ATTESA DI STELLE
Ho avuto in dono una porzione di cielo ,
ci ho messo dentro i pensieri più neri
e ora aspetterò che diventino stelle.
da Tony Kospan
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Ci sono ricorrenze che non nascono da tradizioni umane
ma sono momenti veri della Natura…
.
I solstizi e gli equinozi
sono infatti appuntamenti astronomici eterni
che influenzano realmente la nostra vita
e che sono stati considerati molto importanti
in tutte le culture fin dall’antichità.
.
21 DICEMBRE 2016
ORE 10,44
SOLSTIZIO D’INVERNO
.
.
Che la luce del nuovo sole possa illuminare
il cammino di tutti voi.
Felice Alban Arthuan
Ruth Sanderson – Yule sparge i semi che sbocceranno in primavera
Il solstizio, che può essere d’estate o d’inverno, è ciascuno dei due punti dell’orbita terrestre in cui il Sole è alla massima distanza angolare rispetto al piano dell’equatore terrestre.
La parola “solstizio” significa “Sole stazionario”, ed indica il suo non alzarsi né abbassarsi rispetto all’equatore celeste.
E’ in questo momento che la nostra stella si trova alla massima altezza sull’orizzonte dell’emisfero boreale (cioè quello nord, dove si trova l’Italia), mentre a sud la situazione è capovolta.
A partire dal 22 giugno le ore di luce sono diminuite gradualmente, fino a raggiungere il minimo che si verifica proprio durante il solstizio d’inverno che quest’anno avviene il 22 dicembre.
Fin dall’antichità l’uomo si è reso conto del cammino ciclico che il Sole descrive nel cielo, traendone così spunto per regolare la propria vita agricola e di caccia e creare bellissime leggende per spiegare e spiegarsi il fenomeno.
Per i greci, ad esempio, il solstizio d’estate coincideva con la “Porta degli uomini “, cioè il momento in cui le anime uscivano dalla caverna cosmica.
SOLSTIZIO D’INVERNO
(Filastrocca)
Quando a dicembre arriva il solstizio
che dell’inverno scandisce l’inizio
il sole pare diventare più mite ed umano
non fa più l’altezzoso nel cielo lontano
insieme a noi si leva tardi al mattino
si tira pigramente sul tetto vicino
rimanendo incantato tutto il giorno
a guardare curioso le case intorno
non c’è chi non lo veda affacciare
che non lo faccia subito entrare
accogliendolo con cordialità e calore
come si trattasse d’un ospite d’onore
in realtà sembra che al solstizio
sia la festa del sole ad avere inizio.

In Perù la divinità associata al Sole ed all’imperatore, Inti, riceveva sacrifici di animali ed offerte, affinché i raccolti estivi fossero abbondanti.
Il Cristianesimo sovrappose alle celebrazioni pagane la festività dedicata a San Giovanni Battista.
Secondo le tradizioni italiane nella notte di San Giovanni le streghe si levavano in volo e raggiungevano il “Grande Noce di Benevento“, l’albero sul quale una dea lunare avrebbe sconfitto il diavolo, rimandandolo negli inferi.
Fino al 1872 a Roma, dopo l’Ave Maria, veniva sparato un colpo di cannone che dava inizio ai festeggiamenti. Il popolo si ritrovava nelle osterie per banchettare con le lumache, considerate in grado di scacciare i litigi ed il pericolo di essere traditi dai propri amati. Ma a partire dal quell’anno la festa venne soppressa dal governo italiano.

(Ice dance – New age)
Il Solstizio d’Inverno cade in un giorno variabile dal 20 al 24 dicembre.
E’ definito anche come il giorno più breve o la notte più lunga dell’anno.
In questo giorno il sole compie il suo giro più breve attraverso il cielo, riducendo così le ore di luce del giorno.
Dopo questa data le giornate iniziano nuovamente ad allungarsi.
Nell’antichità era un’importante festività dei popoli pagani per tutte le tradizioni il Solstizio d’Inverno celebra sempre la morte del Dio Sole, la sua trasformazione e la sua rinascita nel ventre della Dea.

Christy Babrick
Altri termini usati per indicare il Solstizio sono Yule, che sembra derivare dalla parola anglosassone “Yula” o quella scandinava “Jul” o “Iul” che significa “ruota”, la Ruota dell’Anno.
Infatti per le popolazioni anglosassoni proprio il solstizio segnava l’inizio del nuovo anno e per la tradizione druidica indicava la rinascita del dio Sole in questo giorno.

Nell’antica Roma, nel giorno del Solstizio Invernale si celebrava la rinascita del Sole, il “Dies Natalis Soli Invicti” (il giorno di rinascita del Sole Invincibile) dopo l’introduzione, sotto l’imperatore Aureliano, del culto del dio indo-iraniano Mitra nelle tradizioni religiose romane.

Le feste in onore di Mitra erano comprese nell’ampio arco delle festività che i Romani chiamavano Saturnalia, e cioè festeggiamenti dedicati al dio Saturno.
In seguito fu Giulio I nel 325 d.C. circa a trasformare questa festività come ricorrenza per ricordare la nascita di Gesù Cristo, creando una celebrazione alternativa, e divenuta poi vincente, alla più popolare festa pagana di quei tempi.

(Reminiscenze (New age)

Anche appendere l’agrifoglio in casa è un’usanza che persiste da tempi antichissimi.
Fin dai tempi più remoti esso rappresenta un segno di protezione e difesa contro le negatività. Inoltre rappresenta il Vecchio Dio del Cielo, il Re Agrifoglio che negli antichi miti nordici simboleggia l’anno morente che soccombe al nuovo anno nella simbolica battaglia contro il giovane Re Quercia.
SOLSTIZIO D’INVERNO
Parxifal
Come è limpida questa notte
cosi vicina al sole,
eppure cosi immensamente bella,
raccolgo il sorriso delle stelle,
questo meraviglioso dono
del solstizio d’inverno.
Chissà se lontano oltre gli spazi
dell’incommensurabile,
Musetta guarda la luna
che gira intorno al cuore,
che si fa stella,
fiore,
sogno.
La figura di Babbo Natale, strettamente legata a questa festività, è una raffigurazione fantasiosa di santi che durante questo periodo sono dispensatori di doni (come San Nicola o Santa Lucia), funzione simpaticamente ricoperta nell’antichità da Saturno.

Dalle celebrazioni pagane del solstizio d’inverno e dal desiderio di luce e di festa che per contrasto ne derivano sono infatti nate la figura di Lucia (nel suo significato di portatrice di luce) di bianco vestita e con candele sulla testa e quella di Babbo Natale.
Santa Lucia – Carl Larsson
Il Solstizio d’Inverno è occasione per guardare dentro sé stessi per cercare e riconoscere le proprie paure i propri dubbi.
E’ tempo di affrontare, sconfiggere e lasciar andare via tutto ciò che limita e frena la nostra nuova crescita.
E’ tempo di liberarsi dal peso delle insicurezze e dei timori che, gravando sulla nostra anima, ci allontanano da un nuovo inizio, da una nuova rinascita.
Con la crisi attuale vieppiù è importante questo messaggio del solstizio (N.T.K.)

FINE
Tony Kospan
TESTO DAL WEB – CON COORDIN. ED AMPIE RIELABORAZ. NONOCHE’ IMPAG. DI T.K.
LA TUA NUOVA PAGINA DI FB
PER COLORARE LE TUE ORE…
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ECCO UN ALBERO DI NATALE… ACQUATICO
DAVVERO… FANTASY…
UNITO AD UN VIDEO IN CUI V'E'
UN VERO ALBERO DI NATALE… SPETTACOLARE…



CIAO DA TONY KOSPAN

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Apriamo le porte dei nostri cuori,
sia se credenti che non,
alla speranza ed all'amore… vero…
verso i nostri simili…
verso i nostri fratelli animali
e verso la natura
e godiamoci la magica atmosfera natalizia
tornarndo alla purezza dei sentimenti
di quand'eravamo bambini…
AUGURIO
Alata Christie Mallowan
Lode al gaio ceppo festivo!
Balzate, fiamme, balzate gioiose.
salute alla coppa colma di vino!
spumeggia allegro, roseo liquore.
Dorme nella mangiatoia il bambino.
Ragliare d’asini, muggire di buoi,
chiocciar di galline e canti di galli.
trabocca di gente stasera l’albergo,
in alto una stella splende e riluce,
prega il pastore accanto al suo gregge,
recano i Magi il dono regale,
cantano gli angeli in alto, nel cielo,
annunciano il dono divino d’amore.
Presto, bambini, svegliatevi tutti,
svegliatevi e udite l’angelico canto,
lasciate il sonno, è giunto ormai il giorno,
il giorno glorioso, è giunto Natale!
Auguro dunque a te ed ai tuoi cari
di vivere queste feste in serenità ed armonia
Un abbraccio da
TONY KOSPAN – ORSOSOGNANTE

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DECIFRATO IL DISCO DI NEBRA
UN MISTERO RISOLTO

COS’E’ IL DISCO DI NEBRA
Il Disco di Nebra è una lastra in metallo con applicazioni in oro risalente all’età del Bronzo che raffigura chiaramente fenomeni astronomici e simboli di forte impronta religiosa.
Il disco è considerato la più antica rappresentazione del cielo e uno dei ritrovamenti archeologici più importanti del XX secolo.
Fu rinvenuto nell’estate del 1999 da alcuni saccheggiatori di tombe all’interno di una cavità in pietra sul monte Mittelberg, nei pressi della cittadina di Nebra, in Germania.
Dal 2002 appartiene al museo regionale della preistoria di Halle, in Sassonia-Anhalt.
(wikipedia)
Sul suo significato sono fiorite ipotesi di ogni genere dalle più semplici alle più stravaganti…
Sembra quindi che si sia ora un punto fermo…
LA NOTIZIA
Un gruppo di scienziati tedeschi ha decifrato il significato di uno dei più spettacolari ritrovamenti archeologici degli ultimi anni.
Il misterioso disco celeste di Nebra, trovato non lontano dal sito di Goseck , veniva usato come un avanzato orologio astronomico. Lo scopo di questo oggetto di 3.600 anni fa, che ha suscitato l’interesse mondiale quando è stato portato all’attenzione del pubblico tedesco nel 2002, non è più materia di ricerca.
Particolare
Un gruppo di studiosi tedeschi che si è occupato di questa gemma archeologica ha scoperto indizi che sembrano suggerire che il disco veniva usato come un complesso orologio astronomico per l’armonizzazione dei calendari solare e lunare. «Questo è un bel passo avanti rispetto a quello che sapevamo sul significato e la funzione del disco celeste», ha dichiarato l’archeologo Harald Meller.
Diversamente dal calendario solare, che indica la posizione della Terra mentre ruota intorno al Sole, il calendario lunare si basa sulle fasi della Luna.
Un anno lunare è più breve di quello solare di 11 giorni perché 12 mesi sinodici, ossia 12 ritorni alla fase di luna nuova, richiedono solamente 354 giorni.

Il disco celeste di Nebra veniva usato per determinare se e quando un tredicesimo mese – il cosiddetto mese intercalare – doveva essere aggiunto all’anno lunare per mantenerlo in sincronia con le stagioni. “Il funzionamento di questo orologio probabilmente era conosciuto a un piccolo gruppo di persone”, ha affermato Meller.
Il disco di bronzo di 32 cm di diametro con applicazioni in foglia d’oro che rappresentano il Sole, la Luna e le stelle è la più antica rappresentazione del cosmo sinora conosciuta.

Sorprende ancora una volta la profonda conoscenza dell'astronomia da parte di popoli antichissimi… ben 3600 anni fa…
(Deutsche Welle, heraedizioni.com…. con integrazioni e impaginaz. T.K.)
Ciao da Tony Kospan
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Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal















(Bella senz’anima – Cocciante)
COGLI L’ATTIMO
Daniela Moreschini
Una carezza non data
è una carezza perduta
nel tempo che non ritorna.
Una parola non detta
al momento giusto
è una parola persa nel vento.
Un bacio negato
è un bacio che vola via veloce
come farfalla sui fiori
in un giardino a primavera!
Cogli allor quell’attimo,
senza lasciarlo al tempo…
Dona la carezza e il bacio
quando il cuor lo sente…
e nel domani non ci sarà
pentimento alcuno!
par Ours Antoine
POESIE?
UN MODO DIVERSO DI VIVERLE
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