Archivio per 29 ottobre 2010
CANTO – HAUGE – MINIPOESIA DELLA NOTTE 2 comments
IL TUO FRUTTO PREFERITO PARLA DI TE – IL TEST DEL WEEK END 1 comment
UN TEST… VELOCISSIMO
QUAL E’ IL TUO FRUTTO PREFERITO?
E allora, prova con questo velocissimo test!
E… se ti va racconta…
Quale frutto preferisci tra quelli che seguono?
Clicca qui giù sulla risposta scelta e poi vai a leggere…
cosa dice il tuo frutto:
LA TAZZA DI TE’ – RACCONTINO ZEN 3 comments
LA TAZZA DI TE’
Un filosofo si recò un giorno da un maestro Zen e gli dichiarò:
“Sono venuto a informarmi sullo Zen, su quali siano i suoi principi ed i suoi scopi”.
“Posso offrirti una tazza di tè?” gli domandò il maestro.
E incominciò a versare il tè da una teiera.
Quando la tazza fu colma, il maestro continuò a versare il liquido, che traboccò.
“Ma che cosa fai?” sbottò il filosofo. “Non vedi che la tazza è piena?”
“Come questa tazza” disse il maestro “anche la tua mente è troppo piena di opinioni e di congetture perché le si possa versare dentro qualcos’altro..
Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?”
La mente non può che fare riferimento al passato ed a quanto le è noto. Tutto ciò che riceve, lo interpreta alla luce delle precedenti esperienze ed opinioni. In tal modo, però, impedisce un approccio diretto e fresco verso la realtà.
Se non liberiamo la mente, non c’è modo quindi, di apprendere nulla di veramente nuovo.
DAL WEB – IMPAGINAZ. T.K.
TONY KOSPAN
OFFENBACH…DEGAS… E LE BALLERINE DEL CAN CAN… 1 comment
CAN CAN E… LE BALLERINE
OFFENBACH E DEGAS – CLASSICA ED ARTE



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BARCHE DI CARTA – UNA POESIA CHE… NAVIGA NEL …SOGNO Leave a comment




Tagore
le mie barche di carta a una a una
giù per la corrente del fiume.
Su di esse scrivo il mio nome
e il nome del villaggio dove vivo
in grandi lettere nere.
Io spero che un giorno qualcuno
in qualche paese straniero
le trovi, e sappia chi sono.
Carico le mie barchette con fiori
di shiuli, colti dal nostro giardino,
e spero che quei fiori del mattino
sian portati nel paese della notte.
Io varo le mie barchette di carta
e osservo nel cielo le nuvolette
che spiegano le loro bianche vele.
Non so quale mio compagno di giochi
su in cielo le mandi giù per l’aria
a gareggiare con le mie barchette!
Quando scende la notte affondo la faccia
nelle braccia, e comincio a sognare
che le mie barchette di carta
galleggiano sotto le stelle.
In esse viaggian le fate del sonno,
e il carico è cesti pieni di sogni.
LA LITTIZZETTO ED IL RISPARMIO ENERGETICO… Leave a comment


Il Monte Bianco è cresciuto di due metri. Beato lui.
Escludendo che sia un fatto ormonale, se no gli spuntavano anche le tette, come la mettiamo?
Dicono che sia un accumulo di ghiaccio.
Qui non si capisce più niente.
Neanche sulla temperatura della Terra riescono a mettersi d’accordo.
Però continuano a trifolarci l’anima co’ sta storia del risparmio dell’energia.
le lavatrici le facciamo di notte come i carbonari, mettiamo le lampadine a basso consumo, che quando le accendi,
per un quarto d’ora, ti sembra di stare in una stalla, e chiudiamo il frigo, quando ancora abbiamo mezza mano dentro,
a costo di tranciarcela via, per non lasciare il frigo aperto.
la notte, e nessuno dice nulla.
Non c’è uno che fa un plissé.
Torrioni accesi a giorno. Luminarie da casinò di Las Vegas.
Con un computer ad ogni scrivania, acceso pure quello.

la broncopleurite, quando arrivi al latte fresco e yogurt hai tutti i sintomi del congelamento, e ti butti sul girarrosto coi polli che
sfrigolano, perché ti sembra di entrare in una baita al caldo.
Quegli occhietti rossi che ci guardano dalla sala?
Poi andiamo al “super” e ci sono 42 televisioni accese che trasmettono tutte lo stesso programma.
cazzate, fate pure quel che volete, usate il laser per tagliare il salmone e lavatevi i denti nella vasca da bagno!
dal web – impagin. t.k.
OH VOCE OCCULTA – LORCA – FELICE WEEK END IN POESIA E MUSICA Leave a comment
Ognuno di noi ha un paio di ali,
ma solo chi sogna impara a volare.
Jim Morrison
OH VOCE OCCULTA…
Garcia Lorca
Oh voce occulta dell’amore oscuro!
oh belato senza lana, oh ferita,
camelia sfiorita, ago di fiele,
flusso senz’acqua, città senza mura!
Oh notte immensa di linea sicura,
monte celeste di protesa angoscia!
Cane nel cuore, oh voce inseguita!
Silenzio senza fine, iris maturo!
Voce ardente di gelo, via da me!
Non farmi perdere nella sterpaglia
dove gemono carne e cielo sterili.
Libera il duro avorio della testa,
pietà di me, spezza il mio dolore!
Perché sono natura, sono amore!
