La luna generosa proietta la sua luce su ogni abitazione e una dolce brezza avvolge ogni dimora.
Dipende da noi se riceverla come brezza o come vento gelido e impetuoso; il problema però non è il vento in sé… bensì chi esso incontra sul suo cammino.
Qualcuno mi ha detto che il vento freddo viene chiamato”vento celeste“.
Secoli fa, durante la dinastia Tang, quando il monaco cinese Chau-chau chiese al suo maestro zen Nan-ch’uan se fosse possibile trovare la Via…
Nan-ch’uan rispose:
“Se miri ad essa ti sfuggirà.”
Ciò che definiamo Paradiso, Felicità, Dharma o Nirvàna, non deve essere cercato fuori di noi, perchè ognuno di noi ce l’ha già dentro.
Basta essere consapevoli del fatto che ne siamo naturalmente dotati.
Breve Bio e la sua nota poesia “Il ponte Mirabeau”
a cura di Tony Kospan
Guillaume Apollinaire (ma il suo vero nome era Wilhelm Apollinaire de Kostrowitsky) nacque a Roma il 26 agosto 1880 da un ufficiale italiano ed una polacca.
Si trasferì giovanissimo a Parigi.
Lì entrò in contatto con le avanguardie culturali dell’epoca… e frequentò personalità quali Maurice de Vlaminck, André Derain, Pablo Picasso, Georges Braque, Henri Matisse e De Chirico… divenendo anche il teorico del movimento pittorico cubista.
Eccolo qui dipinto da De Chirico
Già allora appare forte la sua curiosità verso tutto quel che è nuovo… tecnologico e moderno… e questo lo portò anche ad appoggiare il movimento che proprio del modernismo fece la sua bandiera e cioè il futurismo di Marinetti.
Nel 1910 iniziò, ormai trentenne, la sua vita letteraria con un libro di sedici racconti “L’eresiarca & C.”, e dopo altre esperienze letterarie pubblicò nel 1913 “Alcools” una raccolta di sua poesie , che ebbe gran successo ed influenzò molto tutta la letteratura francese, ed è oggi considerata il suo capolavoro… insieme con “Calligrammes” del 1918.
Le poesie di “Alcools” risentono degli influssi del Simbolismo francese e mostrano un'intrinseca bella musicalità pur legate ai temi della malinconia e del sogno.
Dopo queste, tante altre furono le sue pubblicazioni…, che però si diressero pian piano sempre di più verso tematiche industriali e tecnologiche dell’epoca come l’automobile, il cinema, etc… esplorando nel contempo nuovi strumenti tecnici ed espressivi come l’eliminazione della punteggiatura, il verso libero, lo sperimentalismo grafico del calligramma.
Morì il 9 novembre 1918, in un modesto attico parigino e fu sepolto insieme ad altri grandi personaggi dell’epoca nel cimitero di Père Lachaise.
Leggiamo ora una delle sue più belle poesie…
divenuta anche una canzone…
IL PONTE MIRABEAU Guillaume Apollinaire
Sotto il ponte Mirabeau scorre la Senna E i nostri amori Me lo devo ricordare La gioia veniva sempre dopo il dolore
Venga la notte suoni l'ora I giorni se ne vanno io rimango
Le mani nelle mani faccia a faccia restiamo Mentre sotto Il ponte delle nostre braccia passa L'onda stanca degli eterni sguardi
Venga la notte suoni l'ora I giorni se ne vanno io rimango L'amore se ne va come L'amore se ne va Com'è lenta la vita E come la Speranza è violenta quest'acqua corrente
Venga la notte suoni l'ora I giorni se ne vanno io rimango Passano i giorni e passano le settimane Né il tempo passato Né gli amori ritornano Sotto il ponte Mirabeau scorre la Senna Venga la notte suoni l'ora I giorni se ne vanno io rimango
Questo mitico brano degli anni 60 contro ogni guerra…
non diventerà “vecchio” finché ci saranno guerre…
CON DIO DALLA NOSTRA PARTE With God on our side
Parole e musica Bob Dylan
Il mio nome non conta niente e La mia età ancora meno Il paese dal quale vengo è chiamato Midwest Sono cresciuto lì e mi hanno insegnato ad obbedire alle leggi E che il paese in cui vivo ha Dio dalla sua parte. I libri di storia lo dicono E lo dicono così bene La cavalleria caricava E gli indiani cadevano La cavalleria caricava E gli indiani morivano Ma il Paese era giovane con Dio dalla sua parte. La guerra ispano-americana Ha fatto il suo tempo Ed anche la guerra civile E' stata presto dimenticata Ed i nomi degli eroi Li ho imparati a memoria Con i fucili nelle loro mani E Dio dalla loro parte. La prima guerra mondiale, ragazzi è iniziata e finita La ragione per cui combattere Non l'ho mai capita Ma ho imparato ad accettarla Ad accettarla con orgoglio Perché non conti i morti Quando hai Dio dalla tua parte. Quando la seconda guerra mondiale Si concluse Noi perdonammo i tedeschi E poi ne diventammo amici Anche se ne hanno ammazzato 6 milioni Li hanno bruciati nei forni Anche i tedeschi adesso Hanno Dio dalla loro parte. Ho imparato ad odiare i russi Nel corso della mia intera vita Se un'altra guerra incomincerà Saranno loro da combattere da odiare e da temere Per correre e nasconderci Ed accettare tutto coraggiosamente Con Dio dalla nostra parte. Ma adesso abbiamo armi con polvere chimica E se saremo costretti a fare fuoco Fuoco dovremo fare Uno premerà il bottone E farà saltare il mondo intero E non devi mai fare domande Quando Dio è dalla tua parte. Per molte oscure ore Ho pensato a questo Che Gesù Cristo Fu tradito da un bacio Ma io non posso pensare per voi Solo voi dovete decidere Se Giuda Iscariota Aveva Dio dalla sua parte. Adesso devo andarmene Ho una stanchezza infernale La confusione che provo Non c'è lingua che possa descriverla Le parole riempiono la mia testa E cadono sul pavimento Se Dio è dalla nostra parte Fermerà la prossima guerra
Le fonti si confondono col fiume i fiumi con l’Oceano i venti del Cielo sempre in dolci moti si uniscono niente al mondo è celibe e tutto per divina legge in una forza si incontra e si confonde.
Perché non io con te?
Vedi che le montagne baciano l’alto del Cielo, e che le onde una per una si abbracciano. Nessun fiore-sorella vivrebbe più ritroso verso il fratello-fiore.
E il chiarore del sole abbraccia la terra e i raggi della Luna baciano il mare.
Per che cosa tutto questo tenero lavoro se tu non vuoi baciarmi?