Archivio per 6 settembre 2011

L’OBLIO – A. PIZARNIK – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   Leave a comment

 
 
 
 
 
L’OBLIO
Pizarnik Alejandra
 
sull’altra riva della notte
l’amore è possibile
– portami là –
portami tra le dolci sostanze
che muoiono ogni dì nel tuo ricordo
 
 
 
 
 
 
Sogni d’oro da
Tony Kospan
 
 
 
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Pubblicato 6 settembre 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

LA ROSA… LA MENDICANTE ED IL POETA…   3 comments

 
 
 

 

Un bel raccontino poetico e delicato…

direi di più… da brividi per il cuore…

che ha come protagonista il… “Poeta delle rose”…

Rainer Maria Rilke 

 

 

 

 

L A    R O S A

 


 
 
 
 
Il poeta tedesco Rilke abitò per un certo periodo a Parigi.
Per andare all’Università percorreva ogni giorno, in compagnia di una sua amica francese, una strada molto frequentata.
Un angolo di questa via era perennemente occupato da una mendicante che chiedeva l’elemosina ai passanti.
La donna sedeva sempre allo stesso posto, immobile come una statua, con la mano tesa e gli occhi fissi al suolo.
Rilke non le dava mai nulla, mentre la sua compagna le donava spesso qualche moneta.
Un giorno la giovane francese, meravigliata domandò al poeta:
– Ma perchè non dai mai nulla a quella poveretta? –
– Dovremmo regalare qualcosa al suo cuore, non alle sue mani – rispose il poeta.
Il giorno dopo, Rilke arrivò con una splendida rosa appena sbocciata, la depose nella mano della mendicante e fece l’atto di andarsene.
Allora accadde qualcosa d’inatteso:
la mendicante alzò gli occhi, guardò il poeta, si sollevò a stento da terra, prese la mano dell’uomo e la baciò.
Poi se ne andò stringendo la rosa al seno.
Per un’intera settimana nessuno la vide più.
Ma otto giorni dopo,la mendicante era di nuovo seduta nel solito angolo della via.
Silenziosa e immobile come sempre.
– Di che cosa avrà vissuto in tutti questi giorni in cui non ha ricevuto nulla? – chiese la giovane francese.
– Della rosa – rispose il poeta.
 
 
 
 

 

 

 

orsotony

 

 

 

Dal Web – Impaginazione Orso Tony

 

Pubblicato 6 settembre 2011 da tonykospan21 in RACCONTI E TESTI SUBLIMI, Senza categoria

STORIA… SIGNIFICATI ED ASPETTI DEL ROSSETTO…   5 comments

 
 
 
STORIA… SIGNIFICATO ED ASPETTI DEL…
ROSSETTO…

 
 
Nota

 

 

I L… R O S S E T T O

NELLA STORIA DELLA… BELLEZZA

 

Il rossetto sinonimo di seduzione, sensualità e sex appeal può vantare il primato di cosmetico più usato in tutto il mondo.
Ben l’80% delle donne lo utilizza ogni giorno per modificare il colore delle proprie labbra.
Non resta immune il mondo dello Showbusiness.
Qui non c’è vip o star che non gareggi per il titolo di labbra più sensuali del mondo esponendo rossi infuocati e bocche a prova di bacio.
 

 

 LA NASCITA

 

Ma quando è nato veramente il rossetto?

La storia della cosmesi colloca la data del suo ingresso ufficiale nella società della bellezza intorno alla fine dell’ottocento (1883 per l’esattezza), anche se l’abitudine di tingersi le labbra è una delle piacevolezze più antiche della storia dell’umanità.  
 
 
 

 

 

 
Ma la data di nascita dello stick portarossetto, con il formato che noi conosciamo è molto più recente e risale al 1915 quando fu inventato da un americano di nome Maurice Levy.
 
 
 

 

Il rossetto veniva usato dalle donne della Mesopotamia per abbellire le labbra e occasionalmente gli occhi, ben 5000 anni fa.
I primi a fare uso quotidiano del rossetto e, in generale, dei cosmetici sono stati gli antichi Egizi attorno al 4000 a.C.. ed usato con profitto da Cleopatra.
 
 
 

 
 
 
 
Anche gli Antichi Greci e gli Antichi Romani facevano uso di cosmetici.
In particolare utilizzavano cosmetici contenente un elemento tossico come il mercurio.
Ma il rossetto divenne popolare solo nel 1500, durante il regno della regina Elisabetta d’Inghilterra,
che usava una miscela di una speciale cera e di un colorante vegetale.
Nel XIX secolo la Regina Vittoria, definì il trucco una maleducazione.
 
 
 
 

 
 
 
 
Veniva considerato come qualcosa di volgare e usato solo da attori e prostitute. 
 
In Oriente, perlopiù in Giappone, le geishe utilizzavano un rossetto prodotto dai petali del cartamo o zafferanone (nome comune di una pianta che cresce spontanea in quei luoghi) schiacciato non solo per truccare la bocca ma anche il taglio degli occhi e le sopracciglia.
 
 
 
 

 

 


Dalla Seconda guerra mondiale in poi la diffusione dei cosmetici si fece capillare
in tutto il mondo occidentale.
L’uso nella forma attuale fu diffuso soprattutto grazie alla cinematografia,
cioè ai films prodotti, soprattutto dagli USA, proprio durante il secondo conflitto.

 
 
 
 
IL SIGNIFICATO DEL ROSSETTO
 
 
 
 
 
 

Ma che significato ha il rossetto nella nostra cultura?
Da sempre simbolo di seduzione le labbra sono il punto del viso che più di ogni altro viene inconsciamente associato alla carica di femminilità di una donna, complici rossetti e matite che ne enfatizzano il fascino.
Secondo gli antropologi, le labbra piene ed estroflesse delle donne, avrebbero infatti la funzione di richiamo sessuale. Siccome l’essere umano non esibisce le proprie regioni genitali quando è eccitato (come fanno i nostri cugini primati), trasmette lo stesso messaggio attraverso qualcosa di simile. Le labbra della bocca non solo somigliano a quelle dei genitali femminili, ma quando la donna è sessualmente stimolata, queste arrossano e inturgidiscono. 
 
 
 

 
 
 
 
Colorarle con il rossetto rievocherebbe questa condizione.
La psicologa Monica Moore della Webster University, ha per altro osservato che talvolta l’atto di mettere il rossetto di fronte ad uomo è un segnale di disponibilità all’approccio.
E’ innegabile del resto che la fisionomia del volto dipenda in maniera diretta dall’aspetto, dal movimento e dal colore delle labbra, uno degli strumenti più seducenti del fascino femminile. Con la bocca si sorride, si bacia, si parla.
E labbra turgide e piene, morbide e vellutate, carnose e rosse sono inevitabilmente sinonimo di bellezza e salute. Ben lo sanno le donne che ricorrono al bisturi per ritoccarsele.
Le labbra ideali? Secondo l’editore Harlequin Enterprises, che ha condotto tempo fa un sondaggio piacciono soprattutto quelle morbide e umide e dal sapore di fragola.
Va bene il rossetto per il 37% degli uomini del campione, ma nature al momento clou soprattutto in Francia dove il 63% apprezza il look naturale, come del resto il 60% dei tedeschi e il 52% degli olandesi.

 

 

 IL TRAMONTO DELLE LABBRA AL SILICONE

 

 

 

 

Definitivamente tramontata l’era delle labbra al silicone come rivela una ricerca Astra Demoskopea, secondo la quale il 70% degli uomini italiani non amano le labbra rifatte, o “a cerotto”, e preferiscono baciare e ammirare labbra tutte naturali, più “desiderabili” se sane, preferibilmente carnose e possibilmente sensuali.
Non piace l’eccessivo make-up, con una leggera approvazione nell’utilizzo di lucidalabbra e trucco leggero.

 

CONCLUSIONI

 

Non è insomma sempre vero che ricorrere al rossetto sia l’unico modo per accentuare la luminosità del proprio volto.

Spesso ci sono labbra già naturalmente colorite e luminose, che non hanno bisogno di alcun intervento.

 Per scegliere la tonalità di rossetto giusta bisogna tenere presenti il colore della pelle e quello dei capelli.

 

 

 

 

Per cui una bionda sceglierà un rosa avorio, una nera con la pelle chiara il rosso vivo. Nella nostra cultura la scelta del colore per le labbra è anche una decisione che sembra dover riflettere la nostra personalità. Superati i tempi in cui il rosso rappresentava il colore delle prostitute e qualsiasi donna “per bene” se ne sarebbe tenuta lontana; oggi l’industria cosmetica propone una tale varietà di tinte di rosso, che è impossibile non trovare quello che soddisfi realmente in ogni occasione e stato d’animo.

Ma al di là di tutto, scegliere il rossetto vuol dire per la donna mettere in rilievo la propria personalità, la voglia di mettersi in gioco e di parlare di sé. Secondo alcuni psicologi infatti, il rossetto usato può influire sul proprio modo di porsi nei confronti dell’altro.

 

FINE

 

Dal Web con modifiche  – impaginaz. Orso
 
 

Pubblicato 6 settembre 2011 da tonykospan21 in STORIA... IN SENSO AMPIO

SEDICI ANNI – NUNZIO GALLO – NEGLETTA CANZONE MITO DEGLI ANNI 60   10 comments

 

 

 

 

 

SEDICI ANNI
ATMOSFERE E NOTE… DI UN TEMPO…
A cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 

La canzone di cui parlerò in questa libera antologia
delle canzoni della nostra memoria… è
 
 

di
Nunzio Gallo…
 
 
 
 
 
 
 
Una canzone che all’epoca…1961/1962
vendette oltre un milone di copie… ma che ora…
per una strana negativa magia…
sembra scomparsa del tutto… dal web.
 
 
Dico questo perché non m’aspettavo proprio
di dover “faticare” tanto per trovar notizie e musica…
(c’è anche un’altra diversa canzone del 1951 con lo stesso titolo…
cantata da Achille Togliani )
 
 
 
 
Nunzio Gallo
 
 
 
 
Qualcosa però son riuscito a recuperare e dunque spero,
nel mio piccolo, di poter, anche se solo in minima parte,
colmare la grave lacuna…
 
 
Sì perché la canzone a mio parere è delicata e dolce
come testo e musica e l’interpretazione di Nunzio Gallo,
cantante napoletano, decisamente elegante e raffinata…
 
 
 
 

Nunzio Gallo

 
 
 
 
 
Dicevo che la canzone è del 1961, scritta da Aurelio Fierro,
e per confermare la sua notorietà all'epoca…
vinse pure la Canzonissima di quell’anno
e fu anche la più gettonata nei mitici juke box… (li ricordate?)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Prima di passare all'ascolto della canzone
immergiamoci per un attimo nell'atmsofera di quell'anno.
 
 
Siamo nel 1961…
l’anno del primo uomo nello spazio… Jurij Gagarin
 
 
 
 
 

 
 
 
 
dell’incontro tra Kennedy e Krusciev
 
 
 
 
 

 

 

 

ed anche del centenario dell’unità d’Italia che viene ricordato
con varie manifestazioni…
soprattutto a Torino ed a cui partecipai…
 
 
 
 
 

 
 
 
 
Ecco il testo…
 
 
SEDICI ANNI NON DEVI PIANGER MAI COSI’
HAI L’ETA’ DEL SORRISO
NON INTRISTIRE GLI OCCHI TUOI DI PRIMAVERA
SEDICI ANNI NON DEVI PIANGER MAI COSI’
SE IO NON DEVO AMARTI
ASPETTERO’ I SORRISI TUOI
LA FELICITA NON PIANGERE PERCHE’
IL TUO TEMPO NON HA INCONTRATO IL MIO
TU SEI IL DOMANI IO L’OGGI CHE VA’
SEDICI ANNI NON DEVI PIANGER MAI COSI’
HAI L’ETA’ DEL SORRISO L’AMORE TUO SARA’
QUELLO CHE UN DI’ VERRA’
SEDICI ANNI NON PIANGER MAI D’AMORE
 
 
 
 

 

 

Ma ora ascoltiamola con questo video…
in cui c’è anche una bella presentazione
dell'indimenticabile Mike Buongiorno…

 

 
Nota

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
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Pubblicato 6 settembre 2011 da tonykospan21 in CANZONI DI UN TEMPO..., Senza categoria

LA PRINCIPESSA TRISTE – ARTE E CLASSICA – SISSI E… DIANA…   2 comments

 

 
 
PRINCIPESSA TRISTE
CLASSICA ED ARTE
 
 
 
 
 

Stavolta l’accostamento
tra musica classica ed arte…
va oltre il tempo…
 
 

 
 
la famosa Principessa Sissi,
imperatrice d'Austria e regina d'Ungheria,
protagonista di una vera e propria favola
dal finale ahimé tragico…,
ritratta qui sotto in un dipinto
di Franz Xaver Winterhalter è infatti accostata
alla musica medievale
“Principessa triste” – Epopea n. 2 –
– a mio parere molto bella –
(Musicista Michele Mangani)
 
 
 
 

Franz Xaver Winterhalter – La Principessa Sissi
 
 
 

Alla sua tragica storia mi piace poi 
anche associare quella di un'altra Principessa
protagonista di un analogo triste destino…
anche se in circostanze del tutto diverse.
La Principessa Diana…
 
 
 
Diana… Principessa triste… e sfortunata dei nostri giorni

 

 

Buon ascolto da Orso Tony

 

 

E’  IN FACEBOOK LA PAGINA…
PSICHE E SOGNO

Pubblicato 6 settembre 2011 da tonykospan21 in ARTE MUSICA E..., Senza categoria

STRESS DA RIENTRO DALLE VACANZE? ECCO COME SUPERARLO…   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
STANCHI TRISTI
PERCHE’ TORNATI DALLE VACANZE?
 
ECCO DEI CONSIGLI UTILI
PER IL RITORNO AI NOSTRI SOLITI RITMI…
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
PER UN RIENTRO… MORBIDO
 
 

Senso di stordimento, calo dell’attenzione, mal di testa, digestione difficile, raffreddore, mal di gola, tosse e dolori muscolari possono essere manifestazioni del cosiddetto “stress da rientro“, o meglio, di quello stato di tristezza post-vacanza.

Quello che succede in realtà è semplice, nel passare dalla spiaggia all’ufficio le abitudini cambiano in modo repentino: se durante le vacanze siamo stati rilassati e occupati in attività che non comportano particolari obblighi, il ritorno a casa e al lavoro rappresenta la ripresa dei ritmi di vita e delle responsabilità della vita quotidiana.

Questi cambiamenti, soprattutto se avvengono in maniera brusca, possono causare una perturbazione nei delicati equilibri dell’organismo. Il corpo necessita di qualche tempo per “acclimatarsi” ed abituarsi alle nuove condizioni di vita e, durante questo periodo, soffre. Da qui, l’impressione del “sentirsi già”, distratti, poco efficienti, con la testa tra le nuvole.

Queste sensazioni, che comunque spariscono in un po’ di tempo, possono essere ridotte e contenute con qualche attenzione. è importante, per prima cosa, prepararsi in anticipo e in modo progressivo al cambiamento e programmare qualche giorno di riposo prima della data effettiva del rientro.

Attenzione anche a riprendere la vita quotidiana in modo graduale non facendosi prendere dal panico dalla mole di lavoro che, probabilmente si è accumulata durante la nostra assenza.

 

 

 

 

UN AIUTO DALLA NATURA

 

 

 

 

La Papaya è un frutto esotico particolarmente ricco di sostanze biologicamente attive. E’ una fonte eccellente di vitamine, in particolare A e C, minerali, carboidrati ed enzimi. Di questi, la papaina esercita una speciale azione digestiva, sia a carico dello stomaco che dell’intestino, tanto da rappresentare un rimedio insostituibile dopo pasti frettolosi e abbondanti. E’ nota inoltre la sua proprietà di eliminare i liquidi in eccesso contrastando la ritenzione idrica e le principali cause della cellulite. La papaina possiede anche azione antisettica e antinfiammatoria.

 

 

 

 

 

 

 

 

16 CONSIGLI
PER NON FARSI VINCERE DALLA MALINCONIA
 
 
 

 
 
 
Le vacanze finiscono troppo in fretta: dall’Inghilterra, un vademecum per non farsi sopraffare dalla malinconia

1 – Fai sesso come in vacanza: non tornare a confinare i rapporti con il partner nei dieci, esausti, minuti che precedono il sonno. Meglio continuare a viverlo con la spensieratezza dell’estate, magari portandolo fuori dalla camera da letto…

2 – Non farti prendere dal panico quando rientrando al lavoro trovi da scaricare migliaia di e-mail. Comincia a leggerle dall’ultima arrivata in su: molti problemi sorti dopo che sei partito potrebbero essersi risolti mentre eri via, consiglia la psicologa Simone Makepeace.

3 – Non farti fagocitare dalla tv. Durante le vacanze la si guarda meno o non la si guarda affatto perché si ha altro di meglio da fare. Trova qualcosa di meglio da fare anche a casa, piuttosto che niente parla con la tua famiglia…

4 -Tieni alti i livelli di luce. Passare da quella solare a quella artificiale sembra alterare chimicamente l’umore. In peggio, naturalmente. Stai il pi첫 possibile all’aria aperta.

5 – Godi delle piccole cose, come in vacanza. Se durante la pausa caffè non trovi coda davanti alla macchinetta, gioiscine apertamente…

6 – Immagina di essere ancora in vacanza. Cucinare pesce se si è stati al mare, comprare mango e papaia se si è tornati da un viaggio esotico. Non 챔 risolutivo, ma aiuta.

7 – Dai un tocco nuovo alla casa. Ridipingere le pareti, cambiare le tende o la posizione dei mobili: preparati, insomma, una “tana” confortevole per il letargo invernale.

8 – Riconsidera la tua vita. In vacanza c’è più tempo per pensare, in autunno 챔 il momento di agire. Se, oziando, ci si è resi conto che c’è qualcosa che non va, o qualcosa che non ci si ricordava di desiderare, prova a cambiare le cose al rientro a casa.

9 – Organizzati. Gli inglesi non hanno dubbi: compilare una lista delle cose da fare rende propositivi.

10 -Trovati un hobby o non abbandonare quello delle vacanze.

11 – Coccolati. Curare il corpo con massaggi, trattamenti a base di erbe e aromaterapia aiuta a mantenere il benessere accumulato durante le vacanze e farne scorta per i giorni di pioggia, o per un qualsiasi lunedì mattina…

12 – Riascolta i tormentoni estivi. Mettere nello stereo o nel lettore compact disc portatile la musica che si ascoltava in vacanza rende più digeribili i mestieri di casa e il tragitto per raggiungere il lavoro.

13 – Non precipitarti a casa dopo il lavoro, la giornata ti sembrerà più lunga e soddisfacente. In Australia, le spiagge si riempiono dalle 5 del pomeriggio in poi, per il dopo-lavoro. In mancanza di meglio, può bastare anche un aperitivo con amici o un primo spettacolo al cinema.

14 – Mantieni il vantaggio. Se, per miracolo, hai perso peso durante le vacanze, cerca di non ricominciare ad abboffarti ai primi freddi. Considera anche che una volta lavata via l’abbronzatura, i fianchi bianchicci sembreranno più grossi.

15 – Organizza dei week end. Appena possibile, cerca un’offerta dell’ultimo minuto, metti il minimo indispensabile in una borsa e parti per una due giorni di relax, cultura o divertimento. O magari vai a trovare gli amici incontrati in vacanza e che vivono in un’altra città.

16 – Comincia già a pensare alla prossima vacanza. Raccogli notizie, depliant e fatti un’idea della meta che vorresti raggiungere. Se poi alla fine non ci andrai non importa, con un bel traguardo in testa l’inverno passarà più in fretta.
 
 
 
 

 
 
 
DAL WEB – IMPAGINAZ. T.K.
 
 
 
Felice ritorno alla… normalità… a noi tutti…
da Tony Kospan
 

Barre-papillons

IL… SALOTTO… DI FACEBOOK…

IN PENA PER UN CIELO INFRANTO – P. ELUARD – FELICE MARTEDI’ IN POESIA E…   1 comment

 

 

 
 
 
Di là dalle idee,
di là da ciò che è giusto e ingiusto,
c’è un luogo.
Incontriamoci là..
Rumi
 
 
 

 
 
 
 
Nota

 

 

IN PENA PER UN CIELO INFRANTO

Paul Eluard

 

In pena per un cielo infranto

per la pioggia che ci bagnerà

vado pensando alla gioia grande

che se vorremo ci prenderà.

Tra dovere ed inquietudine
 
esita questa vita rude.

(è una pena molto grande confessarlo, ora)

Qui ogni cosa odora d’erba.

Su tutto il cielo, in cielo,
 
il volo delle rondini

ci distrae, ci fa pensare…

Io penso una speranza quieta.

 
 
 
 
 

 
 
DA TONY KOSPAN
 
 
 

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