Archivio per 24 settembre 2010

E’ SERA – TAGORE – FELICE NOTTE IN… MINIPOESIA…   1 comment

 
 
 
 
 
E’ SERA
Tagore
 
E’ sera, è l’ora in cui
i fiori chiudono le loro corolle.
Permettimi di restare al tuo fianco
e chiedi alle mie labbra
 di fare ciò che si può fare in silenzio
e alla debole luce delle stelle.
 
 
buona estate, buona notte principessa, cartoline sexy, dolce notte
 
 
da Tony Kospan
 
 
   
 

 
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Pubblicato 24 settembre 2010 da tonykospan21 in TEST E GIOCHI

IL SENSO DELLA VITA IN POESIA E NON SOLO   Leave a comment

 

 

 
IL SENSO DELLA VITA
IN POESIA E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
 
La fine dell’Estate
con le giornate più corte… il clima più fresco… le foglie cadenti…
rappresenta la fine di un ciclo naturale e l’inizio di un altro…
 
Le foglie cadendo coprono il terreno… facendo da riparo…
ai semi… che riposando durante l’inverno sbocceranno in primavera
per risplendere poi ancora una volta in estate…  
 
 
 
Quest’eternità dei cicli della natura ci invoglia a pensare un pò
alla nostra condizione umana intesa… come riflessione sul mistero del
SENSO DELLA VITA 
 
  
 
La vita, senza una meta, è vagabondaggio.
Seneca 
 
  Il tema che affrontiamo è vastissimo
e rivaleggia per numero di poesie addirittura con quello dell’amore…
dato che in fondo è un tema che non può lasciar indifferente
nessuno che sia… capace di intendere…
 
  
Le poesie prescelte, come sempre la Poesia…,
 lasciano intravedere con pochi versi
visioni che la Filosofia affronta con migliaia di pagine…
e l’ultima mi appare pervasa da un grande senso
di universale fraternità…
 
Come sempre mi farebbe piacere leggere quelle che
piacciono a voi, sia vostre che di altri autori.
 
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 Nota

  
  
NON AMARE IL FLORIDO RAMO
J. Krishnamurti
 
Non amare il florido ramo,
non mettere nel tuo cuore
la sua immagine sola;
essa avvizzisce.
Ama l’albero intero,
cos? amerai il florido ramo,
la foglia tenera e la foglia morta,
il timido bocciolo ed il fiore aperto,
il petalo caduto e la cima ondeggiante,
lo splendido riflesso dell’Amore pieno.
Ama la vita nella sua pienezza,
essa non conosce decadimento.
 

 Nota

 
VIVERE UNA SOLA VITA
Ndjock Ngana
 
Vivere una sola vita
in una sola città,
in un solo paese,
in un solo universo,
vivere in un solo mondo
è prigione.
Conoscere una sola lingua
un solo lavoro
un solo costume
una sola civiltà
conoscere una sola logica
è prigione. 
 
 

 Nota
 
 
TI AUGURO DI VIVERE 
Jean Debruynne
Ti auguro di viver
esenza lasciarti comprare dal denaro.
Ti auguro di vivere
senza marca, senza etichetta,
senza distinzione,
senza altro nome che quello di uomo.
Ti auguro di vivere
senza rendere nessuno tua vittima.
Ti auguro di vivere
senza sospettare o condannare
nemmeno a fior di labbra.
Ti auguro di vivere
in un mondo dove ognuno abbia il diritto
di diventare tuo fratello
e farsi tuo prossimo.
 
 Nota

CAMBIAMENTO
A.J. Cronin
 
La vita non è un cammino
semplice e lineare
lungo il quale possiamo procedere
liberamente e senza intoppi,
ma piuttosto un intricato labirinto,
attraverso il quale dobbiamo trovare
la nostra strada, spesso smarriti e confusi,
talvolta imprigionati in un vicolo cieco.
Ma sempre, se abbiamo fede,
si aprirà una porta:
forse non quella che ci saremmo aspettati,
ma certamente quella che alla fine
si rivelerà la migliore per noi.
 
 

 Nota
  
 
A UNO SCONOSCIUTO
Walt Whitman
 
Sconosciuto che passi!
tu non sai con che desiderio ti guardo,
Devi essere colui che cercavo, o colei che cercavo
(mi arriva come un sogno),
Sicuramente ho vissuto con te in qualche luogo
una vita di gioia,
Tutto ritorna, fluido, affettuoso, casto, maturo,
mentre passiamo veloci uno vicino all’altro,
Sei cresciuto con me,
con me sei stato ragazzo o giovanetta,
Ho mangiato e dormito con te,
il tuo corpo non è più solo tuo
né ha lasciato il mio corpo solo mio,
Mi dai il piacere dei tuoi occhi, del tuo viso, della tua carne,
passando, in cambio prendi la mia barba, il mio petto, le mie mani,
Non devo parlarti,
devo pensare a te quando siedo in disparte o mi sveglio di notte,
tutto solo,
Devo aspettare, perché t’incontrerò di nuovo,
non ho dubbi,
Devo vedere come non perderti più.
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
  
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UN MODO DIVERSO DI VIVERLA… 
 TONY KOSPAN

 

 

EQUINOZIO D’AUTUNNO – SIGNIFICATO TRADIZIONI E LEGGENDE   Leave a comment

 
 
 
 
22 SETTEMBRE…
EQUINOZIO D’AUTUNNO
 

 

 

ORIGINE DEL NOME ED… ASTRONOMIA

 

La parola "equinozio" deriva dal latino e significa "notte uguale" [al giorno]. Gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni dell’anno nei quali hanno inizio primavera e autunno.
22 settembre  finisce l’estate e inizia l’autunno. Dopo 6 mesi il Sole viene a trovarsi nuovamente sul piano dell’equatore terrestre e il circolo d’illuminazione passa per i poli.
In questo giorno il Sole passa allo zenit all’equatore, sorge al polo sud, tramonta al polo nord e la giornata dura esattamente 12 ore in tutto la terra.
L’equinozio, oltre che dalla durata del giorno e della notte, può essere riconosciuto con una semplicissima esperienza di gnomonica: osservate l’ombra di un chiodo infisso su un muro esposto al Sole. Il vertice dell’ombra, durante ogni giorno dell’anno, disegna una curva che, agli equinozi, diventa una retta. Questa retta e almeno le due curve giornaliere dei solstizi sono generalmente presenti su i quadranti degli orologi solari.
 

 

 

STAGIONI:
FINISCE L’ESTATE ED INIZIA L’AUTUNNO
 
 
 
Il 22 settembre è arriva l’Equinozio, un momento particolare. L’Estate lascia il passo all’Autunno, e questo non è solo un momento dell’anno, ma qualcosa di più importante. È anche una dimensione della vita di ogni essere vivente, che si muove lungo le proprie stagioni dalla primavera, attraverso l’estate, per giungere all’autunno, e infine all’inverno.
Si nasce, si cresce, ci si sviluppa e si ritorna alla Madre Terra, nell’eterno ciclo delle rinascite. Questi momenti di passaggio segnano sempre un punto di svolta, anche quando non ne siamo esplicitamente consapevoli, e dimostrano che noi siamo parte di qualcosa di grandioso, di eterno, di Divino, la scintilla di Luce è sempre dentro di noi…
Gli Antichi celebravano in modo particolare questi momenti dell’Eterna Trasformazione e anche noi, se riusciamo a trovare un momento di raccoglimento per soffermaci su di essi, possiamo imparare qualcosa dalla parte più profonda della nostra Anima.
 
 
 
 

 

LA TRADIZIONE DRUIDICA 

Nella tradizione druidica l’Equinozio d’Autunno viene chiamato Alban Elfed (Autunno, o «Elued», Luce dell’Acqua).
Esso rappresenta la seconda festività del raccolto, segnando per parte sua la fine della mietitura, così come Lughnasad ne aveva segnato l’inizio.
Ancora una volta, il giorno e la notte sono in perfetto equilibrio, come lo erano all’
Equinozio di Primavera, ma ben presto le notti cresceranno fino ad essere più lunghe dei giorni, e l’inverno sarà di nuovo tra di noi.
L’equilibrio è più intenso in questo momento piuttosto che nel fermento e nell’agitazione della primavera, e questa data autunnale è spesso la più tranquilla tra le feste.

 

LA TRADIZIONE CELTICA

Nella memoria di queste antiche popolazioni l’Equinozio autunnale veniva festeggiato col nome di Mabon: il giovane dio della vegetazione e dei raccolti.
Scrive Maria Giusi Ricotti nel suo sito: "
Mabon, indicato col nome di Maponus nelle iscrizioni romano-britanne, è il figlio di Modron, la Dea Madre: rapito tre notti dopo la sua nascita, venne imprigionato per lunghi anni fino al giorno in cui venne liberato dal Re Artù e dai suoi compagni.
Il suo rapimento è l’equivalente celtico del rapimento greco di
Persefone: un simbolo evidente dei frutti della terra che sono immagazzinati in luoghi sicuri e poi sacrificati" per dare la vita agli uomini."

 

LE TRADIZIONI CLASSICHE

Nel calendario agricolo contadino, purtroppo, poco o nulla è rimasto delle ritualità festive autunnali e bisogna aspettare la fine di ottobre con Ognissanti per trovare ancora gli antichi riti di passaggio rurali e pagani.E sono propio i Misteri Eleusini la controparte mediterranea ai riti di passaggio verso la stagione infera.

 

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LE TRADIZIONI EQUINOZIALI AUTUNNALI COMUNI

Con uno sforzo di sintesi che non rende giustizia alla profondità di tali tradizioni, quello che viene rivissuto ciclicamente ad ogni autunno è il sacrificio del dio/dea che, dopo le gioie e glorie amorose della primavera e dell’estate, dopo aver dato con la massima potenza fecondante i frutti a tutti gli esseri viventi, è costretto/a a morire a sé stesso, a declinare nel buio della Terra – intesa come Ventre, Utero, Tomba, Infero – che sta sotto.La coscienza – conoscenza che se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore produce molto frutto (Giovanni, 12, 24) estende il concetto di fertilità al ciclo eterno di Vita – Morte – Vita e alla consapevolezza che solo dalla morte può nascere una nuova esistenza, solo dalla decomposizione può risorgere il nuovo, il cambiamento. Non a caso Mabon è il tempo del seme.
E’ il tempo di raccogliere dagli ultimi frutti ben maturi i semi che serviranno l’anno successivo a darci da mangiare. E’ il tempo di essiccarli all’aria e all’ombra, di conservarli al buio e all’asciutto in sacchetti di carta con scritto il nome, aspettando la primavera per piantarli.

liberamente tratto da svariati siti web – impaginazione t.k.

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

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RIFLESSIONI TRADIZIONI SCIENZE TEST… ETC…  
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 CIAO DA TONY KOSPAN

Pubblicato 24 settembre 2010 da tonykospan21 in SCIENZE TECNOLOGIE CURIOSITA' BUONO A SAPERSI

IL TEMPO? UNA BANCA! ORIGINALE RIFLESSIONE…   Leave a comment

 

 

 
 
Questa piccola riflessione letta nel web mi ha colpito.
 
Non è che sveli chissà quale mistero della vita…
ma ci offre alcune considerazioni non del tutto banali… 
sullo scorrere del tempo e sul modo migliore d'impiegarlo
per cui ho pensato di condividerla con voi
ed eventualmente conoscere il vostro pensiero…
 
T.K.
 
 

 
 
IL TEMPO? UNA BANCA!
 
 

 
 
 
Immagina che esista una banca che ogni giorno accredita la somma di 86.400 Euro sul tuo conto.
Non conserva il tuo saldo giornaliero.
Ogni notte cancella qualsiasi quantità del tuo saldo che non sia stata utilizzata durante il giorno.
Che faresti?
Ritireresti fino all'ultimo centesimo ogni giorno, ovviamente!
Ebbene, ognuno di noi possiede un conto in questa banca. Il suo nome?
TEMPO.
 
Ogni mattina ti accredita 86.400 secondi.
Ogni notte cancella e dà come perduta qualsiasi quantità di questo credito che tu non abbia investito in un buon proposito. Questa banca non conserva soldi né permette trasferimenti.
Ogni giorno ti apre un nuovo conto.
Ogni notte elimina il saldo del giorno.
Se non utilizzi il deposito giornaliero, la perdita è tua.
Non si può fare marcia indietro.
Non esistono accrediti sul deposito di domani.
Devi vivere nel presente con il deposito di oggi.
Investi in questo modo per ottenere il meglio nella salute, felicità e successo.
L'orologio continua il suo cammino.
Ottieni il massimo da ogni giorno.
 
Per capire il valore di un anno, chiedi ad uno studente che ha perduto un anno di studio.
Per capire il valore di un mese, chiedi ad una madre che ha partorito prematuramente.
Per capire il valore di una settimana, chiedi all'editore di un settimanale.
Per capire il valore di un'ora, chiedi a due innamorati che attendono di incontrarsi.
Per capire il valore di un minuto, chiedi a chi ha perso il treno.
Per capire il valore di un secondo, chiedi a qualcuno che ha appena evitato un incidente.
Per capire il valore di un centesimo di secondo, chiedi ad un atleta che ha vinto la medaglia d'argento alle olimpiadi.
 
Dai valore ad ogni momento che vivi, e dagli ancora più valore se lo potrai condividere con una persona speciale, quel tanto speciale da dedicarle il tuo tempo, e ricorda che il tempo non aspetta nessuno.
 
Ieri? Storia.
Domani? Mistero.
 
Per questo esiste il presente!!!
 
Ricorda ancora: il tempo non ti aspetterà.
Dai valore ad ogni momento a tua disposizione.
Lo apprezzerai ancora di più se potrai condividerlo con qualcuno che per te è speciale.
 
 
L'origine di questo scritto? Sconosciuta.
 
 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
dal web…impagin. e rielab. t.k.
 
 
 
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IL SALOTTO DI SOGNO DI FACEBOOK?

 
 
 

Pubblicato 24 settembre 2010 da tonykospan21 in RIFLESSIONI AFORISMI FILOSOFIE

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