Archivio per 3 dicembre 2010

LA ROSA – CARBONAIO – MINIPOESIA DELLA BUONANOTTE   Leave a comment

 
 
 
 
LA ROSA
~ Paolo Carbonaio ~ 
 
 
Sbocciando la rosa
si fermò
ed il suo cuore
racchiuso
tra i petali
palpitò
d’un amore
nuovo
 
 
 
 
da Tony Kospan
 
 
   
 
IL SALOTTO CULTURALE DI FCB?
 
 
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Pubblicato 3 dicembre 2010 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

LA FELICITA’ IN POESIA E NON SOLO (E L’ANNIVERSARIO DI QUESTI POST)   2 comments

 
 
 
 
LA GIOIA… LA FELICITA'…  IN POESIA E NON SOLO
(E L'ANNIVERSARIO DI QUESTO GENERE DI POST)
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 


Cari amici amanti come me della poesia
permetettemi per un attimo di ricordare che questo è il

7° anniversario

di questo genere di post dedicati alle poesie a tema. 

Nacque, quella prima domenica del dicembre 2003 in me 
l’idea di un post augurante una felice domenica in poesia
a tutti gli amici virtuali…

 
 
 
 
 
 
Eccolo… ora… quel 1° post… che oggi fa sorridere
ma che allora era quasi una rarità…
 

 
 

UNA BELLA POESIA PER UNA BELLA DOMENICA

Pericoloso e tenero il volto dell’amore

Pericoloso e tenero
il volto dell’amore
m’è apparso la sera
d’un lunghissimo giorno
Forse era un arciere
con l’arco
o un musicante
con l’arpa
Non so più
Non so niente
La sola cosa che so
è che mi ha feri 
to
forse con una freccia
forse con una canzone
La sola cosa che so
è che mi ha ferito
ferito al cuore
ferito per la vita
E come brucia
la ferita dell’amore. 

  Prevert       

Ciao da Orsosognante

 
 
 
Certo questo genere di post ne ha fatta di strada…
diventando sempre più ampio e completo nel corso di questi 7 anni…
arricchendosi sempre di più di presentazione,
poesie, immagini e musiche.
 
 
 
 
 
Ora, scusatemi, con un pò di immodestia  intendo ricordare quel momento, e perché no… festeggiarlo… insieme a voi…  perché è proprio grazie a voi che col vostro calore e la vostra partecipazione avete fatto sì che continuassimo su questo… poetico persorso.
 
  Come festeggiare? Bè dedicando il tema di questa domenica proprio alla… gioia… alla felicità… sentimenti e momenti che riescono a dare suoni, profumi e colori ai nostri giorni… aiutandoci a vivere meglio…
 
 

 
Quelle scelte per questo 7° anniversario sono poesie di vari e noti autori
ma desidero segnalare l'INNO ALLA GIOIA
che, musicato da Beethoven, è anche l'inno dell'Europa.
 
 
 
 

Notas/Notes
 
 
 
LA GIOIA
Emily Dickinson
 
La Gioia è la Brezza
Che ci solleva da Terra
E ci lascia in un altro posto
Di cui non sappiamo le regole
– Non ci rimanda, ma dopo un po'
Noi sobriamente scendiamo
Un po' più nuovi per quel momento
Su un Suolo Incantato –
 
 

Notas/Notes

 
 
 
FELICITA' RAGGIUNTA, SI CAMMINA
Eugenio Montale
 
Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
e' dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case
 
 

Notas/Notes

Inno alla gioia – Gianni Armei
 
 
INNO ALLA GIOIA
Friedrich Von Schiller
 
Amici, non questi toni!
un canto più grato leviamo al cielo
di gioia!
Gioia!
Bella scintilla degli dèi
Figlia dell’Eliso,
Noi veniamo, ardenti in viso
nel tuo tempio glorioso.
Il tuo fascino affraterna
ciò che la spada della moda separò;
i mendicanti saranno fratelli dei prìncipi
Là dove le tue dolci ali riposano.
Che colui che ha la fortuna
d’essere l’amico d’un amico;
che colui che ha conquistato una dolce donzella,
divida la sua allegria!
Sì, e anche colui che non ha che un’anima
Sulla terra!
E che colui che non ha mai conosciuto tutto ciò s’allontani
piangendo dalla nostra cerchia!
Tutti gli esseri bevano la gioia
in seno alla natura,
Tutti i buoni, tutti i malvagi,
Seguano le sue tracce di rosa.
Essa ci dà abbracci e vigna,
L’amico, fedele nella morte,
La voluttà è donata al verme,
E il cherubino è davanti a Dio.
Felici, tali soli volano
Sul piano vermiglio dei cieli,
Correte, fratelli, sulla vostra via,
Felici, come un eroe verso la vittoria.
Che si avvingano tutti gli esseri!
Un bacio al mondo intero!
Fratelli, nel più alto dei cieli
un Padre amoroso deve abitare.
Tutti gli esseri si prostrano?
Senti il creatore, Mondo?
Cercalo al di là dei cieli stellati!
Al di sopra delle stelle deve abitare.
Gioia! Bella scintilla degli dèi
Figlia dell’Eliso,
Siate uniti, esseri, a milioni!
Che un solo abbraccio allaccia l’universo!
 
 

Notas/Notes

 
 
 
LA FELICITA'
Jorge Luis Borges
 
Chi abbraccia una donna è Adamo. La donna è Eva.
Tutto accade per la prima volta.
Ho visto una cosa bianca in cielo. Mi dicono che è la luna, ma
Che posso fare con una parola e con una mitologia?
Gli alberi mi fanno un poco paura. Sono così belli.
I tranquilli animali si avvicinano perché io gli dica il loro nome.
I libri della biblioteca sono senza lettere. Se li apro appaiono.
Sfogliando l'Atlante progetto la forma di Sumatra.
Chi accende un fiammifero al buio sta inventando il fuoco.
Nello specchio c'è un altro che spia.
Chi guarda il mare vede l'Inghilterra.
Chi pronuncia un verso di Liliencron partecipa alla battaglia.
Ho sognato Cartagine e le legioni che desolarono Cartagine.
Ho sognato la spada e la bilancia.
Sia lodato l'amore che non ha né possessore né posseduta, ma entrambi si donano.
Sia lodato l'incubo che ci rivela che possiamo creare l'Inferno.
Chi si bagna in un fiume si bagna nel Gange.
Chi guarda una clessidra vede la dissoluzione di un impero.
Chi maneggia un pugnale prevede la morte di Cesare.
Chi dorme è tutti gli uomini.
Ho visto nel deserto la giovane Sfinge appena scolpita.
Non c'è nulla di antico sotto il sole.
Tutto accade per la prima volta, ma in un modo eterno.
Chi legge le mie parole sta inventandole.
 
 

Notas/Notes
 

 
 
ODE AL GIORNO FELICE
Pablo Neruda
 
Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.
Camminando, dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
Sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto, gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.
Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto.
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia, il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché sì,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te, con la tua bocca,
essere felice.
 
 
 
 
FELICE E POETICA DOMENICA TUTTI
DA TONY KOSPAN
 
 

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LE SIGNORE DEL PENNELLO – MINI STORIA DELL’ARTE AL FEMMINILE – I PARTE   Leave a comment

 
 
LE SIGNORE DEL PENNELLO
 

– NON SOGGETTI NE’ MUSE NE’ MODELLE… MA CREATRICI –
 

La pittrice (Eva Gonzales) – Manet

 

Ministoria dell’arte al femminile

a cura di Tony Kospan
 
 
 

 
 

Questo post vuole, in uno ad una breve presentazione delle pittrici che ritroviamo significativamente nella storia dell’arte…, mostrarle così come esse stesse si vedevano… grazie a loro autoritratti… insieme a qualche loro opera… cercando in tal modo di coniugare la brevità, che il moderno lettore richiede*…,  con un minimo di completezza… (*a mio parere ovviamente).

 
Va da sé che è ancor più altamente encomiabile l’opera di quelle artiste vissute in secoli in cui il destino delle donne sembrava rinchiuso nei soli spazi del matrimonio o del convento.
 
 
I PARTE
 
 
Sofonisba Anguissola (1535-1565)
Deve la sua fama soprattutto al fatto che fu la prima espoenente della pittura italiana rinascimentale al femminile
 
 
 
 
Sofonisba Anguissola – Autoritratto, 1556
 
 
 
 
Sofonisba Anguissola, Partita a scacchi, Poznan, 1555

 

 

Lavinia Fontana 1552 -1614.
Figlia del pittore manierista Prospero Fontana fu ed è molto apprezzata per l’accuratezza dei particolari e per la molteplicità dei temi della sua pittura…
 

 

Lavinia Fontana – Autoritratto
 
 
 
 
 
 
Lavinia Fontana – La visita della Regina di Saba a Salomone
 
 
 
Artemisia Gentileschi (1593 – 1652) 
E’ però la romana Artemisia Gentileschi  la prima a ricoprire un ruolo fondamentale nell’affermazione della donna artista, denunciando anche la violenza da parte del famoso pittore Agostino Tassi.  E’ noto il drammatico episodio dello stupro, di cui fu vittima a diciott’anni (autore della violenza, il maestro di pittura a cui era stata affidata dal padre perché migliorasse la tecnica della prospettiva); e poi il matrimonio riparatore, e la scelta di libertà e di emancipazione che fanno di lei una sorta di femminista ante litteram. Si può affermare, e tutti i critici sono d’accordo, che i tratti duri delle donne e la violenza di certe scene… presenti nei suoi dipinti siano coneguenza del tremendo stupro.  Pensiamo ad esempio alla violenza evidente e spaventosa di un’opera come la “Giuditta che decapita Oloferne” del Museo di Capodimonte a Napoli.
La sua è comunque una pittura forte passionale e creativa.
 
 
 
 
Artemisia Gentileschi  – Autoritratto
 
 
 
 
 
 
 Artemisia Gentileschi – Giaele e Sisera
 
 
 
 
 
Artemisia Gentileschi – Giuditta che decapita Oloferne
 
 
 
 
 
Elizabeth Vigée Le Brun (1755-1842)
Veniamo ora ad una delle più grandi e prolifiche ritrattiste del 1700… I suoi dipinti  riccamente colorati,  con una incredibile  precisione della resa tecnica, mostrano toni morbidi e soavi nel dipingere gli innumerevoli volti che immortalò sulle tele.
 La sua opera è anche un documento visivo del suo tempo e della storia rivoluzionaria di quegli anni unita alla indubbia bellezza artistica.
Questo rende ancor più interessante oggi la sua opera.
 
 
 
  
Elizabeth Vigée Le Brun – Autoritratto (1790)
 
 

 

Elizabeth Vigée Le Brun – Autoritratto dell’artista con la figlia
 
 
 
 
 
Elizabeth Vigée Le Brun – Ritratto di giovane donna
 
 
 
 
Mary Cassat (1844 – 1926)  
Ecco ora l’americana Mary Cassat (1844 – 1926), introdotta nell’ambiente impressionista dal grande Edgar Degas… e tra le mie pittrici preferite per la dolcezza dei suoi dipinti…
Non fu mai mamma ma forse nessuna più di lei ha cantato col pennello la maternità.

 

 

Mary Cassat – Autoritratto
 
 
 
 
 
Mary Cassat – Una giovane madre che cuce – 1902
 
 
 
 
 
Mary Cassat –  Mamma Berthe con in braccio il suo bambino – 1900
 
 
 
 
 
 Mary Cassat – Signora in nero all’Opera
 
 
 
 
Eva Gonzalez  – 1869-1870
Figlia di Emmanuel celebre romanziere è nota per la dolcezza e la morbidezza della sua pittura.
Fu allieva e modella di Manet. (E’ lei nel dipinto in alto di Manet)
Pur non avendo mai esposto alcun dipinto nelle loro mostre viene collocata bell’ambito degli Impressionisti.
 
 
 
 
Eva Gonzales   – autoritratto
 
 
 
Eva Gonzales – Risveglio  

 
 
Eva Gonzales   – In terrrazza
 

 

 
Eva Gonzales – Il palco a teatro

 
 
Continua…
 
 
 
 
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Pubblicato 3 dicembre 2010 da tonykospan21 in ARTE, Senza categoria

STRANE COPPIE DI ANIMALI DI SPECIE DIVERSE   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
L’ALCE? INNAMORATA DEL CAVALLO!
 
STRANE COPPIE DI ANIMALI
 
 
Alcuni episodi… immagini e video…
 
 
 Nel mondo animale i rapporti sessuali e amicali interspecie
(cioè che coinvolgono specie diverse) sono un evento comune.
 
 
 
Amicizia  tra specie diverse allo zoo del Sud Carolina, Usa (foto dal Web)
 
 
 
Ad esempio nel 1986 alcuni studiosi americani hanno individuato (nel Vermont)
una coppia composta da un alce maschio e una mucca “Hreford”.
 
Più di recente (ancora nel Vermont) è stata scoperta una relazione stabile
 (durata un’estate) tra un alce e un cavallo.
 
 
 
 
 
 
Se alcuni di questi rapporti sono decisamente infecondi (alcuni ibridi si ottengono solo in cattività), altri possono portare alla nascita di ibridi sterili.
 
Tra di essi il caso più noto è quello del mulo e del bardotto (il primo derivato da un asino e una cavalla e il secondo da un’asina e un cavallo).
 
 
 
 
 
 
 Nel campo degli ibridi a fare la parte del leone (è il caso di dirlo) sono i felini: gli studiosi di zoologia annoverano infatti tra gli incroci possibili la ligre, derivata da un incrocio tra una femmina di tigre e un leone maschio,e il caso inverso, cioè il tigrone (più raro). Ma abbiamo anche il giaglione (giaguaro più leone) e il pumapardo (puma più leopardo); al di fuori dell’ambito dei felini ricordiamo il dogote (cane in inglese, dog più coyote), il cama (cammello più lama) e infine il wholpin (frutto dell’accoppiamento tra un delfino e un’orca).
 
 
 

 

 

 Oltre alle “strane coppie” il mondo animale presenta anche adozioni bizzarre;
di recente David Barash dell’Università di Washington (a Seattle)
ha identificato in Kenya una tartaruga ultracentenaria che aveva adottato un giovane ippopotamo.
 
 
Ecco altri esempi
 
 

 
 
 La scimmietta ha compiuto da tre mesi ed è orfana.
Ma ad accudirla ci pensa Tan che se porta a spasso all’interno del tempio buddista
nella provincia tailandese di Chiang Mai.
Il giovane esemplare di macaco ha perso la madre per colpa di un cacciatore.
Ora, cane e scimmietta vivono grazie all’aiuto  dei monaci
 

 

 
 
 
 
Una cagnolina, in Sud Corea, nella provincia di Gangwon,
ha adottato un cucciolo di alce. I vigili locali hanno fotografato la strana coppia:
la cagnolina lo alimenta e lo protegge, come fosse la vera mamma.

 

 

Ed infine un video… con altre immagini…

 

 

 

 

 Ciaoooooooooooo

Da vari siti web – impaginazione T.K.

Tony Kospan

 

PSICHE E SOGNO
il tuo salotto culturale di fcb

 
 
 

FATTI REALI IN UN MONDO… VIRTUALE…   2 comments

 
 
 CARI AMICI INTERNAUTI…
LEGGIAMO…QUESTE STORIE
E… MEDITIAMO…
 
 
 
 
 
 
 
FATTI REALI IN UN MONDO VIRTUALE
 
 

I
 

Il reale carcere del mondo virtuale…
 

I fatti (reali) si svolgono nel mondo (virtuale) di Maple Story, un gioco di ruolo molto diffuso in Giappone.
Una donna di 43 anni conosce (virtualmente), un uomo (reale), se ne innamora (virtualmente) e nel gioco si sposano.
Quando lui (reale) la lascia, lei gli uccide il personaggio (virtuale).
Arrestata, rischia l’equivalente di 5000 mila euro di multa e fino a 5 anni di prigione per “accesso non autorizzato a un computer” (per uccidere
l’avatar e’ entrata nel gioco usando il login dell’ex-marito).
E’ stata fortunata che in Giappone non e’ in vigore la pena capitale per i mouse.
(Fonte: ZeusNews)
 
 
 
 
 
 
II
 
Un efferato delitto…
 
Mi aveva imposto il divorzio senza neanche una parola di avvertimento”: è ancora arrabbiata la maestra di piano di 43 anni, giapponese, mentre racconta alla polizia come sono andate le cose. E cioè che la improvvisa separazione decisa dal suo marito online – badate bene, il matrimonio era valido solo nel mondo virtuale di Maple Story – l’ha fatta andare fuori di testa. Al punto che ha aspettato che l’ex compagno, un impiegato di 33 anni, facesse logout dal gioco di massa coreano che sta facendo impazzire, letteralmente, il Giappone (ma non solo: dal 2003 anche migliaia di italiani ci hanno o ci stanno giocando), e subito è entrata nel mondo 2D fatto di mostri e punti esperienza con l’utenza dell’uomo. E lì ha compiuto l’”orrendo delitto”: nei panni dell’avatar dell’ex marito ha compiuto nientemeno che un suicidio. Virtuale. Che però ora le può costare nel mondo reale fino a 5 anni di galera e una multa da 5 mila dollari per il furto di identità virtuale.
 
 
 
 
 
 

Storie davvero strane… ma il rischio che cose del genere accadano sempre più di frequente… è reale… realissimo e vicino… vicinissimo… in questa ed in tante altre forme…
 
Sono storie che debbono farci riflettere… sul nostro mondo web… mondo che ci può assorbire ad un punto tale da poter farci perder di vista anche la… realtà.
 
Ciao dall'Orso “virtuale”…
 
 
 
 
Orso Tony
 
 

 

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INSIEME – VERZELLONI – FELICE WEEK END IN POESIA E MUSICA…   Leave a comment

 

 

  

 

 

 

 

 

 Nel vero amore è l’anima che abbraccia il corpo.

Friedrich Nietzsche 

 

 

 

 
“I N S I E M E”
~ R. Verzelloni ~
 
 

Giocheremo a piedi nudi
sulle onde del mare,
raccoglieremo fiori
sui rami del sole,
danzeremo sulle foglie vellutate
delle nuvole in cielo,
ascolteremo la melodia
della sabbia dorata,
fiuteremo l’aroma
della pioggia primaverile.
Tutto questo lo vivremo insieme,
tenendo i nostri cuori per mano,
uniti dallo stesso destino
fatto da lacrime di gioia.
E come anime vaganti
rigonfie di emozioni
ci fermeremo solo un attimo
ad osservare
chi non capisce e
chi non potrà mai capire
cosa vuol dire
……
amare.

 
 

 

 

 

 

 

 

da Orso Tony

 

 
PSICHE E SOGNO
è il tuo salotto culturale di fcb
 
 
 

LA LITTIZZETTO… I TOPI E LA CRONACA…   Leave a comment

 
 
 
 
LA LITTIZZETTO… I TOPI 
E LA… CRONACA…
 
 

 
 
 
Sentite qua. Roba da matti. Un gruppo di scienziati americani, evidentemente in mancanza di meglio da fare, s’è messo a studiare i topi. Son tutti lì che studiano i polli e loro bastian cuntrari. E hanno scoperto che quegli adorabili esserini cicciottelli, coi baffi che viaggiano sui treni, cantano. Fino a qualche tempo fa ballavano soltanto, tra l’altro quando il gatto non c’era, e adesso pare gorgheggino pure loro. Purtroppissimo noi non li sentiamo, perché fan suoni molto acuti. Tipo quella dei Mattia Bazar. Saran canti d’amore, visto che vivono circondati da tope. Pensa te. I topi ballano e cantano. Fra un po’ faran dei musical. Bisognerebbe che la Rai li invitasse a Sanremo come ospiti stranieri così invece di pagare milioni di cachet se la cava con una ruota di emmethal. Fantastici gli scienziati americani. Altrochè. In America si investe nella ricerca, mica come da noi. Magari qui a Poirino c’è un ghiro che con un rutto ti fa tutta la Nona di Beethoven e nessuno lo saprà mai.
 
Tra le tante scoperte di cui non si poteva fare a meno, ce n’è un’altra. Pare che le lacrime maschili siano considerate meglio, più positive di quelle femminili. L’uomo che piange perché ha le emorroidi, tipo Enzo Paolo Turchi, fa tenerezza, simpatia, suscita affetto e fa incazzare solo sua moglie, Carmela detta Carmen. La donna che piange invece «scassa la minchia», tanto per citare il mio idolo, l’onorevole Pippo Gianni. E non solo. Sembra che facciano molto venire i nervi le donne che piangono sul lavoro. Voglio quindi allertare la nostra ministra Prestigiacomo che ogni tre per due si scioglie. Stefy, fa tensiun. Solo che non è mica facile. Per noi donne vere fatte e finite, piangere è come respirare, vien troppo spontaneo. Anch’io che sembro fatta di lava secca mi produco in lacrimevoli performances. L’altro giorno mi son venute le lacrime agli occhi al semaforo. E’ successo che si è affiancata a me un’auto con dentro una famiglia di arabi. Papà che guidava, e dietro mamma col velo e bimbetta in braccio. Un angelo riccio e marroncino. Io dalla mia macchina ho cominciato a farle l’occhiolino e la piccola rideva cercando di imitarmi. A quel punto se n’è accorta la mamma che le ha detto di mandarmi un bacio col suo manino aperto. E a me vedere una signora araba col velo che mi faceva mandare dei baci da sua figlia mi ha fatto venire da piangerissimo. Comunque, il consiglio degli esperti è: Se vi viene da piangere sul lavoro, non andate a farlo in bagno, pensarenno che siete pazze, incinte o lesbiche innamorate della vostra capessa, tutte cose che nel nostro bel mondo socialmente evoluto sono considerate malattie al pari della lebbra. Se vi viene da piangere, ci dicono loro, mordetevi forte forte il labbro e datevi dei gran pizzicotti da sole. Staccarmi un pezzo di labbro a morsiconi dovrebbe farmi smettere di piangere, ciula? Quanto mi aiuterebbe nella carriera farmi vedere dai colleghi con gli occhi lucidi e un rivolo di sangue che mi corre giù dal mento? Se li avessi qui davanti a me, li farei piangere io sti scienziati del pentu.
 
 
Luciana (senza gambo di sedano)
articolo della Littizzetto del  18 novembre 2005
 
 
 
 
 
 
 
Ma… non è solo uno scherzo…
come si potrebbe pensare…
 
Leggete qui..giù !!!
 
 
 
 

Usa: I topi cantano quando sono innamorati
i suoni dei roditori non sono però udibili
dall’orecchio umano
Lo scienziato della scoperta: «Analogie con gli uccelli».
I motivi musicali contengono sillabe che tendono a ripetersi
 
 

 

ST. LOUIS – Gli uccelli cantano, le balene cantano, i topi cantano. Sulle prime due asserzioni non ci sono dubbi. Sulla terza più d’uno potrebbe avere qualche perplessità. Ma uno studio americano della Washington University di Saint Louis sembra confermare che anche i topi, così come molti altri animali, utilizzano il canto durante il corteggiamento. Anche sull’obiezione che nessuno ha mai sentito i gorgheggi dei roditori è pronta la risposta dei ricercatori americani: i roditori emettono suoni al di fuori della gamma che colpisce un orecchio umano. In ogni caso nessuno sa al momento cosa significhino le canzoni dei topolini. Sono stati Timothy Holy e Zhongseng Guo della Washington University di St. Louis ad analizzare i vocalizzi di topi maschi: i due scienziati hanno scoperto che hanno le caratteristiche di canzoni, con distinti tipi di sillabe cadenzate in frasi e motivi. La scoperta è riportata su PLoS Biology.  02 novembre 2005

 
Ciao dall’Orso
 
                
 
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Pubblicato 3 dicembre 2010 da tonykospan21 in PENSIERI E NOTIZIE SORRIDENTI, Senza categoria

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