Archivio per 26 aprile 2011

TU NON DORMI – JIMENEZ – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   8 comments

 

 

 

 

TU NON DORMI. IO NON DORMO

Jimenez
 

 

Tu non dormi. No. Io non dormo.

Stiamo parlando sotto le stelle.

 

Siamo qui, due rose meditabonde

nella pace della terra.

 

 

 

 

 

BY TONY KOSPAN

 

 

Pubblicato 26 aprile 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

LA FORCHETTA – UN SIMPATICO RACCONTO MORALE…   4 comments

 

 

 
 
 
LA FORCHETTA
UN SIMPATICO RACCONTO MORALE…
 
 
 
 

 

 

LA FORCHETTA

 

Una giovane donna ha appena saputo di avere una malattia terribile e che le restano solo tre mesi di vita.
Chiama il parroco per le sue ultime volontà.
Sceglie gli abiti che indosserà, la musica, le parole e le canzoni.
 Quando il parroco sta  per andarsene lo trattiene per un braccio.
– “C’è un’altra cosa …”
– “Dica”
– “Questo è importante. Voglio che mi si sotterrino con una forchetta nella mano destra!”

 Il parroco è molto sorpreso …
– “La cosa la meraviglia, vero?”
– “Per essere sincero sono piuttosto perplesso dalla sua richiesta”
– “Dunque! Mia nonna mi ha raccontato questa storia ed io ho sempre provato a trasmettere questo messaggio a tutti quelli che amo ed hanno bisogno di incoraggiamento. 
” In tutti i miei anni di partecipazione ad eventi sociali e pranzi ricordo che sempre c’era qualcuno che piegandosi verso di me diceva – tenga la sua forchetta! – ed era il momento che preferivo perché sapevo che qualcosa di meglio sarebbe arrivato, come una torta, una mousse al cioccolato od una torta di mele.

 

 

 

 

Qualcosa di meraviglioso e di sostanza. “
Quando la gente mi vedrà nella cassa da morto con una forchetta nella mano, voglio che si chiedano:
– Perché quella forchetta? – ed allora lei potrà rispondere:
– Tenete sempre la vostra forchetta perché il meglio deve ancora arrivare! -”
Il parroco, con le lacrime agli occhi, stringe forte la giovane donna per darle l’arrivederci.
Sa che non la rivedrà mai più viva. E sa che quella donna aveva un’idea del paradiso molto migliore sia della sua che di tanta altra gente.

Lei SAPEVA che qualcosa di meglio sarebbe successo.
Ai funerali la gente sfilava davanti alla cassa della giovane donna e vedevano sia il suo bel vestito che la forchetta nella mano destra.
Tutt’a un tratto il parroco sentì l’attesa domanda:
– “Perché la forchetta?” e sorrise.

Durante la predica, il parroco raccontò la conversazione avuta con la giovane donna alla vigilia della sua morte e raccontò loro la storia della forchetta dicendo che non riusciva a smettere di pensarci e che da allora in poi anche loro, ogni volta che avessero avuto nella mano una forchetta, avrebbero dovuto permetterle di ricordar loro che il meglio doveva ancora avvenire.
 

 

 

DAL WEB – IMPAG. T.K.

 

SPERIAMO CHE DAVVERO…
IL MEGLIO CI E’ RISERVATO DOPO LA NOSTRA…
DIPARTITA…

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 
 

PER LE NOVITA’ DEL BLOG…
glitter-cute-120734307281080.gif picture by orsosognante
 
 

L’ABBRACCIO DELL’ORSO (CON SIMPATIA)   2 comments

 

 

L'ABBRACCIO DELL'ORSO

 

 

 (CLIKKA)

 
 
 
 

Pubblicato 26 aprile 2011 da tonykospan21 in IMMAGINI GIF VIDEO PPS, Senza categoria

L’ANIMA DEL POPOLO PELLEROSSA DAI PENSIERI DI CAPO DAN GEORGE   3 comments

 

 

 
Cari amici ecco una bellissima
raccolta di brani estratti da un libro di Capo Dan George. 
 
Essi ci donano riflessioni davvero sorprendenti
pur nella loro semplice verità…
 
 
 
 
 
 
 
Leggendoli poi ci fanno intravedere l’anima…
la cultura e la saggezza di un popolo
che a dispetto della storica sconfitta militare…
continua incredibilmente a vincere, 
 la battaglia per indicarci
il giusto senso della vita e della natura…
 
 
 
 
 
 
 

BRANI TRATTI DA

“IL MIO SPIRITO SI INNALZA”

 di CAPO DAN GEORGE

 

 

 

 

I nostri figli devono andare a scuola per essere civilizzati. Lì vengono a conoscenza delle chiese. Sembra che esse siano state costruite con l'intenzione di addossarsi colpe l'uno con l'altro. Quando la gente trova da ridire sulle chiese anche Dio viene coinvolto nelle loro contese.

La chiesa di mio nonno non era costruita da uomini: quindi lui non avrebbe mai potuto insegnarmi a litigare con Dio. La nostra chiesa era la natura.

Abbiamo perso così tanto. Sebbene le circostanze fossero contro di noi, la colpa è anche nostra. Non abbiamo saputo affrontare lo shock che l'uomo bianco ci inflisse.

Sono nato in una cultura che viveva in case aperte a tutti. Tutti i figli di mio nonno e le loro famiglie vivevano in un'abitazione di 26 metri e mezzo di lunghezza, vicino alla spiaggia, lungo una insenatura.

Le loro camere da letto erano separate da una tenda composta di canne, ma un unico fuoco comune nel mezzo serviva ai bisogni culinari di tutti.

 

 

In case come queste la gente imparava a vivere e a rispettare i diritti di ognuno.

I bambini dividevano i pensieri del mondo degli adulti e si trovavano circondati da zie e zii e cugini che li amavano e non li minacciavano.

Oltre a questa reciproca accettazione, c'era un profondo rispetto per ogni cosa presente in natura che li circondasse. Per mio padre la terra era la sua seconda madre. Era un dono del Grande Spirito e l'unico modo di ringraziarlo era quello di rispettare i suoi doni.

L'uomo bianco invece ama solo le cose che possiede: non ha mai imparato ad amare le cose che sono al di fuori e al di sopra di lui.

In realtà o l'uomo ama tutto il creato o non amerà niente di esso.

La mia cultura dava valore all'amicizia e alla compagnia, e non guardava alla privacy come a una cosa cui tenersi aggrappati, poiché la privacy costruisce muri su muri e promuove la sfiducia.

La mia cultura viveva in grandi comunità familiari, e fin dall'infanzia le persone imparavano a vivere con gli altri.

La mia gente non dava valore all'accaparramento di beni privati: tale azione era disonorevole per la nostra gente.

L'indiano guardava a tutte le cose presenti in natura come se appartenessero a lui e supponeva di dividerle con gli altri e di prendere solo quelle di cui aveva bisogno. Ognuno ama dare nello stesso modo in cui riceve. Nessuno desidera continuamente ricevere.

Tra poco sarà troppo tardi per conoscere la mia cultura, poiché l'integrazione ci sovrasta e presto non avremo valori se non i vostri. Già molti fra i nostri giovani hanno dimenticato le antiche usanze, anche perché sono stati presi in giro con disprezzo e ironia e indotti a vergognarsi dei loro modi indiani.

 

 
 
 
 
Ora un bel video che cerca di donarci per immagini
questi pensieri di Dan George.
 
 
 
 
 
 
Orso Tony
 
 
 

Pubblicato 26 aprile 2011 da tonykospan21 in Senza categoria

ARMONIA DI COLORI – VIDEO SUBLIME PER MUSICHE ED IMMAGINI   2 comments

Pubblicato 26 aprile 2011 da tonykospan21 in IMMAGINI GIF VIDEO PPS, Senza categoria

LA TELEFONATA… PER SORRIDERE…   4 comments

 

LA TELEFONATA

 

Il marito telefona a casa dall'ufficio. Risponde una bambina.

“Ciao cara, sono papà, è lì la mamma?”

“No, è di sopra in camera con lo zio Franco”

“Ah… ma tu non hai uno zio Franco…”

“Sì che ce l'ho, è di sopra in camera con la mamma”

“Ah, okay.  Ascolta cosa devi fare: vai di sopra, fuori dalla porta della camera della mamma, e dì che hai visto la macchina del papà che è tornato prima dal lavoro”

“Va bene”

 

………………….

 

“Ho fatto quello che mi hai detto, papà”

“E cosa è successo?”

“La mamma è saltata fuori dal letto nuda e correva in giro urlando. Poi è inciampata nel tappeto, è caduta dalle scale e credo che sia morta”

“Oddio! E dove è lo “zio Franco”?”

“Anche lui è saltato fuori dal letto nudo e urlando. Poi ha aperto la finestra sul giardino ed è saltato disotto nella piscina, ma si è dimenticato che l'avevi fatta svuotare ed è morto anche lui”

“Piscina? … …  Oh cavolo ho sbagliato numero!”

 

Pubblicato 26 aprile 2011 da tonykospan21 in BUONUMORE, Senza categoria

IN SEGRETO, DI NOTTE – LASKER SCHULER – FELICE MARTEDI’ IN POESIA E…   4 comments

 
 
Edward Hopper – Sole mattutino
 
 
 
 
 
 
 
img57/5787/bonnejournee119rhkn2.gif
 
 
 
Amare è mettere la nostra felicità nella felicità di un altro.
G. W. Von Leibnitz

 
 

 
 
 
IN SEGRETO, DI NOTTE
Else Lasker-Schuler
 
In segreto, di notte
io t'ho prescelto fra tutte le stelle.
E sono sveglia – fiore attento,
fra il canto basso del fogliame.
Le nostre labbra per cercare miele,
le nostre notti lucenti sbocciate.
Alla luce gloriosa del tuo corpo
il mio cuore accende i cieli.
Tutti i miei sogni pendono al tuo oro.
Io t'ho prescelto fra tutte le stelle.
 
 
 

 
 

 
 
 

da Tony Kospan

 

 

 

ARTE MUSICA POESIA ETC
NEL NUOVO GRUPPO DI FB

 

 

 

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: