Sogni e ricordi… fili futuri e passati di mille colori chiari e scuri s'aggrovigliano in un gomitolo d'immagini e di voci che ci tengon vivi con le loro scolpite emozioni.
E' un sogno o un ricordo l'intimo incontro tra colonne d'arte romantica tra musiche dolci e profonde tra profumi di vita vissuta?
Cerco d'entrare… ancora una volta in quel confuso gomitolo specchio della vita per riveder quell'immagine per riascoltar quella voce per risentir quel profumo e lì sostando… all'infinito rivivere quel magico momento… …di sogno o ricordo…
Sogni e ricordi abbracci della mente in balia del presente…
Una donna stava innaffiando il giardino della sua casa quando vide tre vecchietti carichi di anni e di esperienze che stavano di fronte al suo giardino. Ella non li conosceva e disse: “Non mi sembra di conoscervi, ma dovrete essere affamati. Vi prego, entrate in casa così che mangiate qualcosa.” Essi domandarono: ‘Non c’è l’uomo di casa?’ “No!” – rispose lei- “non è in casa”. “In tal caso, non possiamo entrare” dissero.
All’imbrunire, quando il marito rincasò, ella gli raccontò tutto ciò che le era capitato. “Allora, dì loro che son rientrato e, dunque, invitali pure ad entrare!” La donna quindi uscì per invitare i tre uomini a casa.
“Non possiamo entrare tutti e tre insieme in una casa”… spiegarono i vecchietti. “Perché?”… volle sapere lei. Uno degli uomini indicò uno dei suoi amici e spiegò: “Il suo nome è Ricchezza”. Subito dopo indicò l’altro. “Il suo nome è Successo ed io mi chiamo Amore. Adesso và dentro e decidi con tuo marito quale di noi tre desiderate invitare a casa vostra.”
La donna entrò in casa e raccontò a suo marito tutto ciò che i tre uomini le avevano detto. Lui si rallegrò e disse: “Che bello! Se è così, allora invitiamo Ricchezza, che venga, e riempia la nostra casa!” Sua moglie non era d’accordo: “Caro, perché non invitiamo Successo?” La figlia della coppia stava ascoltando dall’altra parte della casa ed entrò di corsa. “Non sarebbe meglio far entrare Amore? Così la nostra famiglia sarebbe piena di amore.” “Prendiamo in considerazione il consiglio di nostra figlia”… disse il marito alla moglie. “Và fuori ed invita Amore perché sia nostro ospite.’
La moglie uscì e chiese loro: “Chi di voi è Amore? Che venga, per favore, e sia il nostro invitato”.
Amore si alzò dalla sedia e cominciò ad avanzare in direzione della casa. Anche gli altri due si alzarono e lo seguirono.
Alquanto sorpresa, la signora chiese a Ricchezza e a Successo: “Io ho invitato solo Amore: perché venite anche voi?”
I tre replicarono insieme: “Se avessi invitato Ricchezza o Successo gli altri due sarebbero rimasti fuori, ma giacché hai invitato Amore, dovunque egli vada, noi andiamo con lui”.
Laddove c’è amore, c’è anche ricchezza e successo.
per una continua lotta interiore tra luce e tenebre…
riuscì a cogliere in modo magistrale
la complessità del proprio IO…
che poi, se davvero vogliamo guardarci dentro…,
non è poi tanto dissimile dal nostro…
Prestissimo orfano di padre
ebbe un’infanzia difficile a causa del patrigno
e non volendo intraprendere una classica vita borghese
si rifugiò in quella “bohemienne” del Quartiere Latino.
La sua vita fu intensa e tempestosa…
tra tentativi di suicidio… amori sregolati… alcool e droghe
ma insieme attiva negli ambienti culturali parigini
dove ebbe modo di confrontarsi
con altri grandi letterati dell’epoca …
Il suo libro di poesie più famoso
ed in un certo senso “rivoluzionario” è
I fiori del male
del 1857
(per il quale subì condanna e censura).
Scrisse anche libri di critiche d’arte
Curiosità estetiche del 1868 e L’arte romantica, 1868 -1870
in cui manifestò il suo pensiero sull’arte.
La sua stella cometa era il romanticismo…
ma i contenuti della sua poesia
nascevano da qualsiasi aspetto della vita reale
(ad esempio le industrie con l’immagine di
«fiumi di carbone salgono in cielo»).
Con la sua ultima opera – Spleen di Parigi –
sperimentò anche la poesia in prosa.
Morì nel 1867 a soli 46 anni
dopo una paralisi ed un tremenda agonia.
Fu sepolto in forma anonima nella tomba di famiglia…
e solo nel 1949 la Corte di Cassazione Francese
ha riabilitato le sue opere e la sua memoria.
Certo la sua opera che ancor oggi risplende
d'immensa luce propria è
I FIORI DEL MALE.
Opera talmente bella che Carlo Dossi, dopo averla letta,
si convinse a non scriver più poesie.
Ascoltiamo ora in questo video la poesia Albatros,
per me tra le sue più belle…,
in cui simbolicamente è tratteggiata
proprio la figura del Poeta,
spesso schernita dalla “Società”…,
che non ne comprende la grandezza
proprio perché è troppo più avanti.
E, se ci va, leggiamola anche…
per coglierne
forse meglio ogni sfumatura…
L’ALBATRO
Spesso, per divertirsi, le ciurme catturano degli albatri, grandi uccelli marini, che seguono, compagni di viaggio pigri, il veliero che scivola sugli amari abissi.
E li hanno appena deposti sul ponte, che questi re dell’azzurro, impotenti e vergognosi, abbandonano malinconicamente le grandi ali candide come remi ai loro fianchi.
Questo alato viaggiatore, com’è goffo e leggero! Lui, poco fa così bello, com’è comico e brutto!
Qualcuno gli stuzzica il becco con la pipa, un altro scimmiotta, zoppicando, l’infermo che volava!
Il poeta è come il principe delle nuvole che abituato alla tempesta ride dell’arciere; esiliato sulla terra fra gli scherni, non riesce a camminare per le sue ali di gigante.
Ricordate nella preghiera tutti quanti sono stanchi e sfiduciati della nostra parrocchia.
Per tutti quanti tra voi hanno figli e non lo sanno, abbiamo un’area attrezzata per i bambini!
Giovedì alle 5 del pomeriggio ci sarà un raduno del Gruppo Mamme. Tutte coloro che vogliono entrare a far parte delle Mamme sono pregate di rivolgersi al parroco nel suo ufficio.
Il gruppo dei volontari ha deposto tutti gli indumenti. Ora li potrete vedere nel salone parrocchiale.
Martedì sera, cena a base di fagioli nel salone parrocchiale. Seguirà concerto.
Il gruppo di recupero della fiducia in se stessi si riunisce Giovedì sera alle 7. Per cortesia usate la porta sul retro.
Venerdì sera alle 7 i bambini dell’oratorio presenteranno l’”Amleto” di Shakespeare nel salone della chiesa.
La comunità è invitata a prendere parte a questa tragedia.
Un nuovo impianto di altoparlanti è stato installato in chiesa. è stato donato da uno dei nostri fedeli, in memoria di sua moglie.
Care signore, non dimenticate la vendita di beneficenza! è un buon modo per liberarvi di quelle cose inutili che vi ingombrano la casa. Portate i vostri mariti.
Tema della catechesi di oggi: “Gesù cammina sulle acque”. Catechesi di domani: “In cerca di Gesù”.
Barbara C. è ancora in ospedale, e ha bisogno di donatori di sangue per trasfusioni. Ha anche problemi di insonnia, e richiede le registrazioni delle catechesi del parroco.
Il coro degli ultrasessantenni verrà sciolto per tutta l’estate, con i ringraziamenti di tutta la parrocchia.
Il torneo di basket delle parrocchie prosegue con la partita di mercoledì sera: venite a fare il tifo per noi mentre cercheremo di sconfiggere il Cristo Re!
Il costo per la partecipazione al Convegno su “preghiera e digiuno” è comprensivo dei pasti.
Il concerto parrocchiale è stato un grande successo. Un ringraziamento speciale alla figlia del diacono, che si è data da fare per tutta la sera al pianoforte, che come al solito è caduto sulle sue spalle.
Per favore mettete le vostre offerte nella busta, assieme ai defunti che volete far ricordare.
Ringraziamo quanti hanno pulito il giardino della chiesa e il parroco.
Il parroco accenderà la sua candela da quella dell’altare. Il diacono accenderà la sua candela da quella del parroco, e voltandosi accenderà uno a uno i fedeli della prima fila.
Che puro gioco di lampi sottili consuma ogni diamante d’impalpabile schiuma, e quanta pace che sia nata sembra quando sopra l’abisso un sole posa, opere schiette d’una causa eterna, scintilla il tempo e il sogno è conoscenza.
Siamo nell'XI secolo in Francia e lo scenario è quello di Parigi
(Sarà anche per questo che è anche una delle capitali dell'amore?)
Abelardo
Pietro Abelardo è un giovane chierico e brillante professore di teologia di origine bretone e quando nel 1116 conosce Eloisa ha 39 anni ed è molto famoso.
Eloisa
Eloisa, nata nel 1099 è una ragazza vivace ed in gamba che eccelle negli studi classici ma anche in quelli scientifici.
All'età di 17 anni lo zio Fulberto, viste le sue notevoli qualità, decide di farle frequentare dei corsi tenuti da Abelardo.
Abelardo si innamora subito e perdutamente… “Eloisa aveva tutto ciò che più seduce gli amanti” sono le parole stesse di Abelardo che ottiene perfino d'esser ospitato da Fulberto (che ne fu entusiasta data la sua fama di miglior insegnante di Parigi) per starle più vicino.
Eloisa ed Abelardo
Eloisa cede all'amore ed alla passione:
“Col pretesto delle lezioni ci abbandonammo completamente all'amore, lo studio delle lettere ci offriva quegli angoli segreti che la passione predilige. Aperti i libri, le parole si affannavano di più intorno ad argomenti d'amore che di studio, erano più numerosi i baci che le frasi; la mano correva più spesso al seno che ai libri… il nostro desiderio non trascurò nessun aspetto dell'amore, ogni volta che la nostra passione poté inventare qualcosa di insolito, subito lo provammo, e quanto più eravamo inesperti in questi piaceri tanto più ardentemente ci dedicavamo a essi senza stancarci”.
Eloisa ed Abelardo
LA STORIA ED IL MITO
La storia di questo amore è divenuta, nell'immaginario collettivo, mitica… come quelle di Tristano e Isotta, Giuletta e Romeo, Paolo e Francesca… ed è del tutto storicamente vera… La storia del grande professore parigino e della sua bellissima e coltissima allieva vede uniti diversi aspetti, conflittuali tra loro, quali quelli religiosi… culturali… passionali e razionali. La vicenda storica convulsa, complessa e piena di avvenimenti, quasi tutti documentati, non ha ahimé un lieto fine… Possiamo solo dire che ci fu il pentimento di Abelardo ma non quello di Eloisa… ” Il piacere che ho conosciuto è stato così forte che non posso odiarlo”. L'immensità della forza vitale e suprema che – leggiamo nel Cantico dei Cantici – “non basterebbe l’acqua degli oceani a spegnere” è quanto che con chiarezza ed emozione possiamo evincere anche da questa grande storia d'amore… di quasi mille anni fa.
Un giorno, se riesco, mi piacerà raccontarla tutta…
Musica del XIII secolo
LE LETTERE
Ma veniamo ora alle lettere d'amore…
DA ELOISA AD ABELARDO
Eloisa ed Abelardo
I
“In una parola, cerchiamo l’amore nell’amore”
II
“Solo tu hai il potere di rendermi triste o donarmi gioia e conforto. Il mio amore ha raggiunto tali vette di follia che rubò a se stesso ciò che più agognava… Ad un tuo cenno, subito cambiai il mio abito e i miei pensieri, per dimostrarti che sei tu l'unico padrone
del mio corpo e della mia volontà.”
III
“Tutti si precipitavano a vederti quando apparivi in pubblico
e le donne ti seguivano con gli occhi voltando indietro il capo
quando ti incrociavano per la via […]
Quale regina, quale donna potente
non invidiava le mie gioie e il mio letto?
Avevi due cose in particolare che ti rendevano subito caro:
la grazia della tua poesia e il fascino delle tue canzoni,
talenti davvero rari per un filosofo quale tu eri […]
Il vero attributo dell’anima è il sentimento dell’infinito. Madame De Stael
RIOTTOSA AD OGNI TIPO D'AMORE Alda Merini
Riottosa a ogni tipo di amore sei entrato tu a invadere il mio silenzio e non so dove tu abbia visto le mie carni per desiderarle tanto. E non so perché tu abbia avuto il mio corpo per poi andartene con il grido dell'ultima morte. Se mi avessi strappato il cuore o tolto l'unico arto che mi fa male o scollato le mie giunture non avrei sofferto tanto