per appoggiare stasera
la mia malinconia.
Cosa si potrebbe fare per riprendere contatto con una dimensione più umana del tempo, per gestire in modo più consono e, perché no, produttivo in termini di benessere, i ritmi della vita?
La cosa più naturale sarebbe imparare a fermarsi ogni tanto, per dedicarsi non solo al “fare”, ma anche al “non fare”, a quella giusta dose di ozio, o di gioco, inteso pure come cura dei propri hobby, che ricaricano e ritemprano.
Ma non solo. Si potrebbero seguire le indicazioni fornite dalla Cronobiologia, una branca relativamente nuova della medicina, che valuta il funzionamento del corpo, dell’organismo, in rapporto al tempo. «è assodato che negli organismi viventi diversi fenomeni fisiologici, come la fluttuazione della temperatura corporea, le variazioni della pressione arteriosa, la produzione di ormoni, si ripetono periodicamente, ovvero a intervalli di tempo prevedibili. La cronobiologia si occupa proprio dello studio di queste, e di altre periodicità dell’organismo», sottolinea Francesco Portaluppi, ricercatore cronobiologo dell’Università di Ferrara.
«Tutto dipende dall’interazione tra l’ambiente, l’alternarsi della luce e del buio, e l’orologio biologico, che si trova nel nucleo soprachiasmatico, alla base del cervello, ed è dotato di suoi precisi ritmi».
A muovere le lancette dell’orologio biologico, però, non sono solo le condizioni ambientali esterne, soprattutto il ritmo luce buio, ma anche i programmi iscritti nel patrimonio genetico di ciascuno.
Per questo alcune persone sono mattutine categoria alla quale appartengono
le cosiddette “allodole“
e altre serotine i cosiddetti “gufi“.
Fonte Kataweb
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Questa teoria dei bioritmi,
ormai universalmente accettata dalla psicologia,
divide quindi il mondo in 2 grandi categorie.
ALLODOLE E GUFI…
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Le allodole sono le persone che vanno a letto presto…
si alzano presto e sono presto in forma…
ma la sera crollano…
I gufi sono coloro che vanno a letto molto tardi,
si alzano (se possono) tardi
e sono in gran forma solo dal pomeriggio in poi.
E voi a quale categoria appartenete?
–
Orso Tony
Trova il tempo di essere amico:
è la strada della felicità
Madre Teresa di Calcutta Per raro che sia il vero amore,
è meno raro della vera amicizia.
François de La Rochefoucauld
L'amicizia è come la musica:
due corde parimenti intonate che vibreranno insieme anche se ne toccate una sola.
J. QuarlesGrande ![]() Sono tante le poesie sull'amicizia ma di davvero belle
a mio parere… pochine… per cui, per non ripetermi rispetto
a quelle scelte negli altri anni, sono con difficoltà andato
in cerca di nuove…
ma non ho potuto trascurare quella di Tagore…
Da notare quella di un insolito Cardarelli in vena
di amaro… o consapevole… realismo… e come
sempre sarà bello leggere quelle che amate voi…
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Pierre-Auguste Renoir – Le Chapeau
L'amicizia – Salvatore Capossela
AMICIZIA
Vincenzo Cardarelli
Noi non ci conosciamo. Penso ai giorni
che, perduti nel tempo, c’incontrammo,
alla nostra incresciosa intimità.
Ci siamo sempre lasciati
senza salutarci,
con pentimenti e scuse da lontano.
Ci siam riaspettati al passo,
bestie caure,
cacciatori affinati,
a sostenere faticosamente
la nostra parte di estranei.
Ritrosie disperanti,
pause vertiginose e insormontabili,
dicevan, nelle nostre confidenze,
il contatto evitato e il vano incanto.
Qualcosa ci è sempre rimasto,
amaro vanto,
di non aver ceduto ai nostri abbandoni,
qualcosa ci è sempre mancato.
Jennifer Garant – Tres Amis
AMICO MIO
Khalil Gibran
NON NASCONDERE
Rabrindranath Tagore
Non nascondere
il segreto del tuo cuore,
amico mio!
Dillo a me, solo a me,
in confidenza.
Tu che sorridi così gentilmente,
dimmelo piano,
il mio cuore lo ascolterà,
non le mie orecchie.
La notte è profonda,
la casa silenziosa,
i nidi degli uccelli
tacciono nel sonno.
Rivelami tra le lacrime esitanti,
tra sorrisi tremanti,
tra dolore e dolce vergogna,
il segreto del tuo cuore.