Archivio per 6 settembre 2011
L’OBLIO – A. PIZARNIK – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA Leave a comment
LA ROSA… LA MENDICANTE ED IL POETA… 3 comments









Un bel raccontino poetico e delicato…
direi di più… da brividi per il cuore…
che ha come protagonista il… “Poeta delle rose”…
Rainer Maria Rilke …
L A R O S A

Per andare all’Università percorreva ogni giorno, in compagnia di una sua amica francese, una strada molto frequentata.
Un angolo di questa via era perennemente occupato da una mendicante che chiedeva l’elemosina ai passanti.
La donna sedeva sempre allo stesso posto, immobile come una statua, con la mano tesa e gli occhi fissi al suolo.
Rilke non le dava mai nulla, mentre la sua compagna le donava spesso qualche moneta.
Un giorno la giovane francese, meravigliata domandò al poeta:
– Ma perchè non dai mai nulla a quella poveretta? –
– Dovremmo regalare qualcosa al suo cuore, non alle sue mani – rispose il poeta.
Il giorno dopo, Rilke arrivò con una splendida rosa appena sbocciata, la depose nella mano della mendicante e fece l’atto di andarsene.
Allora accadde qualcosa d’inatteso:
Poi se ne andò stringendo la rosa al seno.
Per un’intera settimana nessuno la vide più.
Ma otto giorni dopo,la mendicante era di nuovo seduta nel solito angolo della via.
Silenziosa e immobile come sempre.
– Di che cosa avrà vissuto in tutti questi giorni in cui non ha ricevuto nulla? – chiese la giovane francese.
– Della rosa – rispose il poeta.
Dal Web – Impaginazione Orso Tony
STORIA… SIGNIFICATI ED ASPETTI DEL ROSSETTO… 5 comments
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I L… R O S S E T T O
NELLA STORIA DELLA… BELLEZZA
LA NASCITA
Ma quando è nato veramente il rossetto?

In particolare utilizzavano cosmetici contenente un elemento tossico come il mercurio.
Ma il rossetto divenne popolare solo nel 1500, durante il regno della regina Elisabetta d’Inghilterra, che usava una miscela di una speciale cera e di un colorante vegetale.
Nel XIX secolo la Regina Vittoria, definì il trucco una maleducazione.
Dalla Seconda guerra mondiale in poi la diffusione dei cosmetici si fece capillare in tutto il mondo occidentale.
L’uso nella forma attuale fu diffuso soprattutto grazie alla cinematografia, cioè ai films prodotti, soprattutto dagli USA, proprio durante il secondo conflitto.

Da sempre simbolo di seduzione le labbra sono il punto del viso che più di ogni altro viene inconsciamente associato alla carica di femminilità di una donna, complici rossetti e matite che ne enfatizzano il fascino. Secondo gli antropologi, le labbra piene ed estroflesse delle donne, avrebbero infatti la funzione di richiamo sessuale. Siccome l’essere umano non esibisce le proprie regioni genitali quando è eccitato (come fanno i nostri cugini primati), trasmette lo stesso messaggio attraverso qualcosa di simile. Le labbra della bocca non solo somigliano a quelle dei genitali femminili, ma quando la donna è sessualmente stimolata, queste arrossano e inturgidiscono.
La psicologa Monica Moore della Webster University, ha per altro osservato che talvolta l’atto di mettere il rossetto di fronte ad uomo è un segnale di disponibilità all’approccio.
E’ innegabile del resto che la fisionomia del volto dipenda in maniera diretta dall’aspetto, dal movimento e dal colore delle labbra, uno degli strumenti più seducenti del fascino femminile. Con la bocca si sorride, si bacia, si parla.
Le labbra ideali? Secondo l’editore Harlequin Enterprises, che ha condotto tempo fa un sondaggio piacciono soprattutto quelle morbide e umide e dal sapore di fragola.
Va bene il rossetto per il 37% degli uomini del campione, ma nature al momento clou soprattutto in Francia dove il 63% apprezza il look naturale, come del resto il 60% dei tedeschi e il 52% degli olandesi.
IL TRAMONTO DELLE LABBRA AL SILICONE
Definitivamente tramontata l’era delle labbra al silicone come rivela una ricerca Astra Demoskopea, secondo la quale il 70% degli uomini italiani non amano le labbra rifatte, o “a cerotto”, e preferiscono baciare e ammirare labbra tutte naturali, più “desiderabili” se sane, preferibilmente carnose e possibilmente sensuali.
Non piace l’eccessivo make-up, con una leggera approvazione nell’utilizzo di lucidalabbra e trucco leggero.
CONCLUSIONI
Non è insomma sempre vero che ricorrere al rossetto sia l’unico modo per accentuare la luminosità del proprio volto.
Spesso ci sono labbra già naturalmente colorite e luminose, che non hanno bisogno di alcun intervento.
Per scegliere la tonalità di rossetto giusta bisogna tenere presenti il colore della pelle e quello dei capelli.
Per cui una bionda sceglierà un rosa avorio, una nera con la pelle chiara il rosso vivo. Nella nostra cultura la scelta del colore per le labbra è anche una decisione che sembra dover riflettere la nostra personalità. Superati i tempi in cui il rosso rappresentava il colore delle prostitute e qualsiasi donna “per bene” se ne sarebbe tenuta lontana; oggi l’industria cosmetica propone una tale varietà di tinte di rosso, che è impossibile non trovare quello che soddisfi realmente in ogni occasione e stato d’animo.
Ma al di là di tutto, scegliere il rossetto vuol dire per la donna mettere in rilievo la propria personalità, la voglia di mettersi in gioco e di parlare di sé. Secondo alcuni psicologi infatti, il rossetto usato può influire sul proprio modo di porsi nei confronti dell’altro.
FINE
SEDICI ANNI – NUNZIO GALLO – NEGLETTA CANZONE MITO DEGLI ANNI 60 10 comments






HAI L’ETA’ DEL SORRISO
NON INTRISTIRE GLI OCCHI TUOI DI PRIMAVERA
SEDICI ANNI NON DEVI PIANGER MAI COSI’
SE IO NON DEVO AMARTI
ASPETTERO’ I SORRISI TUOI
LA FELICITA NON PIANGERE PERCHE’
IL TUO TEMPO NON HA INCONTRATO IL MIO
TU SEI IL DOMANI IO L’OGGI CHE VA’
SEDICI ANNI NON DEVI PIANGER MAI COSI’
HAI L’ETA’ DEL SORRISO L’AMORE TUO SARA’
QUELLO CHE UN DI’ VERRA’
Ma ora ascoltiamola con questo video…
in cui c’è anche una bella presentazione
dell'indimenticabile Mike Buongiorno…
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LA PRINCIPESSA TRISTE – ARTE E CLASSICA – SISSI E… DIANA… 2 comments






Buon ascolto da Orso Tony
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STRESS DA RIENTRO DALLE VACANZE? ECCO COME SUPERARLO… Leave a comment




Senso di stordimento, calo dell’attenzione, mal di testa, digestione difficile, raffreddore, mal di gola, tosse e dolori muscolari possono essere manifestazioni del cosiddetto “stress da rientro“, o meglio, di quello stato di tristezza post-vacanza.
Quello che succede in realtà è semplice, nel passare dalla spiaggia all’ufficio le abitudini cambiano in modo repentino: se durante le vacanze siamo stati rilassati e occupati in attività che non comportano particolari obblighi, il ritorno a casa e al lavoro rappresenta la ripresa dei ritmi di vita e delle responsabilità della vita quotidiana.
Questi cambiamenti, soprattutto se avvengono in maniera brusca, possono causare una perturbazione nei delicati equilibri dell’organismo. Il corpo necessita di qualche tempo per “acclimatarsi” ed abituarsi alle nuove condizioni di vita e, durante questo periodo, soffre. Da qui, l’impressione del “sentirsi già”, distratti, poco efficienti, con la testa tra le nuvole.
Queste sensazioni, che comunque spariscono in un po’ di tempo, possono essere ridotte e contenute con qualche attenzione. è importante, per prima cosa, prepararsi in anticipo e in modo progressivo al cambiamento e programmare qualche giorno di riposo prima della data effettiva del rientro.
Attenzione anche a riprendere la vita quotidiana in modo graduale non facendosi prendere dal panico dalla mole di lavoro che, probabilmente si è accumulata durante la nostra assenza.


UN AIUTO DALLA NATURA
La Papaya è un frutto esotico particolarmente ricco di sostanze biologicamente attive. E’ una fonte eccellente di vitamine, in particolare A e C, minerali, carboidrati ed enzimi. Di questi, la papaina esercita una speciale azione digestiva, sia a carico dello stomaco che dell’intestino, tanto da rappresentare un rimedio insostituibile dopo pasti frettolosi e abbondanti. E’ nota inoltre la sua proprietà di eliminare i liquidi in eccesso contrastando la ritenzione idrica e le principali cause della cellulite. La papaina possiede anche azione antisettica e antinfiammatoria.

1 – Fai sesso come in vacanza: non tornare a confinare i rapporti con il partner nei dieci, esausti, minuti che precedono il sonno. Meglio continuare a viverlo con la spensieratezza dell’estate, magari portandolo fuori dalla camera da letto…
2 – Non farti prendere dal panico quando rientrando al lavoro trovi da scaricare migliaia di e-mail. Comincia a leggerle dall’ultima arrivata in su: molti problemi sorti dopo che sei partito potrebbero essersi risolti mentre eri via, consiglia la psicologa Simone Makepeace.
4 -Tieni alti i livelli di luce. Passare da quella solare a quella artificiale sembra alterare chimicamente l’umore. In peggio, naturalmente. Stai il pi첫 possibile all’aria aperta.
5 – Godi delle piccole cose, come in vacanza. Se durante la pausa caffè non trovi coda davanti alla macchinetta, gioiscine apertamente…
6 – Immagina di essere ancora in vacanza. Cucinare pesce se si è stati al mare, comprare mango e papaia se si è tornati da un viaggio esotico. Non 챔 risolutivo, ma aiuta.
7 – Dai un tocco nuovo alla casa. Ridipingere le pareti, cambiare le tende o la posizione dei mobili: preparati, insomma, una “tana” confortevole per il letargo invernale.
8 – Riconsidera la tua vita. In vacanza c’è più tempo per pensare, in autunno 챔 il momento di agire. Se, oziando, ci si è resi conto che c’è qualcosa che non va, o qualcosa che non ci si ricordava di desiderare, prova a cambiare le cose al rientro a casa.
9 – Organizzati. Gli inglesi non hanno dubbi: compilare una lista delle cose da fare rende propositivi.
10 -Trovati un hobby o non abbandonare quello delle vacanze.
11 – Coccolati. Curare il corpo con massaggi, trattamenti a base di erbe e aromaterapia aiuta a mantenere il benessere accumulato durante le vacanze e farne scorta per i giorni di pioggia, o per un qualsiasi lunedì mattina…
13 – Non precipitarti a casa dopo il lavoro, la giornata ti sembrerà più lunga e soddisfacente. In Australia, le spiagge si riempiono dalle 5 del pomeriggio in poi, per il dopo-lavoro. In mancanza di meglio, può bastare anche un aperitivo con amici o un primo spettacolo al cinema.
15 – Organizza dei week end. Appena possibile, cerca un’offerta dell’ultimo minuto, metti il minimo indispensabile in una borsa e parti per una due giorni di relax, cultura o divertimento. O magari vai a trovare gli amici incontrati in vacanza e che vivono in un’altra città.
IN PENA PER UN CIELO INFRANTO – P. ELUARD – FELICE MARTEDI’ IN POESIA E… 1 comment

c’è un luogo.
Incontriamoci là..
Rumi


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IN PENA PER UN CIELO INFRANTO
Paul Eluard
In pena per un cielo infranto
per la pioggia che ci bagnerà
vado pensando alla gioia grande
che se vorremo ci prenderà.
Tra dovere ed inquietudine
esita questa vita rude.
(è una pena molto grande confessarlo, ora)
Qui ogni cosa odora d’erba.
Su tutto il cielo, in cielo,
il volo delle rondini
ci distrae, ci fa pensare…
Io penso una speranza quieta.





