Archivio per 25 settembre 2011

I PAPAVERI – C. BRAMANTI – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   2 comments

 

 

andreotti federico – cappello di paglia

 

 

I PAPAVERI

Carlo Bramanti

 

I papaveri sono ovunque,

il tramonto li scova

e li accende tutti,

rosso è pure il cane

che ansima sulla strada

nella sua ora di libertà .

 

Mi mancano le tue parole amica,

e l'odore del mare

che una grigia casa

nasconde ai miei occhi.

 

Domani forse t'abbraccerò.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

par Tony Kospan

 

 

Pubblicato 25 settembre 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

L’ESTATE STA FINENDO – RIGHEIRA – CANZONE DELL’ESTATE 1985   Leave a comment

 
 
 

 
 
L'ESTATE STA FINENDO

LE CANZONI DELL'ESTATE
 
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 

 
 
 

Continuiamo a parlare ed ascoltare in forma casuale…
le canzoni che hanno spopolato
nelle estati della nostra vita…
alle quali certo sono legate tante nostre emozioni…
ed alle quali sono connessi tanti nostri ricordi…
 
 
 

 
 
Ora parliamo di una classica canzone…
che porta nel titolo stesso… la parola estate…
 
 
 
 
 
E' del 1985 quando vinse l'edizione del Festivalbar 
parliamo dunque di…
L'ESTATE STA FINENDO
 
 
Qualche immagine di quell'anno
 
 
 
Microsoft Windows 1.03 – 1985 – Nasce il web x tutti
 
 
Alfa – Arna
 
 
Il Verona vince lo scudetto…
 
 
Stefania Sandrelli nel film Miranda
 
 
 

 
 
 
La canzone dei Righeira…
ci parla di quella strana sensazione
che viviamo nell'avvertire nell'aria
la fine dell'estate…

 

 

 

 
 

Leggiamo prima il testo
e poi ascoltiamo questa mitica canzone…

 

 

 

 

L'ESTATE STA FINENDO

L'estate sta finendo
e un anno se ne va
sto diventando grande
lo sai che non mi va.
In spiaggia di ombrelloni
non ce ne sono più
è il solito rituale
ma ora manchi tu.
Languidi brividi
come il ghiaccio bruciano
quando sto con te.
Baciami
siamo due satelliti
in orbita sul mar.
è tempo che i gabbiani
arrivino in città
L'estate sta finendo
lo sai che non mi va.
Io sono ancora solo
non è una novità
Tu hai già chi ti consola
a me chi penserà.
Languidi brividi…
L'estate sta finendo
e un anno se ne va
sto diventando grande
lo sai che non mi va.
Una fotografia
è tutto quel che ho
ma stanne pur sicura
io non ti scorderò.
L'estate sta finendo
e un anno se ne va
sto diventando grande
anche se non mi va.
L'estate sta finendo
l'estate sta finendo
l'estate sta finendo oh oh oh oh
l'estate sta finendo . . . . . . .

 

 

 

 

 
 
 
Ciaooooooooooo
 
e buon ascolto se vi fa piacere…
 
 
 

 
 
 

Pubblicato 25 settembre 2011 da tonykospan21 in CANZONI DELL'ESTATE, Senza categoria

IL SENSO DEL TEMPO… PER I PENSATORI ED I POETI CLASSICI   3 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL SENSO DEL TEMPO PER I CLASSICI
 
 
 
 
 
 

 

 

– A proposito dello scorrere del tempo…
tema di cui spesso discorriamo…
ecco come ne parlavano i nostri antenati… –
 
 
 
 

Nota

 
 
 
     
 
    L'Uomo, il senso della caducità e della brevità dell'esistenza, con l'imperturbabile e ciclica Natura sullo sfondo, sono i protagonisti di una bellissima elegia  (Frag. 2 West) di Mimnermo (VII-VI sec. a C.), in cui il poeta greco dipinge, toccando vette di intensissima drammaticità (riprese poi da Leopardi, frammento XLI dai Canti) tutta la fragilità dell'esistenza umana:
“Noi, quali le foglie che la primavera, stagione ricca di fiori, produce, quand'ecco che crescono ai raggi del sole: simili a queste per il tempo di un cubito dei fiori della giovinezza possiamo godere, ignorando da parte degli dei sia il bene che il male. Vicine dimorano le Sorti nere, l'una che tiene il termine della vecchiaia penosa, l'altra della morte.
Ma quando questo termine di stagione è trascorso, subito l'essere morti è meglio della vita: molti sono i mali nell'animo, talora i beni si dilapidano, ed i prodotti della povertà ci affliggono; uno sperimenta la mancanza dei figli, e scende sotto terra nell'Ade desiderandoli con tutto il cuore; un altro è consumato da una malattia che gli ruba l'animo; non esiste alcun mortale cui Zeus non dia molti mali”.
 
 
 
 

LA GIOVINEZZA
G. Leopardi


Ma la giovinezza onorata è cosa di breve durata come un sogno:
e la vecchiaia sgradevole ed informe subito incombe sul capo,
nemica e allo stesso tempo senza onore,
la vecchiaia che rende l’uomo irriconoscibile
ed annebbia gli occhi e la mente avvolgendoli.

 
 
 
 
 
    La giovinezza – questa è la massima convinzione ed al contempo disperazione dei lirici greci – è solo un sogno di breve durata, afferma ancora Mimnermo in un celebre suo frammento (Mimn., Frag. 5):
 “Ma la giovinezza onorata è cosa di breve durata come un sogno: e la vecchiaia sgradevole ed informe subito incombe sul capo, nemica e allo stesso tempo senza onore, la vecchiaia che rende l'uomo irriconoscibile ed annebbia gli occhi e la mente avvolgendoli”.
 
    Il tema della fragilità della vita umana, espresso attraverso la caducità delle foglie su un ramo, pronte a cadere al primo alito di vento, sembra essere caro al modo di pensare dei greci e si trova ad esempio già nell'Iliade (VI, 144 e seguenti), dove Glauco così risponde a Diomede, con il quale sta per venire a duello:
Magnanimo figlio di Tideo (Diomede), perchè mi domandi quale sia la mia stirpe? Come stirpi di foglie, così le stirpi degli uomini; delle foglie il vento getta alcune a terra, mentre altre sono nutrite al tempo di primavera dalla selva in fiore; così le stirpi degli uomini: nasce una, l'altra scompare”.
 
 
 
 

Eraclito e Democrito – Bramante

 
 
 
Ora, sempre restando nel mondo ellenico,  facciamo un piccolo excursus verso la filosofia che mostra l'enorme importanza abche per i pensatori dell'epoca della dimensione del Tempo… e parlando del famoso “Panta Rei”…
Panta rei os potamòs (dal greco πάντα ῥεῖ ὡς ποταμός), cioè… “Tutto scorre come un fiume” è il celebre aforisma attribuito ad Eraclito, ma in realtà mai esplicitamente formulato in questi termini da quel che si legge nei suoi scritti a noi pervenuti.
Eraclito (Efeso 535 a.C. – 475 a.C.) è considerato il filosofo del Divenire in contrapposizione con la filosofia dell'Essere di Parmenide e questa nota espressione nasce da una sintesi di un frammento del suo trattato “Sulla natura”:
 « Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va. » (91 Diels-Kranz).
Eraclito vuol evidenziare come l'uomo non possa mai fare la stessa esperienza per due volte, giacché ogni cosa è sottoposta alla legge inesorabile del tempo.
 
 
 
 

 
 
 
 
    Ma torniamo alla Poesia… e torniamo al tema della caducità della vita umana… vista nel mondo latino. 
Foglie al vento sono anche le anime dei defunti che si affollano sulle rive dell'Acheronte nell'Eneide:
“quam multae glomerantur aues, ubi frigidus annus trans pontum fugat et terris immittit apricis. stabant orantes primi transmittere cursum tendebantque manus ripae ulterioris amore” (Virgilio, Aen. VI, 311-314), immagine che sarà ripresa quasi testualmente anche da Dante per descrivere le anime in attesa del nocchiero Caronte in Inferno, 3.
 
 
 
 

DIVINA COMMEDIA – INFERNO – CANTO 3°
 
OMISSIS
 
“Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: «Guai a voi, anime prave!
 
Non isperate mai veder lo cielo:
i' vegno per menarvi a l'altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo.
 
E tu che se' costì, anima viva,
pàrtiti da cotesti che son morti».
Ma poi che vide ch'io non mi partiva,
 
disse: «Per altra via, per altri porti
verrai a piaggia, non qui, per passare:
più lieve legno convien che ti porti».
 
E 'l duca lui: «Caron, non ti crucciare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare”
 
OMISSIS

 
 
 
 
    Il tempo è poi l'ossessione di Orazio (Carmina II 14), che, in questi versi, ricorda come breve sia la vita dell'uomo prima che la vecchiaia e poi la morte lo colgano:
Ohimè, Postumo, Postumo, gli anni si dissolvono fuggendo via a tradimento e la pietà non riuscirà a ritardare le rughe e la vecchiaia che incombe e la morte indomabile”.
E ancora, nello stesso carme, per rafforzare questa idea con un'immagine viva e dunque di intensa drammaticità, il poeta riprende:
“Il tuo erede, più degno di te, si prenderà le anfore di Cecubo che cento chiavi proteggono e di vino superbo colorerà il pavimento, un vino migliore di quello delle cene dei pontefici”.
Nello spreco che altri faranno di quanto faticosamente (e vanamente, perchè dalla morte e dall'oblio non c'è scampo) noi abbiamo accumulato c'è tutta la disperazione del poeta, che infatti, nel suo anelito di immortalità, nel suo desiderio di lasciare di sè memoria imperitura, affida le sue opere ai posteri.
 
    Sempre Orazio a proposito del tempo:
“Mentre parliamo, già sarà fuggito il tempo invidioso : cogli il giorno, fidandoti il meno possibile del domani” (Carmina, I,11), forse nella scia di Simonide, che ricorda: “Da uomo quale sei, non dire mai quale sarà il domani; nè, vedendo un uomo felice, per quanto lo sarà. Neppure il guizzo della mosca dalle ali distese è così rapido” (Frag. 521/16, 615/110 Page).
 
 
 

Trionfo di Bacco ed Arianna

 
 
 
   Terminiamo questa breve analisi del tempo visto dai classici con la famosa poesia di Lorenzo de' Medici… (Firenze, 1º gennaio 1449 – Firenze, 9 aprile 1492) che riprende alla grande il tema della fugacità della giovinezza… qui riportata, per brevità, solo nella mitica strofa…
   Debbo dire che condivido in pieno il pensiero di Lorenzo ed ho sempre condiviso il… “carpe diem” anche se però… “ragionato”. 
 
 
 
 

TRIONFO DI BACCO ED ARIANNA…
 

« Quant'è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol essere lieto, sia:
Di doman non c'è certezza»
 

OMISSIS

 
 
 
 
F I N E
 
 
 
 
Libero adattamento del testo di “Antiquitas”
http://www.antiqvitas.it/gymnasium/testi.8.htm
ed impaginazione T.K.

 

 

 

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IL SALOTTO CULTURALE DI FB?
 
samp5873205a0f06c928.jpg PSICHE E SOGNO picture by orsosognante


Pubblicato 25 settembre 2011 da tonykospan21 in RIFLESSIONI AFORISMI FILOSOFIE, Senza categoria

IL TEMPO? UNA BANCA! – PICCOLA RIFLESSIONE SUL TEMPO…   10 comments

 

 

 
 
Questa piccola riflessione letta nel web mi ha colpito.
 
Non è che sveli chissà quale mistero della vita…
ma ci offre alcune considerazioni non del tutto banali… 
sullo scorrere del tempo e sul modo migliore d'impiegarlo
per cui ho pensato di condividerla con voi
ed eventualmente conoscere il vostro pensiero…
 
T.K.
 
 

 
 
IL TEMPO? UNA BANCA!
 
 

 
 
 
Immagina che esista una banca che ogni giorno accredita la somma di 86.400 Euro sul tuo conto.
Non conserva il tuo saldo giornaliero.
Ogni notte cancella qualsiasi quantità del tuo saldo che non sia stata utilizzata durante il giorno.
Che faresti?
Ritireresti fino all'ultimo centesimo ogni giorno, ovviamente!
Ebbene, ognuno di noi possiede un conto in questa banca. Il suo nome?
TEMPO.
 
Ogni mattina ti accredita 86.400 secondi.
Ogni notte cancella e dà come perduta qualsiasi quantità di questo credito che tu non abbia investito in un buon proposito. Questa banca non conserva soldi né permette trasferimenti.
Ogni giorno ti apre un nuovo conto.
Ogni notte elimina il saldo del giorno.
Se non utilizzi il deposito giornaliero, la perdita è tua.
Non si può fare marcia indietro.
Non esistono accrediti sul deposito di domani.
Devi vivere nel presente con il deposito di oggi.
Investi in questo modo per ottenere il meglio nella salute, felicità e successo.
L'orologio continua il suo cammino.
Ottieni il massimo da ogni giorno.
 
Per capire il valore di un anno, chiedi ad uno studente che ha perduto un anno di studio.
Per capire il valore di un mese, chiedi ad una madre che ha partorito prematuramente.
Per capire il valore di una settimana, chiedi all'editore di un settimanale.
Per capire il valore di un'ora, chiedi a due innamorati che attendono di incontrarsi.
Per capire il valore di un minuto, chiedi a chi ha perso il treno.
Per capire il valore di un secondo, chiedi a qualcuno che ha appena evitato un incidente.
Per capire il valore di un centesimo di secondo, chiedi ad un atleta che ha vinto la medaglia d'argento alle olimpiadi.
 
Dai valore ad ogni momento che vivi, e dagli ancora più valore se lo potrai condividere con una persona speciale, quel tanto speciale da dedicarle il tuo tempo, e ricorda che il tempo non aspetta nessuno.
 
Ieri? Storia.
Domani? Mistero.
 
Per questo esiste il presente!!!
 
Ricorda ancora: il tempo non ti aspetterà.
Dai valore ad ogni momento a tua disposizione.
Lo apprezzerai ancora di più se potrai condividerlo con qualcuno che per te è speciale.
 
 
L'origine di questo scritto? Sconosciuta.
 
 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
dal web…impagin. e rielab. t.k.
 
 
 
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IL SALOTTO DI SOGNO DI FACEBOOK?

 
 
 

Pubblicato 25 settembre 2011 da tonykospan21 in RIFLESSIONI AFORISMI FILOSOFIE, Senza categoria

L’ANIMA SI SCEGLIE IL PROPRIO COMPAGNO – E. DICKINSON – FELICE DOMENICA INSIEME IN POESIA E…   9 comments

 

 
 
 
Édouard ManetColazione sull'erba
 
 
dim.gif picture by RosaRossa_2007
 
 
           

Sono nato non per partecipare all’odio
ma per partecipare all’amore
Sofocle
 

 
 
Nota

 
 
L’ANIMA SI SCEGLIE IL PROPRIO COMPAGNO
Emily Dickinson
 
L’anima si sceglie il proprio compagno
Poi chiude la porta
così che la maggioranza divina
non possa più turbarla
Impassibile vede i cocchi che si fermano
laggiù al cancello
Impassibile vede un Re inginocchiarsi
alla sua soglia
Io so che tra tantissimi
L’anima ne scelse uno
Per poi sigillare come fossero pietra
le valve della sua attenzione.

 

 

 

 

 

 

amiche ed amici del web…
che, se siamo a casa e vogliamo,
possiamo vivere insieme
anche se solo virtualmente
 
Orso Tony
 
 
 
 
 
 

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