Archivio per 19 aprile 2010
JIM WARREN – DIGITAL ART – NEOSURREALISMO Leave a comment
SE – BRAMANTI – MINI DELLA BUONANOTTE Leave a comment

Carlo Bramanti
e ci parla d’eterno,
se il tempo è una mela
felice d’arrivare al torsolo

INFERNO E PARADISO – DELIZIOSO RACCONTINO PER MEDITARE… Leave a comment

INFERNO E PARADISO
Un sant’uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese:
Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l’Inferno.
Dio condusse il sant’uomo verso due porte.
Aprì una delle due e gli permise di guardare all’interno.
Al centro della stanza, c’era una grandissima tavola rotonda.
Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso.

Le persone sedute attorno al tavolo erano magre,
dall’aspetto livido e malato.
Avevano tutti l’aria affamata.
Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi, attaccati alle loro braccia.
Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po’,
ma poiché il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio,
non potevano accostare il cibo alla bocca.
Il sant’uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.
io disse: Hai appena visto l’Inferno.

La scena che l’uomo vide era identica alla precedente.
C’era la grande tavola rotonda, il recipiente che gli fece venire l’acquolina.
Le persone intorno alla tavola avevano anch’esse i cucchiai dai lunghi manici.
Questa volta, però, le persone erano ben nutrite e felici e conversavano tra di loro sorridendo.Il sant’uomo disse a Dio: Non capisco!
E’ semplice, rispose Dio, dipende solo da un’abilità.
Essi hanno appreso a nutrire gli uni gli altri mentre gli altri non pensano che a loro stessi…
ADDIO – BELLA CANZONE “SOCIOLOGICA” DI GUCCINI Leave a comment
ECCO PRIMA… IL TESTO…
ADDIO
Nell’anno ’99 di nostra vita
io, Francesco Guccini, eterno studente
perché la materia di studio sarebbe infinita
e soprattutto perché so di non sapere niente,
io, chierico vagante, bandito di strada,
io, non artista, solo piccolo baccelliere,
perché, per colpa d’altri, vada come vada,
a volte mi vergogno di fare il mio mestiere,
io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite,
riflettori e paillettes delle televisioni,
alle urla scomposte di politicanti professionisti,
a quelle vostre glorie vuote da coglioni…
E dico addio al mondo inventato del villaggio globale,
alle diete per mantenersi in forma smagliante
a chi parla sempre di un futuro trionfale
e ad ogni impresa di questo secolo trionfante,
alle magie di moda delle religioni orientali
che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero,
ai personaggi cicaleggianti dei talk-show
che squittiscono ad ogni ora un nuovo "vero"
alle futilità pettegole sui calciatori miliardari,
alle loro modelle senza umanità
alle sempiterne belle in gara sui calendari,
a chi dimentica o ignora l’umiltà…
Io, figlio d’una casalinga e di un impiegato,
cresciuto fra i saggi ignoranti di montagna
che sapevano Dante a memoria e improvvisavano di poesia,
io, tirato su a castagne ed ad erba spagna,
io, sempre un momento fa campagnolo inurbato,
due soldi d’elementari ed uno d’università,
ma sempre il pensiero a quel paese mai scordato
dove ritrovo anche oggi quattro soldi di civiltà…
Io dico addio a chi si nasconde con protervia dietro a un dito,
a chi non sceglie, non prende parte, non si sbilancia
o sceglie a caso per i tiramenti del momento
curando però sempre di riempirsi la pancia
e dico addio alle commedie tragiche dei sepolcri imbiancati,
ai ceroni ed ai parrucchini per signore,
alle lampade e tinture degli eterni non invecchiati,
al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore,
a chi si dichiara di sinistra e democratico
però è amico di tutti perché non si sa mai,
e poi anche chi è di destra ha i suoi pregi e gli è simpatico
ed è anche fondamentalista per evitare guai
a questo orizzonte di affaristi e d’imbroglioni
fatto di nebbia, pieno di sembrare,
ricolmo di nani, ballerine e canzoni,
di lotterie, l’unica fede il cui sperare…
Nell’anno ’99 di nostra vita
io, giullare da niente, ma indignato,
anch’io qui canto con parola sfinita,
con un ruggito che diventa belato,
ma a te dedico queste parole da poco
che sottendono solo un vizio antico
sperando però che tu non le prenda come un gioco,
tu, ipocrita uditore, mio simile…
mio amico…
ED ORA ASCOLTIAMOLA…

CIAO DA TONY KOSPAN
LA GRANDE FAMIGLIA Leave a comment

Tony Kospan
ad un altr’uomo reca danno
senz’onesto motivo…
al fratello animale reca danno
senz’onesto motivo…
a mamma natura reca danno
senz’onesto motivo…
egli ha arrecato.
della stessa materia?
dalla stessa mano?
della stessa realtà?
d’un unico cosmico corpo?
seppur con diverse parti,
sullo stesso palcoscenico?
la musica delle stelle?
infine anche a se stessi?
dell’unanime abbraccio
d’ogni membro,
comunque composto,
della grande famiglia
dell’assoluto Universo?










FBI – SELEZIONE AGENTI – PER SORRIDERE Leave a comment
FBI selezione di nuovi agenti

Felice settimana in poesia – Melodie di sogno di M. A. Borgatelli – arte.. C. Monet – canzone.. Eyes – e.. Leave a comment
|