Archivio per 5 marzo 2011

IL SOGNO – JOHN DONNE – POESIA SUBLIME E DI… SOGNO   Leave a comment

 
 
IL SOGNO – JOHN DONNE
– POESIA DI… SOGNO… –
 
 
 
 
Questa, non solo per il titolo,
è a mio parere una poesia di sogno… 
 
Essa descrive… in modo profondo,
sublime ed assolutamente originale
come l’amore spesso si trovi a lottare
tra il sogno e la ragione…
 
 
 
 
 
John Donne è un autore che prediligo per la sua notevolissima capacità di poetica e metafisica analisi dei sentimenti sia riguardo all’amicizia che all’amore…
 
 
 
 
 
Ma veniamo ai suoi versi che venno letti sì col cuore ma anche e soprattutto con la mente…
 
Se ci va, mentre la leggiamo, ascoltiamo questa musica new age…
 
 
NotaMOSTEIRO
 
 
 
I L   S O G N O
John Donne *
(traduzione di Cristina Campo)
 
 
 

Per nessun altro, amore, avrei spezzato
questo beato sogno.
Buon tema per la ragione,
troppo forte per la fantasia.
Sei stata saggia a svegliarmi. E tuttavia
tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi.
 
Tu così vera che pensarti basta
per fare veri i sogni e storia le favole.
Entra tra queste braccia. Se ti sembrò
più giusto per me non sognare tutto il sogno,
ora viviamo il resto.
 
Come un lampo o un bagliore di candela
i tuoi occhi, non già il rumore, mi destarono.
Così (poiché tu ami il vero)
io ti credetti sulle prime un angelo.
Ma quando vidi che mi vedevi in cuore,
che conoscevi i miei pensieri meglio di un angelo,
quando interpretasti il sogno, sapendo
che la troppa gioia mi avrebbe destato
e venisti, devo confessare
che sarebbe stato sacrilegio crederti altro da te.
 
Il venire, il restare ti rivelò: tu sola.
Ma ora che ti allontani
dubito che tu non sia più tu.
Debole quel amore di cui più forte è la paura,
e non è tutto spirito limpido e valoroso
se è misto di timore, di pudore, di onore.
 
Forse, come le torce
sono prima accese e poi spente, così tu fai con me.
Venisti per accendermi, vai per venire. E io
sognerò nuovamente
quella speranza, ma per non morire.
 

 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
*John Donne (1571-1631)
poeta e religioso inglese sempre in bilico
tra grande passionalità e grande spiritualità…
 
 

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Pubblicato 5 marzo 2011 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI, Senza categoria

IL CARNEVALE IN POESIA E… NON SOLO…   5 comments

 
 
 
 
LE ALLEGRE POESIE DEL CARNEVALE
E… NON SOLO
a cura di Tony Kospan
 
 
 

 
 
Cari amici ci troviamo in questo 2011 in una originale
combinazione di… feste…
L'8 marzo infatti è la Festa della Donna
e contemporaneamente l'ultimo giorno di Carnevale.
 
Interrompiamo pertanto il percorso dell'amore in poesia
per dedicar il tema di questa domenica alle poesie
divertenti… sorprendenti… carnevalesche…
 
 
 
 
 
 
 Martedì poi apriremo un tema straordinario
tutto dedicato alla Donna.
 
Dunque ora abbandoniamoci al Carnevale…
che a parer mio trova una delle sue più belle definizioni
in questa riflessione di Goethe che, pur riferita a Roma,
ha, a parer mio, valenza universale.
 
“Il carnevale di Roma non è una festa che si offre al popolo
bensì una festa che il popolo offre a se stesso”.
 
 
 
 
 
 
Ogni nazione… ogni città… ogni quartiere…
ha sue peculiari modi di rapportarsi a questa festa
che negli anni del dopoguerra s'era ristretta
per lo più a festa per ragazzi… mentre oggi…
è tornata al suo antico splendore…
 
Qui in questa nostra Piazzetta Virtuale
intitolata al
FANTASTICO MONDO DELLA POESIA
la festa non potrà che essere in poesia
(con accompagnamento di musiche)
 
 
 
 
 
 
Le poesie da me prescelte per quest'anno
e con le quali auguro a tutti un divertentissimo carnevale
sono di vario genere.
 
La prima è una “doverosa” allegra filastrocca… popolare…
la seconda è invece una filastrocca… “firmata”… Gabriele D'annunzio

 la terza ci fa scoprire la divertente vena poetica del mitico Aldo Fabrizi
e le ultime 2 sono poesie originalissime di 2 poetesse
Patrizia Cavalli e Vivian Lamarque
 
Come sempre mi piacerebbe leggere quelle che, sul tema…,
amate voi…
 
 

 

 
Notas/Notes
 
 
CARNEVALE!
Filastrocca
 
Che fracasso!
Che sconquasso!
Che schiamazzo,
mondo pazzo!
E’ arrivato Carnevale
buffo e pazzo,
con le belle mascherine,
che con fischi, frizzi e lazzi,
con schiamazzi,
con sollazzi,
con svolazzi di sottane
e di vecchie palandrane,
fanno tutti divertir.
 
Viva, viva Carnevale,
che fischiando,
saltellando,
tintinnando,
viene innanzi e non fa male;
con i sacchi pieni zeppi
di coriandoli e confetti,
di burlette e di sberleffi,
di dispetti,di vestiti a fogge strane,
di lucenti durlindane,
di suonate, di ballate,
di graziose cavatine,
di trovate birichine.
 

Notas/Notes

 
 
CARNEVALE VECCHIO E PAZZO
Gabriele D'Annunzio
 
Carnevale vecchio e pazzo
s'è venduto il materasso
per comprare pane, vino,
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.
Beve, beve all'improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia.
Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale:
dalla polvere era nato
e di polvere è tornato.
 

Notas/Notes

 
 
MAGNA' E DORMI'
Aldo Fabrizi
 
So' du' vizietti, me diceva nonno,
che mai nessuno te li pò leva',
perché so' necessari pe' campa'
sin dar momento che venimo ar monno.
 
Er primo vizio provoca er seconno:
er sonno mette fame e fa magna',
doppo magnato t'aripija sonno
poi t'arzi, magni e torni a riposa'.
 
Insomma, la magnata e la dormita,
massimamente in una certa età,
so' l'uniche du' gioje de la vita.
 
La sola differenza è questa qui:
che pure si ciài sonno pòi magna',
ma si ciài fame mica pòi dormì.
 

Notas/Notes

 
 
AH SMETTI SEDIA…
Patrizia Cavalli
 
Ah smetti sedia di esser cosi sedia!
E voi, libri, non siate così libri!
Come le metti stanno, le giacche abbandonate.
Troppa materia, troppa identità.
Tutti padroni della propria forma.
Sono. Sono quel che sono, Solitari.
E io li vedo a uno a uno separati
e ferma anch'io faccio da piazzetta
a questi oggetti fermi, soli, raggelati.
Ci vuole molta ariosa tenerezza,
una fretta pietosa che muova e che confonda
queste forme padrone sempre uguali, perché
non è vero che si torna, non si ritorna
al ventre, si parte solamente,
si diventa singolari.
 

Notas/Notes

 
 
POESIA ILLEGITTIMA
Vivian Lamarque
 
Quella sera che ho fatto l'amore
mentale con te
non sono stata prudente
dopo un po' mi si è gonfiata la mente
sappi che due notti fa
con dolorose doglie
mi è nata una poesia illegittimamente
porterà solo il mio nome
ma ha la tua aria straniera
ti somiglia
mentre non sospetti niente di niente
sappi che ti è nata una figlia.
 
 
 
 
 
 
 
 
a voi tutti…
da Orso Tony
 
 
 
 
 
POESIE?
UN MODO DIVERSO  DI VIVERLE???
 

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VIVIAMO IN TEMPI – P. VERLAINE – FELICE SABATO IN POESIA E NON SOLO   5 comments

 

 
 
 

 
 
 
Il giorno in cui voi non brucerete più d’amore,
molti altri moriranno di freddo.
(Francois Mauriac)
 
 

 
 

 

VIVIAMO IN TEMPI…
Paul Verlaine
 
Viviamo in tempi infami
dove il matrimonio delle anime
deve suggellare l'unione dei cuori;
in quest'ora di orribili tempeste
non è troppo aver coraggio in due
per vivere sotto tali vincitori.
 
Di fronte a quanto si osa
dovremo innalzarci,
sopra ogni cosa, coppia rapita
nell'estasi austera del giusto,
e proclamare con un gesto augusto
il nostro amore fiero, come una sfida.
 
Ma che bisogno c'è di dirtelo.
Tu la bontà, tu il sorriso,
non sei tu anche il consiglio,
il buon consiglio leale e fiero,
bambina ridente dal pensiero grave
a cui tutto il mio cuore dice: Grazie!
 
 

 
 
 
 

 
 

 

DA ORSO TONY

 

 
PSICHE E SOGNO
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