Archivio per 15 luglio 2011

LA GELOSIA IN POESIA… MUSICA E… (2011)   16 comments

 
 
 

 
 
 
 
LA GELOSIA IN POESIA… MUSICA E…
 
(2011) a cura di Tony Kospan
 

 
Care amiche e cari amici il tema poetico di questa domenica
è un moto dell’animo che in estate, per ovvi motivi,
viaggi, lontananze, vacanze del corpo e della mente… etc…
serpeggia a più non posso…
 
 
 
zefa-99999067568.jpg Heart In A Cage image by Asho01
 
 
 

Sdoganata dalla scienza,
è ora chiaro che essa è un sentimento naturale,
antico quanto l’amore… insieme al quale è nata…
Ecco i versi incisivi e del tutto disincantati
con cui parla della sua donna il poeta latino Catullo.
 
Se non tua, di nessuno, dice la mia donna,
di nessuno, nemmeno di Dio.
Dice: ma ciò che donna giura all'amante
scrivilo nel vento, affidalo all'acqua errante.
 
 
 
 
Edvard Munch
 
 
 
Se è eccessiva è una vera e propria pericolosa patologia
mentre un'assenza totale rivela il massimo disinteresse.
Per alcuni psicologi essa nascerebbe solo dal desiderio
di possesso del partner, ma a parer mio questo motivo,
pur se spesso è presente nella genesi della gelosia,
non è affatto l'unico.
 
 
 
 
 
 
 
Anche chi ama senza alcuna volontà di possesso
ha infatti un progetto di vita, breve o lungo,
la costruzione di un sogno
in comune con l’amata/o
che gli fa temere il tradimento.
Ormai poi è risaputo che un pò di gelosia
è perfino utile all’amore…
mentre l'eccesso ne è la sicura tomba.
 
 
 
 
 
 
Talvolta come sappiamo dalla cronaca e dalla storia
essa può esser, ahimé, origine di tragedie
ma molto più spesso per fortuna è comica
in quanto basata solo su ombre e sospetti
che poi si rivelano senza senso.
Penso che gelosi almeno una volta nella vita, lo siamo stati tutti,
certo non fino al punto di pugnalare Desdemona
ma…. lo siamo stati…
e nei momenti di coinvolgimento più topici…
in verità… non avevamo alcuna voglia di scherzare…
 
 
 
 
 
 
L’argomento è vastissimo e non ho alcuna pretesa
d'averlo rappresentato in modo esauriente.
 
Venendo alle poesie quest'anno non inserirò nella cinquina prescelta
nè i versi di Shakespeare su Otello nè quelli di Saffo…
entrambi notissimi e sempre presenti negli altri anni…
 
 
 
 
 
 
 
Le poesie prescelte presentano le novità
di un Giambattista Marino,
poeta tra il 500 ed il 600 famoso per l'esasperato manierismo,
i cui versi però stavolta ci appaiono invece quasi sobri
e quella di un De Amicis che nel finale della poesia,
per molti versi leggiadra, seppur pungente fino a quel momento,
appare sorprendentemente truculento…

Come sempre mi piacerebbe leggere poesie e/o pensieri vostri
o di altri che amate… qui o nell'area discussioni del
Fantastico Mondo della Poesia
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ALLA GELOSIA
Giambattista Marino

Tarlo e rima d’amor, cura mordace
che mi rodi a tutt’ore il cor dolente,
stimolo di sospetto a l’altrui mente,
sferza de l’alme, ond’io non ho più pace,
vipera in vasel d’or cruda e vorace,
nel più tranquillo mar scoglio pungente,
nel più sereno ciel nembo stridente,
tosco tra’ fior, tra’ cibi arpia rapace,
sogno vano d’uom desto, oscuro velo
agli occhi di ragion, peste d’Averno,
che la terra aveneni e turbi il cielo,
ov’amor no, ma sol viv’odio eterno
vanne a l’ombre d’abisso, ombre di gelo!
Ma temo non t’aborra anco l’inferno.
 
 
 
 
 
 
GELOSIA
Edmondo De Amicis
 
Ella era di Granata, ei di Siviglia,
E avean d’arabi il sangue ed il sembiante,
Ei vano, ella gelosa, e un scintillante
Stiletto nascondea nella mantiglia.
E un dì gli vide in fronte la vermiglia
Traccia del labbro de la nuova amante,
E — bada — mormorò, cupa e tremante, —
Un’ape ti ferì sopra le ciglia. —
Egli la fronte nelle man nascose,
Poi con volto ridente e risoluto:
— Un’ape sì, una dolce ape, — rispose.
— Ebben — diss’ella con un bieco riso,
— Senti se questa ha il pungiglion più acuto, —
E gli confisse lo stiletto in viso.
 
 
 
Mats Eriksson
 
 
 
ULTIMO BRINDISI
Anna Andreevna Achmatova
 
Bevo a una casa distrutta,
alla mia vita sciagurata,
a solitudini vissute in due
e bevo anche a te:
all'inganno di labbra che tradirono,
al morto gelo dei tuoi occhi,
ad un mondo crudele e rozzo,
ad un Dio che non ci ha salvato.
 
 
 
 
 
 
 
IO VI HO AMATA
Alexandr Puskin

Io vi ho amata: e ancora forse l'amore
Nell'anima del tutto non ho spento;
Ma che esso non sia per voi tormento;
Non voglio che alcunché vi dia tristezza.
Io vi ho amata in silenzio, senza speranza,
Di timidezza soffrendo, di gelosia;
io vi ho amata davvero, e così teneramente
Come Dio vi conceda d'essere amata da un altro.”
 
 
 
 
 
 
 
SONETTO DEL DOLCE LAMENTO
Federico Garcia Lorca

Temo di perdere la meraviglia
dei tuoi occhi di statua e la cadenza
che di notte mi posa sulla guancia
la rosa solitaria del respiro.
Temo di essere lungo questa riva
un tronco spoglio, e quel che più m’accora
è non avere fiore, polpa, argilla
per il verme di questa sofferenza.
Se sei tu il mio tesoro seppellito,
la mia croce e il mio fradicio dolore,
se io sono il cane e tu il padrone mio
non farmi perdere ciò che ho raggiunto
e guarisci le acque del tuo fiume
con foghe dell’Autunno mio impazzito.
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 

PIERINO E IL LUPO – PROKOFIEV – FAVOLA E… MUSICA CLASSICA FANTASTICA   Leave a comment

 

 

E' una vera e propria “fiaba in musica”, bella ed adatta ai bambini…

tanto da consigliare a Disney di farne un film-cartoon… di successo.

 

Essa ci racconta la storia di un bimbo, Pierino,
che con l’aiuto di un uccellino cattura un temibile lupo.

 

 

 

Ma la musica, bellissima,
è adatta a chiunque ami la grande musica.

Davvero originale l'idea di collegare
ogni personaggio ad un tema musicale,
affidato a sua volta ad un particolare strumento.

 

 

 

 

Leggiamo prima la favola – in breve –

ascoltando un brano musicale  in formato midi

e poi potremo vedere un bel video

tratto dal film di Disney…

 

 

 

 
 
 
 

PIERINO E IL LUPO

di Sergej Sergeevic Prokofiev

 

 

Musique  ... décoMusique  ... décoMusique  ... décoMusique  ... déco

 
 
 

La storia comincia nella capanna il cui Pierino vive con il nonno. Il ragazzino sogna di catturare un feroce lupo che si aggira nella foresta, terrorizzando gli abitanti del villaggio, ma naturalmente il nonno glielo impedisce, cercando di spaventarlo.

Pierino però non si arrende e, approfittando che il nonno si è appisolato davanti al fuoco, esce di soppiatto nella neve, armato del suo fucile giocattolo.

Camminando circospetto, si imbatte in Sasha, un uccellino piuttosto intraprendente, che decide di accompagnarlo.
I due procedono, addentrandosi sempre più nella foresta, quando improvvisamente avvertono un rumore…sarà il lupo?
Per fortuna è solo Sonia, un’anatra un po’ svanita che subito decide di unirsi a loro nella battuta di caccia.

Avanzano in fila indiana nella neve che si fa sempre più alta e fitta e ogni ombra attorno si agita minacciosa, ma i tre compari proseguono coraggiosamente il loro cammino.
Mentre costeggiano un tetro canneto, l’erba alta ondeggia con un fruscio sospetto e improvvisamente quatto quatto appare…Ivan il gatto, che sta facendo la posta all’uccellino svolazzante!
Visto che gli amici gli impediscono di acchiapparlo per trasformarlo in un gustoso spuntino, decide anch’egli di seguirli alla ricerca del feroce lupo.

E improvvisamente…se lo trovano davanti, con le terribili fauci spalancate!!!!

Sonia, svanita come sempre, non si accorge del pericolo e il lupo decide di farne la sua prima preda; la insegue nella neve fin sul lago ghiacciato e quando la poveretta si rifugia nel cavo di un albero…è subito raggiunta dal lupo famelico!
Sasha allora lo affronta infuriato per dargli una lezione e solo l’intervento tempestivo di Pierino e Ivan riesce a salvarlo dal fare la stessa fine della sua amichetta Sonia.
Ma adesso il lupo è proprio arrabbiato e punta deciso verso Pierino; per lui non c’è più scampo!

Proprio quando ormai tutto sembra perduto, ecco dei colpi di fucile che si avvicinano; sono i cacciatori che accorrono appena in tempo per aiutare Pierino ed Ivan a catturare il loro lupo.

Oh che giorno felice!!!

Pierino e Ivan vengono accolti nel villaggio come eroi, tutti sono felici…tutti meno Sasha, che sta pensando con grande tristezza alla sua amichetta Sonia, sbranata dal lupo.
Sbranata? Ma no, eccola che sbuca dal tronco cavo come se niente fosse successo; il lupo era riuscito solo a strapparle qualche penna della coda!!

Adesso sì che tutti sono felici e i festeggiamenti nella piazza del villaggio possono continuare!!

 

 

 

 

Ora, se vogliamo, possiamo ascoltare un brano

di quest'opera in formato video

con immagini Disney e con ottima qualità musicale… 

 

 

 
 
Ciao dall’Orso… e buon ascolto…
 
 
 

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Pubblicato 15 luglio 2011 da tonykospan21 in MUSICA E DANZA CLASSICA, Senza categoria

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