Archivio per 15 gennaio 2009

LA LEGGENDA DELLA LUNA PIENA…   1 comment

 
 
 
 
LA LEGGENDA DELLA LUNA PIENA
  

 

 
 
 
In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:
– Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?-
– Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato… aiutami! – rispose il lupo.
La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi. E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.
– Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto – disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.
Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio. Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna. Poi sparì tra il folto della vegetazione.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.
I lupi lo sanno… 
e ululano festosi alla luna piena…
 
 
 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

Pubblicato 15 gennaio 2009 da tonykospan21 in FAVOLE LEGGENDE RACCONTI DI SAGGEZZA

Gli orari del corpo: i segreti della cronobiologia   Leave a comment

 
Gli orari del corpo:
i segreti della cronobiologia
Claudia Bortolato



La vita quotidiana? Un’estenuante corsa contro il tempo. Tutto sembra sfuggire come se seguisse un moto proprio fatto di velocità, velocità e ancora velocità. Così, l’orologio è diventato il nuovo padre padrone, detta ritmi forsennati in nome dell’efficienza e del diktat "fare più cose possibili". Tutto questo è risaputo e sperimentato un po’ da tutti, come è risaputo che gli affanni contro il tempo, l’essere sempre in azione (spesso contro la propria volontà), il non rispettare il naturale bisogno che ha l’organismo di avvicendamento tra attività e passività, azione e riposo, producono stress, ansia, tensione cronica, insonnia e altre manifestazioni più o meno patologiche.

Cosa si potrebbe fare per riprendere contatto con una dimensione più umana del tempo, per gestire in modo più consono e, perché no, produttivo in termini di benessere, i ritmi della vita? La cosa più naturale sarebbe imparare a fermarsi ogni tanto, per dedicarsi non solo al "fare", ma anche al "non fare", a quella giusta dose di ozio, o di gioco, inteso pure come cura dei propri hobby, che ricaricano e ritemprano.

Ma non solo. Si potrebbero seguire le indicazioni fornite dalla Cronobiologia, una branca relativamente nuova della medicina, che valuta il funzionamento del corpo, dell’organismo, in rapporto al tempo. «È assodato che negli organismi viventi diversi fenomeni fisiologici, come la fluttuazione della temperatura corporea, le variazioni della pressione arteriosa, la produzione di ormoni, si ripetono periodicamente, ovvero a intervalli di tempo prevedibili. La cronobiologia si occupa proprio dello studio di queste, e di altre periodicità dell’organismo», sottolinea Francesco Portaluppi, ricercatore cronobiologo dell’Università di Ferrara. «Tutto dipende dall’interazione tra l’ambiente, l’alternarsi della luce e del buio, e l’orologio biologico, che si trova nel nucleo soprachiasmatico, alla base del cervello, ed è dotato di suoi precisi ritmi».

A muovere le lancette dell’orologio biologico, però,
non sono solo le condizioni ambientali esterne, soprattutto il ritmo luce buio,
 ma anche i programmi iscritti nel patrimonio genetico di ciascuno.
Per questo alcune persone sono mattutine
categoria alla quale appartengono le cosiddette
"allodole"
 e altre serotine i cosiddetti "gufi".

Da Kataweb 

Questa teoria dei bioritmi…, ormai universalmente accettata dalla psicologia, divide quindi il mondo in 2 grandi categorie…
ALLODOLE E GUFI…

Per gli interessati riproporrò un simpatico test che ritengo davvero utile sull’argomento… nel mio gruppo virtuale


Orso Tony

Pubblicato 15 gennaio 2009 da tonykospan21 in SALUTE BENESSERE PSICOLOGIA GINNASTICA

UN GUIDATORE TERRIBILE… PER SORRIDERE…   1 comment

 

 
Un poliziotto ferma un giovane in macchina che andava a 100 all’ora nella zona residenziale con limite 30 km/h. Questa è la conversazione che ne segue.
P: Posso vedere la vostra patente?
G: Non ce l’ho più. Me l’hanno presa due settimane fa quando mi hanno fermato per la terza volta ubriaco alla guida.
P: Ho capito. Posso vedere la carta di circolazione?
G: La macchina non e mia, l’ho appena rubata.
P: La macchina è rubata???
G: Sì! Ma penso che i documenti siano qui nel cassetto. Mi sembra di averli visti quando ho nascosto la pistola.
P: Avete una pistola nel cassetto portaoggetti?
G: Certo. L’ho buttata lì dentro dopo aver sparato alla signora che guidava. Ho messo il cadavere nel bagagliaio.
P: Come??? Avete un cadavere nel bagagliaio???
G: Eh sì!
Dopo aver sentito tutte queste cose, il poliziotto chiama la centrale per chiedere supporto.
Spiega la situazione e arriva subito il comandante della polizia.
C: Posso vedere la vostra patente?
G: Certo! Eccola. (e gli mostra la sua patente assolutamente valida)
C: Di chi e quest’automobile?
G: E’ mia! Ecco i documenti (mostra i documenti in ordine e regolari)
C: Potreste per favore aprire il cassetto? Vorrei verificare se avete nascosto una pistola.
G: Ma certo. Comunque non c’è nessuna pistola (apre il portaoggetti e non c’è la pistola)
C: Vi dispiace se ispeziono il bagagliaio? Il mio collega mi ha detto che avete un cadavere.
G: Sicuro. (apre il bagagliaio ma ovviamente il morto non c’è)
C: Non ci capisco niente! Il poliziotto che vi ha fermato mi ha detto che non avevate la patente perché ritirata per guida in stato di ubriachezza, che la macchina è stata rubata alla donna che avete ucciso e nascosto nel bagagliaio e che la pistola era nel portaoggetti.
G: Fantastico! Scommetto che vi ha detto anche che correvo troppo forte!
 

Pubblicato 15 gennaio 2009 da tonykospan21 in INTRATTENIM. UMORISMO

VIA COL VENTO… STACCHIAMO LA SPINA PER UN ATTIMO…   Leave a comment

 

PER QUALCHE MINUTINO… LASCIAMO… GLI AFFANNI QUOTIDIANI…

ED IMMERGIAMOCI… TRA LE PIU’ BELLE IMMAGINI…

DI UNO DEI FILM CHE MAGGIORMENTE CI HA FATTO SOGNARE…

E CHE E’ UNA PIETRA MILIARE DELLA STORIA DEL CINEMA…

CLIKKA GIU’…

E QUI INVECE ECCO LA STRAORDINARIA SEQUENZA FINALE…

CLIKKA GIU’…

CIAO DA ORSO TONY…

Pubblicato 15 gennaio 2009 da tonykospan21 in PAESAGGI EDIFICI VIAGGI

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