
Pizarnik Alejandra
l’amore è possibile
– portami là –
portami tra le dolci sostanze
che muoiono ogni dì nel tuo ricordo

LE QUATTRO STREGHE
Racconto Navajo
LE QUATTRO STREGHE
Il Distruttore, figlio del dio Sole, si mise in cerca un giorno di quattro streghe, perché voleva ucciderle.
La prima che incontrò tremava e si torceva al suo cospetto, però non di paura. Freddo era il suo nome. “Se tu mi uccidi” disse “il caldo regnerà e il grano non potrà crescere senz’acqua che lo bagni.”
Il Distruttore disse: “Vecchia hai ragione, io non ti ucciderò”.
Fame era la seconda, ella così parlò: “Se tu mi uccidi il cibo verrà a noia alla tua gente”. Ed egli disse: “E vero, la gioia di ogni festa sparirebbe con te. Io non ti ucciderò”.
La terza era Povertà. “Uccidimi” ella disse sono così infelice! Però sappi che morta io mai più i vestiti potranno consumarsi e la tua gente non avrà più il sapore delle cose nuove.
Ed egli disse: “È vero, la mia gente gode degli abiti nuovi. Non ti ucciderò”.
L’ultima strega, la più vecchia e curva, disse: “Se tu mi uccidi, la Gente non morirà mai più, né nuovi bambini nasceranno, al mondo sarà un popolo di vecchi.
Lasciami andare e la Gente crescerà, giovani forti prenderanno il posto dei vecchi che prenderò per mano.
Sono la Morte, amica non compresa della Gente.”
“Nemmeno te posso uccidere” concluse il Distruttore.
E’ così che Morte, Miseria, Fame e Freddo, vivono tra di noi.
Il figlio del Sole, tornato dal suo viaggio, spiegò a tutti quanti queste cose.
tratto da: “49 canti degli Indiani d’America” Ed. Mondadori
LE QUATTRO STREGHE racconto Navajo
– Impaginazione T. K. –
CIAO DA TONY KOSPAN
Il cocco è uno dei frutti tropicali ormai ampiamente integrati nella nostra tradizione alimentare.
Originario della Malesia, è considerato sacro per via della sua forma che ricorda quella del cranio umano.
Non è un caso che il cocco sia anche "venerato" quale omaggio benaugurale nelle cerimonie nuziali dell’India.
Le noci di cocco vengono prodotte dalle palme, e ciascuna arriva a pesare fino a due chili. All’interno della noce si trova il cosiddetto ‘seme’, bianco e carnoso, che è il frutto che mangiamo, e del liquido, il "latte di cocco", dal sapore dolce e molto dissetante.
La sua polpa bianca, dolciastra e dissetante, viene in soccorso a coloro che cercano un alimento fresco e gustoso,dall’ottimo apporto calorico e in grado di sostituirsi ad un normale spuntino del pomeriggio.
Quali sono le qualità della noce di cocco?
La noce di cocco è ricca di potassio, per questo è ideale d’estate per reintegrare i sali minerali persi, il frutto orientale è infatti consigliato anche per chi pratica sport ed ha necessità di reintegrare i sali minerali perduti.
E’ inoltre ricca di proteine e di grassi per questo ai tropici il cocco è considerato il re dei vegetali.
Molti non assaporano il latte della noce perché sembra ‘sporco’, assomiglia ad un siero, mentre in realtà è molto dolce, ricco di zuccheri, sali minerali e vitamine, in particolare C e B, ma anche di proteine di facile assimilazione.
E’ utile nel trattamento dei disturbi urinari, molto nutriente, utile per aumentare di peso per cui è opportuno non abusare dell’alimento : un solo etto fornisce ben 360 calorie.
Questo significa che è indicata per le persone debilitate, mentre è sconsigliata per chi vuole dimagrire e per chi deve sottoporsi ad una dieta povera di grassi, dato che la quota calorica è data fondamentalmente dalla presenza di una notevole quantità di lipidi, è il tipico alimento da gustare una tantum!
All’interno della noce, quando la maturazione non è stata completata, è presente un liquido acquoso, simile ad un siero, altrettanto dissetante, con grandi poteri nel trattamento di certi disturbi urinari e legati ad una cattiva digestione, costipazione, vomito, fatica, nervosismo e debolezza generale. E’ una bevanda buona anche per le ossa e i denti.
Oltre che buono e salutare da mangiare, il cocco è protagonista in alcuni trattamenti di bellezza che risalgono ad una saggezza indiana ora fortemente apprezzata anche nel resto del mondo.
Con l’olio di cocco, le donne orientali usano massaggiarsi la pelle per renderla giovane e soffice, applicando anche sui capelli il magico liquido di questo frutto tipicamente estivo eppure così completo.
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