Archivio per 13 luglio 2011

IO DI PIU’ NON POSSO DARTI – SALINAS – POESIA SUBLIME   3 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IO DI PIU’ NON POSSO DARTI
PEDRO SALINAS – POESIA SUBLIME
 
 
 
 

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Questa poesia del grandissimo poeta spagnolo
è senz’altro una poesia
che per il suo messaggio di verità ed amore…
non posso non definire sublime.
 
 
 
 
 
Pedro Salinas
 
 
 
 
Il messaggio che ci giunge
in modo raffinato ed elegante,
secondo il consueto stile dell’autore,
è che l’amore… il vero amore…,
unico gancio che ci unisce al Cielo,
rifiuta maschere e compromessi…
e richiede verità ed autenticità assolute…
 
 
 
 
 
 
 
 
Solo l’accettazione reciproca
delle proprie libere personalità…
consente all’amore
di librarsi in emozioni senza fine…
senza timori di… amare sorprese…
 
 
 

 
 
 
Ciò non toglie…però… come dice Salinas…
che chi ama… all’amata/o vorrebbe,
come nelle più facili dichiarazioni,
donare la Luna…
ma poi… non può e forse in verità non vuole
che donare se stessa/o.
 
 
 
 
Chagall
 
 
 
 
IO DI PIU’ NON POSSO DARTI
Pedro Salinas
 
 
 
Io di più non posso darti.
Non sono che quello che sono.
 
Ah, come vorrei essere
sabbia, sole, in estate!
Che tu ti distendessi
riposata a riposare.
Che andando via tu mi lasciassi
il tuo corpo, impronta tenera,
tiepida, indimenticabile.
E che con te se ne andasse
sopra di te, il mio bacio lento:
colore,
dalla nuca al tallone,
bruno.
 
Ah, come vorrei essere
vetro, tessuto, legno,
che conserva il suo colore
qui, il suo profumo qui,
ed è nato tremila chilometri lontano!
 
Essere
la materia che ti piace,
che tocchi tutti i giorni,
che vedi ormai senza guardare
intorno a te, le cose
– collana, profumi, seta antica –
di cui se senti la mancanza
domandi: «Ah, ma dov’è?»
 
Ah, e come vorrei essere
un’allegria fra tutte,
una sola,
l’allegria della tua allegria!
Un amore, un solo amore:
l’amore di cui tu ti innamorassi.
 
Ma
non sono che quello che sono.
 
 
 
 
 
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Come sempre mi piacerebbe leggere il vostro pensiero…
 

Tony Kospan

 

 

 

 

    
LA POESIA IN TUTTE LE SUE FORME?
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Pubblicato 13 luglio 2011 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI, Senza categoria

ABBRACCIO – C. BRAMANTI – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   4 comments

 

 

 

 

Nota

 
 
 
ABBRACCIO

Carlo Bramanti
 

Donami un abbraccio
 
sincero, luminoso

come un giorno d’Estate,
 
ma che sia lungo,

lungo una vita.
 
 
 
 
 
 
 
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da Orso Tony

 

 

Pubblicato 13 luglio 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

LE CANZONI DELL’ESTATE – ABBRONZATISSIMA – 1963   2 comments

Pubblicato 13 luglio 2011 da tonykospan21 in CANZONI DI UN TEMPO..., Senza categoria

IO NON SO – POESIA PENSIERO PELLEROSSA   1 comment

 

 

 

 

 

Ancora una volta la genuina semplicità e profondità

si manifesta in questa poesia pensiero

degli Indiani d'America

 

 

 

IO NON SO…

 

Io non so

se la voce degli uomini

può raggiungere il cielo,

 

io non so

se il Divino

sentirà la mia preghiera,

 

io non so

se ciò che chiedo

potrà essere esaudito,

 

io non so

se si può udire

la voce degli Antichi,

 

io non so

cosa ci porterà il futuro.

 

Spero soltanto che bene

e solo bene

possa venire a noi.

 

 

 

 

 

 

 

 

dal web – impaginazione tony kospan

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

PSICHE E SOGNO
IL TUO SALOTTO DI FB

SIAMO ABITUDINARI… LO CONFERMA LA RICERCA!   2 comments

 
 
 
 
 
 
 
Sapevamo già che l’uomo
è un essere abitudinario…
ma mai era stato accertato
con tanta statistica scientifica certezza!
 
 
 
 
 
 
 
 
Ecco un interessante articolo, a mio parere,
che offro alla vostra conoscenza
e, se volete,
alle vostre riflessioni…
anche sui vari aspetti che ne conseguono…
 
 
 
 
 
 
 
 
ESSERI UMANI… ABITUDINARI!
By Lupo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Attraverso il segnale dei telefoni cellulari un gruppo di ricercatori ha monitorato per sei mesi 100.000 persone. Un campione particolarmente grande seguito per capirne gli spostamenti, scoprendo che gli esseri umani passano l’80% del loro tempo sempre negli stessi luoghi.
Siamo una specie abitudinaria, che tende a frequentare gli stessi spazi a intervalli precisi e sempre abbastanza vicino ai luoghi familiari. Spostamenti che assomigliano a quelli di altri animali predatori secondo schemi collaudati in natura. Per il gruppo di ricerca formato dai fisici Marta Gonzàlez, César Hidalgo e Albert-Làszlo Barabèsi saremmo una sorta di “predatori passivi”.
 
 
 
 
 

 

 

 

Si tratta della prima ricerca che indaga gli spostamenti delle singole persone: lo schema osservato, simile ma non identico a quello già visto in altre specie, è detto Levy flight ed è caratterizzato da spostamenti in zone limitate con qualche occasionale movimento su una distanza più lunga.
Già in uno studio del gennaio 2006, pubblicato sulla rivista Nature, si concluse che gli esseri umani seguissero questa legge.
In quella ricerca si seguì il viaggio delle banconote, attraverso la registrazione dei numeri di serie grazie al lavoro di numerosi volontari.
Per Gonzàlez, Hidalgo e Barabèsi, tuttavia, il metodo su cui fu basato lo studio del 2006 era limitato: le banconote cambiano proprietario continuamente, al contrario dei cellulari che rimangono con la stessa persona per periodi molto lunghi.
Inoltre, il segnale del cellulare è rintracciabile automaticamente, senza dover ricorrere a volontari. Considerare le antenne da cui passa il segnale significa poi tracciare in modo preciso il percorso del cellulare nello spazio.
 
 
 
 
 

 

 

 

Per evitare errori dovuti ai cellulari spenti, i ricercatori hanno comparato i dati ottenuti con quelli ricavati da un campione più modesto, in cui la posizione del telefonino era verificata ogni due ore, che fosse acceso o meno. Tale comparazione ha dimostrato che le rilevazioni effettuate per il gruppo più grande erano molto simili a quelle per il gruppo più piccolo.
Ogni rilevazione è stata eseguita in forma anonima, registrando solo il segnale del cellulare e non associandolo ad alcun nominativo.
Secondo lo studio anzidetto, il movimento degli esseri umani è sì di tipo Levy flight, ma in forma modificata, in quanto la distanza degli spostamenti non è casuale come negli animali predatori ma è tipica per ogni individuo.
La spiegazione è che la nostra specie passa la maggior parte del tempo, l’80%, nei medesimi luoghi.
 
 
 
 
 

 

 

 

Un comportamento abitudinario che ha permesso al gruppo di ricerca di elaborare una funzione che descrivesse il movimento e che, eliminati determinati fattori individuali, potesse ritenersi di ordine universale.
Le conclusioni dello studio potrebbero avere importanti ripercussioni in futuro: il modello ricavato dall’analisi statistica degli spostamenti potrebbe essere utile per pianificare meglio le vie di traffico, preparare piani di emergenza e prevedere schemi di diffusione delle patologie in area urbana.
 
 
 
 
 

 

 

Pubblicato su: Understanding individual human mobility patterns, Nature, 453, 779-782 (5 June 2008). Da ANTHROPOS
 – Impaginazione Tony Kospan –
 
 
 
 

CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
IL SALOTTO CULTURALE DI FB?
samp5873205a0f06c928.jpg PSICHE E SOGNO picture by orsosognante

 

 

LA LUCE – TAGORE – FELICE MERCOLEDI’ IN POESIA E…   Leave a comment

 

 

 
 
Forse attendo invano, ma spero in un
“mi manchi”
che mi accarezzi l'anima.
Gustave Flaubert

 

 
 
Nota 
 
 
LA LUCE
Tagore
 
Sì, lo so, non è che il mio amore
questa luce d'oro che danza sulle foglie,
queste pigre nuvole che navigano in cielo,
questo vento che passa, accarezzando
la mia fronte con la sua freschezza.
La luce del mattino mi ha inondato la vista:
è questo il tuo messaggio al mio cuore.
Chini il viso, i tuoi occhi fissano i miei,
il mio cuore tocca i tuoi piedi.
 
 
Leo
 
 
 
 
 
 
 
da Orso Tony
 
 

 
 
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