PENSIERI SULLA PACE CHE VENGONO DA LONTANO….   Leave a comment

 

 

 

 
 
PENSIERI SULLA PACE
 
 
 
 
 
CHE VENGONO DA LONTANO….
 
 
 

 

 
 
Demade usava dire che gli Ateniesi decretavano la pace solo se erano vestiti a lutto: con ciò intendeva rimproverarli per il fatto che erano sempre pronti a muovere guerra e si ponevano il problema di stipulare la pace solo di fronte alla strage dei propri uomini.
Plutarco
 
 
 
 
“Ma noi siamo molto più pazzi degli Ateniesi: per nulla istruiti da tanti anni di sciagure, non solo non detestiamo ancora la guerra, ma neppure lontanamente mettiamo in cantiere la pace, che invece dovrebbe perennemente regnare tra i cristiani.”
Parole di oggi? No – Erasmo da Rotterdam grande umanista del cinquecento.
 

 
 
 

«Sono solito domandarmi, spesso meravigliato, cosa mai spinga, non dico i cristiani, ma gli uomini tutti, a tale punto di follia da adoperarsi, con tanto zelo, con tante spese, con tanti sforzi, alla reciproca rovina generale della guerra. Che altro infatti facciamo nella vita se non la guerra o prepararci alla guerra? Neppure tutte le bestie combattono tanto, ma solo le belve, le bestie cattive. E neppure queste combattono fra loro, ma solo se sono di specie diverse. Combattono con mezzi naturali. Non come noi con macchine escogitate da un’arte diabolica».
Sempre Erasmo da Rotterdam, Elogio della follia
 
 
 
 
La guerra piace a chi non la conosce.
(In latino : Dulce bellum inexpertis).
 

 
 
 

“E se c’è una cosa, tra le attività degli uomini, che è opportuno intraprendere con esitazione, e che anzi è opportuno evitare, scongiurare, respingere ( = fugere, deprecari, propellere !!! ) in ogni modo possibile, quella è la guerra: nulla è più empio di essa, nulla più sciagurato, nulla più pericoloso; da nulla è più difficile venire fuori, nulla è più tetro e più indegno dell’essere umano, per non dire del cristiano.”
Sempre Erasmo
 
 
 
 
Chi vede come noi uomini siamo fatti e pensa che la guerra è bella
o che valga più della pace è storpio di mente.
Cartesio
 

 
 
 

La pace non è assenza di guerra: è una virtù, uno stato d’animo,
una disposizione alla benevolenza, alla fiducia, alla giustizia”.
Baruch Spinoza
 

 
 
 

La guerra non è altro che una comoda elusione dei compiti della pace. In quanto sostituisce l’avventura esterna al lavoro e al miglioramento interno, essa è moralmente così screditata che si può ben pensare non sia mai stata altro che un mezzo di oppressione interna e di assoggettamento dei popoli, il grande mezzo ingannatore per indurli a gridare ‘evvive’ alla propria sconfitta di fronte al governo vittorioso.

Thomas Mann
 

 
 
 

Una cosa sola non ha sviluppato l’uomo: la caserma.
Joseph Ernest Renan
TONY KOSPAN

 
 
 

 

DAL WEB – IMPAGINAZIONE T.K.
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 

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