Archivio per 14 febbraio 2010

FELICE NOTTE IN MINI… POESIA…   Leave a comment

 
 
GUANCE DI ROSA
(Antica canzone araba-palestinese)
 
Egli bussa alla porta con dolcezza;
io gliela apro dolcemente,
gli servo un piatto di mandorle
ma la frutta viene dalle sue guance rosa
Egli è il mio amato e io sono tutta per lui
 
  
 
 

Pubblicato 14 febbraio 2010 da tonykospan21 in SALUTI VARI

LA STORIA DEL CARNEVALE   2 comments

 

 

 

STORIA DEL CARNEVALE

 

 

Le prime notizie sul Carnevale, all’inizio un vero e proprio rito religioso, risalgono ai tempi degli Egiziani. All’epoca dei faraoni, il popolo, mascherato, intonando inni e lodi, accompagnava una sfilata di buoi che venivano sacrificati in onore del dio Nilo.

Se i Greci dedicavano il rito al dio del vino Dionisio, è soprattutto nel mondo romano e delle sue feste popolari, che possiamo ritrovare le origini del nostro carnevale.

 

 

 

 

I Romani si lasciavano prendere dall’euforia durante i Baccanali: festeggiamenti in onore del dio Bacco che si svolgevano lungo le strade della città e prevedevano l’uso di maschere, tra fiumi di vino e danze.

 

 

 

 

Famosa era anche la festa di Cerere e Proserpina, che si svolgeva di notte, in cui giovani e vecchi, nobili e plebei si univano nell’entusiasmo dei festeggiamenti.
In marzo e dicembre era poi la volta dei Saturnali, le feste sacre a Saturno, padre degli dei, che si svolgevano nell’arco di circa sette giorni durante i quali gli schiavi diventavano padroni e viceversa, dove il “Re della Festa”, eletto dal popolo, organizzava i giochi nelle piazze, e dove negli spettacoli i gladiatori intrattenevano il pubblico.

 

 

 

 

Negli anni i Saturnali divennero sempre più importanti, all’origine infatti duravano solo tre giorni, poi sette finché, in epoca imperiale, furono portati a quindici.

 

 

 

 

 Ai Saturnali si unirono le Opalia, in onore della dea Ope moglie di Saturno, e le Sigillaria, in onore di Giano e Strenia. Con il cristianesimo questi riti persero il carattere magico e rituale e rimasero semplicemente come forme divertimento popolare.

Durante il Tardo Medioevo il travestimento si diffuse nei carnevali delle città. In quelle sedi il mascherarsi permetteva lo scambio di ruoli, il burlarsi di figure gerarchiche, le caricature di vizi o malcostumi con quelle stesse maschere che sono poi diventate simbolo di città e di debolezze umane.

 

 

 

 

Nel Rinascimento i festeggiamenti in occasione del Carnevale furono introdotti anche nelle corti europee ed assunsero forme più raffinate, legate anche al teatro, alla danza e alla musica

 

 

 

 

 

La festa carnevalesca raggiungerà il massimo splendore nel XVI secolo, nelle strade della Firenze di Lorenzo dei Medici. Danze, lunghe sfilate di carri allegorici e costumi sfarzosi segnano una svolta di questa festa, amatissima nella culla rinascimentale.

Con gli attori della Commedia dell’Arte, alla fine del ’500, alcuni dei tipici personaggi carnevaleschi prendono forma e vengono caratterizzati nel linguaggio e nella gestualità. Nascono “le maschere” che penetrano nella tradizione collettiva e ci accompagnano ancora oggi. La galleria delle maschere italiane è vasta.

 

 

 

 

Che cosa è il Carnevale oggi? E’ una festività celebrata in quasi tutto il mondo, in forme a dire il vero anche molto diversificate, la cui diffusione è paragonabile ad un’altra ben nota festa profana, quella dell’ultimo giorno dell’anno.

 

 

 

 

 

 Molto noti sono il Carnevale di Rio de Janeiro, in Brasile, quello di New Orleans, o di Venezia e di Viareggio in Italia e i giorni di più intensa baldoria e licenziosità sono il Giovedì, il Sabato e in particolare il Martedì Grasso.

 

 

 

 

E’ da notare che proprio questi ultimi giorni sono stati spesso vissuti con consapevole trasgressione  rispetto al periodo che culminerà con la Pasqua, come giorni di eccesso e di festa, prima del digiuno e delle preghiere

 

 

FINE – DA VARI SITI WEB – COORDINAM. E IMPAGINAZIONE T.K.

 

 

CIAO DA ORSO TONY… KOSPAN

 

 

   
IL TUO SALOTTO CULTURALE 
SU FACEBOOK?
 
samp5873205a0f06c928.jpg PSICHE E SOGNO picture by orsosognante
 
TI ASPETTIAMO 
 
T.K.

Pubblicato 14 febbraio 2010 da tonykospan21 in STORIA... IN SENSO AMPIO

Taggato con

BUON SAN VALENTINO IN POESIA E MUSICA…   1 comment

 

 
 
 
 
 
 
Image and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPic 

 
 

 

 
Animacin57.gif picture by RosachocolateAnimacin57.gif picture by RosachocolateAnimacin57.gif picture by RosachocolateAnimacin57.gif picture by RosachocolateAnimacin57.gif picture by Rosachocolate
 

 

 
QUESTO AMORE
Jacques Prévert
 

Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
Cattivo come il tempo
Quando il tempo e cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice
Così gioioso
Così irrisorio
Tremante di paura come un bambino quando e buio
Così sicuro dì sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che faceva paura
Agli altri
E li faceva parlare e impallidire
Questo amore tenuto d’occhio
Perché noi lo tenevamo d’occhio
Braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Perché noi l’abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato
Questo amore tutt’intero
Così vivo ancora
E baciato dal sole
E’ il tuo amore
E’ il mio amore
E’ quel che e stato
Questa cosa sempre nuova
Che non e mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda viva come l’estate
Sia tu che io possiamo
Andare e tornare possiamo
Dimenticare
E poi riaddormentarci
Svegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognarci della morte
Ringiovanire
E svegli sorridere ridere Il nostro amore non si muove
Testardo come un mulo
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Stupido come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
Ci parla senza dire
E io l’ascolto tremando
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti quelli che si amano
E che si sono amati
Oh sì gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conosco
Resta dove sei
Non andartene via
Resta dov’eri un tempo
Resta dove sei
Non muoverti
Non te ne andare
Noi che siamo amati noi t’abbiamo
Dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci morire assiderati
Lontano sempre più lontano
Dove tu vuoi
Dacci un segno di vita
Più tardi, più tardi, di notte
Nella foresta del ricordo
Sorgi improvviso
Tendici la mano
Portaci in salvo.

 

 

 

 

a tutti da Tony Kospan 

Pubblicato 14 febbraio 2010 da tonykospan21 in SALUTI VARI

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: