Archivio per 8 agosto 2011

CONTINUI A CHIEDERMI – N. QABBANI – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
CONTINUI A CHIEDERMI
Nizâr Qabbâni
 
Continui a chiedermi
la data della mia nascita
prendi nota dunque
di ciò che tu non sai,
la data del tuo amore:
quella è per me
la data della mia nascita.
 
 
 
 
 
 
Da Tony Kospan
 
 
 

Pubblicato 8 agosto 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

TITITA TITUTU TIIIPATITITUUU – TORMENTONE DA VERO E PROPRIO RECORD…   2 comments

 
 
IL SUPER SUPER SUPER TORMENTONE….
 
DAVVERO DA RECORD…
 
 

 
E'  un fantastico e divertente…
tormentone musicale…
 
Accendete le casse al massimo…
e via!
 
Rimarrete sorpresi!
 
E se lo ricordate vi farà piacere
riascoltarlo….
 
 
 
 
Ma attenzione!!!!
 
Dopo un pò… staccate!!!!
 
Rischiate di diventare…
tititatititutu dipendenti !!!!!!!
 
 
Nota 

TITITA TITUTU TIIIPATITITUUU

 

Ciaooooooooo dall’Orso…

Scappooooooooooooooo

 

 

IL TUO SALOTTO DI SOGNO DI FACEBOOK?
APRI LO SCRIGNO

Pubblicato 8 agosto 2011 da tonykospan21 in BUONUMORE, Senza categoria

LA PEGGIORE CATEGORIA? I… SAPIENTONI! BY LITTIZZETTO…   2 comments

 

 

 

 

Una categoria umana da evitare accuratamente?

Più delle spine nel branzino?
 
 



 

 

Quella dei Dotti Medici e Sapienti!

Quelli cioè che la sanno e te la spiegano sempre.

By Luciana Littizzetto…

 

 

 

 

Tu comunichi una notizia che può variare dall’appuntamento col gommista all’arrivo della sonda Cassini.
E loro? La sanno già.
Anzi. Te la spiegano meglio e nel dettaglio.

Tu prepari il sugo e loro intervengono con pareri e consigli.

Tu racconti agli amici una barzelletta e ti interrompono continuamente per puntualizzare.

Tu chiedi l’ora e questi partono dal funzionamento della meccanica interna dell’orologio.

 
Tu domandi che tempo fa e loro te lo dicono partendo dal… Big Ben.
 
I Sapientini sono quelli che se devono comperare un paio di scarpe mandano alla neuro i commessi.
 
 
 
 
 
Io ci ho avuto un fidanzato così. Il castigo del cielo acquistava le scarpe e poi le rodava in casa tutto il giorno successivo per verificare l’effettiva comodità del prodotto. Ma per non sporcare la suola foderava il pavimento coi fogli di giornale. Io entravo in casa e dicevo: «Dài il bianco?». No. Provava le scarpe.
 
E poi mi chiamava «Carissima».
Io uno che mi chiama carissima lo prenderei a sprangate.
Carissima dillo alla tua capoufficia, alla tua zia Giunchiglia di Loano, alla tua maestra di cha cha cha, ma non a me che dovrei essere la tua amatissima, semmai…
 
 
 
 
 
 
 
Ma dove i Dotti Medici e Sapienti danno il meglio?
Al ristorante, ovvio!!!
 
 
 
Prima cosa chiedono con minuzia gli ingredienti delle specialità della casa e poi dibattono del perché e del percome il cuoco cucini il tal piatto in tal modo, mentre loro lo cucinerebbero in un altro.
E poi ordinano sempre i piatti senza qualcosa.
E di solito senza qualcosa di fondamentale.
Il risotto alla milanese senza zafferano, il carpaccio ben cotto senza parmigiano e la pizza marinara senza aglio.
 
 
Insomma.., a gavu ‘lfià [levano il fiato].
 
 
 
 
 
 
 
Che ci facciamo con gente così?
Al massimo una partita a Trivial Pursuit.
Perdendo, naturalmente.
 
 
 

 

 

DAL WEB – IMPAGINAZIONE T.K.

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 
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IL MISTERO DEL DISCO DI FESTOS   Leave a comment

 

 

 

 

IL MISTERO DEL DISCO DI FESTOS

 

Ogni tanto gli archeologi trovano oggetti misteriosi ed enigmatici; con caratteri indecifrabili, con strani glifi, formule magiche arcaiche, con esseri amorfi e via dicendo.

Oggetti di questo tipo ormai se ne contano a migliaia e alcuni di essi rimangono nascosti e dimenticati nei vari scantinati dei musei.

Uno di questi strani oggetti, sebbene se ne sia discusso parecchio, non ha ancora avuto la fortuna di divenire celebre e ammirato come altri suoi simili.

Si tratta del disco di Festos, trovato a Festos (Creta) dall' Italiano Luigi Perneri nel 1908; è una tavoletta circolare di terracotta realizzata nel 1700 a.C., raffigurante geroglifici non ancora interpretati. Reperto archeologico piuttosto ambiguo, bellissimo dal punto di vista estetico, reca sulle due facciate (come possiamo vedere dal disegno: sono presenti entrambe le facce del disco) segni pittografici che rappresentano pietre, uomini, foglie, pesci sconosciuti, oltre che un boomerang, che come sappiamo è un arma di origine oceanica e non greca!

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Queste incisioni non furono fatte a mano, ma realizzate con 45 punzoni, fatto altrettanto ambiguo per l'epoca, poiché il primo a usare i punzoni fu un certo Gutenberg solo 3000 anni più tardi. Prima di stabilire la sua origine cerchiamo di chiarire che cosa potrebbe rappresentare questo disco. Per alcuni si tratterrebbe o di un inno religioso o di un canto di guerra, o anche di una profezia magica.

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Secondo l'esperto di lingua micenea Rosario Viene non si tratta di inni o canti poiché non è una scrittura: le figure costituirebbero un calendario usato per calcolare la durata dell'anno solare, basato su un ciclo di 128 anni, rivelatosi ancor più preciso persino del calendario gregoriano, studiato nel 1582 e ancora in uso oggi. Benché queste teorie siano interessanti, non abbiamo ancora capito di preciso che cosa vogliano rappresentare questi segni, e chi e perché li fece!

 

 

 

 

Il motivo: le parole corrono lungo una spira, sia da un lato che dall’altro; i ricercatori si sono detti: ma dove comincerà la scrittura? Dal centro? Dalla periferia verso il centro? Andando verso dove?
 
Sommando i segni presenti nelle 61 parole che appaiono, troviamo un totale di 242 segni, una cifra irrisisoria paragonata ai 30.000 che hanno permesso di decifrare la scrittura lineare B, i 7.500 della lineare A e i 1.600 della scrittura geroglifica cretese.

Analizzando bene, i segni sono estremamente realistici ottenuti con la stampa di 45 punzoni, su entrambi i lati.
 
Si tratta probabilmente del primo caso nella storia di un'iscrizione realizzata con l'aiuto di caratteri mobili.

Per ora è destinato a conservare il suo mistero.

Si ritiene che sia stato realizzato intorno al 1700 a.c. (ovvero piu di 3700 anni fa). Molti lo citano come primo esempio di stampa : infatti sulla argilla ancora umida furono impressi i caratteri con una serie di “sigilli” rappresentanti 45 simboli.
 
I sigilli in altre civiltà come la mesopotamica o l'egiziana venivano invece usati per autenticare ad esempio i documenti o per identificarne gli autori (si usava la cera come base).
 
Questo sistema, usato nel disco, invece è lo stesso o molto simile che userà
Gutenberg nell'inventare la stampa moderna a caratteri mobili.
 
Per altri invece potrebbe ssere un calendario…
 
 
Il mistero ad oggi… non risulta svelato…
 
 
 
 
FONTI:
Focus Storia, primavera 2005;
– Civiltà Scomparse, viaggio tra gli enigmi dell'umanità;
– Un interessante studio condotto da studiosi francesi si trova alla pagina:
http://disque.phaistos.free.fr
– Pasquale Arciuolo
– Altri siti web
 
IMPAGINAZ. E COORDIN. T.K.

 
 
 
 
IL TUO SALOTTO DI SOGNO?

 
 
 
 

Pubblicato 8 agosto 2011 da tonykospan21 in MISTERI ED ENIGMI, Senza categoria

IL CANE ABBANDONATO… BELLISSIMA POESIA   6 comments

 
 
 
 
 
 
 
IL CANE ABBANDONATO… BELLISSIMA POESIA…
 
 
 
 

 
 
 
Abbandono per un attimo pensieri estivi e leggeri
per dedicarmi ad un tema che in questi giorni,
come ogni anno, è ahimé in prima pagina…
e che non è mai inutile affrontare…
 
 
 
Lo faccio con questa splendida poesia…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL CANE ABBANDONATO
Maria Monti
 
Povero cane abbandonato
che vaghi per le strade senza meta
in cerca di qualcosa che non trovi
un osso, una cuccia, una carezza.
Al chiar di luna vedi lontano
un’ombra, le corri incontro
festoso, ma non è che un cane,
un povero cane randagio come te,
in cerca di quel che cerchi te:
un osso, una cuccia, una carezza
I tuoi nemici: il cacciatore
che ti abbandona quando sei vecchio
e stanco, la famiglia che ti lascia
per andare al mare, il vicino
di casa che odia il tuo abbaiare,
il bimbo stanco di giocare
con te, più non ti vuole
e la madre che dice,
aprendoti la porta: vattene via,
vai incontro al tuo destino!
Ella non sa, di togliere al bambino,
un amico fedele pronto per lui
a dar la vita stessa,
per un osso, una cuccia, una carezza.
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 

QUANDO FINISCE LA NOTTE? RACCONTINO SUBLIME   Leave a comment

 

 

 

 

                    

 

 

UN RACCONTINO… SUBLIME…

 

 

Flower_Worlds_03_by_votsnef.jpg 03-10-07 Notte image by clamas58

 
 
 
QUANDO FINISCE LA NOTTE?
(Bruno Ferrero, Il Canto del Grillo)
 
 
 
 

Un vecchio rabbino domandò una volta ai suoi allievi

da che cosa si potesse riconoscere il momento preciso

in cui finiva la notte e cominciava il giorno.

“Forse da quando si può distinguere con facilità
un cane da una pecora?”.

“No”, disse il rabbino.

“Quando si distingue un albero di datteri da un albero di fichi?”.

“No”, ripeté il rabbino.

“Ma quand’è, allora?”, domandarono gli allievi.

Il rabbino rispose:

“E’ quando guardando il volto di una persona qualunque,
tu riconosci un fratello o una sorella.

Fino a quel punto è ancora notte nel tuo cuore”.

 
 
 

 

 

“Abbiamo imparato a volare come gli uccelli,
a nuotare come i pesci,
ma non abbiamo imparato l’arte di vivere come fratelli”
(Martin Luther King).
 
 
 

 

 

Ciao da Tony Kospan

 

 

  
LA TUA PAGINA DI SOGNO? 
 
 
 
 
 

Pubblicato 8 agosto 2011 da tonykospan21 in RACCONTI E TESTI SUBLIMI

L’ESTATE CON VIVALDI… IL SONETTO… ARCIMBOLDO… VAN GOGH… – ARTE E CLASSICA   Leave a comment

 
 
 
La siesta – Van Gogh
 
 
 
L'ESTATE CON VIVALDI… IL SONETTO… ARCIMBOLDO…
VAN GOGH… E TANTO ALTRO…
 
 
 
Stavolta pensavo di accostare la bella musica
dell'Estate di Vivaldi
a questo dipinto di Arcimboldo
(a cui alcuni mesi fa ho dedicato un ampio post)
e che è ormai quasi unanimente considerato
l'emblema dell'estate…
 
 
 
 
Giuseppe Arcimboldo – L'Estate – 1563
Kunsthistorisches Museum – Vienna
 
 
 
Ma sublimi appariono anche
“LA PASSEGGIATA D'ESTATE” del Tiepolo
e diversi dipinti di Van Gogh
che vedremo nel video…. più giù…
 
 
 

Summer Stroll
Giandomenico TiepoloPasseggiata d'estate

 
 
 
 
Leggeremo prima però anche il sonetto
che ispirò la musica di Vivaldi.
 
 
 
 
 
 
L'ESTATE DI VIVALDI
 
 
Questo è sicuramente il concerto di Vivaldi con più efficacia descrittiva.
 
La tempesta estiva ne è la protagonista
e la si sente avvicinarsi nella calura estiva
per poi scoppiare nel finale in tutta la sua violenza.
 
Il pastore spaventato dal temporale improvviso è descritto dall’assolo.
 
La musica fu ispirata da questo sonetto di autore ignoto…
 
 

 

 

L'ESTATE – SONETTO
 
Sotto dura stagion dal sole accesa
Langue l'huom, langue 'l gregge, ed arde 'l pino,
Scioglie il cucco la voce, e tosto intesa
Canta la tortorella e 'l gardellino.
Zeffiro dolce spira, ma contesa
Muove Borea improvviso al suo vicino;
E piange il Pastorel, perché sospesa
Teme fiera borasca, e 'l suo destino;
Toglie alle membra lasse il suo riposo
Il timore de' lampi, e tuoni fieri
E de mosche, e mosconi il stuol furioso:
Ah che pur troppo i suoi timor sono veri
Tuona e fulmina il cielo grandinoso
Tronca il capo alle spiche e a' grani alteri.
 
 
 
 
 
 
Dicevo su del collegamento  tra la sublime musica di Vivaldi
con l'Estate di Arcimboldo… ma poi ho deciso
di effettuarlo invece con Van Gogh 
 
 
 
 
 
 
 
 
grazie a questo stupendo video
che ci consente di ammirare le sue grandi opere d'arte, 
dai caldi colori, che ci immergono nel pieno dell'atmosfera dell'estate.
 
 
 
 
Nota video
Vivaldi
 
 
 
 
Buona visione e buon ascolto
da Tony Kospan e… felice estate a tutti…
 
 

coração azulcoração azulcoração azulcoração azul

FANTMONDOPOESIA.jpg picture by orsotony21

Pubblicato 8 agosto 2011 da tonykospan21 in ARTE MUSICA E..., Senza categoria

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