Archivio per 7 aprile 2011

LA LUNA – G. LORCA – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   3 comments

 
 
 
 
 
LA LUNA
F.G. Lorca
 

Quando spunta la luna
tacciono le campane
e i sentieri sembrano
impenetrabili.

Quando spunta la luna
il mare copre la terra
e il cuore diventa
isola nell’infinito…
 
 
 

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da Tony Kospan

 

P O E S I E ?
FANTMONDOPOESIA.jpg picture by orsotony21
UN MODO DIVERSO DI VIVERLE… 
ORSO TONY
 
 

Pubblicato 7 aprile 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

IL PONTE… – UNA STORIELLA FEMMINISTA… MOLTO DIVERTENTE   Leave a comment

 
 
Ecco nell’ambito delle ironie
maschi-femmine…
 
 
 
 
IL PONTE…
UNA STORIELLA FEMMINISTA…
MA MOLTO DIVERTENTE…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un giorno tre amici partirono per una escursione, e all’improvviso si trovarono davanti a un grande torrente impetuoso.
Dovevano assolutamente passare dall’altra parte ma non avevano nessun’idea di come attraversarlo.
Uno dei tre si mise allora a pregare:
“Ti prego, mio Dio, dammi la forza di attraversare il torrente”.
 
E PUF! Dio gli donò due braccia robuste e due gambe potenti così che fu capace di attraversare il torrente a nuoto in due ore, ma per due volte fu sul punto di annegare.
Vedendo ciò, il secondo amico anche lui pregò Dio:
“Ti Prego, Signore, dammi la forza … e i mezzi per attraversare il torrente”.

PUF!
Dio gli diede una scialuppa e dei remi con cui poté attraversare il torrente in un’ora, ma per due volte fu sul punto di capovolgersi.
Il terzo compagno, forte delle esperienze degli altri due, decise anche lui di rivolgersi a Dio:
“Ti prego, o Dio, dammi la forza, i mezzi …. e l’intelligenza per attraversare il torrente”.

PUF! Dio lo tramutò in donna.
Lei verificò la cartina, camminò per circa 200 metri a monte e … attraversò il ruscello passando sul… ponte.
 
 
 

 

 

 DAL WEB – IMPAGINAZ. T.K.

CIAO DA TONY KOSPAN 

 

 

  
 
 
 
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TONY KOSPAN
 
 

Pubblicato 7 aprile 2011 da tonykospan21 in BUONUMORE, Senza categoria

ALEX KURZEM – IL BIMBO EBREO CHE DIVENNE LA MASCOTTE DEI NAZISTI   Leave a comment

 

 

 

 

ALEX KURZEM

IL BIMBO EBREO CHE DIVENNE LA MASCOTTE DEI NAZISTI

QUANDO LA STORIA SUPERA LA FANTASIA

IL LIBRO DEL FIGLIO ORA CI SVELA QUESTA INCREDIBILE STORIA

 

 

 
 
 
 
 
 
 
Quest’incredibile e documentata vicenda è assolutamente vera…. e da essa…, dalla rivelazione del bambino diventato ormai anziano al figlio…, è nato un libro divenuto best seller in tutto il mondo…, con il titolo IL BAMBINO SENZA NOME.
 
Ma andiamo con ordine… ecco la storia…
 
 
 
 
 
 
 
 
LA STORIA
 
 
Siamo in qualche sperduto villaggio tra i boschi della Bielorussia nel mezzo della seconda guerra mondiale…
Il ragazzo vive lì con la sua umile famiglia di origini ebree.
Tutto inizia la sera in cui sua madre dice, “Domani saremo tutti morti”.
Ma lui – come si chiamava allora? non lo sa, non lo ricorda proprio – si era alzato ed era uscito di casa nella notte, era salito sulla collina e da lì, la mattina seguente, aveva visto.
Uno spettacolo di tremendo orrore per chiunque, immaginarsi per un bambino di – forse – cinque anni.
Aveva solo capito che doveva fuggire e nascondersi.
Nella foresta, dormendo sugli alberi di notte.
Ma dopo aver vagato per nove mesi da solo nei boschi, tra la neve e i lupi, viene catturato da un’unità lettone filonazista.
 
 
 

 
 
 
Viene allora portato davanti al plotone di esecuzione e lì, le spalle contro il muro della scuola, rivolge al sottufficiale che sta per premere il grilletto una strana, ma perfetta domanda da bambino:
Puoi darmi un pezzo di pane, prima di spararmi?”.
 
Questa domanda gli salva la vita.
 
 
 

 
 
 
 
Le SS decidono allopra di prendere quel bambino dai capelli biondissimi e dagli occhi cerulei come loro mascotte, per farne un modello di soldato bambino da utilizzare per la propaganda. 
Da questo momento incomincia la vita ‘costruita’ su misura per lui, proprio come le divise – fatte della sua taglia – che gli fanno indossare per trasformarlo nella mascotte dei soldati.
Gli vengono dati un nome, Uldis Kurzemnieks, e una data di nascita; gli si dice che è russo; gli si insegna a ripetere la storia (alterata) del suo ritrovamento; viene perfino modificata la data in cui fu salvato.
 
 
 
 

 

 

 

LA STORIA RECENTE

 

Nel 1995 Alex Kurzem ha sessant’anni (almeno, pensa di avere sessant’anni, perché gli è stata attribuita una data di nascita, proprio come gli è stato attribuito un nome) e ha sempre taciuto a tutti e perfino ai suoi familiari il suo passato avvolto dalla nebbia dei ricordi imprecisi e della volontà di rimozione.
 
 
 
 

 

 

All’improvviso però, lascia Melbourne inventando una scusa per la moglie e appare sulla porta di casa del figlio Mark, a Oxford.
 
Stringe tra le mani la valigetta che Mark e i suoi fratelli gli hanno sempre visto custodire gelosamente, senza che nessuno di loro potesse mai sbirciarci dentro.
 
 
 
 

 

 

In quella valigetta sono conservate le foto e vari documenti del suo passato di mascotte dei nazisti.

Alex ora vuole ricordare , ritrovare le sue radici, la sua famiglia, il suo passato, vuole sapere tutto, anche il suo nome, perché quello con cui è cresciuto, si è sposato, ha generato tre figli, Alex Kurzem, non è che il nome falso che gli diedero su un foglio di via.

Chiede quindi al figlio di aiutarlo.

 

 

 
 
 
I L   L I B R O
 
 

 

I CONTENUTI

 

Mark ha da poco iniziato la sua vita da ricercatore a Oxford quando suo padre Alex bussa alla sua porta con un angoscioso segreto da confessare.

I brandelli di quel segreto sono rinchiusi in una logora valigia che custodisce i ricordi evanescenti e ossessionanti che per quasi settant’anni suo padre ha cercato di seppellire nell’oblio.

Tocca a Mark ora aiutare suo padre a ricostruire la sua storia, l’epopea di un bambino bielorusso ebreo di cinque anni che è scampato avventurosamente allo sterminio della sua famiglia e del suo villaggio.

 

 

 

 

UNA RECENSIONE
 
 
Non si esce indenni dalla lettura di questo libro.
Perché non solo vi ritroviamo le descrizioni delle carneficine compiute dai nazisti, ma a questi crimini se ne aggiungono altri, che non grondano sangue ma che sono più sottilmente crudeli.
Che non annientano la vita ma la manipolano, che non distruggono ma rubano l’identità di un individuo, privando della sua eredità culturale lui e i suoi figli e i figli dei figli.
Non possiamo non essere pervasi pure noi dall’angoscia duplice dell’uomo che si domanda chi sia (o chi fosse prima di diventare quello che è ora) e se debba giudicarsi colpevole per quello che ha fatto, che gli hanno fatto fare, che non sa se ha fatto.
Un bambino di sei, sette, otto anni, distingue tra bene e male?
E, se un bambino è (lo diceva Rousseau) per sua natura buono e innocente, quanto maggiormente colpevole è chi lo mette sulla strada del male?
Avrebbe dovuto, lui, avrebbe potuto sottrarsi, fare qualcosa di diverso da quello che ha fatto?
 
 
 
 

 
 
 
 

Testo dal Web – Liberamente adattato ed impaginato da T. K.

Ciao da Tony Kospan

 

 

 

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Pubblicato 7 aprile 2011 da tonykospan21 in Senza categoria, STORIA... IN SENSO AMPIO

BAMBINI – FRASI ED IMMAGINI SIMPATICISSIME ED IRRESISTIBILI   4 comments

 
 
 
 
 
 BAMBINI – FRASI ED IMMAGINI
SIMPATICISSIME ED IRRESISTIBILI
 
 
 
 
 
 
 
 
“Si sta bene in questa casa, è molto morbida.”
“Ma come sono fatti i fucili dei buoni ?”
“Mi sono scontrato con Carmelo e ho pianto un metro.”
“Papà, tu e la mamma vi baciate con la bocca  aperta o chiusa ?”
“E’ quasi mattina e io sono bello.”
“Per dormire non mi piace contare le pecore, posso contare i puffi ?”
“Io sono un leghista perché gioco sempre con il lego.”
“Il Vangelo è un libro in stampatello minuscolo.”
“Domenica pioveva e siamo rimasti a casa a fare dei pettegolezzi.”
 
 
 
 
 
 
 
“Fa Gesù che i bambini poveri che mangiano il fango, abbiano dei soldi.”
“Papà per il mio compleanno vorrei dei baffi come i tuoi, ma più piccoli.”
“Mio papà è bello perché assomiglia a Conan il Barbaro.”
“Ma insomma, cos’è il sesso ?”
“Gesù fa che i bambini che stanno per essere uccisi stiano bene.”
“Il bacio francese è quando ci si tocca la lingua ? “
“Nonno, ma tu come hai fatto a diventare vecchio ?”
“Quando faccio un disegno col pensiero nel nulla mi viene benissimo.”
“L’anima è quello che quando muori sta fuori dalla cassa.”
“Papà, secondo te è meglio averlo uno scopo nella vita ?”
“Ma se io non esistessi, cosa farei ?”
“Papà, la luna ci sta seguendo !”
“Ma cosa fa Dio tutto il giorno ?”
 
 
 
 
 
 
 
“Quando è che si può cominciare ad avere la morosa ?”
“Perché il papà dovrebbe morire se non è morto fino adesso ?”
“Papà, come mai la nonna non ha figli ?”
“Uno può fare il suo compleanno quando c’è la fine del mondo ?”
“Il problema di sognare che stai sognando è che devi svegliarti due volte.”
“Il mondo è come un disegno colorato tutto.”
“Noi siamo vecchi ? Ma i vecchi dopo diventano giovani ? “
“Mamma, ma quando viene il giorno della pace ? “
 
 
 
 
 
 
 
“A Natale il papà racconta di aver incontrato Babbo Natale che quando lo ha visto gli ha strizzato l’occhio e gli ha consegnato il sacco coi regali……Laura diventa molto seria e chiede al papà : “ma quando ti ha strizzato l’occhio ti ha fatto molto male?”
 
“Dopo aver visto la favola di biancaneve : “mamma sai cosa e’ un principe ? E’ un signore con un cavallo sotto!”

“Mamma, è vero che quando finiscono le guerre non faranno più il telegiornale ?”
 
“Mamma, chi é mio figlio ?”
 
“Io in piscina con i braccioli so nuotare, senza i braccioli so annegare”
 
 
 

 

 

 

“Avevo raccontato a mio figlio Marco di tre anni la storia di Cappuccetto Rosso.“Dopo due giorni incontriamo una mia conoscente incinta e spiego a mio figlio che la donna ha un bimbo in pancia. Marco preoccupato  mi dice: “ma allora anche lei mangia i bambini come il lupo di cappuccetto rosso?”
 
“Zia, ma Gesù a Pasqua quando è risorto ha fatto il buco nell’ozono
 
 
 
 
 
 
DAL WEB – IMPAG. T.K.
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 

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Pubblicato 7 aprile 2011 da tonykospan21 in BUONUMORE, Senza categoria

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