Archivio per 8 aprile 2011

PER FARE UN PRATO – E. DICKINSON – NOTTE DI… SOGNO IN MINIPOESIA   5 comments

 

 

 

 

PER FARE UN PRATO

Emily  Dickinson

 

 

Per fare un prato

occorrono un trifoglio ed un'ape.

 

Un trifoglio, un'ape

e il sogno.

 

Il sogno può bastare

se le api sono poche.

 

 

 

da Tony Kospan

 

PSICHE E SOGNO

 Il tuo tuo salotto di sogno in facebook

Pubblicato 8 aprile 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

IL SOGNO IN POESIA E NON SOLO (2011)   13 comments

 
 
 
 
IL SOGNO IN POESIA E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
 
 
E' esplosa la tanto attesa Primavera…
Essa ci fa sognare e lei stessa è… un sogno…
 
 
 
 
 
 
Sì il tema stavolta è… il sogno… e per un Orso… sognante… il sogno è… tutto! 
 
Ma il sogno non va inteso come passività… non è dormire ad occhi aperti… ma presenza nel cuore di un obiettivo… di un traguardo reale o sprituale,  concreto  o astratto, vicino o lontano… etc..
 
 
 
 
 
 
 

Una vita senza sogni è come un giardino  senza fiori.
Gertrude Beese
 

 
Il sogno in tal modo… dunque ci aiuta a vivere… rappresentando un faro… un amico segreto… o, se volete, un angelo laico… che ci  accompagna e ci guida verso la realizzazione delle nostre aspettative più intime e profonde…
 
 
 

Fernand Toussaint, “Quiet afternoon”

 

 

Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni.
William Shakespeare

 
Il sogno rappresenta uno dei temi più affascinanti
della Poesia e delle Arti in genere…
 
Quelle che seguono sono le poesie prescelte quest'anno
e come sempre mi piacerebbe leggere quelle che sul tema amate voi.
 
 

 

Nota
 
 
MELODIE DELL’ANIMA
 M.A. Borgatelli  
 
Nell’angolo dei sogni
di quel mondo senza tempo
proviamo insieme
le calde emozioni del cuore.
Là in quella stanza,
isolata dal resto della vita,
diamo libero sfogo
ai nostri sentimenti.
Il letto si trasforma
in un’isola fatata
ove noi passeggiamo
lungo gli infiniti sentieri
del nostro pensiero,
soffermandoci
di tanto in tanto a godere
le meraviglie di quel magico mondo.
Soli io e te,
avvinti da calde emozioni,
ci addentriamo
nell’isola dei sogni
per dimenticare le amarezze
che incontriamo
lungo la strada della nostra vita.
 
 

Nota

 
SE AVESSI
William Butler Yeats
 
 Se avessi il drappo ricamato del cielo,
intessuto dell’oro e dell’argento e della luce,
i drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della notte
dai mezzi colori dell’alba e del tramonto,
stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:
invece, essendo povero, ho soltanto sogni;
e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;
cammina leggera, perché cammini sui miei sogni.
 
 

Nota
 
 
 
HO SOGNATO DI VOLARE
Dacia Maraini
 
Ho sognato di volare
tante volte in una
una volta in tante,
leggera sopra i tetti
con un sospiro di gioia nera
posandomi sui cornicioni
seduta in bilico su un comignolo
quanto quanto quanto
ho camminato sulle vie
ariose dell'orizzonte
fra nuvole salate e raggi di sole
un gabbiano dal becco aguzzo
un passero dalle piume amare
erano le sole compagnie
di una coscienza addormentata
vorrei saper volare
ancora in sogno ancora,
come una rondine,
da una tegola all'altra
e poi sputare sulle teste
dei passanti e ridere
della loro sorpresa, piove?
O sono lacrime di un Dio ammalato?
Volo ancora, ma nelle tregue del sonno
il piede non più leggero
scivola via, una mano si aggrappa
alla grondaia che scappa
vorrei volando volare
e riempire di allegrie
le spine del buio.
 
 

Nota

 
 

DICONO?
Fernando Pessoa
 
Dicono?
Dimenticano.
Non dicono?
Hanno detto.
Fanno?
E' fatale.
Non fanno?
E' uguale.
Perché aspettare?
Tutto è sognare
 
 

Nota
 
 
 
SOGNO E REALTA'
Kahlil Gibran
 
Com'è cieco colui che immagina
e progetta qualcosa
fino ai più realistici dettagli,
e quando non riesce a darne conto interamente
con misure superficiali e prove verbali,
crede che la sua idea
e la sua fantasia siano vanità!
Se invece riflettesse con sincerità,
si convincerebbe che la sua idea è reale
tanto quanto l'uccello in volo,
solo che non è ancora cristalizzata;
e capirà che l'idea è un segmento
di conoscenza
ancora inesplicabile in cifre e parole,
poichè troppo alta e troppo vasta
per essere imprigionata
nel momento presente;
ancora troppo profondamente immersa
nello spirituale
per piegarsi al reale.
 
 
 
 
 
Ciao da Orso Tony
 
 
 
 
 
 
 

POESIE? 
  
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UN DIVERSO MODO DI VIVERLE

SIDDHARTA – H. HESSE – IL LIBRO ED… ALCUNI ESTRATTI   2 comments

 

 

 

 

Non sono moltissimi i libri che hanno influenzato la storia umana…

SIDDHARTA

di Hermann Hesse… poeta e scrittore tedesco

(Calw, 2 luglio 1877 – Montagnola, 9 agosto 1962)

Premio Nobel per la Letteratura nel 1946…  è uno di questi…

 

 

 

Ne parlerò ora prima brevemente
e poi pubblicherò alcuni brevi brani tratti dal libro.

 

 

 

 
Siddharta è un romanzo ambientato in India e pubblicato per la prima volta nel lontano 1922.
 
E’ una tra le opere più famose di Hermann Hesse
 
Narra la vita del giovane indiano Siddharta, figlio di un ricco bramino, alla ricerca della sua strada nei modi più disparati.
 
 
 

 
 

Chi è dunque Siddharta? è uno che cerca, e cerca soprattutto di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, il misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti. E alla fine quel tutto, la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddharta, che ripete il «costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l′aveva visto centinaia di volte con venerazione».

 

 

 

 

 

Siddharta è senz′altro l′opera di Hesse più universalmente nota.

Questo breve romanzo di ambiente indiano, pubblicato per la prima volta nel 1922, ha avuto infatti in questi ultimi anni una strepitosa fortuna.

Prima in America, poi in ogni parte del mondo, i giovani lo hanno riscoperto come un loro testo, dove non trovavano solo un grande scrittore moderno ma un sottile e delicato saggio, capace di dare, attraverso questa parabola romanzesca, un insegnamento sulla vita che evidentemente i suoi lettori non incontravano altrove.

 

 

 

 

E’ un libro adatto a chi si pone tante domande, a chi cerca risposte, a chi è alla ricerca di se stesso ed a chi vuole trovare la propria essenza e i propri valori.

Che possa piacere o no… che possa essere condiviso o no… il pensiero di Hesse che si esprime attraverso il libro è certamente un geniale e sublime tentativo di vedere oltre l’apparenza materiale delle cose… e può rappresentare una grande lezione di vita.  

 

Ma leggiamo alcune frasi di questo famosissimo libro… ascoltando se ci va un  pò di buona musica… new age…
 
 
 

  

 

 

 

“Povero io sono” disse Siddharta: “non possiedo niente, se è questo che intendi dire.
Certamente sono povero, ma lo sono volontariamente, quindi non sono in miseria”.
 

 

 

Se vuoi conoscere il tuo passato, sapere che cosa ti ha causato, allora osservati nel presente, che è l'effetto del passato. Se vuoi conoscere il tuo futuro, sapere che cosa ti porterà, allora osservati nel presente, che è la causa del futuro.

 

 

 
Tu sei un sapiente Siddharta; ebbene, impara anche questo: “L’amore si può mendicare, comprare, regalare, si può trovarlo per caso sulla strada, ma non si può estorcere”.
 

 

 
“Dimmi, amico: tu non educhi tuo figlio? non lo costringi? non lo picchi? non lo castighi?” “No, Vasudeva, non faccio nulla di tutto questo”.
“Lo sapevo. Tu non lo costringi, non lo picchi, non gli dai ordini, perchè sai che c’è più forza nel molle che nel duro, sai che l’acqua è più forte della pietra, che l’amore è più forte della violenza….”
 

 

 
”… A lui, che in amore era ancora un ragazzo, e perciò incline a precipitarsi ciecamente e insaziabilmente nel piacere come in un abisso, ella insegnò a fondo la dottrina che non si ottiene piacere senza dare piacere, e che ogni gesto, ogni carezza, ogni contatto, ogni sguardo, ogni minima posizione del corpo ha il suo segreto, la cui scoperta avvia alla consapevole felicità. Gli insegnò che, dopo una festa d’amore, gli amanti non debbono separarsi se non compresi di reciproca ammirazione, se non vinti e vincitori a un tempo, cosicchè in nessuno dei due insorgano sazietà e squallore e il sentimento cattivo d’avere abusato o d’aver subìto un abuso. ..”
 

 

 


“La realtà dell'esistenza personale e del mondo esteriore è dolore, consistente nell'invarianza delle sue condizioni: nascita, malattia, morte, mancanza di ciò che si desidera, unione con ciò che dispiace, separazione da ciò che si ama; l'origine del dolore è il desiderio di esistere, il bisogno del piacere e anche il suo rifiuto.
La retta via sta nel mezzo. Il segreto della felicità sta nell'accettarsi così come si è, rinunciando ai desideri, la cui consapevolezza rende infelici non meno della loro realizzazione. Infatti ogni desiderio soddisfatto porta a maturarne un altro ancora più grande.”
 

 

 

“…l’amore, mi sembra di tutte la cosa principale.
Penetrare il mondo, spiegarlo, disprezzarlo, può essere l’opera dei grandi filosofi. Ma a me importa solo di poter amare il mondo, non disprezzarlo, non odiare il mondo e me;a me importa solo di poter considerare il mondo, e me, e tutti gli esseri, con amore, ammirazione e rispetto””…l’amore, mi sembra di tutte la cosa principale.
Penetrare il mondo, spiegarlo, disprezzarlo, può essere l’opera dei grandi filosofi. Ma a me importa solo di poter amare il mondo, non disprezzarlo, non odiare il mondo e me;a me importa solo di poter considerare il mondo, e me, e tutti gli esseri, con amore, ammirazione e rispetto” .

 

 

 

 

E tutto insieme, tutte le voci, tutte le mete, tutti i desideri, tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male, tutto insieme era il mondo.
Tutto insieme era il fiume del divenire,
era la musica della vita.

 

 

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TONY KOSPAN

(DA VARI SITI WEB – LIBERAM. ADATTATO)

Seguiranno altri brani…

 

 

    

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SOFFRIAMO DELLA SINDROME DI PRIMAVERA? TEST   Leave a comment

 

 

IL TEST  DELLA SINDROME PRIMAVERILE

 

 

 
 
 
Siamo finalmente in primavera!
 
 

 

 
 
 
Se ci sentiamo un pò irritabili, un pò distratti,
un pò stanchi, un pò sonnolenti
 
 
 
 
 

 

 

non dobbiamo preoccuparci affatto
a meno che questi sintomi
non compromettano la nostra vita normale…
 
 
Ecco allora un bel test che ci aiuterà a capire…
 
 
 
 
     
 
 
 
 
SOFFRIAMO DELLA SINDROME DI PRIMAVERA?
  
 

   

 

Indicate pertanto accanto ad ogni lettera
rappresentativa delle domande il punto…
da 0 a 3
che indica la risposta che vi rappresenta maggiormente
e precisamente
 
 
 
  • 0 indica per niente d’accordo
  • 1 indica poco d’accordo
  • 2 indica abbastanza d’accordo
  • 3 indica molto d’accordo

 

 

ED ORA LE 12 DOMANDE …

 

A- Mi sento più stanco/a del solito  O   1   2   3

B – Ho più sonno e/o non mi alzo riposato/a   O   1   2   3

C – Mi sento giù di tono O   1   2   3

D – Sono facilmente irritabile O   1   2   3

E – Ho difficoltà a concentrarmi O   1   2   3

F – Mi sento apatico/a e non voglia di niente O   1   2   3

G- Mi distraggo facilmente O   1   2   3

H – Mi sento svogliato/a  O   1   2   3

I- Ho difficoltà a tenere i ritmi di sempre O   1   2   3

L- Accuso malesseri fisici (cefalea, cattiva digestione etc…) O   1   2   3

M- Mi sento gonfio/a e/o con le gambe pesanti e/o la pelle spenta O   1   2   3

N- Mi sento stressato/a e/o nervoso/a O   1   2   3

 

A voi …se vi va!

 

Basta indicare il punteggio totale!
 
 
 
 
 
 
 
Tra qualche giorno, in modo da dare,
a chi vuole, il tempo di farlo con calma,
vi darò … la soluzione …qui…
o nel gruppo di amici di Penna…
 
 
 rivelandovi se siamo:
 

A PRIMAVERA RESISTENTI
B PRIMAVERA SENSIBILI
C PRIMAVERA SOFFERENTI
 

 

 

 
Ciao da Tony Kospan – Orso test
 

   

(dal suppl. la Salute)
 

 
UN MODO DIVERSO… PIU' RACCOLTO… DI VIVERE IL WEB?
VIENI NEL GRUPPO DI GABITO…
 

Pubblicato 8 aprile 2011 da tonykospan21 in Senza categoria, TEST E GIOCHI

CIO’ CHE HO SCRITTO DI NOI – N. HIKMET – BUON W.E. IN POESIA E NON SOLO   1 comment

 
 
 
 
 
                       
 
 
Coloro che vivono d’amore vivono d’eterno.
Emile Verhaeren

 
                       

 
 
 
Thomas Sully (1783-1872) – Lettera d'amore
 
 
CIO' CHE HO SCRITTO DI NOI
Nazim Hikmet
 
Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
è la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno
tracciato su un raggio di sole
ciò che ho scritto di noi è tutta verità
è la tua grazia
cesta colma di frutti rovesciata sull'erba
è la tua assenza
quando divento l'ultima luce all'ultimo angolo della via
è la mia gelosia
quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
è la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
 
ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.
 
 
 
 
 
 
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a tutti  dall’Orso
 
 
 
 
 
 
 

 

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