In quell’istante ebbero termine i libri,
l’amicizia, i tesori senza sosta accumulati, la casa trasparente che tu e io costruimmo: tutto cessò d’esistere, tranne i tuoi occhi. Pablo Neruda |
Egli nacque a Parral col nome di Neftalì Ricardo Reyes nel sud del Cile nel 1904 in una famiglia modesta.
Fu, dopo un mese dalla nascita, abbandonato dalla madre e la sua infanzia fu difficile per i contrasti col padre… che avversava il suo amore per la scrittura. Ebbe però la fortuna d’aver come insegnante Gabriela Mistral che divenne Premio Nobel e che ne incoraggiò la passione letteraria.
Il suo primo articolo – ENTUSIASMO E PERSEVERANZA – scritto all’età di 13 anni fu pubblicato sul giuornal locale IL DOMANI e nel 1920 ci fu la scelta dello pseudonimo in onore del poeta cecoslovacco Jan Neruda (1834-1891) cantore della povera gente…. L’anno dopo si trasferì a Santiago.

Nel 1923 a 19 anni il suo primo libro "CREPUSCOLARIO" che riscosse subito consensi negli ambienti culturali cileni… al quale seguirno altri. Ma si sa che la scrittura raramente arricchisce… per cui nel 1927 intraprese per necessità la carriera diplomatica e fu inviato in Birmania… dove sposò un’olandese Maryka Antonieta Hagenaar Vogelzang.
Nel frattempo non smetteva di scrivere poesie… e di sperimentare nuove tecniche espressive come la poesia surrealista. Trasferito in Spagna vi incontrò Garcia Lorca (altro immenso poeta ed altro mio mito), Rafael Alberti ed altri grandi scrittori. La morte della figlia in tenera età portò in crisi il suo matrimonio… ed iniziò la sua storia d’amore con Delia del Carril di vent’anni più grande di lui.
La visione dei soprusi di cui era spettatore nella Spagna di Franco, soprattutto dopo l’uccisione di Garcia Lorca, lo portò ad abbracciare idee marxiste e di sinistra. Nel 1943 visitò il Machu Picchu e rimase affascinato dalla cultura Inca.Da ciò nacquero libri e poesie come questa:
PREGHIERA AL SOLE
![]() Padre Viracocha,
tu che dici: “E giorno sia”; tu che dici: “Che albeggi e vi sia luce”; fa’ che in pace e libero tuo figlio il Giorno inceda, affinché l’uomo, tua creatura, sia illuminato. Padre Viracocha,
così come il re del giorno splende in pace e libero, anche la Luna, posta da te nella notte, illumini. Non abbia alcun male, alcun dolore. Donale pace e libertà. |

Nel 1945 fu eletto senatore del Cile e da lì visse alterne vicende di successi e delusioni… fino ad esser costretto dal voltafaccia del Presidente Videla all’esilio… in Argentina, Europa, Russia, Messico.
Fu la sua ultima compagna.

L’AMORE ~ Pablo Neruda ~ Che hai, che abbiamo,
che ci accade? Ahi il nostro amore è una corda dura che ci lega ferendoci e se vogliamo uscire dalla nostra ferita, separarci, ci stringe un nuovo nodo e ci condanna a dissanguarci e a bruciarci insieme… |
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TONY KOSPAN
CONTINUA…