
-Juan Ramon Jimenez-
Il tuo corpo: gelosia del cielo.
La mia anima: gelosia del mare.
-Altro cielo pensa la mia anima.
Altro mare sogna il tuo corpo-.
La tradizione di scambiarsi le uova come segno benaugurale è antichissima, precedente addirittura al Cristianesimo.
Simbolo della vita che si rinnova, infatti, l’uovo veniva donato un tempo quando la Pasqua coincideva con i riti primaverili per la fecondità: i Persiani, per esempio, già 3000 anni fa consideravano l’uovo di gallina un segno augurale simbolo della natura che si rinnova; analogamente gli Egizi erano soliti donare all’inizio della primavera uova dipinte ad amici e parenti come augurio di rinascita.
I Romani erano soliti dire Omne vivum ex ovo, mentre risale alla tradizione orientale (Cina) l’idea che le origini della Terra vadano fatte risalire a un uovo gigante. Secondo la tradizione cristiana, invece, le uova sono il simbolo della Resurrezione di Cristo.
La leggenda narra che Maria Maddalena, di ritorno dal Santo Sepolcro rimasto vuoto, tornando a casa per raccontare il miracolo ai discepoli, si imbatté in Pietro che non le credette schernendola: "Ti crederò solo se le uova che porti nel cestello si coloreranno di rosso". Immediatamente le uova assunsero un colore purpureo e lo scettico Pietro fu costretto a piegarsi davanti a cotanto miracolo. Da allora, alla fine di ogni Messa pasquale, venivano donate ai fedeli uova benedette dipinte di rosso a testimonianza del sangue versato da Gesù.
Nel corso del Medioevo la tradizione voleva che uova sode dipinte a mano fossero servite a pranzo e donate ai servitori, mentre nel XV secolo si diffuse l’usanza di servire per colazione un’omlette preparata con le uova deposte dalla gallina il giorno del Venerdì Santo.
Contrastanti, invece, le leggende che riguardano la nascita dell’uovo fatto interamente di cioccolato: c’è chi dice che fu Luigi XIV il primo a farle realizzare; altri, invece, sostengono che l’usanza provenga dalle Americhe poiché il cacao è una pianta originaria del Messico.
CIAO DA ORSO TONY… PASQUALE
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2.Mi sono resa conto che lo scherzo che ti ho fatto è stato un po’ grosso. Ho capito che con te ho esagerato. Spero tu mi voglia perdonare, con affetto. La Natura.
3."Sikona lamile bowama likile umdodo jarat farsakala bi." HAI APPENA RECITATO UNA PREGHIERA INDIANA CHE NON TI FARA’ PIU’ FARE ALL’AMORE PER UN ANNO!
14.Siamo oltre la data di scadenza. Non vorrei essere acida, ma che ne dici di spostarti di scaffale? Anzi: cambia supermercato.
18.Contribuisci anche tu (che stai leggendo queste righe) ad abbellire la tua città per il Natale! Resta chiuso in casa fino al 7 gennaio!!!
22.Una notte d’amore con te è come partecipare ad una Olimpiade: capita una volta ogni 4 anni…
DAL WEB – IMPAG. T.K.
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