22 APRILE – GIORNATA DELLA TERRA
Tony Kospan
![]() Oggi si celebra la giornata della Terra. E’ un evento internazionale nato il 22 aprile 1970 quando 20 milioni di americani parteciparono a una grande manifestazione ambientalista, organizzata dal senatore del Wisconsin Gaylord Nelson, per sottolineare l’assoluta necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra.
![]() Sviluppatosi poi in ambito universitario, l’Earth Day
(questo è il nome con cui è conosciuto a livello mondiale)
col passar del tempo,
è divenuto un avvenimento educativo ed informativo.
In onore della Terra infatti oggi si tengono
manifestazioni, concerti e dibattiti.
![]() Penso che sia assolutamente giusto riservare attenzione alla salvaguardia della Natura e di conseguenza del Pianeta… che è la nostra casa, e riflettere in modo ampio sulle problematiche più gravi che incombono… non ultima quella nucleare…
Giappone docet
Dunque è indispensabile sempre più salvaguardare la salute delle foreste, dei mari, dei cieli, dei territori… etc… ed oggi possiamo e dobbiamo estendere l'impegno anche alla necessità di migliorare lo smaltimento dei rifiuti… alla produzione di oggetti sempre più eco-compatibili… e soprattutto alla ricerca ed alla diffusione di energia pulita.
![]() Festeggiamo allora la Terra… nostra casa…
augurandole lunga e “sana” vita…
secondo il nostro stile…
con una poesia ed una canzone…
![]() ![]() RINGRAZIAMENTO
Dolores La Chapelle Rivolgiamo il nostro ringraziamento alla terra che ci dona la nostra casa. Rivolgiamo il nostro ringraziamento ai fiumi e ai laghi che ci donano le loro acque. Rivolgiamo il nostro ringraziamento agli alberi che ci donano frutti e noci. Rivolgiamo il nostro ringraziamento al sole che ci dona calore e luce. Tutti gli esseri sulla terra: gli alberi, gli animali, il vento e i fiumi si donano l’un l’altro cos? tutto ? in equilibrio. Rivolgiamo la nostra promessa di iniziare a imparare come stare in armonia con tutta la terra.
(da Earth Prayers, 1991)
![]() ![]() ![]() Ciao da Tony Kospan
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Archivio per 21 aprile 2011
22 APRILE GIORNATA DELLA TERRA – FESTEGGIAMOLA! Leave a comment
MI CORICAI – F. GIORDANO – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA 2 comments
mi appoggiai alle stelle,
abbracciai una di esse,
credendola il tuo viso…

LA STORIA DELL’UOVO DI PASQUA 2 comments







L’uovo è sicuramente il simbolo più rappresentativo della Pasqua,
che è per eccellenza la festa della primavera.
La tradizione di scambiarsi le uova come segno benaugurale è antichissima,
precedente addirittura al Cristianesimo.
Simbolo della vita che si rinnova, infatti, l’uovo veniva donato un tempo quando la Pasqua coincideva con i riti primaverili per la fecondità: i Persiani, per esempio, già 3000 anni fa consideravano l’uovo di gallina un segno augurale simbolo della natura che si rinnova; analogamente gli Egizi erano soliti donare all’inizio della primavera uova dipinte ad amici e parenti come augurio di rinascita.
I Romani erano soliti dire Omne vivum ex ovo, mentre risale alla tradizione orientale (Cina) l’idea che le origini della Terra vadano fatte risalire a un uovo gigante. Secondo la tradizione cristiana, invece, le uova sono il simbolo della Resurrezione di Cristo.
La leggenda narra che Maria Maddalena, di ritorno dal Santo Sepolcro rimasto vuoto, tornando a casa per raccontare il miracolo ai discepoli, si imbatté in Pietro che non le credette schernendola: “Ti crederò solo se le uova che porti nel cestello si coloreranno di rosso”. Immediatamente le uova assunsero un colore purpureo e lo scettico Pietro fu costretto a piegarsi davanti a cotanto miracolo. Da allora, alla fine di ogni Messa pasquale, venivano donate ai fedeli uova benedette dipinte di rosso a testimonianza del sangue versato da Gesù.
Nel corso del Medioevo la tradizione voleva che uova sode dipinte a mano fossero servite a pranzo e donate ai servitori, mentre nel XV secolo si diffuse l’usanza di servire per colazione un’omlette preparata con le uova deposte dalla gallina il giorno del Venerdì Santo.
Contrastanti, invece, le leggende che riguardano la nascita dell’uovo fatto interamente di cioccolato: c’è chi dice che fu Luigi XIV il primo a farle realizzare; altri, invece, sostengono che l’usanza provenga dalle Americhe poiché il cacao è una pianta originaria del Messico.
A TUTTI DA ORSO TONY









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LA STORIA DELLA… PASQUETTA… 1 comment
STORIA DELLA PASQUETTA

IL VOSTRO AMICO – GIBRAN – BRANO POETICO E SUBLIME 2 comments

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CIAO CON… AMICIZIA
LE PIU’ BELLE LETTERE D’AMORE – DA BEETHOVEN AD UNA SCONOSCIUTA 5 comments
LE PIU' BELLE LETTERE D'AMORE


I
6 luglio 1812, di mattina
Mio angelo, mio tutto, mio io. Solo poche parole per oggi e addirittura a matita (con la tua) — Non sarò sicuro del mio alloggio sino a domani; che inutile perdita di tempo è tutto ciò! — Perché quest'angoscia profonda, quando parla la necessità — il nostro amore può forse durare senza sacrifici, senza che ciascuno di noi pretenda tutto dall’altro; puoi tu mutare il fatto che tu non sei tutta mia, io non sono tutto tuo? — Oh, Dio!, rivolgi il tuo sguardo alla bella Natura e da’ pace al tuo animo per ciò che deve essere — L’amore esige tutto e ben a ragione, così è di me per te, di te per me — Ma tu dimentichi così facilmente che io debbo vivere per me e per te. Se fossimo completamente uniti, tu sentiresti questa dolorosa necessità, tanto poco quanto la sento io – Il viaggio è stato orribile. Sono arrivato qui soltanto ieri mattina alle quattro.
Siccome c’erano pochi cavalli, la diligenza ha scelto un altro itinerario; ma che strada orribile! Alla penultima stazione mi hanno sconsigliato di viaggiare di notte, hanno cercato di ispirarmi paura d’un bosco ma ciò non è servito ad altro che a spronarmi — e ho avuto torto.
La vettura ha finito con lo sfasciarsi su quell’orribile strada, un semplice sentiero di campagna senza fondo. Se non avessi avuto quei due postiglioni, sarei rimasto per strada — Per l’altra strada, quella solita, Esterhàzy con otto cavalli ha avuto la stessa sorte che io con quattro — Tuttavia, in un certo senso la cosa mi ha anche fatto piacere, come succede ogni volta che supero felicemente qualche ostacolo — Ora voglio passare in fretta dagli eventi estrinseci a quelli intimi. Confido che ci vedremo presto; ed anche oggi mi manca il tempo per dirti i pensieri che ho rimuginato in questi ultimi giorni sulla mia vita — Se i nostri cuori fossero sempre l’uno vicino all’altro, non mi capiterebbe certo di avere simili pensieri. II mio cuore trabocca del desiderio di dirti tante cose — Ahimè – ci sono momenti in cui sento che la parola è inadeguata — Cerca di essere serena — e sii per sempre il mio fedele unico tesoro, ii mio tutto, come io lo sono per te. Sono gli dèi che debbono provvedere, qualunque possa essere il nostro destino.
Il tuo fedele Ludwig
Dopo la morte di Ludwig van Beethoven (1770-1827) questa lettera venne trovata in un cassetto segreto del suo armadio. Scritta fra ii 6 e il 7 luglio 1812 a Teplilz e formata da treparti separate, non venne probabilmente mai spedita. Da allora i biografi hanno cercato di identificare la misteriosa destinataria senza approdare a una conclusione definitiva. Quale delle donne che il musicista frequentava è l’amata immortale?
La contessa Giulietta Guicciardi, allora diciassettenne? Therese Brunsvick? Amalie Sebald? Josephine Staekelbeig? Sfuggente a ogni definizione più precisa, la donna sconosciuta resta comunque una delle più suggestive incarnazioni del mito romantico.


SOLO PER AMORE – G. MAUGERI – FELICE GIOVEDI’ IN POESIA E… 6 comments
Il vero amore è una quiete accesa.
– G. Ungaretti –
Giusy Maugeri
e abbraccio il vento dei ricordi
anche se amari
invento fiabe
e volo sulle ali di un gabbiano
che ritrova la sua rotta
nei meandri profondi del cuore
i miei occhi dipingono di luce
ogni sfumatura di colore
nei grigi inverni dell’anima
mi invento la vita
giorno per giorno…

IL MUGHETTO LEGGENDA… STORIA E…1° MAGGIO Leave a comment





Il primo maggio del 1561, Carlo IX introdusse la tradizione d’offrire un rametto di mughetto come porta fortuna.
Tradizione ancora più antica… e del tutto pagana… era poi il celebrare l’arrivo della primavera offrendo tre rami di mughetto alla persona amata, agli amici, ed alle donne come segno d’amicizia.
Nei tempi antichi poi questa era la data in cui i naviganti uscivano in mare.
Per i Celtici, il 1° maggio era poi l’inizio della prima metà del loro anno.
Nel Medio Evo col 1° maggio iniziava il mese dei fidanzamenti.

PERCHE’ IL MUGHETTO?
Perché è sinonimo di ritorno della felicità e di portafortuna.
Trasmette un messaggio d’amore perché fiorisce all’inizio della primavera e l’atto di cercarlo nelle foreste ombreggiate è un’opportunità per le prime passeggiate dell’anno per i boschi ed all’aperto.
Ha un profumo così delizioso che è anche usato per creare profumi.


