Archivio per 27 dicembre 2010

NELLA NOTTE PROFONDA – S. PENNA – MINIPOESIA DELLA BUONANOTTE   2 comments

 

 

 

 

NELLA NOTTE PROFONDA

Sandro Penna

 

Nella notte profonda

si consumano le stelle.

Un dolore m'inonda:

un amor di cose belle.

 

 

 

BY TONY KOSPAN

 

 

Pubblicato 27 dicembre 2010 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

LA LITTIZZETTO… LE FESTE DI NATALE… ED IL MASCHIO…   Leave a comment

 

 
 
LA LITTIZZETTO…
LE FESTE DI NATALE…
ED IL… MASCHIO
 

 

 
 
Un graffiante… ma non può che esser così…
brano della Luciana nazionale…
che ci parla proprio di questi giorni…
 
 
Certo è un pò femminista… ma…
esilarante come al solito A bocca aperta
 
 
 
 
LA LITTIZZETTO…
LE FESTE DI NATALE… ED IL MASCHIO… 
 
 
 
 
Anno nuovo.
Vita? Tendenzialmente identica.
Con qualche certezza in più. 
Tipo Cindy Crawford che nella pubblicità di un aspirapolvere ci fa sapere che detesta gli acari.
Fantastico. Doveva venire lei col suo neo dall’America a dircelo.
Pensare che noi invece andiamo pazze per gli acari.
Li alleviamo con orgoglio negli orli dei tappeti.
Con gioia lasciamo che si riproducano negli anfratti del camino.
Vai, Cindy… torna pure nell’Illinois e, se puoi, portati anche quella bietola di Richard Cere con le sue praline.
Che stanchezza. Non so più cosa sia la tolleranza.
Sarà stata la magia del Natale. Eh, sì. D’altra parte sono una donna…
E cosa fa una donna durante le feste? Si sfrange l’anima e il corpo.
Con una mano ritira la tredicesima e con l’altra paga le bollette, compra i regali ai figli, fa il presepe, addobba l’albero, salda la rata del riscaldamento, sistema le camere per i parenti, fa la spesa, prepara gli agnolotti, compra la stella di Natale
per la suocera, corre dalla parrucchiera, fa il pieno alla macchina, appende il vischio alla porta, cura l’acetone del figlio piccolo che si ammala sempre durante le feste,spedisce gli auguri di Natale ai colleghi del marito, mette a mollo le lenticchie, compra i petardi per il Capodanno e, per non perdere tempo, con una scopa legata al sedere, spazza il parquet.
 
E l’uomo? ‘Sto balengo?
Si mette il costume rosso e la barba bianca e fa Babbo Natale.
Stop. ‘Sto grandissimo minchione.

Poi gioca tutto il tempo coi figli e dice:
“La mamma di giocare non ne ha più voglia perché non è rimasta bambina come me!”.

 

Tu non sei rimasto bambino, amore mio invertebrato, sei rimasto cretino… capisci?
Certo.. son quelle tre o quattro letterine che però fanno la differenza.
Per te, tesoro mio, il massimo della trasgressione è dormire senza mutande…
lo sai, fragolina mia di bosco, che sei un uomo di seconda scelta?
Sei come il prosciutto di spalla coi polifosfati.
A mangiarlo non è che muori, ma a lungo andare ti danneggi la salute.
 
Ah, dimenticavo.
Le vedi quelle corna scintillanti rimaste sotto l’albero?
Sono per te!
 
 
 
 
 
DAL WEB… IMPAGINAZ. T.K.
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN 
 
 
 
 
PSICHE E SOGNO
IL SALOTTO CULTURALE DI FCB
 

RIDERE? E’ UN SEGNALE DI PACE!   2 comments

 
 
 
 
 
 
Una ricerca durata 20 anni!
RIDERE? E' UN SEGNALE DI PACE!
SERVE A NON… MORIRE!
 
 
 
 
 
 
 
 
Il riso è un segnale di pace:
permette di far sapere a chi ci sta intorno
che non abbiamo cattive intenzioni
 
 
 

 
 
 
 
 
NEW YORK – La risata non è una risposta intellettuale a qualcosa di divertente ma uno strumento istintivo di sopravvivenza, tipico degli animali sociali.
Che la utilizzano per conservare la specie. Ridere per non morire, insomma.
Lo rivela uno studio condotto per oltre vent’anni da Robert R. Provine, docente di psicologia e neuroscienze presso l’Università del Maryland, secondo cui il riso è «un atto ancestrale, antico e crudo, che mostra le radici comuni a tutti gli esseri umani, forse a tutti i mammiferi».
 
 
 
 

 
 
 
DARWIN E DINTORNI- Da Platone ad Aristotele, da Kant a Schopenhauer e da Hobbes a Freud, scienziati e pensatori tentano da oltre duemila anni di comprendere questa manifestazione umana, naturalissima ed insieme misteriosa.
Ma è stato il padre dell’evoluzionismo Charles Darwin il primo ad applicare il metodo scientifico allo studio della risata e delle emozioni in generale.
Ne «L’espressione delle emozioni negli animali e nell’Uomo», Darwin abbozzò per la prima volta lo studio del comportamento animale secondo una prospettiva evoluzionistica, che avrebbe dato poi spunto nel secolo successivo all’etologia.
 
 
 
 

 

 

 

RISATA DI STRADA – All’inizio della sua ricerca il prof Provine aveva riunito un gruppo di persone nel suo laboratorio hightech in Maryland, costringendole a guardare per ore ed ore il programma satirico «Saturday Night Live», considerato tra i più ilari della tv Usa.
Ma quando si è reso conto che anche le puntate più divertenti facevano sbadigliare le sue “cavie”, – collegate ad un monitor misura-risata attraverso uno scanner neuro-cerebrale, – Provine ha deciso di spostare la ricerca nel suo habitat “naturale”.
«Sono andato nelle piazze, nei centri commerciali e nei marciapiedi e ho studiato migliaia di episodi», racconta.
«Ho scoperto che il 90 per cento delle risate sopravvengono dopo frasi banali quali “Lo so”, “Ciao” e “Ci vediamo dopo”».
 
 
 

 

 
PACIFISMO – Il motivo dietro questo fenomeno?
«Il riso è il meccanismo che permette di far sapere a chi ci sta intorno che non abbiamo cattive intenzioni», teorizza il professor Jaak Panksepp della Washington State University, co-autore dello studio.
«E’ uno strumento evolutosi per segnalare la nostra disponibilità ad interazioni amichevoli».
Tra le altre scoperte: «Chi parla, soprattutto se donna, tende spesso a ridere più di chi ascolta». «L’oratore usa la risata come punteggiatura tra una frase e l’altra».
«Ridere è un processo involontario, per dare un tono più piacevole alla conversazione, attirare o risvegliare l’attenzione di chi ci sta di fronte, fissare ciò che si è appena detto o introdurre ciò che si sta per dire».
 
 
 

 
 
 
 
RISO OSTILE – Le risate possono essere anche di scherno e essere l’equivalente di un insulto.
Ma Previne ha scoperto che non è questo l’uso più comune, perché il riso è soprattutto «un raffinato lubrificante sociale», «un modo per farsi nuovi amici» e «fissare l’appartenenza di ciascuno nella gerarchia sociale».
«Ma in definitiva ridere è, soprattutto, un segnale sociale molto sincero», puntualizza lo scienziato, «perché è quasi impossibile da fingere o simulare. Chi ride spesso lo sa».
 
 
 
 
 
 
 
 
Alessandra Farkas  –  Corriere.it – Impaginaz. dell’Orso
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao…
 con un… gran sorriso…
da Orso Tony
 
 
 
 
 
PSICHE E SOGNO
IL SALOTTO CULTURALE DI FB
 
 
 

CHI HA DETTO CHE I SOGNI – SCANDALITTA – FELICE INIZIO ULTIMA SETTIMANA 2010   Leave a comment

 
 
 
 
Oggi inizia l'ultima settimana di un anno…
che in fondo speravamo migliore…
ma non riguardo ai diversi destini personali
bensì a quelli del mondo che ci circonda…
 
Non ci resta che sperare nel prossimo…
 
 
 
   
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Bisognerebbe tentare di essere felici,
non fosse altro che per dare l'esempio.
Jacques Prévert

 
 
   
 
 
 
 
 
 

 

CHI HA DETTO CHE I SOGNI…

~  Adriano Scandalitta ~

 

Chi ha detto che i sogni,

fragili e leggeri,

impalpabili ed eterei,

non hanno un volto

da ammirare o contemplare?

Io ho conosciuto sogni sensibili,

fatti di carezze e baci,

io ho conosciuto parole

sussurrate in estasi d'amore

Io amo i sogni

perché fanno vivere in letizia

ed in armonia

con il mondo.

 

 

 

 

 

 
DA TONY KOSPAN
 
 
POESIE?

   

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