Archivio per 13 ottobre 2010

NELLA MANO – MORESCHINI – MINI DELLA BUONANOTTE   Leave a comment


 

 

 

NELLA MANO
Daniela Moreschini

Leggera come ali di farfalla
Sul tuo palmo mi poserei
Per poi volare insieme
Là nel firmamento,
tra le stelle accese
dove esiste solo l’amore!
 

 

 



da Tony Kospan  

 


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Pubblicato 13 ottobre 2010 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

CARICATURE? ECCO UNA SIMPATICA PPS   Leave a comment

  

PIACCIONO LE CARICATURE…?



ECCO UNA SIMPATICISSIMA PPS…



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Ciao da Tony Kospan

Pubblicato 13 ottobre 2010 da tonykospan21 in PAESAGGI EDIFICI VIAGGI, Senza categoria

VIOLENZA SULLE DONNE – BASTA! – ORIGINALE ED INTENSA RIFLESSIONE DI LELLA COSTA   Leave a comment


 


 

 


 

 

Un bellissimo originale articolo di Lella Costa

in difesa della libertà e dignità della donna…

che sfata con splendida amara ironia…

i ridicoli luoghi comuni assolutori…

 

Sembrano cose scontate ma ahimé ancor oggi sotto

la vernice perbenista della nostra Società

si nasconde di tutto… e di più…

perfino donne che sono contro le donne.

 

Penso proprio che sull’argomento tutti noi

potremmo e dovremmo dire la nostra…

 

 



 

SMETTETELA! E PER SEMPRE!

 

La prima volta che per la strada, tornando da scuola, un tale ti si è avvicinato e ha cominciato a dirti cose, e tu non le capivi nemmeno, ma hai intuito lo schifo

prima ancora del pericolo, e sei scappata via, e la notte non riuscivi a dormire, ma neanche a dirlo.


Come se un po’, almeno un po’, te la fossi andata a cercare.

 

 


La manomorta sull’autobus, e se provi a reagire intorno c’è solo scherno, e donne più grandi che stringono le labbra contrariate – da che mondo e mondo – son cose che succedono, non sei nè la prima nè l’ultima, fai finta di niente che è meglio, e poi a vestirti in quella maniera un pò, almeno un pò, te la sei andata a cercare.

 

(Quale maniera, di che cosa state parlando, avevo i jeans, faceva freddo, non si vedeva niente.)

 


 

 

Le facce delle madri degli imputati nei processi per stupro.


Ti aspetteresti che maledicessero i figli, che li disconoscessero, bibliche, inesorabili, che stringessero tra le braccia la vittima, e la consolassero, e le chiedessero scusa e avessero cura di lei.


E invece la guardano con odio e disprezzo lei,
la rovina dei loro bravissimi ragazzi, lei che ci stava, altroché se ci stava, lei che li ha provocati, lei che se l’è andata a cercare.

 

 


 

 

Le donne, le bambine violentate dai padri, dai mariti, dai fratelli, dagli amici di famiglia, che preferiscono tacere, subire, sperare che la smettano da soli, perché mai, mai potrebbero sopportare che si sapesse, che se ne parlasse.


Troppa vergogna.
Le vittime che si vergognano al posto dei loro carnefici. 

 

 

 

Niente da dire, è il crimine perfetto. Complimenti.

E poi, si fa presto a dire violenza, a dire stupro, ma insomma si sa che a volte si trascende, ma il desiderio acceca, travolge e poi che diamine, alle donne piace…


È sempre stato così.
Vis grata puellae, no?

 

No. Che siate stramaledetti, no.

 


 

Non provate a spacciare per complicità il sopruso, per gioco la brutalità.


E soprattutto smettetela di tirare in ballo l’istinto, la provocazione, il desiderio irrefrenabile.
Balle. Non c’è desiderio in uno stupro, mai.

Non c’è nemmeno sguardo.
Una donna vale l’altra,
con buona pace dei moralisti e dei prefetti.
Non c’entra l’abbigliamento, l’ora, il posto,
l’incoscienza, neppure l’età – andate a chiederlo a chi lavora nei centri di soccorso – alle donne stuprate.

 

 


 

 

Andate a leggere i resoconti di donne più che adulte, più che modeste, a volte precocemente piegate da una vita di torti e miseria.
Andate a dirlo a loro, che se la sono andata a cercare.


Andate a dirlo alla ragazza omosessuale che è stata violentata
perché “imparasse la lezione”, che si è trattato di attrazione fatale e incontrollabile.

 

Andate a dirlo alle donne vittime di quelli che chiamiamo stupri etnici, e neanche ci rendiamo conto dell’abominio, dell’orrore assoluto che evochiamo.

 

E poi smettetela, per sempre. 

 

 Lella Costa
(E polis Milano)


 



 


 


 

Ciao da Tony Kospan

 

 




PSICHE E SOGNO
è il vero salotto culturale di fcb
arte, cinema, musica class. e moderna…
poesia racconti riflessioni… etc…
Accomodati… è casa tua…


 

Pubblicato 13 ottobre 2010 da tonykospan21 in RACCONTI E TESTI SUBLIMI, Senza categoria

FELICE MERCOLEDI’ IN POESIA E MUSICA   Leave a comment

  

   

  


Fu il tuo bacio, amore, a rendermi immortale

M. Fuller 

 




DOV’ERI?

Mahmoud K. Shahmirzadi  

 

Dov’eri?

” Quando sentivo il bisogno di vederti

dov’eri?

Quando riflettevo nei miei pensieri
e vedevo che tu c’eri

dov’eri?

Mentre camminavo per le strade
sotto la pioggia
in quelle sere tristi
 

dov’eri?

Quando la speranza e l’attesa
mi dedicavano solo illusione
tu…

tu dov’eri?”

 

 

 

 

 

a tutti da Tony Kospan 

 


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TONY KOSPAN

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