Archivio per 7 giugno 2009

RODIN E CLAUDEL – STORIA D’ARTE… PASSIONE E DOLORE – II PARTE   Leave a comment

 
STORIA D’ARTE… PASSIONE E DOLORE

 
 
 
 
– RODIN E CLAUDEL –
 
a cura di Tony Kospan
 
 
II PARTE
 
 
 

Camille Claudel                       Auguste Rodin 

 
 
Tuttavia Camille inizia a percepire qualche mancanza. E lo afferma in una lettera ad un’amica: “C’è sempre qualche cosa di assente che mi tormenta…”. Le sembra di non riuscire ad emergere dalla pur dolce ombra in cui la tiene seppur amorevolmente Rodin…
 
 
 
 
 
 
Siamo ormai nel 1891 e Claudel sente di non riuscire ad esprimere tutta la sua modenità di donna e tutta la sua genialità d’artista.
Arriva a sentirsi quasi una "favorita" del sultano mentre non riesce a non tratttenere il suo orgoglio quando scrive parlandio di alcune opere del Maestro  “…Queste mani, questi piedi, questi fianchi, questa sensualità straziante è tutta opera mia”!
 

La mano di Dio – Rodin  
 

 

Ormai l’intensa passione tra i due, artisticamente espressa con l’opera "La Valse" di Camille (una coppia che balla un valzer appassionatamente), inizia a vivere sempre magggiori difficoltà.
 
 
 
Camille Claudel – La Valse –  1891
Coppia in bronzo, avvinghiata in un walzer trascinante in cui non solo i loro corpi,
ma le loro anime si fondono in un movimento che sembra sfidare le leggi della gravità.
 
 
 
Camille arrivò ad avere una breve relazione col compositore Claude Debussy (incontrato nel salotto del poeta Mallarmé), forse anche per ingelosire Rodin.
 
 
 
Claude Debussy
 
 
LA ROTTURA
 
Nel 1892 arriva la rottura finale… causata forse da un aborto a cui Rodin la costringe e dal fatto che lui non si decide a lasciare la convivente… "la vecchiaccia"… (così Claudel definiva la convivente di Rodin) mentre contemporaneamente la sua arte sempre più indipendente viene scoperta dai critici che si accorgono delle differenze tra i loro stili….
Suo fratello Paul definì l’opera di Camille “la scultura dell’interiore”. 
 
 
 

 

 

La separazione ahimé la isola del tutto dagli ambienti artistici "a la page" e dai grandi collezionisti.  Sono però anche gli anni, questi di fine 800, dei suoi pù grandi grandi capolavori… oltre alla "Valse"… come
 
 

 
Sakuntala o l’Abbandono
Gruppo in bronzo ed opera sensuale ispirata al poema indiano del V° secolo, che narra le vicende della ninfa Sakuntala alla ricerca dell’amato sposo scomparso per un sortilegio
 
 
che le fruttò il primo grande riconoscimento pubblico.. e
 
 
 
 
– La petite Chatelaine, la piccola castellana, 1892-98,
opera in marmo che ritrae la piccola Therese Courcelles
 
 
nella quale trasfigura il suo desiderio di maternità. C’è poi…
 
 
 

L’Age mur, l’età matura, una vera e propria opera narrativa in bronzo,
 realizzata tra il 1894 e il 1900.
 

 
 che rappresenta proprio la sua drammatica storia d’amore sconfitta dalle avversità del destino.

Benché il numero e la qualità dei suoi capolavori insieme all’interesse dei critici stiano diventando molto elevati…, Camille inizia ad isolarsi. Il suo grande amore per Rodin diventa acceso risentimento… quasi una fissazione… che esprima pubblicamente in ogni modo. Iniziano anche le difficoltà economiche, il ricorso all’alcool ed una certa instabilità psicologica…
 

 

La sua intransigenza nel non voler scendere ad alcun ompromesso, in nome del suo genio, insieme all’alcool ed ad una vita sbandata aggraveranno le sue condizioni psicologiche al punto che in nome del "rispetto" la madre ed il fratello (diplomatico e rappresentante dell’intellighenzia cattolica francese), pochi giorni dopo la morte del padre suo strenuo paladino, la fecero rinchiudere nel marzo del 1913 nel manicomio di Ville-Evrard…. Claudel vi visse 30 anni di lucida tremenda consapevolezza della forzata prigione del suo genio creativo interrotti solo da inutili drammatici appelli per un ritorno alla libertà.

Ritorno che, benché la sua guarigione fosse certificata dai medici… fu sempre rifiutato dall’arcigna madre… e dai fratelli.

Scriveva nel 1935 ad un amico… che  la sua vita era stata“…un romanzo…un’epopea come l’Iliade e l’Odissea. Ci vorrebbe Omero per raccontarla, sono caduta dentro un baratro, vivo in uno strano mondo…dal sogno che è stata la mia vita, ora è rimasto solo l’incubo…”.
 
 
 
Morì nel 1943… Rodin era molto prima nel 1917…
 
 
 
 

 

 Suo fratello Paul certo di non brillante coraggio ed umanità… nonché complice insieme agli altri della sua famiglia dell’amara fine di Claudel scrisse  con una certa impudenza“Mia sorella Camille aveva una bellezza straordinaria, ed inoltre un’energia, un’immaginazione, una volontà del tutto eccezionali. E tutti questi doni superbi non sono serviti a nulla; dopo una vita estremamente dolorosa, è pervenuta a un fallimento completo”.
 
 

 

 

LA RISCOPERTA DI CLAUDEL

Ma quello che la sua famiglia le tolse… una persona della sua famiglia le ha ridato dopo la sua morte… Negli anni 80 infatti una pronipote ventenne, Reine-Marie Paris ha scritto la sua biografa… ed è divenuta la ricercatrice e la curatrice delle sue opere… con lo scopo di creare un museo in cui possano essere conservate le opere della zia… e di riabilitare completamente la figura di Claudel.

 

Reine-Marie Paris

Così racconta la scoperta del genio della zia “cercando per la mia tesi di laurea dettagli su mia zia, si scatenò un silenzio imbarazzante…Camille mi apparve come un personaggio “maledetto” all’interno della famiglia".

Ha anche creato un sito in suo onore… http://camilleclaudel00.free.fr/spip.php?article16

 

La Vague – Claudel

 

CONCLUSIONI

Sono davvero contento d’aver conosciuto e… "studiato" questa incredibile storia d’amore e d’arte… ma anche triste per aver con evidenza letto quanto immenso dolore possa dare viltà e crudeltà….

Tornando alla storia d’amore… debbo dire che ci troviamo dinanzi ad una coppia di artisti – Claudel/Rodin  – davvero geniale… ad una passione assoluta e travolgente ed ad un grande ma, nel contempo, difficilissimo amore…

Amore difficilissimo per le diversità caratteriali e forse per l’intrinseco conflitto tra la grande modernità… di pensiero (ma anche intransigenza caratteriale) di Claudel…  e la ricerca delle "convenienze" del classico "quieto vivere" da parte di Rodin… unita anche ad una personalità altrettanto forte…
 
 
F I N E
 
Tony Kospan
 
 

Pubblicato 7 giugno 2009 da tonykospan21 in ARTE

CHIAMA IL 113 PER UN LADRO… ERA L’AMANTE DELLA MOGLIE…   Leave a comment

Pubblicato 7 giugno 2009 da tonykospan21 in Notizie e politica

LA DIVERSITA’   Leave a comment

Spesso… spessissimo… leggiamo in ogni dove e sotto apparenti giustificazioni della non accettazione di tutto ciò che è diverso…
 
Eppure… come ci dice la scienza… la natura…
– NON ESISTONO NEMMENO 2 FILI D’ERBA UGUALI
 
 

Il bello è che ciascuno lo sa bene ed è fiero della sua diversità ed è sicuro che essa debba essere accettata… dagli altri…
 
Però poi individua dei canoni… dei limiti… oltre i quali la diversità per lui diventa un pericolo assoluto… ed ecco il prevalere dell’opinione largamente diffusa che la salvezza sia nell’omologazione… nella chiusura a tutto quanto non rientra in detti "canoni".

 
 

 
Penso invece davvero sulla base delle mie tante… ormai… esperienze…
che la diversità è sempre una ricchezza…
mentre l’appiattimento… l’omologazione…
è vera povertà…
che solo male… alla fine ci porterà…
 

 
 
Un pò è nella mia natura… guardare oltre il conformismo ed il pensiero unico… ma davvero ritengo… che la diversità, nei suoi mille aspetti, da quelli razziali a quelli culturali…  da quelli sessuali  a quelli artistici, da quelli politici a quelli a quelli religiosi… da quella dei costumi a quella del pensiero… etc etc… possa essere vita… progresso… superamento… futuro… come tra l’altro la storia c’insegna…
 

 

E l’unità? L’unità non ha valore?

Certo che sì… l’Unità è un valore della stessa importanza della diversità… ma essa ha la sua massima espressione se riesce a contenere e rispettare tutte le diversità…

E’ certo però che anche tutte le diversità… debbono riuscire ad amare e rispettare l’unità…

 

 
 Da un’idea di Annamaria in Liberi di Sognare…
 
Tony Kospan

Pubblicato 7 giugno 2009 da tonykospan21 in RIFLESSIONI AFORISMI FILOSOFIE

LA RANA E LO SCORPIONE   Leave a comment

 

LA RANA E LO SCORPIONE
 
 
Lo scorpione doveva attraversare il fiume; così non sapendo nuotare, chiese aiuto alla rana:
– "Per favore, fammi salire sulla tua schiena e portami sull’altra sponda"-
La rana rispose: – "Fossi matta! Così appena siamo in acqua mi pungi e mi uccidi!!!
Per quale motivo dovrei farlo?" – incalzò lo scorpione – "Se ti pungo tu muori e io annego!"-
La rana stette un attimo a pensare, e convintasi della sensatezza dell’obiezione dello scorpione, lo caricò sul dorso e insieme entrarono in acqua.
A metà del tragitto la rana sentì un dolore intenso provenire dalla schiena, e capì di essere stata punta dallo scorpione.
Mentre entrambi stavano per morire la rana chiese all’insano ospite il perché del folle gesto.
-"Perché sono uno scorpione…" – rispose lui
“E’ la mia natura!”
 
 
 
 
In me la storiella suscita emozioni amare…
e mi fa capire la necessità che talvolta l’esser "meno buoni"
può evitarci dei guai…
 

Ma qual’è, invece per voi, la morale di questa storia???

 

Ciao da Tony Kospan

Pubblicato 7 giugno 2009 da tonykospan21 in RIFLESSIONI AFORISMI FILOSOFIE

BUONA DOMENICA IN POESIA E MUSICA…   Leave a comment

 
Scritte 3d by Follettarosa

      

 

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COGLI L’ATTIMO
 Daniela Moreschini

Una carezza non data
è una carezza perduta
nel tempo che non ritorna.

Una parola non detta
al momento giusto
è una parola persa nel vento.

Un bacio negato
è un bacio che vola via veloce
come farfalla sui fiori
in un giardino a primavera!

Cogli allor quell’attimo,
senza lasciarlo al tempo…
Dona la carezza e il bacio
quando il cuor lo sente…
e nel domani non ci sarà
pentimento alcuno!

 
ù

   

  

 
 
 
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Pubblicato 7 giugno 2009 da tonykospan21 in SALUTI VARI

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