Archivio per 1 ottobre 2010

E’ SERA – TAGORE – BUONANOTTE IN MINIPOESIA   2 comments

 
Image hébergée par Casimages.com : votre hébergeur d images simple et gratuit
 
 

E’ SERA

Tagore

 

E’ sera, è l’ora in cui
i fiori chiudono le loro corolle.
Permettimi di restare al tuo fianco
e chiedi alle mie labbra
 di fare ciò che si può fare in silenzio
e alla debole luce delle stelle.

 
 
 

da Tony Kospan

 

  

SE AMI LA POESIA RAGGIUNGICI

NEL GRUPPO DI POESIA

FANTMONDOPOESIA.jpg picture by orsotony21

UN DIVERSO MODO DI VIVERLA

TONY KOSPAN

 

Pubblicato 1 ottobre 2010 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

LE MAMME VISTE DALLA… LITTIZZETTO… (POVERE MAMME)   Leave a comment

  
Potevano mancare le mamme nell’antologia
dissacratrice e controcorrente della Luciana nazionale?
No!?!?
Ed allora eccole servite!A bocca aperta  (Povere mamme)
T.K.
 
  
  
Viva le mamme
(son doni del cielo)
Luciana Littizzetto
  
 
 
  
Pur essendo una donna tanto approssimativa, una cosa l’ho imparata: che le madri sono come i senatori a vita. Una volta elette, che tu lo voglia o no, continuano a governarti per sempre. Dal seggiolone fino alle soglie della demenza. Tua, naturalmente. Con una tenacia invidiabile. -E stai dritta con la schiena, e mettiti la canottiera, e tagliati la frangia che se no ti rovini la vista, e te l’avevo detto, e assaggia prima di dire che non ti piace, e mastica bene, e bevi piano che è fredda, e non sporgerti dal balcone che la testa è più pesante e cadi giù.
– Questi i capisaldi della loro politica sociale. Per le madri delle femmine si aggiunge: -Ma quand’è che ti compri un bel tailleur?-.
Mia madre, nonostante io abbia diciannove anni per gamba, quando incontriamo qualcuno per strada riesce ancora a dirmi: -Saluta!-.
Resta inteso che sia la donna moderna, sia il maschio del 2002 alla madre vogliono comunque un sacco di bene. Le madri son doni del cielo, come i fulmini, i tomadi e la grandine. Ci sono madri poi che, quando esauriscono le raccomandazioni classiche, si cimentano con avvertimenti che sfiorano la supplica, pericolosamente vicini a patologie della sfera maniacale. Tipo: «Non scendere dall’aereo prima che sia veramente fermo». Oppure: «Vai pure a giocare a calcio, ma mi raccomando: non correre e non sudare». O ancora: «Non aprire il frigo senza il golf addosso che ti prende la polmonite e non stare vicino al camino dalla parte della schiena che ti cuoce il midollo». Il mio amico Marcello, che tutti i giorni per lavoro è costretto a farsi Milano-Bologna in auto, si deve sorbire quotidianamente la preghiera disperata della madre che gli raccomanda: «Attento nelle gallerie!». Peccato che quel tratto di autostrada ne sia sprovvista. E poi aggiunge: «E non posteggiare la macchina dove te la rubano».
Che pazienza… La madre di Elvira e Rosella, ossessionata dalla verginità delle fìglie, quando sa che escono col fidanzato le minaccia così: «Mi raccomando: aprite gli occhi e stringete il culo». Che classe.
E quando c’è una mamma, c’è sempre nei paraggi una figlia migliore di tè con la quale fare laceranti paragoni. Il mio confronto costante era una certa Giosetta, antipatica come la merda. «Guarda Giosetta che s’è fatta i codini!» «Guarda Giosetta che ha già finito i compiti delle vacanze!» «Guarda Giosetta che balla sulle punte!» Poi verso i sedici anni Giosetta ha cominciato a farsi le pere e mia madre miracolosamente ha smesso di fare paragoni. Anzi no. Quando cambio fidanzato mi dice: continua così che fai la fine di Bruc (quella di Beautifui, per capirci).
Poi le madri sono tutte un po’ stregone. Fanno diagnosi e prescrivono cure con la sicurezza e la professionalità di un primario delle Molinette non indagato. Mia madre riusciva a sentire se avevo l’alito di acetone a distanza di otto metri e ancora adesso mi dice che quando prude guarisce e mi urla che il naso si soffia prima un buco e poi l’altro. La madre di Bea, quando lei le disse che non rimaneva incinta per via di una tuba otturata, le rispose: «E sturatela!». Formidabile.
Poi c’è la mamma dei miei amici Linuccia e Saverio che è un monumento all’ironia involontaria. Un donnone pugliese vecchio stampo che cucina tutto il giorno. Ventiquattr’ore su ventiquattro. E la sua unica soddisfazione è che i figli mangino. Basta. Linuccia fa la dieta ormai dal giorno della sua prima comunione, ma la madre pur avendo sotto gli occhi il fisico della figlia, che è sinuoso come un pezzo di torrone Sebaste, non può fare a meno di raccomandarle sempre e quasi in lacrime: «Linu’ non dimagrire troppo che poi ti scende il rene». Saverio invece ha gettato la spugna. A oggi pesa centodieci chili. Metà muscoli e metà dolci al cucchiaio. Ma la mamma Zita comunque davanti alle sue betoniere tanto amate, che sono ciccia della sua ciccia, continua con le sue folli raccomandazioni: «E mangia l’insalata che tanto è solo acqua». Che fin lì può anche essere. «E mangia la verdura che tanto è solo acqua.» Come faccia la caponata a essere solo acqua, è veramente un mistero. «E mangia il pesce che tanto è solo acqua.» Ora, a rigor di logica, una volta che il pesce è pescato, l’acqua non c’è più. E poi lei cucina fritto di mare, mica sogliola al vapore. Quando invece ti serve la carne e si rende conto che dire «è solo acqua» è un po’ un azzardo, allora temeraria ripete: «E mangia la carne che tanto è solo carne». Un genio. E quando il figlio la fa arrabbiare? Gli grida così: «Io ti ho dato la vita e io tè la tolgo! Era meglio che mi compravo un maiale invece di comprare a tè. Almeno a Natale l’ammazzavo e ci facevo i salami». Insomma. Qualcosa di culinario c’è sempre
.
 

 

 
   

IL SALOTTO CULTURALE DI FCB?

 
samp5873205a0f06c928.jpg PSICHE E SOGNO picture by orsosognante

Pubblicato 1 ottobre 2010 da tonykospan21 in FAVOLE LEGGENDE RACCONTI DI SAGGEZZA

I MISTERI DELLA PIRAMIDE DI CERUMBELLE   Leave a comment

 
 
 
I MISTERI DELLA PIRAMIDE DI CERUMBELLE
 
La Piramide Cerumbelle è un monumento di pietra ancora misterioso.
  

 Ci sono due sacelli – capanne in cima ad un basamento terrazzato a gradoni su cui si sale per quattro ripide scale intagliate da parti opposte.

Le due capanne sono una quadrata ed una circolare.
Sulla “piramide” Cerumbelle c’è pure un trono a due posti.

Pietraperzia, piccolo paese situato nel cuore della valle dell’Himera, nei pressi del fiume Salso, si presenta ricco di tracce appartenenti alla storia e cultura del passato.

Molte di queste si riferiscono al neolitico e, fra le più importanti, vi è la cosiddetta piramide di Cerumbelle, che si trova nell’omonima contrada a circa quattro chilometri dal paese, in direzione sud/est. E’ una zona molto fertile, produttiva, ricca di ampie pianure, costeggiate dal torrente Cerumbelle e su di essa spiccano cime collinari ricche di uliveti.

Si suppone che in un lontano passato, la buona fertilità del terreno e la mitezza del clima, abbiano consentito alle popolazioni di insediarsi in questo luogo e di edificarvi costruzioni in pietra che si sono conservate nel tempo arrivando sino a nostri giorni.

In base alle testimonianze riferiteci dai documenti materiali presenti nel territorio (resti di ceramica neolitica, tombe di tipo maltese, moneta dall’esatto peso di 50 grammi, che secondo recenti studi veniva utilizzata per lo scambio dello zolfo nella prima età del bronzo), si ipotizza, infatti, che in questa località vi era una popolazione residente abbastanza numerosa.

La Piramide di Cerumbelle era l’edificio in cui questi nostri antenati svolgevano i loro culti religiosi.

Studiosi italiani e stranieri hanno rivolto la loro attenzione a questo sito; in modo particolare l’etnologo norvegese Thor Heyerdahl vi ha svolto studi approfonditi.

Le caratteristiche dei resti della costruzione evidenziano una struttura imponente, con quattro rampe di scale per l’accesso al piano superiore e con la presenza di una zona alta con altari sacrificali. Anche le pietre usate sono di grande dimensione, molto ben lavorate e saldamente incastonate. Questo avvalora l’ipotesi di struttura religiosa, in quanto la precisione costruttiva e il dispendio economico relativo non sarebbero giustificati per un uso diverso.

 
Sembra che la piramide risalga all’età neolitica e che fosse un’antica sede di culto del sole dei siculi e sicani, paragonabile ad una ziggurath mesopotamica.
 
 
 
Il famoso archeologo Thor Heyerdahl, morto nell’aprile del 2002, visitò negli anni precedenti il sito di Cerumbelle e anche Heyerdahl confermò l’ipotesi che la piramide fosse sede di culto del sole. L’aspetto è collinare e piramidale di circa 12 metri di altezza. La base della struttura, lunga 55 metri e larga 30, appare composta da tre ordini di gradoni mozzati verticalmente da quattro scalette che corrispondono ai quattro punti cardinali, attraverso cui si accede alle terrazze soprastanti. Il monumento si presenta con due idee costruttive dalla forte connotazione simbolica: quella del cerchio (la circonferenza) e quella del quadrato (la pianta costruttiva dei piani superiori in esso innestata). Gli studiosi pensano che anticamente, il cerchio simboleggiava il tempo o l’immutabilità celeste e, combinato col quadrato, dava l’idea del cambiamento di ordine o di livello e dunque simboleggiava la terra.

Sulla sommità della piramide, si trovano due costruzioni intagliate nella roccia calcarea che assomigliano ad altari in cui è inserito un sedile rituale. Poco lontano dalla piramide è poi possibile ammirare due grandi cavità a forma circolare, che probabilmente erano luoghi di sacrificio. La piramide non è il solo sito archeologico della zona, ma sicuramente doveva fare parte di un villaggio siculo-sicano, perché pochi metri più avanti è possibile intravedere i resti di abitazioni neolitiche. 

 
 
 

 

Debbo dire che la vegetazione non curata e lo stato della costruzione danneggia visibilmente una visione complessiva ed armonica del sito archeologico che è a mio parere davvero affascinante e misterioso… Nota di Orso Tony

Testo rivisitato da vari siti web e impaginazione T.K.

 CIAO DA TONY KOSPAN

 stars.gif stars picture by RaiodeLuarstars.gif stars picture by RaiodeLuarstars.gif stars picture by RaiodeLuarstars.gif stars picture by RaiodeLuar 
 
  
 
 
IL SALOTTO CULTURALE
DOVE SCAMBIARSI PENSIERI ED EMOZIONI
D’ARTE POESIA MUSICA CINEMA RIFLESSIONI… ETC… 
 
psiche6.jpg PSICHE E SOGNO picture by orsosognante
  
TI ASPETTIAMO… 
TONY KOSPAN

 

Pubblicato 1 ottobre 2010 da tonykospan21 in Senza categoria

CIAO… TONY CURTIS   Leave a comment

 

 

Ciao Tony Curtis…

che ti sia lieve la terra…

tal quale alla leggerezza 

con cui ci donavi la tua simpatia

nelle mitiche commedie americane…

 

 

 

In verità sei stato un grande attore

impegnato anche in tanti ruoli molto importanti

 

 

 

 

Questo video carinissimo

 è un piccolo omaggio

in onore

alla tua lunga grande carriera artistica…

 

 

 

 

Tony Kospan

 

 

Pubblicato 1 ottobre 2010 da tonykospan21 in CINEMA TEATRO TV SPETTACOLO

FELICE WEEK END IN POESIA E MUSICA…   Leave a comment

       

  

        

Se la conoscenza può creare dei problemi,
non è con l’ignoranza che possiamo risolverli.
Isaac Asimov

    

  

 

DOPO UN PO’

Veronica A. Shoffstall

Dopo un po’ impari la sottile differenza
tra tenere una mano e incatenare un’anima.
E impari che l’amore non è appoggiarsi a qualcuno
e la compagnia non è sicurezza.
Ed inizi a imparare che i baci non sono
contratti e i doni non sono promesse.
E cominci ad accettare le tue sconfitte
a testa alta con gli occhi aperti
con la grazie di un adulto,
non con il dolore di un bimbo.
E impari a costruire tutte le tue strade oggi,
perché il terreno di domani è troppo
incerto per fare piani.
Dopo un po’ impari che il sole scotta
se ne prendi troppo.
Perciò pianti il tuo giardino
e decori la tua anima, invece di aspettare
che qualcuno ti porti i fiori.
E impari che puoi davvero sopportare,
che sei davvero forte, e che vali davvero.
   

  

    

       

    

da Orso Tony 

  

  

SE AMI LA POESIA RAGGIUNGICI

NEL GRUPPO DI POESIA

FANTMONDOPOESIA.jpg picture by orsotony21

UN DIVERSO MODO DI VIVERLA

TONY KOSPAN

 

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: