Archivio per 4 giugno 2009

UN POETA… UNA POESIA… CECCO ANGIOLIERI   Leave a comment

 

UN POETA – UNA POESIA
CECCO ANGIOLIERI 
a cura di Tony Kospan
 

 
 
Nel vasto mondo della poesia un posto non secondario
ce l’ha la poesia dissacrante… controcorrente… originale… comica…
ed uno degli antesignani è l’autore di cui vado a parlarvi…
soprattutto in relazione alla sua poesia più nota…
grazie alla sua sorridente originalità…
 
 
 
 
Ecco la sua… autopresentazione
 
"Tre cose solamente m’énno in grado
[…] cioè, la donna, la taverna e ‘l dado"… 
 
Certo come presentazione non è delle più tranquille,
eppure così Cecco Angiolieri (1260-1311)
si descrive in uno dei suoi sonetti:
"tre cose soltanto mi piacciono: le donne, la taverna
(cioè, il vino) e il dado (cioè, il gioco)".
 
 
 
 
Nasce a Siena intorno al 1260. Si conosce poco della sua vita, ma, da testimonianze dell’epoca, si sa di una vita sregolata e dissipata.
Nel 1281, ad esempio, fu multato tre volte per disturbo della quiete pubblica e nel 1291 fu implicato nel ferimento di un uomo. Nel 1296 venne allontanato da Siena, per cause politiche. Nel 1302, per bisogno di soldi, fu costretto a vendere un suo podere. Alla sua morte, avvenuta forse nel 1312, i cinque figli rinunciarono all’eredità perché gravata da troppi debiti. I sonetti dell’Angiolieri sono circa 150 e sono eseguiti nella tipica tradizione goliardica della poesia giocosa. E’ da considerare uno dei primi poeti in volgare ed è, sicuramente, uno tra i più amati dai giovani (ancora oggi) proprio per il suo il suo modo di vedere la vita in maniera così gaia e priva di alcun freno Certo la sua vita fu del tutto fuori degli schemi dell’epoca… e la sua poesia nella sua massima originalità e vivacità è appunto espressione di ciò… anche se forse si divertiva anche ad esagerare un pochettino… e per questo amata ancor oggi da chi desidera visioni inconsuete della realtà…
Ecco ora la poesia che l’ha reso immortale…

 
 
  Nota  (musica medievale)

 

Ma ora eccola… questa poesia che in molti
abbiamo amato fin dai tempi scolastici
per lo spirito ribelle e controcorrente…
ma anche originale e simpatico
 
 
 
 
 
 
S’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo
 
S’i’ fosse foco, arderei’ il mondo;
s’i’ fosse vento, lo tempestarei;
s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;
s’i’ fosse Dio, mandereil en profondo;
s’i’ fosse papa, serei allor giocondo,
ché tutti ‘ cristiani embrigarei;
s’i’ fosse ‘mperator, sa’ che farei?
a tutti mozzarei lo capo a tondo.
S’i’ fosse morte, andarei da mio padre;
s’i’ fosse vita, fuggirei da lui:
similemente faria da mi’ madre.
S’i’ fosse Cecco com’i’ sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre:
le vecchie e laide lasserei altrui.
 
 
 

 
Per chi avesse difficoltà a comprendere il testo…
ecco una traduzione in italiano moderno…
 
 
 
Se fossi fuoco, brucerei il mondo;
se fossi vento, lo sconvolgerei con tempeste;
se fossi acqua, lo annegherei;
se fossi Dio, lo farei sprofondare.
Se fossi papa, allora sarei allegro,
perché potrei mettere nei guai tutti i cristiani;
se fossi imperatore, lo saprei fare proprio bene;
taglierei la testa di netto a tutti quanti.
Se fossi morte, andrei da mio padre;
se fossi vita, non rimarrei con lui;
lo stesso farei con mia madre.
Se fossi Cecco, come sono e sono sempre stato,
terrei le donne giovani e belle,
e lascerei quelle zoppe e vecchie agli altri
.
 

 
Ma ora, se vogliamo, ascoltiamola,
in una splendida musicale  interpretazione di De André…
grazie a questo video…
 
 
 
Tony Kospan
 
 
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UN MODO DIVERSO DI VIVERE LA POESIA…
 
TONY KOSPAN

Pubblicato 4 giugno 2009 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI

RODIN E CLAUDEL – STORIA D’ARTE… PASSIONE E DOLORE – I PARTE   Leave a comment

 

STORIA D’ARTE… PASSIONE E DOLORE

– RODIN E CLAUDEL –

a cura di Tony Kospan

 

– I PARTE –

 

 
Una storia d’amore… una storia di grande passione… tra 2 artisti… tra 2 grandi artisti della medesima arte… soprattutto quandi si parla di scultura…non è poi, per quel che ci è dato di sapere, frequentissima…  
Eppure questa di cui parleremo, è una vera grande storia d’amore… seppur proibita…seppur tromentata… che durò 10 anni e che ci viene raccontata oltre che dalla cronaca e dalla storia… dalle loro stesse opere. 
 
 
 
Camille Claudel                       Auguste Rodin 
 
 
 
E’ la storia tra lo scultore Auguste Rodin uno dei maggiori artisti del suo tempo e Camille Caudel sua allieva… sua musa… che a sua volta divenne grande scultrice…
 
 
 

 

Siamo nel 1882… a Parigi…
Auguste Rodin (1840-1917) ha ormai iniziato ad avere bei successi per le sue sculture… ed ad avere grossi incarichi…
Egli va dunque all’Accademia d’arte Colarossi… la sola all’epoca aperta anche alle donne… per dare delle lezioni…
 
 
 

 

Ha 42 anni…  taglia forte ed un pò tarchiata…  capelli chiari e barba rossiccia… un naso "importante" ed occhi da miope che però sembrano osservare tutto… e con attenzione ma con un fare che sembra timido e silenzioso.
 
Camille Claudel (1864-1943) ha solo 18 anni… e non da molto è giunta in Accademia…
 
 
 

 
 
E’ una donna splendida… dal viso armonioso… dalla bocca grande e sensuale… dagli occhi di un azzurro inteso… dallo sguardo vivace, dai lunghi capelli castani e da un corpo tutto ben proporzionato…
Il fratello Paul Claudel, celebre poeta e diplomatico, così descrive la sorella Camille. "Un front superbe, surplombant des yeux magnifiques, de ce rare bleu si rare à rencontrer ailleurs que dans les romans."(Fronte superba su occhi magnifici di un blu così raro che non si trova che nei romanzi)
Scatta inesorabile il colpo di fulmime.
Immediatamente lo studio di Rodin vede la presenza sempre più frequente di Camille che poserà come modella e che presto diverrà suo maestro personale e… l’amore della sua vita… 
Rodin, che ha bisogno di assistenti si rende subito conto del talento di Camille. 
 
 

 Rodin- Il pensatore- 1881

 

Dirà di lei Rodin: “le ho insegnato a scoprire l’oro dentro la materia, ma l’oro era dentro di lei”.
 
 
 

 

 

Camille a sua volta si consegna a lui totalmente venendo incontro a tutti i suoi desideri anche i più incredibili.

Il loro rapporto è nel contempo d’amore e d’arte… ed è proprio lei che scolpisce in quegli anni le mani ed i piedi delle opere del suo Maestro.
 
 
 
 Rodin- L’Eterna Primavera – 1884
 
 
 Attività non da poco ma di grande valore artistico al punto che Delacroix affermò: “E’ dai piedi e dalle mani che si riconosce un grande artista”.
Camille lavora in modo instancabile dalle 7 di mattina alle 7 di sera in perfetta simbiosi artistica con il maestro.
Simbiosi dunque ma anche assoluta "fusione stilistica" come la critica ha evidenziato nell’esame delle loro opere di quel priodo.
 
Claudel, Camille – "Jeune femme aux yeux clos" – 1885
 
 
 

Tuttavia non possono notarsi delle leggere differenze… apparendo che Rodin “avvolga” i corpi, mentre Camille “fonda” gli animi. I corpi di Rodin mostrano la loro sensualità attraverso tratti potenti mentre quelli di Camille, attraverso forme in movimento. In quel periodo, Rodin non è ancora quello dell’Esposizione Universale dei Parigi del 1900 ma è già artista sempre più affermato.

 

 
Claudel Camille – "Buste d’Auguste Rodin" – 1885

 
Ma anche Camille aspira al successo.. e pertanto si inserisce in circoli culturali… prende contatti con galleirti e compratori e cerca anche di ottenre delle commesse da Strutture Pubbliche.
Per giungere a vivere di "luce propria" ella stessa dice alle sue amiche di lavorare "come un uomo".
Siamo nel 1886 quando Rodin le offre un singolarissimo contratto in cui sono mischiati amore ed arte…
Infatti egli le scrive "ti proteggerò e ti introdurrò nella cerchia di amici potenti…ed eleverò le tue capacità artistiche” e si impegna a lasciare la sua convivente promettendola di sposarla.
 
 
 
 
Camille Claudel –  Buste de Louise, bronze –  1886
 
 
In realtà Rodin non lascerà mai Rose Beuret, la “sartina di bell’aspetto” che quand’era giovane era stata la sua modella preferita e che gli aveva anche dato un figlio solo di qualche anno più giovane di Camille.
 
 
 
 Rodin – Fugit amor – 1887
 
 
Il loro rapporto tormentato e passionale è raccontato dallo scultore in decine e decine di disegni, ora conservati al Museo Rodin di Parigi, anche nei risvolti erotici, come del resto fece Camille nelle sue sculture, dando vita ad un kamasutra artistico ispirato al famoso poema indiano.
 
Nel 1888 Rodin scolpisce quella che viene considerata una delle sue maggiori opere… e certamente quella che oggi imperversa di più nel web…
 
 
 
 Rodin – Il bacio – 1891
 
 
 Inizialmente intitolata Francesca da Rimini, la famosissima opera raffigura l’unione tra Paolo e Francesca, narrata nel V Canto della Divina Commedia e per questo doveva essere inserita nel battente sinistro della Porta dell’Inferno… ma poi, per la plastica esaltazione della passione, ci si rese conto che essa era in contrasto con la sobrietà degli altri battenti. 
Sembra certo che sia proprio Camille Claudel la modella della figura di Francesca.
 
 
 
 
 
 
In questo periodo la loro passione e la loro fusione intellettuale e creativa è sempre viva,al punto che Rodin le scrive ancora: “…tu che mi dai dei godimenti così elevati, così ardenti, vicino a te, mia anima, nel furore dell’amore mantengo sempre il rispetto per la tua persona e per il tuo carattere, mia Camille, non mi trattare senza pietà, io ti chiedo così poco…”.
 
 
TONY KOSPAN – CONTINUA
 

Pubblicato 4 giugno 2009 da tonykospan21 in ARTE

LE PIU’ BELLE FRASI D’AMORE… I°   1 comment

 
Inizia con queste una raccolta delle più belle frasi d’amore
pronunciate nei secoli da grandi personaggi e da persone sconosciute
 
 Penso di far cosa gradita… essendo
del mondo l’amor,
l’eterno vero motor…
 
 
 
LE PIU’ BELLE FRASI D’AMORE
– PARTE I –
 
 

 
 
 
Ho cercato in ogni angolo del mondo le cose più belle da offrirti, non le ho trovate e non so dove poterle trovare; ho capito che nulla vale come il tuo amore e niente darei in cambio di un tuo sorriso, di un tuo bacio, di un tuo pensiero.
Allora chiedimi quello che vuoi, ti darò tutto solo per dimostrarti che non sono alla tua altezza. Fran Tarel
 
 
Il linguaggio dell’amore è un linguaggio segreto e la sua espressione più alta è un abbraccio silenzioso. Roberto Musil
 
La distanza è il vero nemico degli innammorati, ma è anche la cosa che più delle altre, ci fa capire quanto amiamo… Riccardo Brandtner
 
Nel primo bacio d’amore rivive il paradiso terrestre. Byron
La gentilezza delle parole crea fiducia.
La gentilezza di pensieri crea profondità.
La gentilezza nel donare crea amore.
Lao-Tzu
 
Non c’era bisogno di sguardi, di parole, di gesti, di contatti: solamente il puro stare insieme. J.Wolfgang Goethe
 
E’ quel che è. Erich Fried

E’ assurdo dice la ragione E’ quel che è dice l’amore
E’ infelicità dice il calcolo Non è altro che dolore dice la paura
E’ vano dice il giudizio E’ quel che è dice l’amore
E’ ridicolo dice l’orgoglio E’ avventato dice la prudenza
E’ impossibile dice l’esperienza
E’ quel che è dice l’amore.
Con un filo d’oro la vorrei legare a me.
Poi, come prova d’amore, la vorrei per sempre liberare.
Lamarque
 

Niente di me è irrinunciabile, tranne te.
Tutto si può cambiare per amore, a cominciare dai difetti. Paul Elli
 
Mi coricai tra le nuvole, mi appoggiai alle stelle, abbracciai una di esse, credendola il tuo viso. Francesco Giordano
 
Chi vive spensierato, sappia di questo avviso:
amor, che nella mente nasce, fa poi uscir di senno. Francisco Rodriguez Lobo
 
Nessuno scacci l’amore dal suo cuore! Se vuoi ingannarlo e ostacolarlo, cresce.
Bukhart von Hoenhfels
 
I momenti migliori dell’amore sono quelli di una quieta e dolce malinconia, dove tu piangi e non sai di che… Giacomo Leopardi
 
"Sono nato non per partecipare all’odio ma per partecipare all’amore" Sofocle

Ciao da Tony Kospan

Pubblicato 4 giugno 2009 da tonykospan21 in FAVOLE LEGGENDE RACCONTI DI SAGGEZZA

FELICE GIOVEDI’ IN POESIA E MUSICA…   Leave a comment

 

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eros.jpg Eros image by IYCS7

 LASCIAMI LIBERE LE MANI…

(Pablo Neruda)
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione – sangue, fuoco, baci –
m’accende con tremule fiammate.
Ahi, tu non sai cos’è questo!

È la tempesta dei miei sensi
che piega la selva

sensibile dei miei nervi.
È la carne che grida
con le sue lingue ardenti!
È l’incendio!
E tu sei qui, donna,
 come un legno intatto
ora che tutta la mia
 vita fatta cenere vola
verso il tuo corpo pieno,
 come la notte, d’astri!

Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solo ti desidero,

 ti desidero solamente!
Non è amore, è desiderio
 che inaridisce e s’estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell’impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi
sei venuta sulla terra –
com’io son venuto
 per contenerti,
desiderarti,
riceverti!
 

 

 

  

 

 

by Tony Kospan

Pubblicato 4 giugno 2009 da tonykospan21 in SALUTI VARI

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