Archivio per 11 luglio 2011

L’ORA – ALDA MERINI – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   1 comment

 
 
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L'ORA
Alda Merini
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

L'ora più solare per me

 
quella che più mi prende il corpo
 
quella che più mi prende la mente
 
quella che più mi perdona
 
è quando tu mi parli.
 
 
 
 
 
 
da Orso Tony…

 

Pubblicato 11 luglio 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

LA CONFESSIONE GIA’ NELL’ANTICO EGITTO… CONOSCIAMOLA…   Leave a comment

 
LA CONFESSIONE
NELL‘ANTICO EGITTO
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
Molti non sanno che l’istituto della Confessione è davvero molto antico…
molto più antico di quanto si possa pensare…
Tratteremo qui sulla base della documentazione archeologica a noi giunta…
il modo in cui l’istituto della Confessione
giunse nell’antico Egitto
e la particolare forma che aveva presso di loro.
 
 
 
maatpap2.jpg image by Lestat1972
 
 
 
Un primo completo elenco di peccati o meglio ancora…
l’affermazione di non averli commessi si trova tra gli Egizi…
nel famoso
Libro dei Morti.
 
Questo istituto però era già nella religione degli Ittiti
che ebbero frequenti rapporti pacifici e bellicosi con gli Egizi.
 
Questi ultimi la fecero propria…
però riducendola ad una formula rituale
per passare alla vita ultraterrena…
 
 
 

 
 
 
Nella religione Ittita invece il peccato per eccellenza,
anzi il “reato” data la sua punibilità,
era la trasgressione alle norme o agli ordini divini.
 
Al fine della ricerca dei peccati e per l’espiazione di eventuali trasgressioni,
essendo ciò di fondamentale importanza,
acquistò particolare rilievo dunque tra gli Ittiti l’istituto della confessione.
 
 
 

 
 
 
L’idea stessa del peccato fu personificata in un dio, Wastulassis,
che assieme ad altre divinità astratte quali Hantassas (equità)
e Istamanassas (esaudimento), a differenza degli altri dei che ordinavano il territorio,
regolavano i rapporti tra uomini e dei, e quindi il comportamento umano.
 
 
 

 

 

 

Gli Egizi quindi fecero loro questo istituto e ne fecero largo uso…
 
Ecco quindi il testo completo della formula che gli egizi recitavano…
e che portavano con sé nel sarcofago scritta su amuleti
(in genere lo scarabeo scacro…)
e spesso era inserita tra le bende della mummia…
 
 
 
 
 
 
 
 
La confessione presentava in sè, visti i peccati che l’anima negava d’aver commesso,
un alto carattere morale ma, in realtà, bastava saperla recitare a memoria o leggerla
dopo essersela scritta nella tomba, per essere sicuri di ricevere l’assoluzione
anche nel caso che si fossero commessi tutti i peccati nominati nel corso dell’atto di discolpa:
 
 
 

 
 
 
 

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Non ho detto il falso
Non ho commesso razzie
Non ho rubato
Non ho ucciso uomini
Non ho commesso slealtà
Non ho sottratto le offerte al dio
Non ho detto bugie
Non ho sottratto cibo
Non ho disonorato la mia reputazione
Non ho commesso trasgressioni
Non ho ucciso tori sacri
Non ho commesso spergiuro
Non ho rubato il pane
Non ho origliato
Non ho parlato male di altri
Non ho litigato se non per cose giuste
Non ho commesso atti omosessuali
Non ho avuto comportamenti riprovevoli
Non ho spaventato nessuno
Non ho ceduto all’ ira
Non sono stato sordo alle parole di verità
Non ho arrecato disturbo
Non ho compiuto inganni
Non ho avuto una condotta cattiva
Non mi sono accoppiato (con un ragazzo)
Non sono stato negligente
Non sono stato litigioso
Non sono stato esageratamente attivo
Non sono stato impaziente
Non ho commesso affronti contro l’immagine di un dio
Non ho mancato alla mia parola
Non ho commesso cose malvagie
Non ho avuto visioni di demoni
Non ho congiurato contro il re
Non ho proceduto a stento nell’acqua
Non ho alzato la voce
Non ho ingiuriato dio
Non ho avuto dei privilegi a mio vantaggio
Non sono ricco se non grazie a ciò che mi appartiene
Non ho bestemmiato il nome del dio della città.

 

 

 

 

Però anche tra i vivi si ha notizia di una confessione dello stesso genere
che veniva pronunciata dal sacerdote dopo l’apertura del naos, al mattino,
 
 
 
 
 
 
 
 
durante il culto divino quotidiano, nell’ora destinata all’adorazione del dio.
 
Questo era dunque l’istituto della Confessione nell’antico Egitto
prima della sua successiva profonda trasformazione avvenuta con il Cristianesimo…
 
 
 
FINE
 
 
Notizie da vari siti web coordinate ed elaborate liberamente dall’Orso
 
 
 
 
IL… SALOTTO DI SOGNO…
DI FACEBOOK…?
E’
PSICHE E SOGNO
 
 

Pubblicato 11 luglio 2011 da tonykospan21 in Senza categoria, STORIA... IN SENSO AMPIO

NON SAPRAI MAI – M. YOURCENAR – FELICE SETTIMANA IN POESIA E…   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’amore è l’elemento in cui viviamo.
Senza… vegetiamo appena.
L. Byron
 
 
 
 
 
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NON SAPRAI MAI
(1929) Yourcenar Marguerite
 
Non saprai mai che la tua anima viaggia
come in fondo al mio cuore, dolce cuore adottivo;
e che nulla, nè il tempo, gli altri amori, gli anni,
impediranno mai che tu ci sia stato.
Che la beltà del mondo ha già il tuo viso,
di tua dolcezza vive, splende del tuo chiarore,
e all’orizzonte il pensieroso lago
narra soltanto la tua serenità.
Non saprai mai che porto la tua anima
come una luce d’oro che rischiara i passi;
che un pò della tua voce suona nel mio canto.
Dolce fiaccola i tuoi raggi, dolce braciere la tua fiamma,
mi insegnano il cammino dei tuoi passi,
e un poco ancora vivi, perché ti sopravvivo.
 
 
 
 
 
 
â—‹â—MAXâ—â—‹â—‹â—MAXâ—â—‹â—‹â—MAXâ—â—‹
 
 
 
 
 
à tout le monde
par Ours Antoine…
 
 
 
 
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