
William Blake
Vedere un Mondo
in un granello di sabbia,
e un Cielo
in un fiore selvatico,
tenere l’Infinito
nel cavo della mano
e l’Eternità
in un’ora.

CIAO CON… AMICIZIA
In tempi più recenti potè osservare il mutarsi delle condizioni di vita delle minoranze di New York e la crescita di una consapevolezza politica ed estetica nel Terzo Mondo. Rosenblum l’apparecchio fotografico per cercare di capire il corso delle vicende umane e celebrare i sentimenti degli uomini. A diciassette anni entrò a far parte della Photo League di New York dove incontrò Lewis Hine e studiò con Paul Strand, che contribuirono in modo determinante alla formazione della sua visione sull’arte e sulla vita. Fotografo dell’esercito nel corso della seconda guerra mondiale, sbarcò il D Day in Normandia, dove, per la morte di un cineoperatore, ne dovette prendere il posto per tutto il conflitto attraversando così la Francia, la Germania e l’Austria e realizzando il primo film sul campo di concentramento di Dachau appena liberato.
Fotografo dell’esercito nel corso della seconda guerra mondiale, sbarcò il D Day in Normandia, dove, per la morte di un cineoperatore nel corso dello sbarco, ne dovette prendere il posto per tutto il conflitto attraversando così la Francia, la Germania,l’Austria e realizzando il primo film sul campo di concentramento di Dachau appena liberato. Per le coraggiose azioni svolte durante il combattimento fu anche insignito della “Silver Star”, della “Bronze Star”, del “Purple Heart” e la Unit Citation presidenziale, divenendo uno dei fotografi più decorati della Seconda Guerra Mondiale.
Rosenblum cercò così di sottolineare la dignità dell’essere umano, con i suoi soggetti mai semplici vittime, ma persone integre e complesse, la cui umanità sopravvive intatta malgrado le circostanze avverse. La sua macchina fotografica fu strumento affinché gli uomini si potessero riconoscere nelle loro azioni e comportamenti, nella speranza che la comprensione delle dinamiche interpersonali, potesse estinguere ignoranza e paura e le principali cause di tante ingiustizie sociali.
ED ORA…
2 RIFLESSIONI… ALTERNATIVE
SULLA… BEFANA…
(per sorridere… ma… non solo…)
Non fosse per altro basterebbe l’adagio sopra citato per fare della Befana l’eroina per eccellenza di tutti coloro che sono… sopravvissuti alle sofferenze
delle festività. Allo stress da Natale si è aggiunto anche quello del Capodanno, con torme di disperati che sfuggivano all’angoscia del "bisogna divertirsi a tutti i costi" facendosi scoppiare in faccia pericolosi ordigni o crepando in incidenti stradali provocati dalle sbronze di pessimo spumante. L’immagine della vecchietta eccentrica che premia o punisce con regali o con cenere e carbone, ridà un pò di tranquillità e serenità, riportandoci indietro al tempo delle favole popolari non manipolate dall’industria dolciaria o cinematografica.
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La 2°…
QUESTI I MOTIVI PER CUI E’ UNA FESTA ALTERNATIVA…:
1- E’ Ecologica, dato che viaggia su una scopa
2- E’ Animalista, perché non sfrutta le povere… renne come fa… l’altro…
3- E’ Proletaria, perché si veste in maniera evidentemente ed assolutamente non …firmata
4- E’ Portatrice di Giustizia, perché premia solo chi se lo merita
5- E’ Tollerante, perché punisce in maniera blanda, portando la solo cenere e carbone
6- E’ di Miti Pretese, perché chiede in cambio per il suo lavoro solo un po’ di pane inzuppato nel latte o nel vino
W LA BEFANA…CIAO DA TONY KOSPAN
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