Archivio per 11 dicembre 2010

IL GIOIELLO NASCOSTO – RACCONTINO DA MEDITARE   Leave a comment

 

 

 

IL GIOIELLO NASCOSTO

RACCONTINO DA… MEDITARE…

 

 

 

 

 

 
«Un giorno un uomo, dopo essersi abbuffato in un abbondante banchetto, cadde in un sonno profondo.
Passò un caro amico, restò un po’ di tempo presso di lui e, quando dovette andarsene – temendo che l’amico potesse trovarsi nel bisogno – gli mise un gioiello nel bavero dell’abito.
Quando l’uomo si risvegliò, ignaro del gesto dell’amico, condusse la sua solita vita errabonda, vivendo nella fame e nella miseria. Passarono gli anni e i due amici si incontrarono di nuovo.
L’amico gli disse del gioiello e l’uomo, rovistando nel suo abito, subito lo trovò.
Incredulo, si rattristò amaramente riflettendo sul fatto che per tutti quegli anni avesse condotto una vita miserabile avendo con sé un gioiello di tale valore.
 
Allo stesso modo, gli uomini vagano tra le sofferenze di questo mondo, ignari che tra le pieghe più profonde del proprio essere è nascosto il gioiello del pieno risveglio.»
 
 
(Surangama-sutra)

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

LA PIOGGIA IN POESIA E MUSICA…   9 comments

 

 
 
 

 

LA PIOGGIA POESIE E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
 
 

 

Forse ci sono pochi fenomeni naturali… amati ed odiati…
come la pioggia… che in quest’autunno, che ormai vola verso la fine,
non ci ha dato tregua…

Eppure la pioggia, se appena ci pensiamo,
è assolutamente necessaria alla vita del nostro pianeta
come il sole… l'aria… etc…

 

 

Oltre a ciò la pioggia ha anche l'effetto di pulizia… di lavacro…
sia reale che figurato… sulla Terra e dentro di noi…

La pioggia poi quando termina ci regala uno dei fenomeni naturali
tra i più affascinanti e sognanti che esistano l'arcobaleno…

 

 

Infine mi entusiasma sempre questo Canto Navajo
che in pochissimi sublimi e nel contempo semplici versi
accomuna simbolicamente la pioggia ed ai suoi effetti sulla natura
al perpetuarsi della vita umana…

 

LA PIOGGIA-BAMBINO
 Canto Navajo
 
Nella Donna-Sorgente ancora una volta,
cade una goccia dell’Uomo-Acqua,
dà vita, all’incontro, alla Pioggia-Bambino

 

Non sono moltissime le poesie a lei dedicate e quelle che seguono
sono quelle prescelte stavolta.
Segnalo quella originalissima di Bukowski, grande poeta americano del 900,
che sembra quasi un quadro d'arte moderna associato a classiche note…

Come sempre mi piacerebbe leggere le poesie che sul tema,
vostre o di altri autori, amate voi…

 

 

  

 
 
LA PIOGGIA
Paolo Carbonaio
 
Amo la pioggia,
le gocce come chicchi di grano
che rimbalzano sull'asfalto,
creano anelli nelle pozzanghere,
scorrono come lacrime sui vetri
e cadono indecise dai monumenti.
Amo sentirle tamburellare
sui tendoni dei caffè,
sugli ombrelloni,
sui miei capelli.
Amo ascoltare la pioggia
scorrere nelle grondaie,
scomparire in rivoli
come serpi nei tombini,
bagnare il mondo,
lustrare i metalli,
inzuppare i vasi di fiori.
Amo la pioggia che si beffa
della gente e del traffico,
diverte i bambini, irrita gli adulti
e se ne frega
degli impegni altrui.
Amo la pioggia
che mi bagna le mani,
mi scorre sul viso,
mi inzuppa le scarpe,
che prima di cadere
profuma l'aria
avvisandomi che viene
a lavarmi di dosso
i pensieri tristi.

 

 
 
GIA' LA PIOGGIA
Salvatore Quasimodo
 
Già la pioggia è con noi,
scuote l’aria silenziosa.
Le rondini sfiorano le acque spente
presso i laghetti lombardi,
volano come gabbiani sui piccoli pesci;
il fieno odora oltre i recinti degli orti.
Ancora un anno è bruciato,
senza un lamento, senza un grido
levato a vincere d’improvviso un giorno.
 
 
 
PIOVE
Paul Verlaine
 
Piove su tutte le strade
e piove nel fondo al mio cuore:
non so, non so da dove
giunge questo languore.
Sonoro bruir della piova
per le zolle, sopra le ardesie;
a un cuor che dolce s'accora
oh dolce bruir della piova!
Questo pianger da dove mi viene?
Inganno? E quale? Nessuno.
Eppure nel cuore che geme
da dove, da dove mi viene?
E come duole un dolore
senza radice alcuna.
Odio non c'è, non c'è amore:
e tanta è la pena del cuore.
 
 
LA PIOGGIA
 Alberto Teodori

Piove sull'asfalto,

piove sul mio cuore,
piove sulla devastante prateria sconfinata del mio animo,
e so, che sino a quando non ti rivedrò,
saranno tempeste che graviteranno a lungo sul luogo d'ombra,
senza che luce possa lenire il vuoto che sopporto.
Di più mi farà paura il diluvio che arriverà
se la tua presenza tarderà a farsi presente.
Ma la pioggia autunnale è così benigna
che oso sperare che la lontananza
accresca il sapore melodioso del ricordo che,
solo conta nella tua assenza,
e come rende fertile la terra, l'acqua piovana,
così gli istanti trascorsi siano concime
che illumini il buio che trovo senza di te.

 


 
 
PIOGGIA
Charles Bukowski
 
Un'orchestra sinfonica.
Scoppia un temporale,
stanno suonando un'ouverture di Wagner
la gente lascia i posti sotto gli alberi
e si precipita nel padiglione
le donne ridendo, gli uomini ostentatamente calmi,
sigarette bagnate che si buttano via,
Wagner continua a suonare, e poi sono tutti
al coperto. Vengono persino gli uccelli dagli alberi
ed entrano nel padiglione e poi c'è la Rapsodia
Ungherese n. 2 di Lizst, e piove ancora, ma guarda,
un uomo seduto sotto la pioggia
in ascolto. Il pubblico lo nota. Si voltano
a guardare. L'orchestra bada agli affari
suoi. L'uomo siede nella notte nella pioggia,
in ascolto. Deve avere qualcosa che non va,
no?
è venuto a sentire
la musica.
 
 
 
 
 
Auguro a tutti una bella domenica
sotto una pioggia di baci e di fiori… 
 
 
 
TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
POESIE?
UN MODO DIVERSO  DI VIVERLE?? 
VIENI NEL… 
  
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TACI ANIMA STANCA DI GODERE – SBARBARO – FELICE SABATO IN POESIA E MUSICA   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
L’amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo.
L’amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso.
Allora non sarà trascinato, ma trascinerà.
Hesse
 
 
 
 
 
 

 
 
 
TACI ANIMA STANCA DI GODERE…
(Camillo Sbarbaro)
 
Taci,anima stanca di godere
e di soffrire
(all'uno e all'altro vai rassegnata)

Nessuna voce tua odo se ascolto:
non di rimpianto per la miserabile
giovinezza ,non d'ira o di speranza,
e neppure di tedio.
Giaci come
il corpo, ammutolita, tutta piena
d'una rassegnazione disperata.
Non ci stupiremmo,
non è vero,mia anima,se il cuore
si fermasse,sospeso se ci fosse
il fiato…
Invece camminiamo,
camminiamo io e te come sonnambuli.
E gli alberi son alberi,le case
sono case,le donne
che passano son donne, e tutto è quello
che è,soltanto quel che è.
La vicenda di gioia e di dolore
non ci tocca.
Perduto ha la voce
la sirena del mondo,
e il mondo è un grande deserto.
Nel deserto
io guardo con asciutti occhi me stesso..
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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a tutti dall'Orso

 

 
 

POESIE…
 
 
UN MODO DIVERSO DI VIVERLE… 
TONY KOSPAN

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