
Sandro Penna
finestre illuminate.
Sentir la chiara voce
dal mare. Da un amato
libro veder parole
sparire… – Oh stelle in corsa
l’amore della vita!

Più conosco gli uomini e più mi piacciono i cani.
Madame de Stael
Il cane: La più onesta creatura di Dio.
S. Pietro l’eremita
Ed infine sempre in onore dell'amico cane
un classico dipinto e la più nota poesia in suo onore…
Federico Zandomeneghi – L'Amico Fedele
ODE AL CANE
Pablo Neruda
Il cane mi domanda
e non rispondo.
Salta, corre pei campi e mi domanda
senza parlare
e i suoi occhi
sono due richieste umide, due fiamme
liquide che interrogano
e io non rispondo,
non rispondo perché
non so, non posso dir nulla.
In campo aperto andiamo
uomo e cane.
Brillano le foglie come
se qualcuno
le avesse baciate
a una a una,
sorgono dal suolo
tutte le arance
a collocare
piccoli planetari
su alberi rotondi
come la notte, e verdi,
e noi, uomo e cane, andiamo
a fiutare il mondo, a scuotere il trifoglio,
nella campagna cilena,
fra le limpide dita di settembre.
Il cane si ferma,
insegue le api,
salta l'acqua trepida,
ascolta lontanissimi
latrati,
orina sopra un sasso,
e mi porta la punta del suo muso,
a me, come un regalo.
è la sua freschezza affettuosa,
la comunicazione del suo affetto,
e proprio lì mi chiese
con i suoi due occhi,
perché è giorno, perché verrà la notte,
perché la primavera
non portò nella sua canestra
nulla
per i cani randagi,
tranne inutili fiori,
fiori, fiori e fiori.
E così m'interroga
il cane
e io non rispondo.
Andiamo
uomo e cane uniti
dal mattino verde,
dall'incitante solitudine vuota nella quale solo noi
esistiamo,
questa unità fra cane con rugiada
e il poeta del bosco,
perché non esiste l'uccello nascosto,
non è il fiore segreto,
ma solo trilli e profumi
per i due compagni:
un mondo inumidito
dalle distillazioni della notte,
una galleria verde e poi
un gran prato,
una raffica di vento aranciato,
il sussurro delle radici,
la vita che procede,
e l'antica amicizia,
la felicità
d'essere cane e d'essere uomo
trasformata
in un solo animale
che cammina muovendo
sei zampe
e una coda
con rugiada.
CIAO DA TONY KOSPAN
TESTO E TRADUZIONE
Si ‘sta voce te scéta ‘int”a nuttata, Nun ghí vicino ê llastre pe’ fá ‘a spia, Si ‘sta voce te canta dint”o core Si te vène na smania ‘e vulé bene, Si ‘sta voce, che chiagne ‘int”a nuttata, Dille accussí: “Chi canta ‘int’a ‘sta via |
Se questa voce ti sveglia nella notte, Non avvicinarti alla finestra per vedere, Se questa voce ti canta nel cuore Se ti viene voglia di voler bene, Se questa voce, che piange nella notte, Digli cosí: “Chi canta in questa via (Traduz. di Tony Kospan) |
LA CANZONE