari siti web –
 
 
  
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Pubblicato 4 ottobre 2011 da tonykospan21 in ARTE

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BUON ONOMASTICO A CHI HA IL NOME DI S. FRANCESCO…   Leave a comment

 
 
 
 
   
 
 
 
 
 
 
 
 
 A TUTTI COLORO CHE SI CHIAMANO
FRANCESCA… FRANCESCO…
E DIMINUTIVI VARI…
 
 
 
 
 
 
 
 
FRANCESO E' IL NOME
DI QUELLO CHE E' FORSE IL SANTO PIU' GRANDE
E CERTAMENTE  IL PIU' AMATO…
PERCHE' AMMIRATO ANCHE DAI LAICI
 
 
 
 

 

 

 CHE SIA OGGI PER VOI UN GIORNO DI GRANDE FELICITA'

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
DA TONY KOSPAN 
 
 

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Pubblicato 4 ottobre 2011 da tonykospan21 in A U G U R I, Senza categoria

VEDESSI… – A. MERINI – FELICE MARTEDI’ IN POESIA E…   3 comments

 
 
 
 
File:Giuseppe De Nittis - Signora Napoletana.jpg
Signora napoletana – De Nittis
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La poesia è il palesamento del divino
Gustavo Roll
 
 
 
 

 
 
 
 
 
VEDESSI…
Alda Merini
 
Vedessi com'è grande il pensiero del mare
dove il mio dolce amore oggi è andato a pescare
vedessi com'è grande la vela del pensiero
eppure sono sola come un vecchio mistero
vedessi che coralli ci sono in fondo al mare
e lui non mi ha pescato perché doveva andare
vedessi come piango un pianto universale
un amore così bello non doveva far male.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
par l’Ours…
 
 
 
 
 
 

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