Archivio per 28 febbraio 2010

LESBIA – CATULLO – MINI DELLA NOTTE…   Leave a comment

 
 
 
 
 
LESBIA
Catullo
 
Lesbia impreca incessantemente
contro di me.
Lesbia mi ama mi ama mi ama.
Ne ho la prova:
io faccio come lei.
La copro d’insulti
e sono pazzo di lei
 
 

Pubblicato 28 febbraio 2010 da tonykospan21 in SALUTI VARI

PIANEFFORTE ‘E NOTTE E VOCE ‘E NOTTE… – POESIA E MUSICA DI… NOTTE   Leave a comment

 
 
 
 
Pianefforte ‘e notte
 
 
Ecco una delle poesie napoletane più belle di tutti i tempi…
ed anche tra le più famose in tutto il mondo…
di una dolcezza e di un tale malinconico trasporto…
che va oltre il tempo e lo spazio… 
 
 
Leggiamola…
 
 
 
 
 
 
Pianefforte ‘e notte
Salvatore di Giacomo
 
 

Nu pianefforte ‘e notte
sona luntanamente,
e ‘a museca se sente
pe ll’aria suspirà.

è ll’una: dorme ‘o vico
ncopp’ a nonna nonna
‘e nu mutivo antico
‘e tanto tiempo fa.

Dio, quanta stelle ‘n cielo!
Che luna! e c’aria doce!
Quanto na della voce
vurria sentì cantà!
Ma sulitario e lento
more ‘o mutivo antico;
se fa cchiù cupo ‘o vico
dint’a ll’oscurità..

Ll’anema mia surtanto
rummane a sta fenesta.
Aspetta ancora. E resta,
ncantannese, a pensà.

 
 
 
Per chi non comprende il napoletano
eccola in una traduzione d’eccezione… 
quella di Pier Paolo Pasolini
 
 
 
 
 
 
 
PIANOFORTE DI NOTTE
 
Un pianoforte di notte
suona in lontananza,
e la musica si sente
 per l’aria sospirare.
è l’una: dorme il vicolo
su questa ninna nanna
di un motivo antico
di tanto tempo fa.
Dio, quante stelle in cielo!
Che luna! e che aria dolce!
Quanto una bella voce
vorrei sentire cantare!
Ma solitario e lento
muore il motivo antico;
si fa più cupo il vicolo
dentro all’oscurità.
L’anima mia soltanto
rimane a questa finestra.
Aspetta ancora, e resta,
incantandosi, a pensare.
 
(Traduzione di P. P. Pasolini)
 
 
 
 
 
 
 
 
Ora  se ci va…
ascoltiamo questa canzone napoletana antica
altrettanto dolcissima… e notissima…
che si mantiene in  analogo tema… notturno…
 
 
 
 
 
 
 
 
Voce ‘e notte
 
cantata da Peppino di Capri
(possiamo anche leggerne testo e traduzione)
 
 
 

 

 
Ciao da Orso Tony
 
 

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 IL SALOTTO DI SOGNO
DI FACEBOOK
 
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Pubblicato 28 febbraio 2010 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI

BARBER’S ADAGIO FOR STRINGS   Leave a comment

 

BARBER’S ADAGIO FOR STRINGS

 

 

Samuel Osborne Barber (1910-1981)

 

Compositore statunitense noto soprattutto per il suo…

ADAGIO PER ARCHI

 

Eccone un brano…

 

 

 

Non lo conoscevo ma mi appare davvero.. intenso

e con belle vibrazioni…
 
 
 
 
 
Orso Tony 

 

Pubblicato 28 febbraio 2010 da tonykospan21 in MUSICA E DANZA CLASSICA

IL CALENDARIO MAYA… PIU’ PRECISO DEL NOSTRO!!!   Leave a comment

 

 
Il Sacro calendario Tzolkin
O
il Calendario Maya delle 13 Lune
 
 
Nota ( new age ) 
 
 
NEI COLORI DELL’ARCOBALENO

Usare, come stiamo facendo, un calendario artificiale e diseguale, irregolare ed irrazionale, ha prodotto un modo di vivere altrettanto irregolare, artificiale ed irrazionale….

Misurare il tempo per il popolo  Maya voleva dire  alzare gli occhi al cielo per osservare le fasi  lunari, i movimenti delle stelle e dei pianeti, gli equinozi, le eclissi.  I fenomeni naturali, la loro registrazione ed elaborazione, permisero loro di mettere a punto "Tzolkin" il calendario sacro,  tutt’oggi il sistema più accurato ed omnicomprensivo mai realizzato, e che è conosciuto come "Calendario delle 13 lune". Questo modo di misurare il tempo  integra i cicli della terra con quelli della luna e del sole, in modo armonioso.

Vi sono due diversi cicli lunari: il sinodico che intercorre tra una  luna piena e l’altra, ed il siderale che misura il tempo impiegato dalla luna a ritornare nello stesso punto nel cielo. Il numero intero medio fra questi due cicli è 28.  28 giorni è la durata media del ciclo mestruale femminile, del bioritmo fisico e delle maree. 28  ha perciò assunto un significato simbolico di numero lunare, e corrisponde all’aspetto femminile del tempo

Dividendo l’anno solare per il ciclo di 28 giorni si  ottengono  13 lune, più un  giorno "fuori dal tempo" che si celebra nell’ultimo giorno dell’anno Maya, e che corrisponde al 25 luglio del calendario Gregoriano. Questa giornata fuori dal tempo, è diventata simbolo di revisione di quanto è stato fatto, di completamento e perdono, di  celebrazione della vita e dell’esistenza ed  è divenuto festività civile in diverse nazioni  come il Brasile ed il Giappone. 

Il calendario delle 13 lune dei Maya, è un metodo semplice e naturale che sincronizza terra sole e luna, e si  distingue per la sua facilità e naturalezza da quello Gregoriano  formato da mesi irregolari e diseguali.  Usare, come stiamo facendo, un calendario artificiale e diseguale,  irregolare ed irrazionale, ha prodotto un modo di vivere  altrettanto irregolare, artificiale ed irrazionale. 

Questo si riflette nei nostri automatismi, nella mancanza di attenzione e di amore per l’ambiente, e in una cultura meccanicistica e tecnologica che sta sfociando in una crisi globale. O cambiamo il nostro comportamente a livello di specie umana, o continuamo a fare danno, e rischiamo l’estinzione. Il calendario delle13 lune corregge questa deviazione dalla natura e  e si misura in modo armonioso e regolare con i  cicli del tempo.

 Il tempo non è denaro… il tempo è arte

Autore Marni – Web

 Sottolineo soprattutto come il calendario Maya
appaia più semplice e preciso del nostro…
Tony Kospan
 

Pubblicato 28 febbraio 2010 da tonykospan21 in STORIA... IN SENSO AMPIO

LA LITTIZZETTO CONTRO I NOMI RIDICOLI!   Leave a comment

 
LA LITTIZZETTO CONTRO I NOMI RIDICOLI!
 

 

 

Ecco un nuovo brano della nostra
mitica irriverente Luciana nazionale…
 

 

 

NON NOMINARE INVANO!

 

 

 Luciana Littizzetto
 
 
 

Adesso piange. La balenga. Quanto cervello sprecato…Allo spiedo li farei, con le patatine tonde… lei e suo marito, quel plantigrado. Hanno chiamato il figlio Leone e adesso che fa la prima elementare piangono perché i compagni di classe gli fanno tutto il giorno grrr grrr. Ma pensa. Lunedì giocando agli esploratori l’hanno anche catturato e chiuso nel gabinetto. E adesso piangono tutti. Mamma, papà e figlio re della foresta.

Siccome non posso sempre farmi i fatti miei, vi chiedo un piacere. Personale. Cari bandoleri stanchi e care Lady Marian. Quando decidete di unire l’utero al dilettevole, mi fate un pochino di attenzione? Potete mica chiamare la vostra creatura con un nome decente? Non è che Leone sia brutto, ma è più da papa che da scolaro di prima elementare. Io penso che il primo vero atto di responsabilità dei genitori nei confronti del figlio sia la scelta del nome. Non del nido, della culla o del ciripà. Vi prego: non infierite. La vita è già così complicata.

Non mi dite che quello che avete appioppiato al pupo è semplicemente il nome del nonno materno. Non è affatto una giustificazione. Se il povero nonno ha già avuto la sfiga di chiamarsi Sulpicio, perché vogliamo continuare a far soffrire il nipote? Il mio amico Stefano di Roma ha chiamato il figlio Manfredi Galeazzo. Che non fa rima con niente. E la sorellina? Erbaluce. Almeno fossero di Caluso.

Ma ci sono anche i genitori temerari. Che azzardano il nome storico o mitologico. Bravi. E se poi vostro figlio che avete battezzato Marcantonio vien su una mezza sega? A chi deve dire grazie? A voi due che vi chiamate Franca e Piero. Deficienti. E quelli che danno il nome della ricorrenza? Mia zia è nata a Natale e l’han chiamata Natalina. Se fosse nata a Pasqua l’avrebbero chiamata Pasqualina. Ma se fosse venuta al mondo il giorno dei morti come l’avrebbero chiamata? Mortisia o Mortalì?

Vorrei inventare una legge che permetta ai figli, raggiunta l’età della ragione, di cambiare il nome ai genitori. Così chi è stata chiamata Savana ribattezzerà sua madre Calcutta e saranno pari. Ma è inutile sognare. Qui in Italia sono anni che chiamiamo un prosciutto Gran Biscotto e nessuno fa una piega.


Brano tratto dal libro "La principessa sul pisello" di Luciana Littizzetto

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

Pubblicato 28 febbraio 2010 da tonykospan21 in SALUTI VARI

FELICE DOMENICA IN POESIA E MUSICA…   1 comment

 

 

  

 

 

 
Oggi qui sembra Primavera 
 
 
 
  
 
Se tu fossi una lacrima,
io non piangerei per paura di perderti.
Jim Morrison
 
  lanternelanternelanternelanternelanternelanterne 
      
 
 
 
 
LA FORZA DELLA VITA
Marta Sallemi
 
Lentamente sprofondo
nell’oceano delle paure
cercando un’ancora
per risalire in superficie.
Scruto la profondità
della mia anima per ottenere
risposte,
ma percepisco un grande e
abissale silenzio.
Scoraggiata
mi abbandono al destino
e lascio cullare il mio corpo
dal movimento delle onde.
Chiudo gli occhi
e penso…..
Improvvisamente mi invade
un immenso coraggio.
Apro gli occhi e lotto
contro le ingiustizie,
i dolori, le angosce..
solo una cosa può darmi
la spinta a combattere,
per andare avanti…
la mia forza.
 
 
 
 
 
 
 
 
a tout le monde
par Ours Antoine 
 

                                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                                                              

Pubblicato 28 febbraio 2010 da tonykospan21 in SALUTI VARI

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